Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Febbraio 2016

✿ﻼღ♥

Post n°7435 pubblicato il 16 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

 

Oggi il numero dei single è molto elevato, alcuni lo sono per scelta, familiare o personale, altri perché sono separati o divorziati. Ma altri lo sono proprio perché non sono riusciti a trovare l'altra metà della mela.

Perché le mele erano poche. O perché quelle giuste erano già impegnate.
Oppure perché quelle che rimanevano erano delle pere.


Eppure una mela al giorno toglie un medico di torno!

Battute a parte, è un fenomeno che mi colpisce e mi turba non poco, forse perché non riesco a spiegarmelo, d'altronde cosa c'è di più irrazionale dell'amore?


Aggiungo che forse è solo il risultato che ora molte donne, noi donne, a differenza del passato, siamo autonome, mi sembra che ci sia un miglioramento generale.

 Io non ne farei un dramma, ci si impegna se ne vale la pena. Io ho già dato, ora sono sola e sto bene. Stavo bene anche prima, e magari mi impegnerò ancora.

Non è una scelta, c'est la vie!


Sto Cupido je stò sui marroni, nun me pò vedè, ah, ah, ah..



 
 
 

°ღ•©

Post n°7434 pubblicato il 16 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

 

Io sorrido sempre,

 questo non significa che io sia al settimo cielo e brilli di felicità,

sorrido perché non voglio

vedere le cose in modo negativo.

Sorrido perché è l'unica soluzione agli immancabili problemi.

Istituiamo la giornata del sorriso

Buona giornata e buon lavoro

 
 
 

✿ﻼღ♥

Post n°7433 pubblicato il 15 Febbraio 2016 da nina.monamour

Le case trasmettono molto più di quello che i loro proprietari possano dire.

Trasmettono l’angoscia o la felicità di un nucleo familiare.

Trasmettono la vita che rifiorisce da ogni angolo o rimandano ad un suo ricordo perduto per sempre.


 

Le case sono degli "organismi viventi" che "parlano", parlano anche in nostra assenza.

Parlano della nostra assenza.

 
 
 

°ღ•©

Post n°7432 pubblicato il 15 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

"...che cosa diventano e che m’importano l’umanità, la beneficenza, la modestia, la temperanza, la mitezza, la saggezza, la pietà, quando una mezza libbra di piombo tiratami da seicento passi mi fracassa il corpo e muoio a vent’anni tra tormenti indicibili in mezzo ad altri cinque o seimila moribondi, mentre i miei occhi, aprendosi per l’ultima volta, vedono la mia città natale distrutta dal ferro e dal fuoco, e gli ultimi suoni che intendo sono le grida delle donne e dei bambini spiranti sotto le rovine, tutto per i pretesi interessi d’un uomo che non ho mai visto né conosciuto?

Il lato più straordinario di queste imprese infernali è che ciascuno dei quei capi assassini fa benedire le proprie bandiere e invoca solennemente Dio, prima di recarsi a sterminare il suo prossimo.."

Voltaire

 
 
 

இڿڰۣ-♥☜

Post n°7431 pubblicato il 14 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

** Nulla diventa così profondamente bellezza femminile quanto la semplicità **

Con lui riuscivo a dimenticare temporaneamente il costante sottofondo di solitudine che mi accompagnava da sempre.. si dimenticherà di me, lascerà le mie lettere senza risposta, gli manderò delle poesie e Lui, forse, risponderà con una cartolina.

E’ per questo che mi piace, gli proporrò degli incontri in una piazza, sotto l’orologio; aspetterò, non verrà...

E’ per questo che mi piace.

Dimentico, quasi del tutto ignara, uscirà dalla mia vita.

Ed io per quanto incredibile possa sembrare, entrerò in altre vite.

Virginia Woolf



Happy Valentine's day..

 


 
 
 

Auguri a tutti..

