Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 28/09/2014
Post n°6666 pubblicato il 28 Settembre 2014 da nina.monamour
Autore: Eduardo De Filippo Regia: Antonio Ricchiuti Descrizione Sik-Sik si esibisce come illusionista in teatri di terz’ordine con la moglie Giorgetta, visibilmente incinta. Una sera il compare Nicola, che confuso tra gli spettatori, assicura il buon esito dei suoi numeri, manca all’appuntamento e il mago è costretto a sostituirlo con Rafele, il primo capitato. All’ultimo minuto si presenta Nicola. Le due "spalle" litigano tra loro e perdono, all’insaputa di Sik-Sik, il lucchetto truccato, per il numero della sparizione di Giorgetta, e la colomba bianca. I giochi falliscono miseramente, Giorgetta, prigioniera nel baule, è liberata dal marito a colpi di martello ed un pollastro appare, sotto il cappello di Rafele, al posto della colomba. Cala il sipario. Scheda spettacolo a cura di "Tutti all'...Opera" fonte: Eduardo De Filippo |
Post n°6665 pubblicato il 28 Settembre 2014 da nina.monamour
Tre vecchietti, tutti abbondantemente sopra la soglia dei settant’ anni, stanno ad un tavolo di una osteria davanti a un mezzo litro di vino rosso e discutono dei guai provocati dall'avanzare dell’età. Io, esordisce il primo, tutte le mattine mi alzo all’alba, prendo il mio cane e vado a caccia. Ma mentre una volta tornavo sempre col carniere pieno, ora non ci vedo più bene e non piglio neanche una lepre zoppa, a me è la vista che mi rovina, è la vista. Io, si lamenta il secondo, avevo uno stomaco di ferro, riuscivo a mangiare di tutto e mi facevo certe scorpacciate di polenta con le costine di maiale…. Ora la sera sono costretto a cenare con una minestrina, a me è lo stomaco che mi rovina, è lo stomaco…. Io, conclude il terzo, starei abbastanza bene, pensate che questa mattina ho visto la figlia della mia vicina che lavava i panni al ruscello, senza pensarci due volte, mi sono avvicinato ed ho fatto all'amore, poi lei si è voltata e mi ha detto: "Ah Peppì, è la terza volta che lo facciamo da stamattina!" A me è la memoria che mi rovina, è la memoria che mi rovina.. Ah..ah..buona Domenica |
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