Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Gennaio 2014
Clic, flash, clic, flash, clic, fash...i lampi delle macchine fotografiche abbagliano, ma al tempo stesso favoriscono nel soggetto fotografato una condizione dell'animo che pur con tutte le riserve può definirsi affascinante. E radiosa, in effetti appare l'Onorevole Maria Elena Boschi, mentre si avvia in cappotto rosso smagliante, con smalto e orecchini coordinati, alla riunione della segreteria del Pd, ma dal momento che i tenutari di rubriche tutto desiderano fuorchè il sospetto, non di rado pretestuosetto, di sessismo, ciò che dirò di seguito vale per qualsiasi maschione del potere che si offra agli obiettivi ostentando tute di cashimere o giubbotti alla Fonzie, quando non addirittura completini mimetici da combattimento, magari antiproiettile, per non dire scenici e mercuriali, copricapo da operaio, minatore, pompiere, ferroviere, carabiniere, chirurgo, casco blu Onu, capobanda musicale e capo indiano con le penne. Per cui, messe le mani avanti e ritornando alla graziosa Onorevole Boschi, che oltretutto nel partito si occupa di riforme istituzionali, è obbligatorio soffermarsi sull'animale che si è messa al collo. Un visone, a occhio, o due, comunque una pelliccetta. Vera o sintetica? Il dilemma ha scatenato il web e i social network. Certo sarebbe politicamente corretto se la stola risultasse artificiale, ma dal punto narrativo, e con tutto il rispetto e pure la simpatia per le convinzioni degli animalisti, sarebbe molto piu' scottante e perfino avvincente se invece la bestiola fosse stata uccisa, scuoiata, venduta e scelta per impreziosire l'aspetto, l'immagine, lo stile e il portamento della Boschi. Sia come sia, si intravede un passante che pure lui fa clic, flash, clic, flash e vai a sapere che effetto gli farà fra dieci o vent'anni rivedere quella sua foto! A domani, buon Venerdì e buon fine settimana.. |
Ho finito di leggere un libro interessante, di Noemi Sanni e costa solo € 14,90 "Dieci motivi per cui le donne accettano di essere dominate dagli uomini". La differente distribuzione del potere tra uomo e donna Perché le donne, specialmente in Italia, sembrano condannate a un destino di discriminazione nei ruoli apicali del potere? Nelle grandi aziende pubbliche, in alcune professioni, ma soprattutto in politica, non è facile essere una donna. Si deve spesso lottare contro un sistema di pregiudizi e di diffidenza, costruito, come sottolinea più volte l'autrice (che io ammiro molto), non solo dagli uomini ma da un'intera società nel corso di decenni. Anche le motivazioni di carattere psicologico giocano un ruolo fondamentale, e qui la riflessione del saggio entra nel campo della sociologia, esaminando concetti come quello di leadership, a lungo studiato nel corso del Novecento. Alla fine, è proprio vero che le donne nel nostro Paese non possono essere vincenti? Io sono fermamente convinta che possiamo, anzi siamo vincenti!!! |
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Stefano ammette: voglio tornare! Non è forse lecito desiderare di tornare proprio nei posti che vi hanno dato piu' emozioni? Non è sempre emozionante ripercorrere quei passi sapendo che proprio lì, proprio tra quelle mura, avete fatto qualcosa di speciale? E se fossero successe piu' cose all'interno di quelle mura, non desiderereste starci a lungo? Se la vostra risposta è un sì, potrete ben capire il desiderio di Stefano De Martino di tornare a ballare ad Amici, condotto da Maria De Filippi, nei cui studi ha trovato molto sia a livello professionale sia a livello sentimentale. Il ballerino piu' chiacchierato delle ultime stagioni ha voglia di tornare a volteggiare sotto gli stessi riflettori che lo hanno visto innamorato prima della compagna di avventura Emma Morrone, poi incoronato come uno dei ballerini piu' promettenti d'Italia ed infine, travolto dall'amore e dalla passione per l'argentina Belen Rodriguez, con cui ha scoperto la bellezza della paternità del piccolo Santiago e con la quale si è di recente sposato. De Martino ha espresso questo desiderio davanti alle telecamere di Verissimo, ed "interrogato" dalla conduttrice Silvia Toffanini, Stefano ha chiarito il motivo della sua lontananza dal programma. Alla base della sua assenza c'è un passato alterco con il Direttore artistico, un certo Peparini. Stefano, legato profondamente al programma, sarebbe entrato dapprima in contrasto e poi avrebbe furiosamente litigato con Peparini, che gli ha preferito altri ballerini durante alcune coreografie! Questa storia, confermata dall'autore Settepani, non sarebbe andata oltre ad una silenziosa accettazione se il ballerino non fosse stato in un periodo complesso che lo ha portato ad esagerare. Ammesse le sue "colpe", pare che Stefano farà prima possibile personalmente le sue scuse a Peparini, nella speranza che la pace possa nuovamente portarlo a danzare nel luogo a cui tiene di piu'! Ma cosa ci ha trovato di bello la Belen? PARTLIAMOCI CHIARO, MICA BRILLA COME CULTURA.... Mi sa che sono uguali, identici.. Spudorati Arrivisti...non me ne vogliate..
