Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Agosto 2015
Post n°7186 pubblicato il 31 Agosto 2015 da nina.monamour
Questo breve articolo di Paulo Coelho, lo dedico a tutte le donne che sono perennemente a dieta, (come me, anche se esagero..) in lotta con il guardaroba e con la bilancia. "Le donne agli occhi degli uomini". Entriamo nel vivo del discorso.. Le donne negli occhi di un uomo? Non importa quanto pesano, è affascinante toccare, abbracciare ed accarezzare il corpo di una donna. Sapere quanto pesa non ci provoca nessuna emozione. Non abbiamo alcuna idea di quella che sia la tua taglia e se sei in forma. Il nostro interesse viene rivolto ad un altro tipo di forme. Ad esempio se la forma è a mandolino... va bene. Le magrissime che sfilano in passerella, seguono la tendenza desiderata dagli stilisti che, detto fuori dai denti, sembra che odino le donne e con loro competano. I loro modelli sono esasperatamente filiformi, segaligni. Le gonne sono state inventate per mettere in risalto le vostre fantastiche gambe. Se la natura vi ha dotato di queste forme c'è una ragione e lo ripeto, ci piacete così. Nascondere queste forme è come tenere il miglior divano in cantina. Le giovani sono carine, ma quelle dopo i quaranta sono il vero piatto forte. Per tante di loro saremmo capaci di attraversare l'Atlantico a nuoto. Il corpo cambia, cresce. Non diventare matta perché non riesci ad entrare nel vestito di quando avevi diciotto anni. Piacciono le donne che sanno vivere una vita equilibrata e sanno controllare i loro sensi di colpa. O anche quelle che quando devono mangiare mangiano con gusto (la dieta si fa da Settembre, non prima, ah..ah..), quando devono fare dieta lo fanno con allegria (senza farsi violenza e sofferenza); quando sono nell'intimità con i rispettivi compagni, ne godono pienamente, quando desiderano comprare qualcosa lo comperano e quando devono risparmiare risparmiano. Sono la testimonianza che avete fatto qualcosa nella vostra vita, non siete rimaste nella naftalina o avete passato la vostra vita nei centri estetici. Avete vissuto! Pertanto abbiate cura di noi, abbiate cura di voi ed amatevi. La bellezza è tutto questo.. Quanto adoro Paulo Coelho
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Post n°7185 pubblicato il 31 Agosto 2015 da nina.monamour
Nome e Cognome...Ombrellone Indirizzo...Via col vento, 16 Telefono...Sotto di me non c'è campo ma sabbia E-mail...nonstoinuncocktail@gmail.com Cittadinanza...Internazionale Sesso...Maschile Esperienza Professionale Date...Apertura spiagge Lavori o posizioni ricoperti...Proteggere dai raggi Uva, ma protegge anche l'uva (e altra frutta) dai raggi. Datore di lavoro...Libero Professionista a provvigione Istruzione e formazione Qualifica di studio...Master di 1° livello in Dermatologia Competenze professionali acquisite...Compertura metrica e tecniche di meridiana Capacità e competenze personali Capacità sociali...Ho un carattere mutevole, chiuso, aperto, ombroso Patente...Dipende dalle correnti ascensionali
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Post n°7184 pubblicato il 30 Agosto 2015 da nina.monamour
Vuoi entrare nella mia vita? La porta è aperta. La porta è aperta. Solo una richiesta....non stare sulla soglia della porta, Buona Domenica |
Post n°7183 pubblicato il 29 Agosto 2015 da nina.monamour
Siamo un pò streghe, lo sappiamo. Certe cose le sentiamo "nella pancia", gli Scienziati dicono che è un fatto ormonale, gli Psicologi aggiungono che dobbiamo ascoltare quella voce interiore perchè ci guida verso le scelte giuste. Sonde percettive e illuminazioni improvvise, così Carl Gustav Jung, uno dei padri della Psicanalisi, definiva il sesto senso. Se si tratta di una voce che ci guida verso la scelta giusta e che ci aiuta a capire nel profondo le persone che abbiamo vicino, senza che intervenga la razionalità questi lampi di genio non procedono in modo lineare, passo dopo passo, come il normale pensiero. Arrivano in modo improvviso e ci dicono se quello è l’uomo giusto per noi, se ci conviene accettare un nuovo lavoro, ecc..ecc.. Il sesto senso esiste. E ha un indirizzo, una zona del cervello chiamata corpo calloso; si tratta di un fascio di fibre nervose che mette in comunicazione i due emisferi, il sinistro, sede della razionalità, e il destro, luogo delle emozioni. Le nostre esperienze, dalle più banali a quelle più significative, vengono valutate sia emotivamente sia razionalmente dal cervello, e a questo punto archiviate. Nella nostra mente si forma così un piccolo laboratorio alchemico dove memoria, pensiero e sentimenti producono magia, precognizioni e chiaroveggenze. Le ricerche sul corpo calloso hanno dimostrato che in noi donne questa parte dl cervello è più grande e che, inoltre, viene costantemente stimolata dagli ormoni femminili, gli estrogeni. Non è un caso che una femmina, rispetto al maschio, riveli una maggiore sensibilità a vedere oltre le apparenze cogliendo la verità attraverso sogni premonitori, fenomeni telepatici. E voi cosa ne pensate del “sesto senso”? Esiste? P.S. L'intuizione di una donna è molto piu' vicina alla verità della certezza di un uomo. |
