Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Aprile 2014
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L'evento si terrà a Pinarella di Cervia dal 24 Aprile al 4 Maggio 2014, tutti i giorni dalle 10 alle 19, riempiendo di colori e fantasia il cielo sopra la Spiaggia di Pinarella tra i bagni 124 e 109. Il programma prevede: aquiloni in volo libero, workshop/laboratori, installazioni, esibizioni estemporanee, Fiera del Vento (mercatino dell’Aquilone, dell’artigianato etnico e della gastronomia) e gare di volo acrobatico STACK. Alla manifestazione sono attese le delegazioni provenienti da diversi paesi del mondo, e i giovani del “Taipa Ki-o-Rahi Group”, MAORI della Nuova Zelanda, saranno presenti come ospiti d'onore! http://www.festivalinternazionaleaquilone.com/ |
Non basta amare qualcuno. Bisogna amare con coraggio. Bisogna amare in modo tale che nulla, né ladri, né influenze esterne, né leggi umane o divine, possa interferire con questo sentimento. |
Post n°6319 pubblicato il 19 Aprile 2014 da nina.monamour
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No agnellini e capretti, solo una Pasqua di pace. Oggi e domani, quando andremo a fare la spesa per i giorni di Pasqua scegliamo con la nostra testa. Non seguiamo le convenzioni sociali. Ascoltiamo il nostro cuore.... Cerchiamo di essere fautori di una nuova tradizione della compassione. Scegliamo di non comprare agnellini e caprettini per una vera Pasqua di pace. Anche loro hanno diritto di "vivere"
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Post n°6317 pubblicato il 17 Aprile 2014 da nina.monamour
Li chiamano patriarchi perchè sono considerati i capostipiti dei nostri boschi; sono alberi secolari ed enormi che abbondano a Serra San Bruno, piccolo centro dell'Appenino Calabrese noto per la Certosa quì eretta da San Bruno da Colonia. Ha un territorio ricco di patriarchi, a cominciare dall'abete bianco che raggiunge dimensioni enormi, ed esiste uno in particolare con una base da 5,5 metri di circonferenza e 55 metri grandi, se non il piu' grande d'Europa. Anche questo gigante dei boschi è finito tra gli alberi che ogni anno Comune e Regione tagliano per farne legna e guadagnare 300/400 mila €. In totale sono 2,600 giganti e nani dei boschi di Serra San Bruno che saranno trasformati in pezzettini da bruciare nel camino. Ma in difesa dell'abete bianco gigante è scattata una gara di solidarietà che lo ha salvato! Lo assicura il Sindaco, annunciando che anzi ne farà un'attrazione dei boschi serresi, un orgoglio, un punto di riferimento. Altro che mandarlo in fumo!!! Oltre al gigantesco abete bianco di Serra San Bruno, a Sant'Alfio, ai piedi dell'Etna, c'è il Castagno dei cento cavalli. La Calabria accolie i Giganti della Sila, 56 pini larici ultracentenari alti 45 metri, Milano vanta un platano secolare mentre in Romagna c'è un cipresso che si dice che sia stato piantato da San Francesco d'Assisi nel lontano 1213.. |
Forse certe donne non sono fatte per essere domate.
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Una tendenza che arriva dall'Oriente ed esattamente da Taiwan, la moda di aprire locali in cui gli amici a quattro zampe sono i protagonisti, ma è in Giappone che è scoppiata la mania. Quì si contono quasi 100 Neko café (neko significa gatto in giapponese), di cui 39 solo a Tokio. Il successo di questi locali è tale che è necessario prenotare con largo anticipo per non fare ore di coda all'ingresso. Il motivo di tanto entusiasmo sembra essere il divieto, nei regolamenti condominiali giapponesi, di possedere animali domestici, per cui chi vuole godere della compagnia di un micio può andare in questi luoghi. Una moda che è stata esportata anche in Europa, Vienna è la prima città ad averne avuto uno, seguita da Parigi e Bucarest, mentre a Londra verrà aperto a breve. In Italia non manca chi ha seguito l'esempio nipponico e, da poco, ha aperto a Torino (MiaGola) il primo locale "nostrano". I cat café sono locali in cui si può sorseggiare tè, mangiare muffin o torte, in compagnia di amici...con baffi e coda. A farla da padrone sono infatti i gatti, liberi di muoversi ovunque grazie anche ad un "corredo" di accessori, come ciotole, divanetti e giochini, pensati proprio per loro e sparsi un pò ovunque. Ovviamente non mancano arredi e sedie per gli avventori umani, ma anche questi sono a misura di felini, che per esempio posono servirsi delle gambe dei tavoli per "farsi le unghie" ah..ah..ah... carinissima questa. Mentre i gatti sono liberi di fare ciò che vogliono (tranne recarsi in cucina), esistono regole ferree per le persone che, appena entrate, devono togliersi le scarpe e lavarsi le mani. Non è possibile fotografare i gatti con il flash e, se dormono, non possono essere disturbati. Tutti i piccoli ospiti felini il cui numero varia a seconda del locale, sono seguiti da un Veterinario, molto spesso, soprattutto nel caso dei café europei, provengono da gattili e perciò possono essere adottati.