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Post n°6142 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da nina.monamour
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Showgirl, attrici e anche giornaliste si sacrificano per le loro squadre del cuore. In principio fu Anna Falchi, con il suo spogliarello improvvisato e non studiato in occasione dello scudetto della sua squadra del cuore, la Lazio. Era il 14 Maggio del 2000 e Anna, per festeggiare, si tolse la sua maglia per indossare quella dell'allora Capitano, Roberto Mancini, che proprio quell'anno chiudeva brillantemente con un trofeo la sua carriera di calciatore. Dopo di Lei un seguito di attrici e showgirl hanno preso il suo esempio, promettendo a orde di tifosi che se la loro squadra avesse vinto il campionato si sarebbero mostrate senza veli. Potete immaginare i tifosi, da una parte in preda agli ormoni, ah..ah.., dall'altra in preda all'entusiasmo della vittoria! E così venne il turno di Sabrina Ferilli che aveva ingelosito i colleghi romanisti preannunciando uno spogliarello integrale qualora la Roma avesse vinto lo scudetto. E così fu, in occasione dei festeggiamenti per il terzo scudetto romanista la Ferilli si mostrò in vesti succintissime al Circo Massimo, portando in alto la bandiera giallorossa. I tifosi però non rimasero del tutto soddisfatti. Sabrina, infatti, non si spogliò del tutto, indossò uno striminzito bikini con tanto di perizoma, ma non volle mostrare del tutto le sue "grazie" ai tifosi in preda di "febbrili eccitazioni." Oggi che la Roma è in vetta, la Ferilli però non si sbilancia e immola ai romanisti vogliosi. Ilary Blasi, la moglie der pupone Francesco Totti. "Ilary Blasi al posto mio, a fare uno strip tease se la Roma vince di nuovo il Campionato? E giusto! Ci deve essere un elemento di novità", ha dichiarato. E poteva essere da meno Raffaella Fico? Assolutamente no; la showgirl napoletana, per distrarsi dalle beghe con Mario Balotelli e con i di lui genitori, che ha trascinato in Tribunale, ha ben pensato di promettere ai tifosi partenopei, in caso di vittoria del Napoli, di mostrarsi senza veli. E se tante sono le soubrette che vorrebbero svestirsi in caso di scudetto, c'è una giornalista dalla penna pungente e biforcuta che lo scorso campionato ha promesso uno sogliarello nel caso in cui la su squadra si fosse salvata dalla retrocessione. Strano per una giornalista??? No, quando la giornalista in questione si chiama Selvaggia Lucarelli genovese doc, che oltre ad avere il dono della scrittura ha anche quello della bellezza. E Inter, Milan e Juve (la mia squadra del cuore) non hanno la loro sexy madrina? Si accettano candidate e volontarie a spogliarsi in caso di scudetto per una di queste tre squadre... Ah.ah..ah..