Post n°7430 pubblicato il 14 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

 

SAN VALENTINO...

un giorno come un altro per me per dimostrarvi quanto vi voglio bene

e quanto siete speciali

In questo mondo forse nessuno pensa di essere felice chissà perchè, di sicuro gli manca l'affetto, il sorriso.

Per tutti quelli che ancora credono nell'amore, di innamorarsi, voglio augurare una bellissima festa.



Buon San Valentino a chi ama, a chi vive d'amore ma anche a coloro che amiamo, a coloro che ogni giorno ci donano un sorriso, una lacrima, una carezza a coloro che abbiamo nel cuore e che per noi sono più che speciali..

perchè l'amore non è fatto solo di TI AMO ma è fatto di piccoli gesti, di sorrisi di abbracci e di carezze al cuore.

Quindi un Buon San Valentino a tutti coloro che nel cuore hanno qualcuno di più che speciale.. 

 

 

 

 

Io oggi mi sento così con tutta questa pioggia..

 


 
 
 

✿ﻼღ♥

Post n°7429 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

 

Si chiude anche questa giornata,

c'è sempre qualcosa che lasciamo fuori e qualcuno che resta dentro..
La vita è come una finestra, se la tieni chiusa non entrerà mai il sole,



se starai dietro i vetri sentirai solo il calore e se la spalancherai sarai inondato dalla sua luce.

Vivi, non lasciarti vivere.

 


 
 
 

Era il male..

Post n°7428 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da nina.monamour

Era il male, eppure Papa Francesco ha avuto compassione di lui, Pietro gli aveva scritto una lettera e dopo pochi giorni il Pontefice ha chiamato. Pietro Maso racconta l'inaspettato dialogo telefonico con Bergoglio, in una lunga intervista, l'autore di uno dei delitti piu' efferati della storia italiana, oggi 44enne, parla della sua vicenda da quando è uscito dal carcere dove ha scontato 22anni per l'omicidio dei genitori, uccisi il 17 Aprile del '91 a Montecchia di Crosara, provincia di Verona; la scarcerazione è avvenuta tre anni fa.


Pietro Maso


"Erano le dieci del mattino, suona il telefono, rispondo e sento..

"Sono Francesco, Papa Francesco"

 

 

e preso dalla commozione dico ad alta voce "Santità". Gli avevo scritto una lettera in cui chiedo scusa per quello che ho fatto, chiedo preghiere per i miei colleghi di lavoro che mi hanno accettato nonostante quello che ho fatto, chiedo una preghiera per chi opera per la pace".

Maso spiega che la sua lettera è giunta a Francesco attraverso il suo direttore spirituale e qualche giorno dopo il Pontefice l'ha chiamato. Quando ha sentito il Papa gli ha detto che quello che andava al bar John con gli amici non era niente rispetto al Pietro di oggi, se lo avesse saputo si sarebbe comportato bene fin dall'inizio.

Maso si è avvicinato alla fede in carcere e nell'intervista evidenzia il ruolo del Sacerdote che gli è sempre stato accanto. Il suo delitto è stato così orrendo che tutti volevano cancellarlo, anche quando era in carcere, solo il Sacerdote gli tese una mano.

Maso adesso si è trasferito in Spagna, a Valencia, dove vuole aprire una casa che accolga quelli che hanno sbagliato con la società e sono in mezzo alla strada; vuole dare un senso diverso alla sua vita. "Solo chi è straniero capisce chi è straniero, solo chi è stato in carcere capisce chi è stato in carcere, solo chi ha sbagliato capisce chi ha sbagliato".

Per l'omicidio dei genitori Pietro Maso è stato condannato a trenta anni di detenzione,

 

 

che con l'indulto e gli sconti di pena per buona condotta sono scesi a ventidue; nel 2013 è uscito il suo libro-confessione dal titolo "Il male ero io" pubblicato dalla Mondadori.

 
 
 

Libera per la prima volta..