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Post n°6313 pubblicato il 15 Aprile 2014 da nina.monamour
Ingredienti: 1 kg di farina 00, 2 uova, 100 gr di strutto, 200 gr di zucchero, 1 bicchierino di vermouth, 5 gr di ammoniaca per dolci, 1 pizzico di sale, uova sode qb. Procedimento: setacciare la farina in una ciotola e creare una fontana. Porre al centro l’ammoniaca, una presa di sale, lo strutto a pezzi, lo zucchero, il vermouth e le uova. Iniziare ad impastare prima con l’aiuto di una forchetta e poi con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo. Adesso prelevare dall’impasto delle porzioni di pasta alle quali dare la forma di ciambelle medio grandi, oppure di piccoli panieri, bambole, etc. Porre su ognuna di esse un uovo sodo esercitando una leggera pressione per farle stare ferme sull’impasto. Fermare le uova con delle strisce di pasta sottili creando delle croci. Spennellarne la superficie con degli albumi d’uovo e trasferire in forno caldo a 180 °C per circa 30 minuti Ricetta calabrese..tanto per intenderci.. |
Non è certo essere accoltellati la ricompensa che ci si aspetterebbe per aver restituito un portafogli trovato in giro, eppure è quanto è successo ad un milanese, che ha visto per terra un portafogli mentre si trovava in un giardinetto in piazza Tito Imperatore, la scorsa notte verso le tre, con altri cinque amici. Il ragazzo, 33 anni, ha raccolto il portafogli e guardato i documenti, riconoscendo il proprietario dalle foto; lo aveva visto poco prima in un locale e si è premurato a ridarglielo indietro. Ma invece di venire ringraziato dal conoscente, questo l’ha accusato di aver sottratto 20 dei 70 euro che si trovavano nel portafogli. A poco sono servite le spiegazioni del ragazzo, che ha provato a dire quanto avesse poco senso rubare eventualmente solo 20 euro su 70; ne è nata una lite e un amico sconosciuto del proprietario del portafogli l’ha accoltellato al fianco due volte. L’uomo è stato trasportato d’urgenza in codice rosso al Fatebenefratelli, dove è ancora ricoverato anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita. Il proprietario e l’aggressore sono ora ricercati dalla Polizia, che sta cercando di identificarli grazie alle testimonianze delle persone presenti. Fonte Web.. |
Cinquecentomila clienti in tutto il mondo, 80 mila gli italiani, sono le cifre agghiaccianti del turismo sessuale in danno dei minori; un fenomeno in crescita, grazie al boom delle vacanze di massa con i voli low cost per le località esotiche come la Thailandia e le Filippine. E che vede gli Italiani ai primi posti in Paesi come il Kenia e il Brasile. Si tratta di un business criminale fiorentissimo, tra turismo sessuale e prostituzione con vittime bambini e ragazzi e produzione di commercio di materiale pedo-pornografico, il volume di affari è intorno agli 80/100 miliardi di dollari (ma solo il 25% resta nel Paese di origine dei minori sfruttati), tanto che quello sessuale è il terzo traffico illegale per ordine d'importanza dopo droga e armi. Visto che si tratta di un fenomeno sommerso, dati scientificamente dimostrabili non ce ne sono, ne sono sicura. Solo stime di organizzazioni che combattono questa piaga, come si fa in 74 Paesi del mondo che lavora in coordinamento con l'ong che ha denunciato il Diplomatico Italiano arrestato a Manila e che ha messo a punto un identikit del cliente tipo. Il 65% è rappresentato da turisti occasionali, il 35% è abituale e il 5% sono pedofili. In costante aumento anche il fenomeno delle donne che fanno turismo sessuale, anche se resta sottodimensionato rispetto a quello maschile. Per qaunto riguarda invece le vittime, il 60% ha un'età tra i 13 e 17 anni, il 30% dai 7 ai 12 anni, il 10% da 0 a sei anni, e nel 75% dei casi sono femmine; tra le destinazioni piu' frequentate, ci sono come ho già scritto la Tahilandia, con 250mila baby prostitute, e il Brasile con 500mila, ma anche Filippine con 150mila.... In sintesi un fenomeno che sta dilagando sempre di piu'!! Oggi, in poche ore, i turisti del sesso possono raggiungere il Brasile, la Tailandia le Filippine, dove la miseria spinge migliaia di famiglie, spesso tratte in inganno, a cedere i propri figli agli intermediari dei bordelli delle capitali. Nelle zone di confine tra Tailandia, Birmania e Cambogia, si è sviluppata una florida economia che si basa sui traffici di droga e di bambini destinati a rifornire le case chiuse delle note città tailandesi frequentate dal turismo internazionale. In Brasile, Venezuela e Colombia, esistono bande specializzate nell'acquisto o sequestro di bambine per rifornire i bordelli dei centri minerari in Amazzonia. Sui paesi arabi non si hanno notizie certe, ma è noto il traffico di bambini razziati in Sudan ed esportati come schiavi in Arabia Saudita, Marocco, Egitto. Anche i mille conflitti dell'Africa sono il pretesto per il sequestro di bambini che diventano prima schiavi sessuali dei vari eserciti, e poi, se sopravvissuti, baby-soldati.