Post n°7182 pubblicato il 28 Agosto 2015 da nina.monamour
Buona giornata |
Post n°7181 pubblicato il 27 Agosto 2015 da nina.monamour
La delusione è uno dei dolori piu’ grandi, anche la vendetta non serve assolutamente a niente perchè ci stai male il doppio, l’ho provata sulla mia pelle.. La fiducia tradita lascia una ferita che, per quanto mi riguarda, non si rimargina. E il dolore rimane….Non riesco a perdonare, perchè comunque l’amore o l’amicizia è persa per sempre, ma non sono vendicativa. Io sono convinta che un perdono sincero sia la vendetta migliore, trovo che sia un rimedio per il proprio animo, ma si è a volte troppo demoralizzati per concederlo, personalmente si perdono ma dimentico con estrema difficoltà. Il perdono però, vuol dire passarci sopra, dimenticare, e non tirare fuori il lato peggiore, capisco, riuscirci è moooooolto faticoso Capita pure di rimanere delusi perché si nutrono negli altri aspettative troppo elevate. Può succedere quando persone o sentimenti dell'amicizia, amore, convivenza civile, vengono eccessivamente idealizzati. Belle parole, se ne spendono tante ma la realtà della vita è ben diversa. E quante volte si imputano ad altri "colpe" che in realtà sono frutto della nostra ingenuità? O cattiva lettura dell’animo umano? No, non voglio dire che siamo tutti gretti ma anche quando amiamo, o dispensiamo amicizia, o ci relazioniamo con il prossimo, siamo pur sempre "vittime" della nostra natura, temperamento, carattere, indole. Strutturate su determinate modalità, ribadisco, tanto più siamo in grado di ridurre le nostre "pretese" emotive, e tanto più saremo in grado di essere meno delusi. A volte sembra tanto grossa ma se guardiamo bene, magari tanto grossa non è. E quante volte siamo eccessivamente delusi da noi stessi? Per quanto mi riguarda ho vissuto una delle delusioni più brutte anni fa, tradita da quella che credevo una delle mie migliori amiche, ellora dico che perdonare non servirebbe a nulla perchè la delusione è così profonda che non tornerebbe mai tutto come prima, il perdono c’è perchè col tempo arriva, ma per me è ormai un’amicizia chiusa,. Difficilmente vengo delusa, sapete perchè? Non mi aspetto nulla in cambio, è quello che cerco di far capire alle persone a me vicine, faccio quello che mi sento di fare, ma per me, se ho un gesto di affetto o un ringraziamento è chiaro che ne sono felice! "C’è più felicità nel dare che nel ricevere", fa parte del mio quotidiano, ed è una cosa che mi appartiene da quando sono piccola, è più facile che venga delusa da me stessa forse perchè pretendo troppo. Buona giornata |
Post n°7180 pubblicato il 26 Agosto 2015 da nina.monamour
Nome e Cognome...I racchettoni.. Data di nascita.... Era del legno.. Telefono...Inutile, rimbalzo le chiamate alla segreteria telefonica.. E-mail..smashonthebeach@gmail.com Cittadinanza...Multipla..sono in continuo movimento.. Sesso....Maschile.. Tipo di attività..Tempo libero e molestatore di bagnanti... Lavori o posizioni ricoperti...Scambista.. Datore di Lavoro..Mercenario, per 10 € sono al servizio di chiunque.. Istruzione e Programmazione.. Qualifica di studio..Master in Falegnameria, Specializzazione in Piallatura.. Madrelingua....Affannata... Patente...Nessuna, viaggio nel bagagliaio... Ah..ah..ah..buon pomeriggio |
Post n°7179 pubblicato il 25 Agosto 2015 da nina.monamour
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Post n°7178 pubblicato il 24 Agosto 2015 da nina.monamour
La domanda più frequente che mi faccio negli ultimi tempi è questa.. ma gli italiani, che soprattutto sui social (alcuni anche nella vita reale), dicono che vogliono tutti questi migranti morti, disposti ad ammazzarli in massa, davvero ci credono quando lo dicono? Cioè, hanno accumulato talmente tanto odio che se fossero messi nella situazione di uccidere, lo farebbero davvero? O lo dicono cosi, tanto va di moda?? La cattiveria è stata sdoganata ormai in Italia, ed essere razzista con tendenze criminali non è più un tabù, da condannare. Anzi, l’opinione pubblica pare, l’abbia accettate come un dato di fatto e mano a mano sta andando dietro a quest’atteggiamento. Anni e anni di evoluzione e progresso come