Post n°7427 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da nina.monamour

Oggi voglio parlarvi di Jaqueline Faletto.

Vi starete chiedendo chi sia mai queta tipa.

Mettetevi comodi ed entriamo nel vivo della storia che farà riflettere un bel pò.

Nessuno ha mai accertato le vere intenzioni di quella coppia che voleva adottare una bimba; così una donna "disturbata" e un uomo "violento" crescono Jaquiline tra povertà e dolore, che lei oggi cerca di dimenticare dando a suo figlio l'affetto che ha sempre desiderato.

La sua adozione è stata un disastro, ma non l'ha mai detto per paura di ritornare nelle favelas.

Sulla soglia di casa, al ritorno da scuola, sente il pianto di sua madre, apre la porta con le manine insicure ed entra. In casa il solito odore di fuliggine e barce che s'innalza dalla stufa e ammorba l'aria. La mamma è seduta in cucina e si asciuga il sangue sulla fronte, il papà regge un bastone tra le mani. Il primo impulso è quello di correre al piano di sotto a chiamare la nonna, ma il papà rivolge la testa verso di lei e la fissa con occhi rabboniti dicendo di non disturbare la nonna.

La madre, stringendo tra le mani il fazzoletto macchiato di rosso, con voce roca inveisce contro di lei dicendo che è tutta colpa sua, che ha rovinato la loro famiglia.

Da quel giorno, ogni Sabato al suono della campanella che scandisce la fine delle lezioni, corre a casa perchè il papà non lavora e se c'è lei non alza le mani sulla mamma.

Quelli che oggi chiama mamma e papà l'hanno adottata quando aveva poco piu' di un anno; credendo di non poter avere figli, avevano sbrigate le pratiche dell'adozione e poi erano volati in Brasile per portarla via dall'Istituto in cui era stata abbandonata. Ma quando aveva 5 anni la mamma era rimasta incinta ed è nato un fratellino.

Non ha ricordi prima del suo arrivo, tutto è buio come la stanza in cui la madre voleva che facesse il sonnellino pomeridiano, una camera con le pareti imperlate dall'umidità e le imposte sempre chiuse che sembrava una tomba.



Da quando è nato il fratellino, lei è diventata l'altra, "l'intrusa", forse ha accettato di portarla in casa sua per non prendere botte, perchè la mamma e il papà sono stati interrogati dagli Assistenti Sociali; il padre assomigliava alla speranza infantile di fronte a un dono da scartare, quello di lei ad una supplica per sfuggire alla violenza domestica. Nessuno ha messo in dubbio le loro intenzioni, nessuno si è preoccupato del loro vissuto. Dopo il suo arrivo in Italia, i servizi sociali sono venuti per le visite di routine.

Si autoprotegge costruendo un'esistenza fittizia nelle sue fantasie di bambina, non svela a nessuno la sua povertà, Jaquiline insieme al fratello dormono con il cappotto addosso perchè i genitori non hanno i soldi per pagare il riscaldamento. Hanno solo una stufa a legna che intiepidisce solo la cucina; vivono nella sporcizia, mangiano in piatti incrostati di unto, bevono in bicchieri resi opachi dal sudiciume.

Una volta ha cercato di lavare le stoviglie mentre la mamma era via ma al suo rientro l'ha aggredita con occhi colmi di livore dicendole che la sua pelle scura puzza piu' dei piatti sporchi aggiungendo che era nata nell'immondizia e nell'immondizia doveva vivere!

La nonna paterna finge di non sapere, paga alcune bollette quando può e la tiene quando i genitori non ci sono. Un pomeriggio la nonna non va a prenderla a scuola e lei accetta un passaggio di un Signore dall'espressione amichevole ma non la porta a casa, la conduce nella sua abitazione dove c'è odore di letame e di neve e lì la fa spogliare iniziando a toccarla ed intimando che l'avrebbe rispedita in Brasile se raccontava a qualcuno ciò che era successo per poi lasciarla nel mezzo di un gelido crepuscolo dicembrino.

