Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 19/03/2014
A differenza della festa della mamma, che in Italia si celebra la seconda domenica di Maggio, la festa del papà cade ogni anno il 19 Marzo perché è associata a San Giuseppe, padre putativo di Gesù, ricordato proprio quel giorno come archetipo della perfetta figura paterna. I Paesi di tradizione cattolica, quindi, seguono questa indicazione mentre negli Stati che risentono maggiormente dell’influenza statunitense bisogna aspettare la terza domenica di Giugno per festeggiare il Father’s Day. Il motivo di questa discordanza è da ricercare nelle origini della festività. Le tracce più antiche della celebrazione della paternità risalgono al 5 Luglio 1908 a Fairmont, West Virginia, nella chiesa metodista locale. Tuttavia la prima a sollecitarne l’ufficializzazione fu la Signora Sonora Smart Dodd che, ispirata da un sermone ascoltato durante la Santa Messa ma ignara della tradizione di Fairmont, organizzò una festa il 19 Giugno 1910 a Spokane, Washington, per celebrare il padre che aveva combattuto nella guerra di secessione americana. Infine, in Danimarca e in Russia questa ricorrenza assume un significato ancora diverso, non religioso né storico, bensì civile. Nel primo caso infatti si celebra anche la Costituzione, nel secondo invece si ha un’estensione del concetto di paternità in quanto vengono onorati i difensori della patria. In Italia, come in altri Stati di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di San Giuseppe. Il padre putativo di Gesù, considerato come papà e marito devoto per eccellenza, secondo la tradizione popolare protegge gli orfani, le giovani nubili e i poveri. Per questo in Sicilia si usa invitare a pranzo i mendicanti e i bisognosi allestendo grandi tavole dove persone di diversa estrazione sociale, mangiano gomito a gomito. Questa nobile usanza è conosciuta come “Tavola di San Giuseppe”. La festa di San Giuseppe in realtà ha origini antichissime, risalenti ai culti pagani, le cui tracce sono ancora riconoscibili soprattutto nella tradizione agraria. Il 19 Marzo è la vigilia dell’equinozio di primavera e i contadini bruciano i residui del raccolto accendendo spettacolari falò, esempio calzante di un’usanza antica molto diffusa ancora oggi. La nostra identità di italiani si ritrova anche nella Infine, spiamo un po’ come i bambini del resto del mondo omaggiano i loro papà. Rivolgendo lo sguardo oltre i confini troviamo alcuni modi di festeggiare abbastanza curiosi. Un’abitudine molto suggestiva è consolidata in Francia, dove i piccoli regalano una rosa rossa ai loro papà e una rosa bianca a quelli che purtroppo non ci sono più, ma sono ancora vivi nel cuore dei figli. In Inghilterra invece si ha una specie di Nell’America del sud si accendono diversi falò nelle città e si sfidano i papà a superarli con un salto. Più fortunati sono i padri di famiglia tedeschi, dove in alcune zone della Germania vengono trasportati su uno o più carri trainati da buoi per le vie delle città. Auguri a tutti i Papà del mondo... Fonte web.. |
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