Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 09/02/2014
Post n°6164 pubblicato il 09 Febbraio 2014 da nina.monamour
1) Ma mangi figghiu? Ti viu sciupatu! (Tipica frase delle nonne, per le quali i nipoti, anche se pesano 200 kg, sono denutriti e pallidi. Classico pensiero reggino che accosta la salute al mangiare bene e molto: da qui il famoso detto “U russu veni ru mussu”); 2) Ta friu natra cutuletta? (Invito delle nonne a raddoppiare la porzione di ciò che si sta mangiando, nel timore che una sola non basti al soddisfacimento della nutrizione giornaliera); 3) Cu chisti ti ‘ccatti nu gelatu! (Frase accompagnata da un dono di soldi, solitamente anche cifre abbastanza considerevoli. L’invito a comprare un gelato sta a significare che più di quello non possono offrire); 4) Quandu ti mariti ti fazzu nu bellu rialu! (Tipica frase furbesca, usata dalle nonne per invogliare i nipoti a convolare a nozze e vederli così finalmente sistemati. Il tutto tramite promessa di un regalo consistente); 5) Pigghitilli e non nci riri nenti a to mamma! (Frase pronunciata sottovoce, con consegna di soldi dati di nascosto dai genitori, i quali accusano spesso i nonni di viziare troppo i nipoti); 6) Si ti ‘pprovi cu nu bellu votu ti fazzu nu bellu rialu! (Anche in tal caso, le nonne cercano di spronare i propri nipoti all’impegno scolastico, sempre promettendo una remunerazione in soldi); 7) Chisti haiu bellu ra nonna, si putiva ti rava i ‘cchiù! (Frase di rammarico con la quale si cerca di giustificare la cifra regalata come l’unica possibile in base alla propria situazione economica); 8) Quandu pigghiu a pinsioni ti rialu! (Promessa di regalare soldi all’arrivo della tanto attesa pensione mensile. Solitamente si vuol prendere tempo verso una richiesta del nipote); 9) U Signuri mi campu mi ti viu maritatu! (Speranza delle nonne di restare in vita così tanto da poter vedere il proprio nipote sposato e sistemato); 10) E me tempi non c’erinu tutti sti cosi! (Frase pronunciata alla vista delle ultime tecnologie usate dai ragazzi, rimarcando il fatto che tempi addietro si viveva senza l’ausilio di molte cose che al giorno d’oggi appaiono indispensabili). |
In Lousiana si verifica una grande alluvione.
Io ti avevo mandato due canotti e un elicottero!
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Un anno fa non si faceva altro che parlare di Napoli e dei suoi rifiuti, i giornali e la tv commentavano senza sosta le difficoltà di smaltimento dell’immondizia che avevano i paesi campani e soprattutto la necessità di mandare questi rifiuti al Nord. La Lega Nord aveva dichiarato di non essere intenzionata ad aiutare il Sud e soprattutto a prenderne l’immondizia. Frasi velenose si erano susseguite su tutti i giornali. I politici avevano fatto di tutto per risolvere il problema ma, dopo quasi un anno, non si sente più parlare dei rifiuti napoletani. Che fine hanno fatto? La risposta è semplicissima: tutti i giorni tir portano l’immondizia in Friuli, in Veneto, in Lombardia, in Emilia Romagna e in Liguria. Come mai adesso il Nord accetta senza alzare polveroni mediatici? A quanto pare, i rifiuti del Sud sono diventati un vero e proprio affare. Infatti, il Sistema Ambiente Provincia di Napoli ha contratto accordi regionali, e anche privati, secondo i quali lo smaltimento dei rifiuti viene profumatamente pagato alle città del nord. Secondo i bilanci dell’Ente, nel 2013 sono già stati stanziati 130 milioni di euro, ovviamente soldi dei contribuenti campani che pagano una Tarsu tra le più alte, da dare alle regioni settentrionali per poter smaltire i rifiuti. Per capire meglio questo business forse è utile fare degli esempi più chiari: la Toscana ha otto contratti per circa 4 milioni di euro; la Lombardia due contratti da un milione di euro ciascuno; e, per finire l’Emilia Romagna ben cinque contratti per unaa cifra totale di cinque milioni euro. Ovviamente questo giro di denaro e le società non sempre trasparenti e contrattualizzate con procedure d’urgenza, hanno fatto pensare che nell’affare “rifiuti” ci potesse essere l’ombra della mafia, motivo per cui sono state aperte delle inchieste da tre diverse Procure. Le indagini continuano e non sono ancora arrivate ad una conclusione: di certo c’è che per l'ennesima volta il Sud sta facendo arricchire il Nord. |
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