Si vergogna di essere al mondo, il senso di colpa è un cilicio stretto attorno al cuore e che la strazierà per tutta l'adolescenza. Finalmente, a 18anni, se ne va di casa, inizia a lavorare come barista e a guadagnare i soldi per pagare un affitto. La vita non è facile, ma per la prima volta si sente libera. trova l'amore e per amore mette al mondo un figlio. Ha capito, crescendo, che la povertà dello spirito è peggio di quella economica e cerca di trasformare la sua piccola esistenza in un esempio di semplicità e bellezza, affinchè un giorno suo figlio sia fiero di lei.

Lui adesso è il suo faro, la luce che la guida fuori dalle tenebre del passato.

 
 
 

(。-‿-。)

Post n°7426 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

Io non chiudo porte, non strappo fogli, non dimentico nulla.

Lascio liberi tutti di essere e fare ciò che si vuole,

anche di volermi bene o non..

Buon Venerdì

 
 
 

Il ladro pentito..

Post n°7425 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

E' incredibile la storia che arriva dalla città di Foggia.

Un panificio tramite un cartello avverte, dalle 21 in poi che il pane e la pizza avanzati nella giornata saranno posti all'esterno del loro locale, così se qualcuno ne ha bisogno può tranquillamente usufruirne.

Il titolare di questo panificio, signor F., è stato contattato ed ha raccontato la vicenda, ossia come nasce l'idea: "Siamo riusciti a sensibilizzare molto la clientela e la gente in generale. Molti clienti acquistano un pò di pane e un pò di pizza e li lasciano nel cesto che mettiamo di sera fuori dal forno.

Diciamo che è nato il pane sospeso, dopo il caffè sospeso. Anche perché il periodo è triste, difficile, un pezzo di pizza portato la sera ai propri figli può fare tanto.


 

Per noi è un gesto semplice, è venuto naturale. Il pane e la pizza che altrimenti butteremmo a fine giornata li lasciamo fuori dal negozio a disposizione di chi ne ha bisogno".

All'esterno del forno, però, Sabato, è accaduto un fatto particolare; nella notte le telecamere di sorveglianza hanno ripreso una persona che è arrivata con un furgone e si è caricato le due casse di pane e pizza che al termine della giornata il fornaio aveva lasciato fuori dal forno. Per fare in modo che questa situazione venisse fuori hanno postato su Facebook le immagini del furto.

La loro era una provocazione e il ladro forse è stato toccato dal brutto gesto che ha fatto e nella notte di Domenica ha riportato le ceste di pane e pizza. Insomma, in qualche modo si è è pentito, il messaggio è arrivato. Mi piace immaginare un ladro pentito che si rende conto di aver rubato ai poveri e che riconsegna la refurtiva.



A Foggia la vicenda ha fatto discutere molto: "Ci eravamo tutti rimasti male, anche perché Foggia non è così, Foggia è piena di persone per bene, solidali, e infatti già tanti altri negozi ci hanno contattato per imitare la nostra iniziativa".

 
 
 

Chi era Hayez..

Post n°7424 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da nina.monamour

Quel bacio appassionato è diventato il simbolo degli ideali romantici e patriottici.

(Il bacio, 1861, capolavoro assoluto di Hayez, quest'opera ritrae due giovani in abiti medievali che si abbandonano ad un bacio intenso e furtivo, forse il dolce addio di un patriota volontario alla fanciulla amata)

Di origini francesi ma veneziano di nascita, Francesco Hayez. si trasferisce a Roma dove entra in contatto con lo scultore Antonio Canova, maestro e amico negli anni del suo esordio. Successivamente, si reca a Milano, è questo un periodo segnato dal successo e dal prestigio peofessionale definito dallo stesso Hayex come il piu' bel momento della sua carriera.

