Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Messaggi del 18/01/2016

La mezzosangue..

Post n°7384 pubblicato il 18 Gennaio 2016 da nina.monamour

L'ISIS è nemico anche dell'Islam, non cediamo alla paura e restiamo uniti, solo così lo sconfiggeremo.

La regina piu' autorevole del Medio Oriente prende posizioni decise contro il Califfo, per la pace e la solidarietà tra musulmani veri ed Occidente, per difendere la sua fede, strumentalizzata dai terroristi, e un patrimonio culturale che è di tutti. Si dimostra sempre piu' una grande protagonista della scena politica e dilpomatica internazionale.

Contro l'Isis, nemico numero uno della civiltà, lei c'è; contro chi tratta le done come schiave e le bambine come future schiave, lei c'è; contro l'ignoranza, contro la crudeltà, contro il fanatismo e contro l'indifferenza, lei c'è e sempre in prima linea. A 45anni, con due dei suoi quattro figli già all'Università in America, Rania di Giordania è diventata protagonista della scena diplomatica e politica internazionale.



A fianco del marito, re Abdullah II (non nella sua ombra), spesso da sola, in missione per conto del sovrano o proprio; ogni occasione è buona per lanciare un messaggio di pace. Rania si comporta come una occidentale quando, vestita Fendi e in tacchi va a trovare la sua amica Letizia di Borbone, regina di Spagna,


 

scatenando pettegolezzi su chi sia la piu' bella.

Quando arriva a Roma per ricevere la laurea honoris causa, nel suo discorso di ringraziamento è riuscita a sferrare un nuovo potente gancio, seppur metaforico, alla mandibola del Califfo e dei suoi seguaci dicendo che piu' "invocano l'Islam per i loro attacchi terroristici, piu' provocano l'insofferenza dei musulmani pacifici".


 

Senza dimenticare le vittime di quegli attacchi "non solo stanno uccidendo migliaia di uomini, donne e bambini innocenti, stanno distruggendo anche la nostra comune eredità culturale", riferendosi ai siti archeologici di Palmira, in Siria, alla moschea di Khudur a Mosul e alla Chiesa di Sant'Ahodamah a Tikrit, in Iraq.

Questi attacchi non prendono di mira soltanto pilastri e pietre, ma sono attacchi ai valori millenari della comune eredità archeologica e coesistenza umana. Rania ha esortato il non cedere alla paura, a non considerare i devastatori imbattibili, perchè non sono altro che illusi, così illusi da pensare di poter creare una nuova era, il "dopo Daesh", usando l'acronimo arabo dell'Isis, credono di poter fare il lavaggio del cervello alle generazioni future.

La Giordania vive alcuni dei suoi anni piu' difficili, con le bandiere nere del Califfo molto vicine alle sue frontiere nord-orientali. La sua posizione georgraficamente avanzata nella coalizione internazionale che sta cercando di didtruggere le basi jihadiste in Siria e in Iraq ne fa un bastione strategico.

Rania sa dove colpire, nel fianco di Al-Baghdadi, l'uomo che ha preso il posto di Osama Bin Laden nella lista dei terroristi piu' ricercati, vivi o morti, dalla Cia e dai servizi di sicurezza di mezzo mondo. Le parole della regina giordana fanno male all'immagine dell'organizzazione in Medio Oriente almeno quanto i radi aerei di Sua Maestà alle postazioni del Califfo, perchè in ogni caso smontano il mito degli invincibili guerreri di Dio.

Non c'entrano nulla con la fede musulmana, sono soltanto fanatici, vogliono solo essere definiti "stato islamico" perchè così qualunque azione contro di loro può essere presentata come un attacco all'Islam, non è così, come comunità internazionale, non dobbiamo fare il loro gioco, non dobbiamo dare loro una legittimazione che non meritano.

 


Mediatrice credibile tra l'occidente spaventato e furibondo che nlla ha da spartire con gli sgherri di Al-Baghdadi, dall'altro la regina sa di non piacere alle tribu' bedine, ai Fratelli mslmani, agli ambienti sunniti piu' conservatori e tradizionalisti della regione medioorientale, ove è percepita come una mezzosangue, di origini palestinesi ma nata in Kuwait, e come sovrana troppo libera e liberale, troppo attenta alla moda, troppo seducente, troppo lontana dal modello di donna invisibile e sottomessa ancora imposto ad una larga parte della popolazione.

Ecco perchè spesso si rivolge principalmente alle donne, pur utilizzando strumenti inaccessibili a molte delle sue corregionali, come Twitter e Instagram. Raina vuole raggiungere i piu' giovani e non si stanca di propugnare il diritto all'istruzione per tutti, come antidoto alla fatwa talebana contro l'alfabetizzazione delle bambine.

 
 
 

Il giorno antipatico..

Post n°7383 pubblicato il 18 Gennaio 2016 da nina.monamour


Il Lunedì è difficile iniziare la settimana, pensa a quanta grinta puoi avere credendo che tu poi fare la differenza.

Il Lunedì è difficile iniziare la settimana, pensa a quanta grinta puoi avere credendo che tu poi fare la differenza. In un modo abbacchiato perché è lunedì, tu sorridi e fai il doppio di ciò che potresti fare, ti troverai travolto da una forte energie e il lunedì mattina, ti sembrerà il momento migliore della settimana, garantito!Stephen Littleword

 

In un modo abbacchiato perché è Lunedì, tu sorridi e fai il doppio di ciò che potresti fare, ti troverai travolto da una forte energie e il Lunedì mattina, ti sembrerà il momento migliore della settimana, garantito!

 
 
 

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