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Quello che scriverò vi sembrerà uno scherzo, ma non lo è per nulla.. anzi!!! Leggete ragazzi...... L'I.N.P.S. chiede ad un pensionato romagnolo di 84 anni un centesino, percepito oltre il dovuto tra il 1° Gennaio del '96 e il 31 Dicembre 2000, l'importo può essere rateizzato oppure si può proporre un'azione giudiziaria da notificare direttamente alla sede romana dell'Istituto. Ovvio lo stupore e incredulità per un ex commerciante di Riccione, titolare di una boutique, quando si è visto recapitare la raccomandata dalla sede di Roma dell'ente con tanto di allegato bollettino di versamento in conto corrente postale, ah..ah..ah.. Sembrava uno scherzo, non voleva credere ai suoi occhi, mostrando a tutti la lettera che riporta il logo Inps. Non riusciva a capire, addirittura la richiesta di restituire 0,01 euro un centesimo in piu' avuto in cinque anni. La lettera riporta la motivazione della richiesta: "Sono state corrisposte quote di pensione non spettanti in quanto l'ammontare dei redditi personali è superiore ai limiti delle legge 335 del 1995". C'è pure la data di scadenza per onorare il debito, Giovedì XXX, e comunque entro 30 gg. dal ricevimento della missiva, recapitata il 15 XXXXX, il pensionato potrà verificare con l'Inps "la possibilità di rateizzare il rimborso". E nel "caso volesse impugnare il provedimento", potrà presentare ricorso entro 90 gg. dalla comunicazione. Inoltre, in assenza della risposta, a tre mesi dalla presentazione del ricorso amministrativo "potrà proporre un'azione giudiziaria da notificare direttamente all'Inps". Allora, mi chiedo se l'Italia può essere considerata un Paese con un futuro, se spende 5 € per la raccomandata, piu' i soldi della carta, i costi dei Dipendenti per l'impostazione della pratica, euro che si aggiungono a quelli che spenderemo per recarci in Posta e per pagare le tasse del bollettino. Tutto questo per incassare..un centesimo!!! E se per assurdo proprio l'Inps volesse incassare questa "poderosa" cifra, avrebbe potuto farlo trattenendola dall'erogazione della stessa pensione...ci siamo??? Al momento il pensionato e suo figlio sono intenzionati a non "pagare" ah.ah.. Affermano: "Staremo a vedere"
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E’ una scena che purtroppo si ripete tristemente in molte camere da letto italiane: la sveglia suona, continuiamo a spegnerla ogni 5 minuti, fino a quando, in preda a stanchezza e sonnolenza, ci trasciniamo stentatamente in bagno, per prepararci e scappare in Ufficio (come è capitato a me stamattina). La situazione peggiora in questi giorni, con temperature abbastanza calde durante la giornata e la sera, che non ci assicurano il giusto riposo di notte e spesso, ci portano a soffrire di molti episodi di sonnolenza diurna e difficoltà a mantenere la concentrazione. Cosa fare, dunque, per risolvere tale malessere generalizzato ed arrivare, il più dignitosamente possibile, alle ferie che si stanno avvicinando? Vi propongo alcune semplici consigli su abitudini e comportamenti da adottare che, se applicati con costanza e regolarità, contribuiranno di certo a riacquistare il benessere e la vitalità perduta. Il segreto di un buon risveglio sta in tutto ciò che lo precede: se dormiamo poco e male, se abbiamo avuto una giornata particolarmente stressante alle spalle, se ci svegliamo di scatto ed in preda all’ansia, difficilmente riusciremo a trovare le energie giuste per iniziare bene la giornata e far fronte a tutti gli impegni che ci attendono. E' fondamentale, perciò, stabilire le condizioni ottimali per un buon riposo, preferendo pasti leggeri, eliminando alcoolici e sostanze ipereccitanti. Cercare di mantenere regolare il ritmo sonno/ veglia, svegliandosi sempre allo stesso orario. Se uscendo, abbiamo fatto tardi, anzichè dormire fino a giorno inoltrato, è più utile svegliarsi all’orario consueto e coricarsi presto la sera successiva, per recuperare le ore di sonno perdute. Evitare di balzare dal letto e prepararsi in fretta per poter dormire 5 minuti in più. Per il nostro benessere è molto più utile un risveglio lento e graduale, che consente all’organismo di riattivare pian piano tutte le sue funzioni vitali e “riaccendersi” per iniziare la giornata. E’ utile sgranchirsi nel letto e messi a sedere, fare dei lunghi respiri, eseguendo dei piccoli movimenti circolari con la testa. Fonte web.. |