Dal 1850 si moltiplicano incarichi accademici e riconoscimenti ufficiali; quasi sessantenne, ottiene la cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegna fino al 1879; muore tre anni dopo.

Cantore della bellezza, dell'amore e dei valori risorgimentali, Francesco Hayez è considerato il piu' grande interprete del Romanticismo; la mostra di Milano raccoglie circa 120 tra dipinti e affreschi, alcuni presentati al pubblico per la prima volta, che ci raccontano il percorso di Hayez dagli anni della formazione tra Venezia e Roma sino all'affermazione a Milano come protagonista del movimento Romantico e del Risorgimento, accanto a Giuseppe Verdi ed Alessandro Manzoni.

Le diverse sezioni di questa grande esposizione monografica seguono una successione cronologica che riflette anche i mutamenti del clima culturale, storico e sociale di cui il maestro veneziano è stato un sensibile e versatile interprete.

Padrone di diversi generi come la pittura storica ed il ritratto, la mitologia, la pittura sacra e l'orientalismo, un ambito allora di gran moda, sino alle composizioni dove trionfa il nudo femminile, declinato in una potente sensualità che lo rende unico nel panorama del Romanticismo italiano ed europeo.

Hayez, Gallerie d'Italia, piazza della Scala 6, Milano.

Fino al 21 Febbraio c.a.

Info:www.gallerieditalia.com

 
 
 

Il figlio del mare..

Post n°7423 pubblicato il 10 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

In tanti, oltre 7 milioni di spettatori, hanno seguito Lunedì sera  il film "Il sindaco pescatore", interpretato da Sergio Castellitto, sulla vita di Angelo Vassallo, il Sindaco di Pollica ucciso con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010. Il film ha ripercorso le tappe salienti della vita politica e personale del primo cittadino. La pellicola ha alimentato però diverse polemiche, ancora prima di essere trasmessa in tv.

Ma chi era Angelo Vassallo?

Angelo Vassallo era un figlio del mare, che aveva imparato ad affrontare la vita con lo stesso spirito e la stessa forza che fin da piccolo lo avevano guidato tra le bellezze, ma anche tra i mille pericoli nascosti tra le onde del mare del Cilento. Così, con lo stesso spirito, aveva deciso di vivere fino in fondo, con onestà e coraggio, anche l’avventura di primo cittadino nel Comune di Pollica.

Vassallo non era un eroe né, probabilmente, avrebbe voluto esserlo ma, "ci insegna molte cose, per esempio, che dietro all’idea di buona politica non può non esserci un’idea poetica che vola verso un sogno.

Era un brav’uomo, giusto, un Sindaco che amava la sua terra, e gli investigatori non sono ancora riusciti a dare un volto agli assassini. Non c’è dubbio che c’è bisogno, oggi più che mai, di risposte. Lo merita la famiglia e lo meritano tutti i cittadini di Pollica e tutto il Paese. E’ un’occasione per conoscere la vita di Vassallo e la sua terra, il Cilento, che soffre per la presenza della criminalità organizzata. Un modo per accendere i riflettori sulle minacce ai Sindaci.

Era uno che stava in prima linea, non si imboscava mai, esercitava a pieno le sue funzioni, aveva ben chiaro il concetto di comunità, del rispetto del prossimo, dell’ambiente e dell’agire per la propria terra, aveva chiaro il concetto che fare politica significa avere senso della giustizia.

Questo Sindaco ha insegnato che al di là della linea che congiunge il mare con il cielo ci sono i sogni e che si possa costruire un Paese migliore, dove regni la legalità e l’onestà.  La fiction è stata ricca di emozioni ed è servita (mi auguro) a scuotere le coscienze di chi non ha sentito nove colpi di pistola, di chi ha contrastato il cammino della Fondazione Vassallo e di chi ha girato lo sguardo dall'altra parte. Queste persone con il loro comportamento si sono rese complici.

