Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Aprile 2014
L'importanza di baci, abbracci, carezze e altri gesti di affetto è provata dalla Scienza; coccole e tenerezze rispondono ad un bisogno innato di sentirsi riconosciuti, apprezzati, protetti, sostenuti, amati, e possiedono straordinari poteri rigeneranti. Mettere in pratica la teoria nelle relazioni quotidiane. Numerosi esperimenti scientifici hanno dimostrato quanto sono importanti le coccole per l'essere umano, essere "toccato ed essere accarezzato". È stato provato che il bisogno emotivo di contatto è una necessità importante per la nostra esistenza, la sua assenza provoca insicurezze, ansia e disturbi dello sviluppo e nelle altre fasi della vita.
Perché carezze e tenerezze rispondono al bisogno innato di sentirsi riconosciuti, apprezzati, protetti, sostenuti, amati. E possiedono straordinari poteri per il benessere. Così come è vero che in molte situazioni l'affettività fisica ha significato positivo anche tra persone semisconosciute, pensiamo al neonato o all'importanza di un gesto affettuoso da parte di un operatore sanitario quando siamo malati... Inoltre personalità, cultura e educazione influiscono sulla manifestazione fisica di affetto. Non è detto quindi che persone "tiepide" non ci vogliano bene o non ci siano vicine. Ma non hanno imparato o sono bloccate nell'utilizzo di questa straordinaria forma di comunicazione emotiva dai risvolti positivi , totalmente priva di controindicazioni. E tu sei affettuoso/a???? Chissà chi risponderà a questo post.. Fonte:Web |
Post n°6341 pubblicato il 29 Aprile 2014 da nina.monamour
Due amici si incontrano al Cimitero Il primo chiede: "Come mai sei così giù di morale?". "Beh! Sei giorni fa è morto mio nonno". "Ma com'è possibile, l'ho visto 15 gg. fa al Parco". "Sai nella sua casa è scoppiato un incendio e ... ". "Ah ... è morto carbonizzato?!". "Oh no ... fammi finire. Stavo dicendo che è scoppiato un incendio, ma i Pompieri sono arrivati subito ed hanno aperto il telone di salvataggio. Mio nonno ha preso la rincorsa, si è buttato dalla finestra e ..ha mancato il telone e si è catapultato al suolo!" "Noooooooooooooooooooooooo ..." "Fammi finire, per favore. Mio nonno ha preso così bene la mira che nel cadere sul telone è rimbalzato ed è andato a finire nella casa di fronte ... " "Ah, allora è morto così". "No, perché entrato in volo in una finestra aperta, è cascato su un letto che l'ha fatto rimbalzare fuori dalla finestra e poi è ricascato sul telone, che a sua volta l'ha fatto rimbalzare ... " "Ma..cribbio, alla fine, mi dici come è morto tuo nonno?" "Beh, visto che non si fermava più gli abbiamo dovuto sparare!" 'O maronna mia, che brutta fine....e che tragedia.. Ah..ah..ah.. Notte serena..
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Quanti significati sono celati dietro un abbraccio? Che cosa è un abbraccio se non comunicare, condividere e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona? Un abbraccio è esprimere la propria esistenza a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada, nella gioia che nel dolore. Esistono molti tipi di abbracci, ma i più veri ed i più profondi sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti. A volte un abbraccio, quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno, fissa quell’istante magico nell’eterno. Altre volte ancora, se silenzioso, fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere. Ma il più delle volte un abbraccio è staccare un pezzettino di sé per donarlo all’altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo. |
"Le andrebbe di prendere il sole in topless nel suo giardino.?" Chiede una donna alla giovane vicina di casa.