Sono ancora arrabbiata per l'altra sera, può sembrare una cosa banale quella successa, ma credo sia invece un fatto gravissimo che interessa tutti i calabresi e la nostra tradizione, messa a repentaglio da gente ignorante che non capisce un tubo né di musica e né di tradizione, e mo... va cuntu. Assistevo ad una sfilata di bellezza costretta da cause di "forza maggiore", e non ho potuto fare a meno di ascoltare ciò che sto per raccontare; dopo la sfilata di una bella pugliese che vive a Milano, uno dei Giudici prende il microfono in mano e, ad alta voce, le chiede se conoscesse la tarantella. Mi ha colpito lei che, nella sua spontaneità e cercando di non sfigurare, ha risposto che la conosceva poco e che si stava impegnando per capirci di più, e la cosa mi è sembrata lodevole. Ma la mia mente già pensava: "Ma dove vuole andare a parare il Giudice della sfilata con questa domanda?" Dopo un secondo ho avuto la mia risposta perché Lui stesso ha fermato la ragazza mentre parlava e le ha detto: " Io odio la tarantella". Il mio cuore ha smesso di battere ed ha cominciato a battere quello della Brigantessa… non potevo fargliela passare liscia. Quindi sono andata alle sue spalle ed ho fatto toc toc col..... ditino. L’onniscente si è girato e così ho potuto chiedergli gentilmente di dove fosse, pensando non fosse di qui. "Calabrese" mi ha detto! 'O MARONNA MIA.....OH CHE ORRORE... Siccome c’era un tavolo di Veneti che si stava divertendo molto quella sera a cantare e ballare la sua odiata tarantella, gli ho detto: " Sorry, ma come ti permetti tu, calabrese, ad offendere le nostre tradizioni?" Mi risponde: "Era una provocazione, si suona troppa tarantella nelle piazze!" ...E che te frega?! Ho continuato: "Ma tu hai presente la gravità delle tue parole, per di più dette al microfono e davanti ai turisti? Li c’è un tavolo di Veneti, che figura ci fai? Dovresti chiedere scusa a tutta la Calabria!". Al chè si è girato offeso...non solo, non riesco a capire il coraggio che certa gente abbia nell’affermare stronzate immani. Non ti piace la tarantella? Non andare ad ascoltare i concerti. Facile, no? Che provocazione poteva mai essere se non quella di provocare me? La storia è stata sempre tramandata oralmente, è stata da sempre cantata, e non vale solo per la Calabria, vale per ogni paese del mondo. Se non ti piace il ritmo vallo a raccontare ai tuoi antenati che l’hanno inventata, ma non dire che la odi se non vuoi risultare ignorante. Oppure fallo in sordina, ma non al microfono davanti a dei turisti che, a differenza tua, apprezzano le tue stesse tradizioni più di te. Rivalutiamo la tradizione, ci hanno tolto tutto, almeno quella, cerchiamo di tramandarla, e se non altro, di rispettarla. |
“Mi trovi bella?”
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Dobbiamo mettere in conto anche questa stanchezza, questa polvere che si è posata sulla vita e che non siamo capaci di detergere. Quando la polvere si posa sulle foglie dura poco; il cielo, prima o poi, se n’accorge e manda un bell'acquazzone a lavare la terra; e gli alberi nuovamente risplendono di verde lustro e ripulito. Dovremmo imparare, a questa scuola, a lavarci dalla stanchezza e dalla noia. |
Gli animali danno tanto affetto senza nessun tornaconto, e solo gli animi nobili riescono ad apprezzarlo. Buon pomeriggio.. |
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