Su Facebook commenti positivi, negativi sull’immagine che è uscita fuori del Cilento, polemiche, tanta commozione, sicuramente una fiction che ha fatto riflettere sul ruolo fondamentale del sindaco in una comunità, sul bisogno di “buona politica”, fatta di ascolto e dialogo, nel rispetto della legge.

Il film lancia un messaggio di speranza, la terra del Cilento può ripartire dalla bellezza, da una valorizzazione concreta, reale, delle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e culturali, questa è la sfida che ha lanciato Angelo, che continua a vivere attraverso l’impegno di amministratori e cittadini che amano il territorio nel quale vivono.

A cinque anni dalla morte di Vassallo non si conoscono ancora nè il mandante nè il movente dell’omicidio.

“Possibile che nessuno abbia sentito quei colpi di pistola?”

La ricerca della verità continua, la pretendono la famiglia, i cittadini di Pollica, l’Italia intera, chi uccide un sindaco uccide lo Stato.

Quei colpi di pistola non hanno potuto, però, fermare l’idea di una politica onesta e pulita e il modello di crescita e sviluppo che viene dall’esperienza di Angelo Vassallo nella sua comunità.

Mentre andava in onda il film, a Pollica è divampato un incendio, forse una coincidenza, che è subito balzata all’attenzione di tutti tramite i social network, probabilmente un segnale, un monito ad amare di più quella terra.

La storia di Angelo Vassallo è la storia di 143 amministratori pubblici, fra sindaci, assessori e consiglieri che, dal 1973 ad oggi, secondo i dati della Commissione Parlamentare d’inchiesta del marzo 2015, sono stati barbaramente uccisi durante i loro mandati, perchè si opponevano alle infiltrazioni mafiose nei loro Comun

Un martire nella guerra dell’omertà.

Mi auguro che almeno una parte degli introiti della Fiction vadano alla fondazione Vassallo, altrimenti non è altro che sciacallaggio.

 
 
 

Fenomeni normali e paranormali..

Post n°7422 pubblicato il 09 Febbraio 2016 da nina.monamour

Ma all'Ariston non si applica la legge Fornero?

Da oggi a Sabato la Signora Pina si mura in casa, stacca il telefono e per cinque giorni si nutrirà delle provviste prudenzialmente stipate nel freezer e ripassate al microonde, ma, soprattutto, delle canzoni del Festival di Sanremo, e siccome quest'anno è stato riesumato anche il dopofestival, si è munita anche di un cuscino che previene la formazione da piaghe da decubito per le ore che le toccherà trascorrere sul divano.



Se non ci fosse la legge Fornero, Sanremo, che compie 66anni, sarebbe potuto andare in pensione, ma siccome i contributi non sono ancora sufficienti e non è riuscita a fare il cumulo né a riscattare gli anni trascorsi a guardare lo Zecchino d'oro, la Signora Pina continuerà a pagare il suo tributo di devozione ad un festival che quest'anno si muove fra il normale e il paranormale.

Normale, perché così apparentemente si presenta Sanremo, paranormale perché alcuni fenomeni restano oscuri.

Cosa avrà voluto dire, infatti, l'attore Garko

gabriel-garko

con la frase detta in conferenza stampa "So che devo essere sognato e desiderato da piu' persone, se devo essere desiderato da un uomo che, per desiderarmi, ha bisogno di pensare che sono gay va benissimo; lo stesso vale per una Signora di 60anni".

Cioè, in soldoni, la Signora Pina lo può desiderare o deve chiedere il permesso a suo marito?

E poi, perché sempre lui, Gabriel Garko, per le sue apparizioni sanremesi ha deciso d'ispirarsi all'eleganza di attori del passato, alcuni anche abbondantemente trapassati? Newman, Mastroianni, Grant, Connery e Brando saranno i suoi modelli di riferimento, dal che se ne deduce che non metterà i pantaloni con risvoltino per mostrare una sexy caviglia e che, per lui George Clooney, Brad Pitt, Colin Firth e altri due a scelta hanno il guardaroba nei cassonetti della Caritas.

