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Messaggi del 21/01/2016

Le donne costrette a tornare vergini..

Post n°7387 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da nina.monamour

Operazioni chirurgiche per ripristinare la verginità. Non bastava il baazar delle schiave, con donne nude divise in varie categorie per "agevolare" la scelta, adesso l’Isis ha deciso di sottoporre le donne ad un altro orrendo abuso, la ricostruzione dell’imene per essere cedute "vergini" in sposa ai militanti. Una denuncia arriva dall’Onu che racconta, tra gli innumerevoli abusi e maltrattamenti, anche quello subito da una giovane ragazza costretta a sposarsi con 20 militanti dell'Isis e ad operarsi in tutte le occasioni per tornare vergine.

L’imenoplastica, però, non è una pratica sconosciuta nei Paesi del Medioriente e viene effettuata da medici che spesso arrivano appositamente dall’Europa, Italia e Francia in particolare, per operare in cliniche private.

Sono donne costrette dalla famiglia di origine o dallo sposo stesso ad effettuare l’operazione chirurgica di ricostruzione della verginità, le donne non si sottopongono solitamente in modo spontaneo a questo intervento. Anche in Europa e quindi anche in Italia si può riscontrare che la maggior parte degli interventi di imenoplastica effettuati, sono su donne che subiscono passivamente la loro cultura o il volere delle loro famiglie. Una o al massimo due donne sulla totalità degli interventi lo fa spontaneamente per il proprio compagno, ma è una cosa rara.



Che nei Paesi arabi la pratica della ricostruzione della verginità non sia cosa nuova è testimoniato anche da un operatore della Croce Rossa Italiana che conferma, che già nel 2003 in molti si recavano nei campi allestiti dalla Cri per chiedere ai medici se era possibile effettuare l’intervento. Le famiglie arabe più facoltose, invece, già agli inizi degli anni Novanta costringevano le loro ragazze o donne ad ricoverarsi nelle cliniche private francesi.

Oggi, però, l’Isis ha "istituzionalizzato" la violenza sessuale come aspetto centrale della sua ideologia e delle sue attività e la sta usando come tattica di terrorismo per centrare i sui obiettivi.

Ci sono medici che vengono chiamati presso le cliniche per effettuare l’imenoplastica su giovani ragazze o anche su donne con un’età media di 30-35 anni. Non si tratta di un intervento particolarmente complesso e la durata è di pochi minuti.

 


Non viene effettuato in anestesia totale, ma è comunque necessaria la presenza di un anestesista. L'intervento viene effettuato con un'anestesia locale e una sedazione, è un intervento di breve durata.
Viene incisa la mucosa del canale cervicale e, spiegato in modo comprensibile a tutti, ripiegata su se stessa in modo da non ostacolare il flusso mestruale e unita con alcuni punti di sutura utilizzando un filo riassorbibile. In sostanza un filo chirurgico che in alcuni giorni, si sfalda lentamente e viene eliminato dal corpo della donna.


La degenza dura, con questo tipo di intervento che è più traumatico, mediamente un mese; ciò sta a significare che la donna non può avere rapporti sessuali per almeno 30 giorni dopo l’intervento, utilizzando il laser i tempi si accorciano.

Adesso si può utilizzare anche un laser per ricostruire l’imene, un laser Co2 super pulsato, molto ultilizzato proprio nei Paesi arabi, che permette di raggiungere lo stesso identico risultato del bisturi ma con meno traumatismo sia sotto il profilo fisico, in quanto non abbiamo una incisione e anche psicologico. La degenza, in questo caso, si riduce a circa 20 giorni.

 



In Italia l’intervento si aggira attorno ai 3 mila euro, ma in Medioriente i prezzi sono molto diversi, variano moltissimo e dipendono da moltissimi fattori.

I medici italiani "volano" in Medioriente, in Italia dunque, non vengono ad operarsi..
Ad oggi, che io sappia, le donne arabe vengono costrette all’intervento nel proprio Paese, anche perché dopo circa due ore dalla ricostruzione possono essere rimandate a casa.

Altri interventi vengono effettuati, oltre all’imenoplastica è abbastanza frequente anche la labioplastica, ovvero la riduzione del tessuto molle in eccesso che si trova nella zona genitale della donna. Comunque è la ricostruzione della verginità ad essere l'intervento più diffuso e praticato.

Ma una ragazza è stata costretta a ripetere l'intervento per 20 volte. E' possibile? Che cosa comporta per il corpo di una donna?

 


Questa è una operazione ripetibile ma intervenire 20 volte è altamente rischioso. La donna rischia una fibrosi a livello del canale cervicale oltre che infezioni, ulcerazioni. In sostanza ogni volta, questa donna, ha dovuto subìre incisioni su precedenti cicatrici ovvero sulla mucosa già più volte operata.  

C'è solo da rabbrividire.. 

 
 
 

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