- “Perché..?” Risponde l’altra, sorpresa. "Perché è ora che mio marito si metta di nuovo a tosare l’erba del prato…!" Furba la tipa, ah..ah... |
Stamattina squilla il telefono, è Rossella una mia cugina acquisita, ovvero la moglie di mio cugino per parlarmi della sua nonna o meglio, di cosa sta combinando, vista la confidenza che c'è tra noi! Mettetevi in poltrona perchè c'è da ridere e anche tanto! Ciao Nina, in casa accadrà il finimondo a causa di mia nonna materna. Ha da poco compiuto 73 anni, cambia colore di capelli ogni due mesi, va farsi la lampada ogni settimana ed esce con pantaloni a vita bassa infilati negli stivali, giubbini e canotte di pizzo! Va in palestra.. Pensa che per questa Estate ha già comprato una sfilza di pantaloncini e pinocchietti di vario colore! Mia madre cerca di tenerla a freno e per colpa sua litighiamo, alla nonna non piace fare niente. Mamma va a farle la spesa, cucina e spesso va a pulirle casa quando la sua domestica è malata! Ultima novità, mia nonna è alla disperata ricerca di un uomo! E’ vedova da due anni e il mio povero nonno l’ha sopportata sino alla fine (viaggi, crociere, serate danzanti, pranzi e cene). Per conoscere qualcuno,insieme ad un’altra scombinata sua amica, si è iscritta al cineforum, ad una associazione culturale, a scuola di pittura e di tango, passeggiando anche nei dintorni di una casa di riposo per anziani, sperando poter accalappiare il “pollo”. Ho scoperto che legge annunci sul giornale in merito ed anche lei ha messo un’inserzione, togliendosi ben dieci anni! Sabato scorso ha telefonato a mamma per un “consiglio”… Infatti si è presentata all'ora di pranzo con un Signore raffinato e perbene, un po’ acciaccato, molto premuroso e gentile.. Hanno pranzato con noi e lei, mentre il Signore parlava con mio padre, ci ha fatto leggere un biglietto pieno di frasi affettuose che lui le ha scritto…Mi è venuto da piangere, mentre lei ridendo a crepapelle ha detto che è un “vecchio rimbambito” e che Sabato prossimo ce ne presenta uno migliore di questo. Mia nonna è una perfida, non ha amore per nessuno, le interessa solo divertirsi e crede che sia eterna. Penso a come ci rimarrà male questo poverino, che con sguardo innamorato ha seguito i suoi folli discorsi. Aiuto, Help Nina, cosa devo fare?! Mia madre la difende, mio padre tace ma so bene che non la sopporta, mentre io la detesto sempre più! Perdindirindina ...che nonnina vispa che ha mia cugina! Immaginare una persona del genere, che alla sua età ha velleità che nemmeno i ragazzi provano, è confortante! Che ne pensate Voi?! |
Questo fine settimana con molta probabilità non avrò a disposizione un computer (ho il cellulare però, ih..ih..), le giornate sono calde ed io ho deciso che il mare mi aspetta, per cui non ci saranno aggiornamenti fino a Domenica sera o Lunedì..