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La mia prima esperienza lavorativa, terribile, ma importante che mi ha lasciato tante cicatrici..specie nell'animo! Eh sì, ho lavorato anche nei manicomi....allora ero una ASSISTENTE SOCIALE, SPROVVEDUTA...SENZA ESPERIENZE....ALLE PRIME ARMI... E' arrivata nel mio Ufficio una donna, strana, instabile, in pratica una "pazza". Non era la prima volta che, vincendo le resistenze dei guardiani (e meno male che abbiamo chi ci protegge), si affacciava alla mia stanza con la scusa della solita pratica che esisteva solo nella sua testa. Ha iniziato un monologo al confine della pura follia. Era calma ma seguiva i suoi "fantasmi", raccontando che le persone, i maschi in particolare, hanno sempre approfittato della sua sincerità e spontaneità. Nessuno capisce il suo disagio profondo, nemmeno lo Psichiatra che la segue, che si limita, dice lei, a darle farmaci su farmaci. Poi mi ha confidato che si sentirebbe meglio se avesse un'amica, per uscire la sera, fare due passi, mangiare un boccone, insomma vincere quel vuoto assoluto che la divora ogni giorno. Se ne è andata dicendomi di dimenticare, altrimenti "i persecutori ci avrebbero trovato ed imprigionato". Ho pensato alle parole di Papa Francesco: "E' inutile chiedere ad un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti. Si devono curare le sue ferite, poi potremo parlare di tutto il resto". A questo punto mi sono chiesta: "Ma i cosiddetti pazzi non sono forse esseri umani con cui nessuno tra familiari ed estranei, ha mai provato a dialogare veramente, a lenire il dolore, a dare conforto nei momenti piu' bui della mente?" Quella donna aveva solo bisogno di parlare, di essere ascoltata e accolta; tra le varie frasi senza senso, il suo racconto di vita un senso lo aveva tutto. Se al di là di patologie vere o presunte e di farmaci, se ognuno di noi provasse senza timore a dare ascolto a queste persone "emarginate" perchè ritenute pazze o "diverse", penso che il messaggio di Papa Francesco non rimarrebbe solo sulla carta. Lo ha detto e messo in pratica tanti fa lo Psichiatra Franco Basaglia, che nel '78 riuscì a far approvare la legge 180 che rivoluzionava il modo di affrontare quella che ancora chiamiamo pazzia, chiudendo prima di tutto quei luoghi di sofferenza e distruzione che erano i manicomi. Solo allora cominciarono ad uscire storie tragiche da quei luoghi dove persone sofferenti venivano rinchiuse, imbottite di farmaci, abbandonate, umiliate, disumanizzate, sottoposte ad elettroshock, docce gelate, ogni sorta di tortura! Basaglia, se qualcuno ricorda, insegnò il rispetto di queste persone, che non dovevano essere escluse ma ascoltate con attenzione, pazienza e grande umanità, dando loro il senso di essere ancora utili, con piccoli lavori retribuiti e corsi di pittura e di teatro. Sto riassumendo malamente una rivoluzione epocale e del tutto laica, raccontata in tanti libri importanti, ma erano tempi in cui tutto era possibile e contavano l'idea di giustizia, di convivenza, di futuro. Oggi non piu', però abbiamo la fortuna di avere un Papa che davvero sente empatia per gli infelici e comunica la necessità di prendersene cura, di ascolatrli, di non lasciarli soli con le loro angosce. Allora mi chiedo tra e e me, ho aiutato questa donna sperduta che chiedeva ciò che tutti hanno, un'amica con cui condividere un pasto e dei pensieri, che ascolti e capisca? Credo di sì.....
