Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 18/08/2012
Un campione non può che essere una persona "superiore", onesta, forte non solo di muscoli ma di carattere e moralità; i veri problemi del campione non sono legati solo allo sport. Egli deve fare i conti con se stesso in quanto individuo, in quanto persona, con le sue fragilità, le sue incertezze, le sue virtu' e i suoi errori. Sempre, anche nella quotidiana, deve essere all'altezza del suo talento. Alex nel suo "mea culpa" della conferenza stama, ha fatto a pezzi la sua immagine di campione e nel modo piu' umiliante, piangendo come un bambino e confessando di essere un "malfattore" dello sport, un atleta sleale che pur di battere gli avversari ha deciso di drogarsi. Ha stravolto l'iconografia del campione, con rabbia ed insieme con dolore. Ha gridato, implicitamente: "Odio essere un campione, odio le immani fatiche per restare lassu', la vita di un essere umano non può esaurirsi nello sport. C'è altro ed ho diritto ad altro". Già nell'atto di doparsi, cercando con vigliaccheria, nella chimica, ulteriori forze per vincere , Alex ha sfigurato se stesso! E' stato il momento di rottura, profondo e forse consapevole, con quel mondo di esasperata competitività e di durissimi stress, con una immagine di se stesso che lo soffocava. Naturalmente non ha avuto il coraggio, come avrebbe fatto un adulto che conosce la vita, di abbandonare il suo mestiere di campione con una semplice comunicazione ufficiale. "Mi basta la medaglia d'oro di Pechino! Arrivederci a tutti"... Non ha avuto il coraggio di voltare pagina perchè lo avrebbero preso per pazzo; così a decidere è stata la sua parte piu' istintiva, segreta e irrazionale, ma anche la piu' ambigua. Si è voluto fare del male ed è stato vile due volte: drogandosi e non avendo la forza di essere se stesso alla luce del sole. Come ho risposto, ad un commento di un visitatore sul mio post riguardante le Olimpiadi, Alex Schwazer è un grande marciatore, ma un fragile ragazzo che in questo caso lo sport non ha fatto crescere. E' stato un campione solitario, lasciato a se stesso da gente che di lui apprezzava soprattutto i muscoli. Questi sono i veri colpevoli che l'hanno rovinato!! |
Il vento scompiglia i capelli…..riccioli biondi ribelli; gli occhi velati di pianto, nel cuore un dolce rimpianto. Il passo lento, lieve, soffice come un fiocco di neve, una canzone cantata col cuore, pensando chissà a quale amore. Anni di sogni, di fantasticherie, di assalti nelle pasticcerie… di crisi d’identità… di tanta voglia di libertà. Gli anni passano in fretta, faticoso è raggiungere la vetta, cercando di non perdere mai di vista, la strada giusta, quella “maestra”... Chi mai può dire se è stata quella giusta giusta o no, che vuoi che sia, resta sempre quella della fantasia, che bene o male ti fa buona ...compagnia!
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Buongiorno a tutti voi.. e buon sabato.... |
Post n°4665 pubblicato il 18 Agosto 2012 da nina.monamour
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