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Questa è la storia di un uomo nato all’inizio del secolo scorso in un piccolo paese della provincia del Sud Italia. Questa è la storia di una leggenda di Hollywood, di un talento assoluto, di uno sguardo che ha incantato milioni di donne. Questa è la storia di Rodolfo Valentino che, per noi, ha il volto e il magnetismo di Gabriel Garko. La miseria da emigrante in un’America ostile e il successo planetario, i tradimenti e le disillusioni di un mondo corrotto sino all’amore più puro, come quello che ci accompagna per una vita intera. Rodolfo Valentino è la sintesi del Mito conosciuto in tutto in mondo e dell’Orgoglio, tipicamente italiano. La sua è una storia che ci riscatta un po’ tutti. Ecco il perché di un racconto biografico che cede, a tratti, il passo alla favola per allargare i confini del possibile. I commenti disfattisti su "Rodolfo Valentino, la leggenda", ma soprattutto su Gabriel Garko, li abbiamo letti tutti o quasi, ma sinceramente non mi hanno sfiorato piu' di tanto, perché ho trovato una assoluta corrispondenza fra le intenzioni della fiction e il prodotto finale. Non vorrei essere fraintesa, ma già dalla pubblicità ossessiva in onda in queste settimane, si capiva che l'operazione era finalizzata alla massimizzazione dei profitti e, a giudicare dagli ascolti, Canale 5 ci è riuscito! Eccome.. A Grako si chiedeva di essere seducente e voluttuoso e, sebbene non appartengo alla schiera di quelle che vedendolo, ha uno sconvolgimento ormonale, posso dire serenamente che è riuscito pienamente nella parte. Un pò giocava di sguardi tenebrosi, un pò di bacino, e il piu' è fatto; se solo avesse trattato con gli sceneggiatori per non ripetere "Rodolgo Guglielmi non è in vendita", un numero spropositato di volte, avrebbe fatto un figurone. Anche nella parte dell'uomo/oggetto, taxi/sexy, ha dato il meglio di sé, bello che balla a parte, perchè lì, sinceramente mi è sembrato un pò legnoso e da un momeno all'altro mi aspettavo la Milly Carlucci che lo proclamava vincitore. Per il resto, che cosa ci aspettavamo? Un tomo di Architettura sul Liberty negli Stati Uniti? Un gioco di luci, quattro parrucche a la garçonne, un pò di auto riciclate da Al Capone, e un paio di set da grande Gatsby povero, e il gioco era fatto. Rodolfo Valentino era perfetto per lo scopo, per l'approfondimento culturale ripassate. |
Per alcuni il sesso è una questione di età, per altri solo di voluttà; sono i due estremi tra i quali le società umane si barcamenano per far quadrare il cerchio tra Eros ed Ethos, passione e riproduzione, piacere e dovere. In Nuova Guinea passati i trent'anni a letto ci si va solo per dormire, in compenso da adolescenti se ne fanno di cotte e di crude, etero e omo. Ancor piu' dastrici sono gli abitanti di una piccoa isola dell'India Orientale che appena varcata la soglia della pubertà vanno a stare tutti insieme in una comune, una sorta di "clausura erotica", dove si fa sesso a 360 gradi. Ma il bel gioco dura poco e finisce col matrimonio, perchè il piacere è considerato un privilegio esclusivo della giovinezza. Dopo si pensa ai figli e basta, e tra i nuer del Sudan una donna in menopausa non è neanche piu' donna (perdindirindina, questa poi è bella) e viene anche considerata un uomo a tutti gli effetti, tanto che può prendere una moglie. Mentre in Polinesia le anziane del gruppo iniziano i ragazzini ai misteri dell'erotismo, maestre di seduzione tanto per intenderci meglio. Altro che vecchie al di là di ogni tentazione. Per gli huaorani dell'Amazzonia, la sensualità è un imperativo categorico generalizzato. Tutti flirtano con tutti, senza distinzioni di generi né di generazioni. Hanno addirittura due parole per distinguere la sessualità riproduttiva da quella ricreativa, quest'ultima si chiama huaponi quehuemonipà che significa semplicemente "vivere bene". Di fatto questi Indios sanno da sempre quello che la medicina occidentale ha scoperto solo di recente. E cioè che per l'amore non è mai troppo tardi, fare sesso e volentieri rende piu' sani, ma anche piu' felici, senza per questo sembrare dei vecchi satiri o delle nonne di facili costumi, ah..ah.. Fonte: la Repubblica |
Io ho il mio concetto forse strano di amore, che non è certo continua seduzione, o scenate, o una tetta che sbuca fuori o un mazzo di fiori. Amore per me è voltarmi e sapere che ci sei a proteggermi le spalle anche se distanti. E’ cercare la tua mano e trovarla, lì accanto. E’ parlare….tuffarmi tra le tue braccia, i tuoi discorsi e il profumo che indossa la tua pelle.
