Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 01/08/2014
Non riesco a smettere di pensarci, l'altra sera a cena la mia amica Veronica si è sfogata raccontandomi quanto è difficile il ruolo dell'amante, ed io continuo a domandarmi se sia peggio essere l'amante oppure la moglie tradita. Andiamo per ordine, è ormai da qualche mese infatti che, Veronica, ha una relazione sentimentale con un uomo sposato. Da ciò che lui le racconta, il suo matrimonio ormai non va più ma allo stesso tempo non se la sente di lasciare la sua famiglia definitivamente (queste parole non sono nuove per me).. Impossibile dire chi stia giocando e chi invece provi sentimenti veri, fatto sta che la mia amica è in una situazione difficile, piena di dubbi ed insicurezze. Allo stesso momento, penso però che la moglie, tradita di nascosto dal marito, viva una finta tranquillità che prima o poi sfocierà in una crisi matrimoniale. per stare con te a tempo pieno e non di nascosto, oppure la moglie che ancora non sospetta nulla ma che vive con un uomo che le mente ogni giorno? |
Peccato crescano! Eh sì, devo dire che è difficile resistere alla tentazione di prendere in braccio, accarezzare e coccolare un cucciolo, di qualsiasi specie o razza esso sia. Sono morbidosi, fanno tenerezza, vorremmo riempirli di carezze e dire loro tante paroline che non significano nulla, ma che i cuccioli interpretano come un un segno di affetto, come il miagolio, l'uggiolio o il cinguettio della loro mamma. Il fatto è che è la natura stessa ad aggirarci con i suoi abilissimi trucchi! L'aspetto dei cuccioli è così irresistibile per proteggerli da impossibii attacchi. Le loro orecchie grandi, i grandi occhi, i modi impacciati, la morbidezza del pelo e della pelle sono tutti segnali di sottomissione, messaggi che a lettere luminose come le insegne di un negozio dicono: "Non sono pericoloso, non mi fare del male."
E' fin troppo facile per noi umani scioglierci di fronte alla dolcezza che il loro calcolatissimo aspetto ci trasmette; ma i cuccioli lo sanno, non sono affatto ingenui come pensiamo. E così ne approfittano! Un esempio, prima notte della mia Pallina, una cockerina di due mesi e mezzo. Nel silenzio della casa si sente un frigno che, debole da principio, via via aumenta. "Poverina, si sente sola, è meglio se la facciamo dormire con noi, in fondo è la sua prima notte; avrà paura, comincerà a star sola da domani". Ma la notte seguente la storia si ripete, "Bé, in fondo è solo la sua seconda notte, diamole un pò di tempo, facciamola dormire ancora per questa volta con noi, da domani si cambia, prometto!" Ma la notte dopo, ancora uguale, Pallina lo sa, questa è la faccenda; lei sa che se piange qualcuno verrà a prenderla mosso dalla compassione. E così ne approfitta, continuando la sua sceneggiata, a meno che noi non ci induriamo un pò la scorza e fingiamo di non sentire i suoi lamenti. Solo così Pallina capirà che anche se piange e si sgola, nessuno verrà ad aprirle la porta fino al mattino, e dopo qualche sera smetterà il suo concerto accettando finalmente d dormire tutta sola. Lo stesso discorso vale per il cibo, Pallina rifiuta quello che ha nella ciotola, magari preferisce la bistecca o una fettina di dolce! E noi tutti, in casa, la accontentiamo perchè pensiamo "Poverina, guarda che occhioni!" Non dobbiamo smettere di fare le coccole, di accarezzare e di dire le stupide paroline senza senso. Però dobbiamo pensare che, come un bambino piccolo, il nostro cucciolo va educato, e per educare bene a volte serve qualche no! Come fanno i veri genitori! A differenza dei bambini, però, i cuccioli crescono in fretta, con le differenze legate alla specie e alle razze, quando un cagnolino o un gattino ha otto/dieci mesi, è già un adulto. Le orecchie grandi, i grandi occhi, i modi impacciati, la morbidezza del pelo tipo peluche sono ormai un lontano ricordo, e magari, adesso, ci scoccia pure portarlo fuori a fare la pipì o versargli le crocchette nella ciotola. Pallina non suscita piu' la stessa tenerezza di un tempo, ma non per questo dobbiamo volerle meno bene di prima; anche noi cresciamo e cambiamo, ma i nostri genitori continuano a volerci bene e ad aiutarci.. |
Post n°6545 pubblicato il 01 Agosto 2014 da nina.monamour
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