Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 16/07/2014
Post n°6501 pubblicato il 16 Luglio 2014 da nina.monamour
E' il secondo sbarco imponente, dopo quello degli oltre 800 siriani di due settimane fa. La Marina militare li ha recuperati durante una traversata. Si mette in moto l'organizzazione dei soccorsi Sono stati soccorsi in mare dalla nave San Giorgio della Marina Militare e Reggio Calabria, la città nella quale hanno toccato terra. Si tratta di 1.023 migranti di varia nazionalità: 141 sono minorenni, poi ci sono 798 uomini e 84 donne. L'arrivo nel porto è stato nella mattinata di oggi. La Prefettura di Reggio Calabria ha convocato una riunione operativa per il coordinamento delle attività di primo soccorso e assistenza. Si tratta del secondo sbarco imponente nel giro di due settimane. Il 4 luglio, infatti, sono arrivati in 834 Come nei precedenti sbarchi, circa 400 migranti saranno ospitati presso le due strutture messe a disposizione dal comune di Reggio Calabria, che assicura anche la somministrazione dei pasti e garantisce le misure di prima assistenza, con la collaborazione delle associazioni di volontariato. I restanti migranti saranno trasferiti in strutture, anche fuori Regione. All’incontro svoltosi in prefettura hanno partecipato i rappresentanti del Comune capoluogo, della Provincia, delle Forze di Polizia, della Capitaneria di Porto, della Direzione Marittima della Calabria e della Basilicata, della Protezione Civile regionale, dell’Azienda Sanitaria provinciale, dell’Azienda Ospedaliera, delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa. A tal fine è stata attivata la sala operativa di protezione civile per il coordinamento delle operazioni di primo soccorso e accoglienza. A bordo della nave militare “San Giorgio” è arrivata anche una salma di un migrante morto annegato durante il trasbordo. Le operazioni di identificazione sono iniziate stamattina all’alba e dureranno almeno fino a pomeriggio. La Polizia ha fermato 9 migranti sospettati di essere gli scafisti delle imbarcazioni soccorse nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. E intanto il capo della Protezione civile di Reggio Calabria lancia l’allarme: “È diventato una vera e propria emergenza che va trattata a livello nazionale. Questo è il secondo sbarco nel giro di poche settimane. È una situazione quasi ingestibile. Siamo al collasso” Srcivere questo post stasera mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto toccare con mano l'insensibiità delle persone che girano in questo social network, non perchè è successo nella mia città, noi Reggini siamo leali, coraggiosi e onesti e tantissimi utenti sono "immuni" da queste disgrazie, forse non hanno cuore, sono aridi nei sentimenti o non sanno cosa dire, commentare, mentre è piu' facile lasciare commenti su cazzate varie, quì si denota la cultura di ognuno di Noi, comunque grazie per la partecipazone (che non c'è).. A presto, non crucciatevi, sapete bene che non ho peli sulla lingua.. Buona serata, se riuscirete a chiudere gli occhi, magari dopo aver cenato con tante pietanze, mentre c'è chi, al buio, soffre la fame, la sete..e chi si spezza la schiena per aiutarli.. Che mondo insensibile..
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Per fare l'albero, ci vuole il seme..no, non è la famosa canzone dello Zecchino d'Oro, e il seme ormai da anni va comprato. Le regole dell'agricotura moderna sono queste, semi di frutta e verdura, spesso incrociati tra loro per ottenere piante piu' resistenti o con aspetto e sapori leggermente diversi, sono diventati proprietà intellettuale dei lavoratori e delle aziende che li producono proprio come i libri o le canzoni. Alcuni vengono addirittura brevettati: oltre al prezzo d'etichetta serve così anche il consenso del titolare del brevetto per usarli. E in molti casi la licenza (cara) viene concessa al contadino per un anno soltanto, i semi del raccolto non possono essere usati l'anno successivo, pena multe salatissime. Ora un gruppo di studiosi americani sta provando a cambiare le cose: l'idea è quella di produrre semi "open source", la cui ricetta, per così dire, sia accessibile a tutti e libera. Quinoa broccoli carote sono già 29 le varietà che gli esperti hanno cominciato a distribuire agli agricoltori, in cambio del loro impegno a scambiare quei semi liberamente, a loro volta. I semi open source sono ispirati all'esempio dei software open souce, cioè alla libera circolazione delle informaioni relative a certi programmi informatici. Averle a disposiione significa non solo poter utiizzare quelle informazioni, ma anche modificarle adattandole alle proprie necessità e magari migliorarle. Rinunciare al profitto di uno, insoma, finisce per costituire un guadano per tutti. E infatti per avere i semi "open source" bisognerà impegnarsi a che ogni varietà derivata da essi sia liberamente scambiata anche in futuro. L'iniziativa piace alla Fao, secondo cui un mercato libero dei semi potrebbe aiutare lo sviluppo dell'agricoltura nelle zone piu' povere del mondo e, magari, risolvere l'emergenza della fame che da sempre li mette in ginocchio! |
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