E’ riconoscerti tra mille, tu con la tua voce ed i tuoi occhi. E’ rispetto l’amore. E'tornare anche dopo un grande litigio, che mette in crisi i momenti, mai il cuore. E’ resistenza l’amore, mica una puo’ essere sempre sexy, strabiliante o super eroina…quelli sono film e nient’altro. L’amore vero è sacrificio, è dolore a volte. E’ distacco spesso e poi ritorno. Sono notti stretti a scaldarsi dal freddo o a far dolce l’amore. E’ conoscenza dell’animo dell’altro. E’ cura, è andare insieme a fare la spesa e ritrovarsi a sorridere perchè tu in perenne dieta infili nel carrello qualcosa di dolce. E’ il suo sguardo che ogni giorno ti sussurra che con te è felice, è la sua telefonata per sapere se hai avuto problemi o semplicemente per dirti... sto tornando a casa. Sono i fine settimana insieme…ed i silenzi che sanno di serenità. L’amore vero è come un libro, di quelli che tieni sul comodino o in grembo durante un lungo viaggio in treno. E’ un percorso non facile. E’ una mano stretta stretta alla tua, è guardare insieme la stessa direzione ed urlare dentro “Io con te ci voglio invecchiare”.
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Post n°6331 pubblicato il 25 Aprile 2014 da nina.monamour
La storia della resistenza non e’ solo una storia di lotta armata, come siamo abituati a credere, ma anche e soprattutto la storia di una voce popolare che si e’ sollevata per parlarci di difesa non violenta, di disobbedienza civile, di lotta con le armi della cultura e di tante cose che solo in seguito sono state elevate ad accademia e a riflessione intellettuale, ma che hanno nei loro fondamenti il sacrificio gratuito e generoso di tante persone che hanno guardato oltre l’orizzonte della propria vita, per vedere la liberta’ e i diritti civili di cui noi oggi cerchiamo di essere degni. Buon 25 aprile |
Se l’uomo provoca, la donna resiste.. Se la donna provoca, l’uomo impazzisce .. Ma se entrambi accettano il gioco... ..è PURA FOLLIA . Siete d'accordo???
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Post n°6328 pubblicato il 24 Aprile 2014 da nina.monamour
BUONGIORNO MONDO... Buon Giovedì |
Come ben sappiamo tutti o quasi tutti, in prigione nessuno ci sta volentieri; ma che cosa succede quando finalmente si riconquista la libertà? E' una domanda che molti grandi scrittori si sono posti e il fatto curioso è che le loro risposte, almeno un pò, si assomigliano. Prendiamo "La vita è un sogno" un dramma del 1635 composto dallo spagnolo Pedro Calderòn de la Barca; quì il prigioniero si chiama Sigismondo, un Principe di nascita, ma tenuto in catene dal suo stesso padre, a causa di una profezia misteriosa che racconta che una volta salito al trono il ragazzo, sarà un tiranno spietato. Il padre, ad un certo punto, accetta di fare un esperimento e fa vivere al figlio una specie di sogno ad occhi aperti. Sigismondo diventa re per finta e si comporta davvero male. Ma allo spettatore viene il dubbio che quello non sia il suo vero destino, sono stati gli anni trascorsi in quel carcere terribile a ridurlo così. Qualcosa di simile accade a Edmond Dantès, protagonista di uno dei piu' celebri romanzi dello scrittore francese Alexandre Dunas, "Il Conte di Montecristo" del 1846. Condannato in seguito ad un raggiro, in cella conosce Faria, un vecchio saggio che non solo gli spiega come evadere di prigione, ma gli indica anche il lupogo in cui si trova un tesoro ricchissimo. Edmond diventa un maestro del travestimento, passa da un'identità all'altra (la principale è, appunto, quella del Conte che troviamo nel titolo), inseguendo sempre il suo desiderio di vendetta. E dire che, prima di essere arrestato, era un tipo tranquillo. Un altro uomo messo alla prova è Jean Valjean, il