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Dicono che i sentimenti, sono come porte che non si chiudono mai del tutto,penso abbiano ragione. E’ da molto che cerco di districare la matassa di gioia e dolore che crea quel nodo alla gola e che prende a pugni lo stomaco. Non tanto per il male subito, quello..sono Io che l’ho permesso. Ma è proprio questo che fatico ad accettare. Ho voluto credere, ne avevo bisogno. Ho gradito cedere, ne avevo desiderio. Ho dovuto lasciare, ne andava di me stessa. Ora a volte, ripensando a tutto quello che c’è stato tra noi, mi riscopro delusa, confusa, arrabbiata, ed il bello, o il brutto, è che non si sa bene con chi esserlo. Di una cosa però sono certa, di essere grata a questa storia vissuta sempre al limite, tra rose e spine, perché anche questo è amore…e lui, a modo suo, mi ha amata. |
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La storia di Alberto, amico d'infanzia... Inizia così: nel 2000 (sono passati 14anni) mi separo dalla mia prima moglie e pochi mesi dopo incontro la donna che diventerà la mia seconda moglie. Seguono 7/8 anni felici in cui facciamo un capolavoro nel rapporto dei nostri rispettivi figli. Nel 2009 la mia situazione di lavoro precipita e siamo costretti a trasferirci in un piccolo appartamento sopra quello dei suoi facoltosi genitori che ne sono i proprietari e con cui Lei ha rapporti conflittuali. La convivenza nella nuova casa si rivela subito difficile anche perchè sono venuti a vivere con noi i miei due figli. Ci lasciamo e riprendiamo piu' volte pur senza convivere piu'! A Gennaio la lascio definitivamente perchè non mi sentivo amato. A fine Aprile muore mia madre e Lei si comporta da donna eccezionale quale è standomi vicina; io mi distacco nuovamente, e poi ad Agosto tra noi rinasce la magia. Dopo 4 gg. il cretino, (cioè io), preso da un delirio di vanità decide che dobbiamo ristaccarci! Usciamo la sera stessa e lì firmo la mia condanna. Chiedo..."sei uscita con qualcuno in questo periodo?" Lei..."sì con due persone ma non è successo nulla perchè sono ancora troppo legata a te." Ed io: "ma quando esci con un uomo vacci a letto almeno ti diverti." Lei non vuole può saperne di me, mi dice di avere una relazione e di lasciarla vivere! Mi dispero, ore di lacrime solitarie, non mangio da giorni, mi vergogno profondamente (credo che sia il minimo) per averla ferita ed umiliata, ma ero come drogato di autocompiacimento (no, tu sei un pirla). Mi esprimo con Lei con lunghe lettere di pentimento, spero solo in un infarto che mi levi dalla sofferenza, al suicidio non ci penso per niente. Continuerò a corteggiarla attraverso lettere e pensierini non "scavalcando i limiti della civiltà." Per poi piantarla ancora? Non capisco di cosa, il mio amico Alberto si autocompiace e perchè l'autocompiacersi lo spinga a rompere ogni volta una relazione così importante per lui. In ogni caso, visto che giustamente non pensa al suicidio, non c'è neppure ragione che si auguri l'infarto. Temo che Alberto stia passando un periodo di forte depressione, dedicandosi al digiuno e alle lacrime. Perdonami Alberto se sono rude, ma il tuo rapporto con questa seconda moglie ha "subito" tali complicazioni che forse è davvero meglio se cerchi di accettare la decisione della tua ex di non volerne piu' sapere di te. Questa tua moglie ti aveva detto una cosa bella, "non ti ha tradito perchè ti voglio ancora bene" e tu hai dato una risposta stupida, irrispettosa e masochista, perdonami! Adesso rassegnati a lasciarla in pace, anche con quei pensierini che secondo te non scavalcano i limiti della civiltà. E quali sono quelli che ti scavalcano? E dove sono i tuoi figli? |
Grr...grr....grr... |
Sono una ragazza intelligente ma ho preso decisioni sbagliate nei social network. Sto vendendo il mio iPod e donerò i soldi alla campagna contro i bulli nella speranza di cambiare il mio comportamento. Il bullismo è sbagliato! La foto di Hailey Schneider, che vive nel North Carolina, uno degli stati americani, è finita su Facebook, con lei che stringe tra le mani un cartello con scritta, ben leggibile, la dichiarazione che avete appena letto. A postare la foto è stata sua madre, Cara, per farle fare ammenda proprio di un atto di bullismo e il web si è scatenato. Molti approvano la mamma, sono 347mila i "like", cioè i "mi piace" che ha raccolto su Fb, qualcun'altro la condanna, non si fa così ad insegnare ai figli l'educazione e il rispetto, l'accusano. La mamma si è difesa dicendo che ha già inflitto tante punizioni, ma non sono servite a nulla. Forse, per la ragazza, subire lo stesso genere di umiliazione che lei infligge al prossimo sarà salutare.. Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. "Non mi pento", Cara Scheneider, è piu' che sicura; non aveva immaginato che la foto di sua figlia ricevesse tanta attenzione sul web e si rifiuta di crescere figli inutili o, peggio, dannosi per la società e punire la ragazza imponendole di tenere pulito il giardino o di fare i lavori di casa non aveva avuto alcun effetto. Finire alla berlina su Fb, invece, sì!!