E a proposito di opere di bene, Aldo Giovanni e Giacomo

hanno già comunicato che devolveranno il loro cachet in beneficenza, per cui se non faranno ridere almeno la loro presenza avrà avuto un senso.

Un Festival che pare normale, ma che normale non sarà per tanti motivi; prima di tutti la sicurezza, che di questi tempi certamente mette in allerta per qualunque manifestazione che raccoglie un pubblico indiscriminato. Per Conti, in realtà, l'ISIS è l'acronimo di "Io supererò Imprevisti Sanremesi" visto che sul palco dell'Ariston si agitano problematiche che potrebbero farlo impallidire piu' della carnagione di Nicole Kidman, attesa come super ospite.

Dietro le quinte ci saranno Morgan ed Elio che si detestano, i Dear Jack ed il loro frontman Alessio Bernabei che si confrontano, la battle rap italiana di Clementino e Rocco Hunt, le previsioni meteorologiche di Arisa che canta "Finalmente piove" e di Annalisa che addirittura prevede "Il diluvio unversale" ma, soprattutto Sir Elton John,

che arriverà con suo marito e i bambini e, comunque vada, pure restasse zitto e muto, sarà un testimonial per la legge sulle unioni civili in discussione in Parlamento.

E se spera di trovare serenità in Madalena Ghenea, certamente Virginia Raffaele, con le sue imitazioni e le battute caustiche, gli farà scorrere qualche rivolo di sudore in piu'.

Coraggio, Carlo Conti,

se tutti cantano Sanremo, canta anche tu che ti passa..la paura.

 
 
 

°ღ•©

Post n°7421 pubblicato il 09 Febbraio 2016 da nina.monamour






Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un pò di attenzione, a distinguerla dal volto.

 
Alexandre Dumas
Buon Martedì grasso
 
 
 

Perchè ci odiano..

Post n°7420 pubblicato il 08 Febbraio 2016 da nina.monamour

Le molestie sessuali di un gruppo di nordafricani contro decine di donne a Colonia durante Capodanno, gli umilianti test di verginità richiesti in Egitto, il divieto di guidare o di fare sport imposto alle saudite, sono tutti segnali di una misogina dilagante, un cocktail velenoso di cultura e religione che tiene le donne inchiodate al Medioevo.

Mona Eltahawy, con un libro sui soprusi subiti, indica il difficile percorso per combattere le disuguaglianze.



I capelli rosso fuoco e un lungo tatuaggio, mostra le braccia, a ricordare che la polizia egiziana le spezzò entrambe nel Novembre del 2011 quando, dopo le manifestazioni di piazza Tahir della Primavera araba, fu detenuta per 12 ore e venne aggredita sessualmente. La Eltahawy si presenta così sulla copertina dell'edizione italiana del suo primo libro, "Perchè ci odiano", è il suo modo efficace e provocatorio di dire "Sono quì, non mi spezzerete, non mi ridurrete al silenzio". La sua è diventata in fretta una delle voci piu' forti ed importanti fra quelle delle donne arabe che si sono alzate ed hanno osato lottare apertamente contro il fondamentalismo islamico, che sta cercando di rimandarle indietro di secoli.



Mona usa tutti gli strumenti che ha a disposizione per denunciare i soprusi e la disuguaglianza di genere nell'Islam, sottolineando come sia proprio questo il nodo centrale da abbattere. Come dice bene nel suo libro, le donne devono essere "doppiamente audaci", devono combattere non una ma due rivoluzioni alla volta, la prima accanto agli uomini contro le dittature e i regimi oppressivi, la seconda (e forse piu' importante) nel chiuso delle case dove c'è un millenario sistema familiare e culturale che le relega ad un ruolo subalterno e una vita sotto eterna tutela maschile.