personaggio dei "I Miserabili" del 1862, romanzo famosissimo anche questo scritto da un autore francese, Victor Hugo. Certo Jean ha rubato, ma per fame, e proprio per questo la punizione che gli viene inflitta appare subito eccessiva. Finché vive con la speranza di tornare libero, Jean riesce a conservare la sua bontà d'animo. Il peggio, però, viene quando viene rilasciato e si accorge che per tutti ormai, è un "galeotto", un avanzo di galera di cui non c'è da fidarsi. Si trasforma in criminale e passa di avventura in avventura, spesso inseguito dai rimorsi e dal desiderio di potersi riscattare, non tanto agli occhi degli altri (che ormai lo hanno condannato), ma di se stesso. Posso dire che chi conosce il mondo del carcere, sa bene che oltre le sbarre si trovano persone così, che sembrano sempre indecise tra la rabbia e la gentilezza, ma capaci di cambiare, se qualcuno dà loro l'occasione. |
Arriva anche in Italia la versione della gara dove sono i bambini a sfidarsi ai fornelli! Ogni volta che si accende il televisore è difficile non incappare in qualcuno alle prese con pentole e fornelli (pensiamo alla Clerici, alla Anna Moroni ecc..ecc..). Tra i programmi che hanno fatto della cucina il piatto principale della tv, uno dei piu' famosi è MasterChef, in onda su Sky. Molti di voi (credo) lo avranno visto o ne avranno sentito parlare. Quì aspiranti cuochi si impegnano in una gara senza esclusione di colpi davanti ad un tris di chef ("i capi" di una cucina di ristorante) bravissimi, super esperti ma anche molto spietati nel giudicare i vari piatti. Cucinare ormai è diventato arte vera e propria, addio piatto di pasta col sugo o petto di pollo ai ferri. Con le padelle ci vuole talento, creatività e fantasia. Sky ha lanciato Junior MasterChef, un programma in cui al posto degli adulti a cucinare, ci sono i bambini tra gli otto e i tredici anni. Saranno in quaranta a sfidarsi nelle dieci puntate ma nelle selezioni si sono presentati in tremila, i piccoli cuochi arrivano da tutta Italia, però in diversi hanno origini lontane, Costa D'Avorio, Cuba, Brasile, Colombia, Iran, Spagna, Germania e Austria. In palio ci sono un viaggio a Disneyland Parigi per tutta la famiglia e una borsa di studio (ovvero una somma destinata alle spese scolastiche, lodevole la cosa) da 15mila euro. Rispetto al programma "dei grandi" assicurano che in quello "dei piccoli" l'elemento del gioco sarà predominante rispetto alla competizione. E in effetti le versioni del programma già andate in onda, come ad esempio in Australia (Masterchef è un format, cioè un programma già pronto venduto alle tv di tutto il mondo, che lo adattano in base alle caratteristiche di ogni Nazione) sembrano confermarlo. Ma la gara è una gara, e ci saranno bambini eliminati; forse sarebbe meno spettacolare, ma un programma in cui grandi e piccini cucinano insieme e in allegria, come in casa, non si può fare..
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Post n°6324 pubblicato il 21 Aprile 2014 da nina.monamour
Dedicato a tutte quelle persone che "Fanno la differenza" ... A quelle che ci hanno insegnato a camminare A quelle che hanno medicato il nostro ginocchio sbucciato A quelle che ci hanno accompagnato ai nostri "primi giorni" A quelle che hanno ascoltato le nostre confidenze... A quelle che hanno asciugato le nostre lacrime A quelle che ci fanno battere il cuore A quelle che ci hanno regalato il buon umore A quelle che ci han detto una parola, fatto un sorriso, teso una mano... Dedicato a chi, per poco più o per sempre ci ha reso migliori Lunedì dell'Angelo..
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Ingredienti amici in abbondanza
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