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Il fascino dal sapore antico della serenata la notte delle nozze: una tradizione che si rinnova passando per i canti più belli della nostra terra. Forse inopportuna ma certamente tanto gradita, la serenata agli sposi durante la prima notte di nozze è un appuntamento a cui pare non ci si può sottrarre nonostante le fatiche del giorno del matrimonio. Di solito spetta al compare d’anello o ad un amico fidato dello sposo organizzare la cricca di seguaci, che accompagnati da cantanti e suonatori, si danno appuntamento sotto casa dei novelli sposi. Così, da strumento romantico del corteggiamento da parte dell’innamorato che soprattutto in passato non aveva tante occasioni per comunicare con la sua amata, nei paesi della Sila la serenata era e continua ad essere anche quella post-matrimoniale messa su da amici e parenti per allietare gli sposi. Quindi via libera agli stornelli e ai canti popolari più noti e apprezzati della nostra storia, fino a quando i due coniugi decidono di accogliere nella nuova casa gli ospiti, ricevendoli con tanti stuzzichini e del buon vino e festeggiando sino allo spuntar del sole.
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Altro che pop corn e coca cola, a New York, nel centralinissimo quartiere di Manhattan, sta per aprire i battenti la prima sala un pò cinema e un pò ristorante. Lo scopo è quello di riconquistare il pubblico che con la diffusione dei canali a pagamento sempre piu' raramente prende in considerazione l'ipotesi, vuoi per pigrizia vuoi per risparmiare, di uscire di casa per vedere un bel film. Così i cinema si attrezzano e, una grande catena di sale cinematografiche, la "iPic" ha annunciato la nuova strategia, che consisterebbe in film, piatti di alta cucina serviti da camerieri silenziosissimi per non disturbare la visione, poltrone reclinabili ed una calda coperta su ognuna. Però, leggendo tutto questo, mi sono chiesta.. perchè bisognerebbe andare al cinema se è proprio come restare a casa? ..Mah.. |
Ti ha chiesto di sposarlo e gli hai detto di sì. Bene.... auguri. Ora devi solo imparare a destreggiarti tra partecipazioni, location, menù, allestimenti, vestiti, dress-code, galateo, viaggio di nozze… Questo è lo scenario che accomuna tutti i futuri sposi del globo. Gli ha detto di sì e lui è calabrese o tu sei calabrese o, meglio, lo siete entrambi? Ok aggiungi alla lista una bella guida alle tradizioni. Niente paura, vediamo insieme le tradizioni e le usanze che girano intorno al matrimonio, cominciano col dire che non siete "obbligati" a fare nulla che non desideriate, ma a volte per far contenti tutti, un po’ di flessibilità non guasta. Quindi se vostra suocera vi chiederà, mentre siete intente ad organizzare la cerimonia dei vostri sogni, "quando mandiamo il letto?" Non vi spaventate, non è ubriaca e non sta proponendo niente di incestuoso. Il letto, o meglio la preparazione del letto per la prima notte di nozze, è un rito antico e ben augurale, un inno alla fertilità. La mamma della sposa ha preparato per questo giorno biancheria pregiatissima, in seta o ricamata finemente (probabilmente per molte di noi donne calabresi era già tutto pronto prima ancora che imparassimo a camminare) e pochi giorni prima del matrimonio tutto viene portato nella nuova casa dei futuri sposi. Un tempo (lontano, lontano, tranquille!) il trasporto della biancheria prevedeva un corteo festoso e rumoroso, oggi avviene senza troppi strilli di trombe. A casa, sotto il vigile occhio di mamma e suocera, le amiche nubili della sposa si prodigano alla vestizione del talamo. Una postilla sul "nubili", oggi questa parola ha come unico