Fin dal prologo la Eltahawy esorta le ragazze del Medio Oriente e del Nord Africa ad essere impudenti, ribelli e disobbedire "consapevoli di meritare la libertà". Senza indorare la pillola, dichiara che le donne arabe vivono in una cultura che è ostile, imposta dal disprezzo maschile. La misoginia è un cocktail velenoso di cultura e religione che in pochi sembrano disposti a non bere. Se per un attimo le donne arabe si erano illuse che la Primavera araba avrebbe portato dei cambiamenti, ci si è dovuto presto ricredere, se possibile, le cose sono peggiorate, sia in Egitto sia in Tunisi, in Libia e nello Yemen.

 Non sono solo parole arrabbiate, da ottima giornalista la Eltahawy supporta le sue tesi con documentatissimi dati di ricerche e inchieste internazionali, oltre a decine di interviste che lei stessa ha fatto sul campo. E non c'è una pagina del libro in cui non si raccontino violenze, leggi, statistiche o aneddoti che sembrano impensabili nel mondo del XXI° secolo. Dal divieto di guidare o di fare sport in Arabia Saudita agli umilianti test di verginità in Egitto, dalle mutilazioni genitali alle molestie sessuali diffuse ovunque, fino ai matrimoni combinati di spose bambine (su cui tempo fa feci un post).

Con coraggio e pazienza ha raccolto testimonianze dirette di persone che di solito non hanno voce, convinta che "la cosa piu' sovversiva che una donna possa fare è parlare della propria vita come se avesse una grande importanza, perchè ce l'ha". Ci crede tanto che nel libro ha voluto partire dal suo percorso che l'ha resa capace di essere una..

..donna libera nell'Islam!!

 
 
 

Le suocere..

Post n°7419 pubblicato il 08 Febbraio 2016 da nina.monamour

manifesto-suocere-anonime

 

E tra una risata e l'altra, buon inizio di settimana..

 
 
 

★ ★ ★

Post n°7418 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

 

Più si diventa grandi, più si soffre.

Da piccoli soffriamo per una sbucciatura al ginocchio.

Da adolescenti per un cuore spezzato.

Da adulti per lutti e rimpianti.

Piangi, urla e dimenati fino a stancarti.

Sentiti vivo, getta ogni dolore e poi rialzati.

È la medicina migliore

Buona Domenica in allegria

 

 

 
 
 

(。-‿-。)

Post n°7417 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da nina.monamour


L'Inverno è il tempo del conforto, del buon cibo, del tocco di una mano amica e di una chiacchierata accanto al fuoco, è il tempo della casa.



Peccato che al giorno d'oggi va tutto troppo di fretta.

Le belle serate con gli amici davanti al caminetto rimango solo dolci ricordi.

Bisogna trovare il tempo per farlo, in questa stagione, è il tempo sacro che dimentichiamo di donarci!

Non ci vuole molto, accendete i vostri fuochi e condividetelo con amici o con voi stessi.


 

 
 
 

இڿڰۣ-♥☜

Post n°7416 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da nina.monamour

 

 

Sono dell'idea che la sensualità si sposi con l'immaginazione.
E saper far immaginare è arte.
Saper far immaginare vuol dire saper far spogliare la mente e non è uguale a scoprire la pelle.
La sensualità è un pò come scrivere un libro.
Le parole sono i gesti, i movimenti, il profumo, l'odore.
Una donna sensuale deve lasciare la voglia di conoscerla, di scoprirla.
Deve saper lasciare un ricordo, una fantasia.
Una donna sensuale deve poter essere gustata, assaporata, immaginata, proprio come un libro.
Una donna sensuale non smetti mai di volerla accanto, come non smetteresti mai di leggere un libro appassionante.
Una donna sensuale deve poterti far dire.. Ho voglia di te!

Buon Sabato



 
 
 

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