Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 22/04/2015
Post n°7036 pubblicato il 22 Aprile 2015 da nina.monamour
La pasta e patate ara tijeddra è un primo piatto tipico cosentino, in pratica pasta e patate al forno la cui particolarità sta nel fatto che gli ingredienti vengono messi tutti a crudo nella teglia, insieme ad abbondante passata di pomodoro, parmigiano e pangrattato e volendo, per una versione più gustosa, caciocavallo o mozzarella. Nella versione classica si usano le penne lisce, ma io preferisco quelle rigate che trattengono meglio il sugo. Ingredienti per 4/6 persone 600 g di penne rigate, 1,2 l di passata di pomodoro (io ho usato La verace Cirio), 2 grosse patate (circa 500/600 g), olio di oliva, sale, parmigiano grattugiato qb, pangrattato o mollica qb.. Preparazione Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a fettine sottili. Versate sul fondo della teglia (deve essere una teglia adatta ad andare anche sul fornello) tre mestoli di passata di pomodoro, condite con un pizzico di sale, un filo d’olio. Formate uno strato con le penne crude, immergendole per bene nella passata di pomodoro e coprite la pasta con uno strato di patate, distribuite sopra abbondante parmigiano e ancora sopra 2 mestoli di passata. Condite di nuovo con sale, olio e proseguite allo stesso modo facendo un altro strato completo di pasta, patate e parmigiano, terminando con uno di pasta. Ricoprite con il pomodoro rimasto, aggiungete 1 bicchiere di acqua (l’acqua non deve coprire la pasta ma restare un filo sotto la superficie) e fate cuocere sul fornello, a fuoco medio e con coperchio, per 15 minuti. TRUCCO ANTISPRECO: io solitamente risciacquo le bottiglie o lattine di passata ed utilizzo questa acqua anzichè acqua pulita, in modo da utilizzare la passata fino all’ultima goccia. Ricoprite la superficie con parmigiano, pangrattato o mollica ed un filo d’olio e proseguite la cottura in forno preriscaldato, senza coperchio, a 200° per altri 15/20 minuti, fino a doratura. Fate riposare 2 o 3 minuti nel forno spento e poi servite. Una calabrese non ti invita a pranzo, ti sfida a pranzo "Mia madre ha tirato fuori l'arma segreta: IL PEPERONCINO DI SOVERATO.." che è piccante ma così piccante che la teglia s'è allargata, le lasagne si sono moltiplicate e mia madre mi ha guardato e mi ha detto : "Franco oh Franco, prendetene e mangiatene tutti senno' da sto tavolo NON SI ALZA NESSUNO!" (F. Neri) Avevamo finito di pranzare che erano le 8 di sera... mia madre appena ha sentito la sedia che si sfilava da sotto il tavolo fa "FERMI TUTTI, CHE LA CENA E' PRONTA!" ..Quando dicevo a mia madre "Mamma! Mi fai il caffellatte?" mia madre diceva "Franco, oh Franco ma se c'hai proprio fame ti prendi una scorza di pane e TAA NZUPPI NTO'SUCO!" Una mia Collega del Veneto in visita in Calabria, ora di pranzo... La invito a sedersi, Lei guarda la tavola e mi fa: "Nina, non aspettiamo gli altri??" Ed io: "Quali altri?" Ah..ah..ah..
Per un calabrese, la Calabria è come l’insulina per un diabetico. Ti dà la forza di andare avanti.
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