significato non essere sposate, un tempo (anche in questo caso lontano, lontano) includeva uno stato un pò più…intimo, ma anche su questo tranquille, non verrà chiesto alle vostre amiche di dimostrare il loro "stato civile". E ora viene il bello: amici e parenti vengono a trovarvi e portano in dono soldi che metteranno sul vostro letto. Se non vi siete fatte prendere dal panico e riuscite a vivere queste usanze con il giusto senso dell’umorismo, potrete dar sfogo alla vostra fantasia, un suggerimento? Scena dal film "Proposta Indecente", la coppia si lascia andare su un letto pieno di banconote. Tornate alla realtà è ora di festeggiare. La famiglia dello sposo per quest’occasione si occuperà di preparare per tutti un ricco banchetto innaffiato da fiumi di vino. In conclusione, forse la tradizione non è poi così male: mamma e suocera accontentate, si mette da parte qualche soldino che in previsione del ricevimento tornerà sicuramente utile, e male che va..... ci bevete su. Salute!
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La criminalità è anche un fattore linguistico, tanto che Riina e Provenzano, per dire i capi dei capi, hanno a disposizione un vocabolario di duecento parole al massimo. In una discussione con una persona media di cultura, dopo cinque minuti hai finito gli argomenti e gli puoi soltanto sparare, mentre gli urli "Figlio di P........!" Una volta si scriveva che la mafia sarebbe stata sconfitta da un esercito di maestri elementari. E' accaduto, al contrario, che un ceto politico di analfabeti, qualche volta mafiosi, abbia distrutto un esercito di maestri elementari. Il risultato è che il dibattito pubblico italiano è ad un livello di povertà culturale assoluto e quindi di una violenza verbale inaudita. Come se non bastasse, ci si è messa anche la rete; non so come sia altrove, ma in Italia i social network assomigliano sempre piu' al microfono aperto di Radio Radicale di tanti ann fa, una sequela infinita e nauseabonda di insulti. Funziona così! Si apre il dibattito su un argomento qualsiasi, politico o scientifico o semplicemente di moda; nei commenti arriva una valanga di slogan e dopo il decimo o ventesimo luogo comune compare "per sbaglio" un argomento serio e ben motivato, con proprietà di linguaggio. E sapete quale è la cosa piu' buffa??!! Costui ha l'ardire di avanzare qualche dubbio sugli slogan di cui ho accennato poco fa e questo fa imbufalire il popolo della rete, che riversa sul povero malcapitato una valanga di male parole, insulti a lui e famiglia, ghigni derisori e sprezzanti. Se questa è la Democrazia dell'era di Internet, ve la potete tenere! L'atro giorno, un carissimo amico mio, americano, di passaggio nella mia città per ammirare i Bronzi di Riace, curioso delle nostre vicende ed entusiasta del successo di Grillo, mi ha chiesto perchè nel "MoVimento 5 Stelle" la "v" fosse maiuscola. Gli ho risposto che sta per....vaffan......lo ed è un omaggio alla principale attività politica del primo partito italiano: l'organizzazione dei Vaffa Day.. "E' una battuta, vero?" Mi ha detto perplesso.. Naturalmente gli ho risposto di sì e che non conoscevo la ragione della maiuscola, probabilmente un'idea dei grafici, carità di patria, ah..ah..ah.. Però bisogna ammettere che la volgarità, per quanto nascosta, è facile e contagiosa. Con tutto quello che ho scritto, io stessa quando passo un pò di tempo a leggere i commenti degli altri, reagisco come tutti gli altri.. Ma perchè non ve ne andate tutti a fare in....???? Ah..ah..ah...
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Post n°6127 pubblicato il 23 Gennaio 2014 da nina.monamour
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