umanità prima, come Paese dopo, sono stati cancellati da quest’odio che galleggia nell’aria, ti entra nei polmoni, sale al cervello. Essere razzisti e sparare sentenze razziste nella rete è diventato figo. Il razzista riconosce se stesso nel patriota frustrato che ama il suo paese e se lo vuole tenere solo per sé. In quello che lotta contro l’invasione straniera, anche se per vincere dovrebbe fare una strage! La storia non insegna mai niente ed ha la brutta abitudine di ripetersi, la seconda guerra mondiale era partita per motivi simili; crisi economica, odio di razza contro gli ebrei e un pazzo al comando. Diciamo che Italia si salva ancora proprio perché manca, non il pazzo che c’è, (anzi ce ne sono parecchi) ma un pazzo assai determinato e intelligente da canalizzare l’odio e farlo concretizzarsi in guerra! La Francia della Le Pen è molto più vicina, per esempio, a questo traguardo. Di questo passo il mondo di Mad Max non è lontano dalle frontiere italiane. Perché quando la democrazia, l’umanità e la giustizia muore, i pazzi governano! Ogni tanto la storia torna a ripetersi, forse è arrivato il tempo! Peccato di chi aveva creduto in una società sviluppata e democratica, e invece si ritrova a vivere in una caverna di pensiero! http://iomigrante.com/razzismo-italiano-buffonata-o-dura-realtà notte a tutti..
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Post n°7177 pubblicato il 23 Agosto 2015 da nina.monamour
Dopo due settimane di ferie sono rientrata oggi.. Due settimane sulle sabbie di sole Pensavo che le vacanze svuotassero la testa..ah..ah.. Ma niente, le vacanze svuotano solo una cosa, il portafoglio, come asserisce Jean Philippe Blondel...(naturalmente scherzo) Vacanze da sogno..
Panarea, dove ho visitato Basiluzzo con la sua vegetazione ricca di palme nane, Calajunco che è una bellissima piscina naturale verde turchese, l’isolotto Lisca Bianca con la famosa grotta degli Innamorati e Lisca Nera; sosta nella spettacolare baia Milazzese e poi tutti a terra per esplorare l’isola con la sua movida e festeggiare l’arrivo del Ferragosto...e che Ferragosto bedda matri, bellissimo... Giornate trascorse a visitare lo splendore di quest’isola, la più snob delle isole, molto ricca e raffinata, si distingue dalle altre, anche se Filigudi, Aligudi, Salina, Vulcano, ecc..ecc..non sono da meno! Cala degli Zimmari Vita notturna...è un rito l’aperitivo al bar del porto. Che meraviglia.. e svegliarmi ai primi raggi del sole e fare lunghe passeggiate nelle stradine dell’isola o fare un primo bagno prima che gli "altri" arrivino.. Domani è il Lunedì che corrisponde al rientro dalle vacanze, per solidarietà il gallo sostituirà il chicchirichì con un "accidenti" ... si ricomincia...(fortunatamente per poco) Buona Domenica a tutti
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Post n°7176 pubblicato il 13 Agosto 2015 da nina.monamour
Riuscite ad indovinare dove si trova questo posto?? a tutti Voi.. Non so se riuscirò a navigare con la pennina internet, in genere la connessione è molto lenta, ma mi farò viva. Un abbraccio enorme... |
Post n°7175 pubblicato il 13 Agosto 2015 da nina.monamour
Buon Giovedì a tutti.. |
Post n°7174 pubblicato il 12 Agosto 2015 da nina.monamour
La "gatta morta" è l'esemplare femmineo più stupido per eccellenza, una sorta di camaleonte con le poppe, una piuma portata dal vento di turno, una femmina con la levatura morale di un verme, geneticamente portata alla risatina scema ed inopportuna per accaparrarsi le grazie dell’uomo da conquistare. La gatta morta è presente in tutti e cinque i continenti, non c’è latitudine dove essa non abbia portato la sua immensa demenza e si adatta ad ogni clima, anche se preferisce le spiagge famose dove mettere in mostra tutto il proprio armamentario e la propria pochezza. La gatta morta è un onnivoro, ma i suoi "pastI" preferiti sono promozioni immeritate sul lavoro, simpatie di uomini ambiti, mariti di altre donne, farsi levare una multa dal Vigile con la bava alla bocca e potremmo continuare all’infinito! Teme tutti quelli che non ci cascano! La vita della gatta morta è relativamente breve, inizia ad essere tale in giovane età, dà il massimo di sé nell'età a cavallo dei 20/40 anni e, se piacente e verosimilmente attraente, va avanti finché non invecchia in modo ripugnante, in ogni caso..per me campa troppo! Il problema sta nel ricambio generazionale, anche se quella gatta morta è bella che defunta, ce ne sarà sempre una giovane fresca e sempre più spregiudicata a prendere il suo posto, già, la mamma delle gatte morte sta sempre incinta! Allieta la vita sessuale di uomini ricchi ma brutti come il peccato, oppure vecchi