Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 26/04/2014
Questo fine settimana con molta probabilità non avrò a disposizione un computer (ho il cellulare però, ih..ih..), le giornate sono calde ed io ho deciso che il mare mi aspetta, per cui non ci saranno aggiornamenti fino a Domenica sera o Lunedì..
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Questa è la storia di un uomo nato all’inizio del secolo scorso in un piccolo paese della provincia del Sud Italia. Questa è la storia di una leggenda di Hollywood, di un talento assoluto, di uno sguardo che ha incantato milioni di donne. Questa è la storia di Rodolfo Valentino che, per noi, ha il volto e il magnetismo di Gabriel Garko. La miseria da emigrante in un’America ostile e il successo planetario, i tradimenti e le disillusioni di un mondo corrotto sino all’amore più puro, come quello che ci accompagna per una vita intera. Rodolfo Valentino è la sintesi del Mito conosciuto in tutto in mondo e dell’Orgoglio, tipicamente italiano. La sua è una storia che ci riscatta un po’ tutti. Ecco il perché di un racconto biografico che cede, a tratti, il passo alla favola per allargare i confini del possibile. I commenti disfattisti su "Rodolfo Valentino, la leggenda", ma soprattutto su Gabriel Garko, li abbiamo letti tutti o quasi, ma sinceramente non mi hanno sfiorato piu' di tanto, perché ho trovato una assoluta corrispondenza fra le intenzioni della fiction e il prodotto finale. Non vorrei essere fraintesa, ma già dalla pubblicità ossessiva in onda in queste settimane, si capiva che l'operazione era finalizzata alla massimizzazione dei profitti e, a giudicare dagli ascolti, Canale 5 ci è riuscito! Eccome.. A Grako si chiedeva di essere seducente e voluttuoso e, sebbene non appartengo alla schiera di quelle che vedendolo, ha uno sconvolgimento ormonale, posso dire serenamente che è riuscito pienamente nella parte. Un pò giocava di sguardi tenebrosi, un pò di bacino, e il piu' è fatto; se solo avesse trattato con gli sceneggiatori per non ripetere "Rodolgo Guglielmi non è in vendita", un numero spropositato di volte, avrebbe fatto un figurone. Anche nella parte dell'uomo/oggetto, taxi/sexy, ha dato il meglio di sé, bello che balla a parte, perchè lì, sinceramente mi è sembrato un pò legnoso e da un momeno all'altro mi aspettavo la Milly Carlucci che lo proclamava vincitore. Per il resto, che cosa ci aspettavamo? Un tomo di Architettura sul Liberty negli Stati Uniti? Un gioco di luci, quattro parrucche a la garçonne, un pò di auto riciclate da Al Capone, e un paio di set da grande Gatsby povero, e il gioco era fatto. Rodolfo Valentino era perfetto per lo scopo, per l'approfondimento culturale ripassate. |
Per alcuni il sesso è una questione di età, per altri solo di voluttà; sono i due estremi tra i quali le società umane si barcamenano per far quadrare il cerchio tra Eros ed Ethos, passione e riproduzione, piacere e dovere. In Nuova Guinea passati i trent'anni a letto ci si va solo per dormire, in compenso da adolescenti se ne fanno di cotte e di crude, etero e omo. Ancor piu' dastrici sono gli abitanti di una piccoa isola dell'India Orientale che appena varcata la soglia della pubertà vanno a stare tutti insieme in una comune, una sorta di "clausura erotica", dove si fa sesso a 360 gradi. Ma il bel gioco dura poco e finisce col matrimonio, perchè il piacere è considerato un privilegio esclusivo della giovinezza. Dopo si pensa ai figli e basta, e tra i nuer del Sudan una donna in menopausa non è neanche piu' donna (perdindirindina, questa poi è bella) e viene anche considerata un uomo a tutti gli effetti, tanto che può prendere una moglie. Mentre in Polinesia le anziane del gruppo iniziano i ragazzini ai misteri dell'erotismo, maestre di seduzione tanto per intenderci meglio. Altro che vecchie al di là di ogni tentazione. Per gli huaorani dell'Amazzonia, la sensualità è un imperativo categorico generalizzato. Tutti flirtano con tutti, senza distinzioni di generi né di generazioni. Hanno addirittura due parole per distinguere la sessualità riproduttiva da quella ricreativa, quest'ultima si chiama huaponi quehuemonipà che significa semplicemente "vivere bene". Di fatto questi Indios sanno da sempre quello che la medicina occidentale ha scoperto solo di recente. E cioè che per l'amore non è mai troppo tardi, fare sesso e volentieri rende piu' sani, ma anche piu' felici, senza per questo sembrare dei vecchi satiri o delle nonne di facili costumi, ah..ah.. Fonte: la Repubblica |
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