Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 20/04/2015
Post n°7034 pubblicato il 20 Aprile 2015 da nina.monamour
Non c’è pace per la pasta all’amatriciana. Dopo il polverone alzato da Carlo Cracco che in una puntata di “Cè Posta per Te” aveva dichiarato che nel suddetto piatto andrebbe aggiunto uno spicchio d’aglio in camicia, la città di Amatrice prende ancora una volta di mira un personaggio, o meglio, un programma televisivo: “La Prova del Cuoco”. Antonella Clerici e i suoi, infatti, si sono resi protagonisti di una nuova puntata della polemica culinaria, per via di alcune imprecisioni divulgate durante il cooking show di Rai 1 da alcuni cuochi professionisti. Con una lettera al Consiglio di Amministrazione della Rai, i titolari della "Trattoria La Palazzina" che dal 1880 lavora nel campo della ristorazione a Rieti, hanno battuto i pugni sul tavolo chiedendo spiegazioni e rettifiche. Tra i motivi principali della polemica ci sarebbe la preparazione del sugo con ingredienti "non convenzionali" da parte di uno dei cuochi protagonisti della trasmissione, Giampiero Fava, ma non solo. Un esperto nel corso della puntata avrebbe affermato che il nome "amatriciana" viene attribuito alla cittadina in provincia di Rieti per errore. La città di Amatrice, secondo l’esperto, avrebbe "rubato" la ricetta alla città di Roma perché l’etimologia del nome, in realtà deriva dalla matrice che veniva marchiata sulle guance dei suini della Capitale. "Cara mamma Rai, si legge sulla pagina Facebook del Comune di Amatrice, basterebbe studiare anche solo un pochino, basterebbe una banale ricerca con google per scoprire che la salsa all’amatriciana è un prodotto della Città dell’Amatrice, e che ciò è riconosciuto non solo dalla De.Co. comunale, ma ancor prima nella pubblicazione in G.U. dei prodotti tradizionali regionali, i cosiddetti PAT, tanto che sulla ricetta tradizionale dell’amatriciana di Amatrice, si è già espresso anche il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. L’amatriciana ha origini pastorali, nasce nel territorio amatriciano, da cui prende il nome, su tutto si possono esprimere opinioni, ma non si può diffondere tanta approssimazione su un canale pubblico RAI. Amatrice, gli amatriciani e soprattutto i tanti telespettatori meritano rispetto, conclude la nota pubblicata su Facebook, l’amatriciana ha la sua storia, ha la sua verità basata sui fatti”. Come risponderà la Rai? LA RICETTA DOSI PER 4 PERSONE |
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