bavosi con importanti lasciti in cassaforte o per rovinare le famiglie o per accaparrarsi cose che non merita ma che spettano di diritto a donne che sanno cos’è la morale e la decenza. Come liberarsene, facile! Raggiungendo il profondo del loro cuore con una lama ben affilata!!! Con la classica espressione "gatta morta" si indica una persona che, nonostante abbia un’immagine ed un comportamento inoffensivo, apparentemente innocuo e mansueto, nasconde in realtà un altro tipo di personalità, più subdola ed aggressiva. Tale persona usa questo stratagemma per raggiungere i propri scopi ed interessi. In realtà si tratta di una persona malevola, aggressiva, ficcanaso, intrigante e sleale che finge di essere dolce, timida ed indifferente per ingannare il prossimo. Molto spesso “gatta morta” viene anche definita una persona che cela la sua natura poco virtuosa fingendo di essere irreprensibile. L’ispirazione di questo modo di dire proviene dalla celebre fiaba dello scrittore greco del VI° secolo Esopo che,nella sua favola intitolata "Il gatto e i topi", narra di come un gatto, per catturare i topi sopravvissuti al suo attacco e rimasti nascosti nel loro nascondiglio per scampare al suo agguato mortale, utilizzi l’inganno per farli cadere nella trappola. Il felino si finge morto facendosi dondolare da un piolo ma i topi, più furbi, non si fanno convincere dal suo comportamento e non cadono nella trappola, evitando di avvicinarsi a lui. Il racconto dimostra che i saggi tra gli uomini, quando hanno fatto esperienza della malvagità di taluni, non si fanno più ingannare dalle loro finzioni. La gatta morta è a volte addirittura svenevole fino alla nausea e mostra un atteggiamento mai chiaro che rimane sempre piuttosto dubbio e celato. L’opposto della gatta morta è la cosiddetta “donna specchio” che invece ha bisogno di costanti e continui confronti e rassicurazioni. Qualcuno ricorderà Marina La Rosa, fonte web |
Post n°7173 pubblicato il 11 Agosto 2015 da nina.monamour
In un caldo giorno d’estate nel sud della Florida, un bambino decise di andare a nuotare nella laguna dietro casa sua. Uscì dalla porta posteriore correndo e si gettò in acqua nuotando felice. Sua madre lo guardava dalla casa attraverso le finestre e vide con orrore cosa stava succedendo. Morale della favola.. Anche noi abbiamo cicatrici di un passato doloroso. |
Post n°7172 pubblicato il 10 Agosto 2015 da nina.monamour
Per reprimere il fenomeno, servirebbero nuovi mezzi, tipo i varchi per accertare a distanza se il cellulare di chi guida si aggancia a una cella. Velocità eccessiva, alcol, droga possono essere controllati con il tutor e i test, mentre non si può fare ancora nulla contro la distrazione provocata dalla tecnologia Se da una parte le vetture più sicure, grazie all’evoluzione della tecnologia, riducono il rischio di incidente, gli sms ed i selfie ne moltiplicano il rischio e gli sms sono la prima causa di decessi al volante. Spesso chi è al volante fa altro, come, ad esempio, installare il navigatore, guardare la tv sull’ipad, leggere ibook, giocare col computer, caricare il lettore mp3, ricevere e mandare sms, parlare al cellulare, attività che abbassano il livello di attenzione moltiplicando i pericoli. Secondo i dati Aci e Istat relativi all’ultimo anno, il 20,1% degli scontri è provocato da distrazioni dovute all’uso dello smartphone. I guidatori più imprudenti sono quelli del Nord, con 42% dei conducenti che guida con un occhio sullo smartphone, contro il 29,3% del Centro e il 28,5% di del Sud. Ad auto lanciata, i due secondi necessari a leggere un messaggio ricevuto sul telefonino equivalgono a una trentina di metri senza guardare la strada, con rischio di tamponare un’altra vettura o di investire un pedone. E se per mandare un messaggio ci vogliono circa 10 secondi, il conducente perde di vista la strada per un tratto di 300 metri, in cui può succedere di tutto. Oggi siamo a 3400 morti all’anno sulle strade e in base agli obiettivi europei si dovrà scendere a duemila entro il 2020, ma sarà difficile se ancora il 12,4% dei guidatori viene sorpreso mentre guida con il telefonino in mano oppure se un giovane su 4 ammette di scattarsi selfie, chattare e navigare al volante. 181 mila incidenti nel 2014, ovvero la prima causa di morte e di invalidità permanente sotto i 40 anni, con un costo sociale pari al 2% cento del Pil. fonte ACI E ISTAT
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Post n°7171 pubblicato il 09 Agosto 2015 da nina.monamour
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Post n°7170 pubblicato il 08 Agosto 2015 da nina.monamour
Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.
