Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 05/08/2014
E lo è ancora un sogno, una leggenda, un simbolo, l'immagine della bellezza e della simpatia. Marilyn...un nome leggendario, un mito. Basta pronunciarlo per evocare un'immagine sempre viva, inossidabile al tempo e alle mode, per associarlo immediatamente ad un volto, una voce, un corpo, anzi il corpo per eccellenza. Negli scenari dell'American dream, il sogno americano che incantava l'Europa degli anni cinquanta, Marilyn Monroe appare lei stessa, ancora oggi, come la personificazione di un sogno, sublime espressione di bellezza che altre sue doti hanno reso ineguagliabile, la capacità di apparire diva irraggiungibile e nello stesso tempo "ragazza della porta accanto", sex symbol e amica di tutti, bionda smagliante ma anche attrice di talento. Con il dono innato di saper trasmettere sullo schermo quella vitalità e fisicità che fecero dire a uno dei suoi grandi registi, Billy Wilder: "Hai l'impressione che se stendi la mano la tocchi". Marilyn Monroe è il nome d'arte, scelto all'inizio della carriera cinematografica. All'anagrafe era Norma Jean Baker, nata a Los Angelesil 1 giugno 1926 (segno zodiacale Gemelli). Ma non è la sua biografia il tema di questo post. Comincio dall'immagine di Marilyn, dalla sua figura, e proprio dal particolare meno conosciuto del suo aspetto, la statura, un dato solitamente omesso nelle innumerevoli cronache che la riguardano. Marylin era alta un metro e sessantasei, con un peso forma di 53 chili. Misure normali, per le medie femminili di quegli anni, nè aveva forme particolarmente strepitose. Eppure in breve tempo divenne il simbolo mondiale del sex-appel, per le sue naturali doti seduttive unite al talento di attrice. Per esempio, quel suo modo di muoversi. La sua camminata era unica e viene ricordata come "andatura orizzontale". L'aveva perfezionata in "Niagara", con l'abito rosso sembrava rilassare tutti i muscoli del corpo e avanzava accordando sapientemente il movimento delle anche all'oscillazione delle braccia, sincronizzata con il passo, mentre seguiva una retta immaginaria per mantenere dritta la schiena. Marilyn riusciva a farlo senza mai apparire artefatta o volgare. Era riuscita a sottrarsi, nonostante tutto, allo stereotipo della vamp. Il cinema chiedeva alle sue star di stregare gli uomini e di ingelosire le donne. Marilyn non si uniformò a quel clichè. "Non sono un afrodisiaco sessuale", diceva. Infatti era molto di più. fonte: Carmen Gueye |
Post n°6556 pubblicato il 05 Agosto 2014 da nina.monamour
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