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Post n°7169 pubblicato il 07 Agosto 2015 da nina.monamour
Buon |
Post n°7168 pubblicato il 06 Agosto 2015 da nina.monamour
Due uomini hanno trascorso il pomeriggio allo zoo e, scolate le bottiglie di vino che s'erano portate appresso, si sono addormentati su un praticello appartato, completamente ubriachi. Nessuno si è accorto di loro, per cui sono rimasti chiusi dentro. In piena notte, vengono svegliati dal ruggito d'un leone. "Mamma mia!" mormora uno, terrorizzato. "Io me ne torno a casa".. "Vai, vai pure", se credi, bofonchia l'altro ancora intontito. Peggio per te. Io resto perché non voglio perdermi il film, sono sempre forti, quelli della Metro-Goldwyn-Mayer!" Ah..ah.. Buona giornata e buon lavoro.. |
Post n°7167 pubblicato il 05 Agosto 2015 da nina.monamour
Ieri sera faceva molto caldo e allora mi sono seduta in terrazzo per respirare un pò di brezza marina a leggere qualcosa. Mi ha particolarmente stupita una lunga lettera d'amore che non avevo mai letto prima di Oriana Fallaci al suo uomo (il Giornalista Alfredo Pieroni) pubblicata nei giorni scorsi da Il Giornale. Una lettera che contrasta con l'immagine di donna indipendente, anarchica, autonoma alla quale la Fallaci ci ha sempre abituati; scrivendo all'amore della sua vita, cercando di persuaderlo ad amarla, la Giornalista scrive queste testuali parole, "Darei vent'anni della mia vita (se ancora tanti me ne restassero) per stare lì con te a pulirti le scarpe.." Quelle parole, così tenere, spiazzanti, indifese riflettono bene la nostra vulnerabilità, la nostra fragilità nei confronti dell'amore. Ogni nostra certezza, ogni nostra conquista viene rimessa in discussione quando si ama? Sembrerebbe di sì e lo avevano capito già anche gli antichi. "Odi et amo" cantava Catullo, ti odio per la crudele tirannide alla quale mi costringi, ma non posso fare a meno di amarti. Chissà quanti uomini, quante donne che vediamo camminare per strada sicuri di sé, padroni dela loro quotidianità, darebbero la vita per amare davvero, per provare, fosse solo per qualche istante, quel vortice di emozioni che la passione trascina con sé. Mi viene in mente in questo momento una bella lettera che Marilyn Monroe scrisse al suo Arthur Miller alla fine della loro turbolenta storia, "In fondo sono stata viva solo quando ti ho amato". Lei, il sogno erotico di milioni di uomini, icona di spensierata leggerezza, aveva scoperto la bellezza e il sorriso che la vita porta con sé solo annullandosi in un'altra persona. Qualcuno di fronte a tanto abbandono storcerà sicuramente il naso! Meglio amare se stessi o amare qualcun altro con qualche riserva, senza abbandono, per rispetto verso se stessi; è l'amore prudente, quello che avrebbe fatto dire alla grande Fallaci "Ti amo, ma le scarpe te le pulisci da solo". Questione di punti di vista! Se penso a me, beh, non ho mai incontrato qualcuno disposto a tanta abnegazione, ma la colpa è sola mia, si è amati davvero solo se si è capaci di amare. E amare sul serio per me resta la cosa piu' difficile che esista!!! |
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