Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 07/06/2016
Post n°7578 pubblicato il 07 Giugno 2016 da nina.monamour
La "Grande Madre" ha 44anni, un curriculum di undici pagine e 480 figli, conciliare casa e lavoro, con una famiglia così, è una questione di vita o di morte. Non sua, dei ragazzi, perchè Agnese Ciulla, che all'anagrafe ha due bambini soltanto, una di otto e uno di quattordici, è la tutrice dei migranti minorenni che arrivano in Sicilia con gli sbarchi dal Nord Africa e al momento, sono proprio 480. A tutti lei cerca un tetto fin da quando vengono individuati sui barconi e quando qualcuno non arriva vivo, la Grane Madre deve ricacciare indietro le lacrime e pensare agli altri. Che Agnese fosse una donna fuori dal comune lo si era capito quando il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando l'aveva nominata Assessore alla Cittadinanza sociale nel 2012. Lei, poco dopo aver preso l'incarico ha rilasciato una dichiarazione pubblica, "Anche nel caso, molto remoto, di selezioni di personale, eventuali segnalazioni, pressioni, indicazioni, pizzini e raccomandazioni di vario tipo saranno tenuti nel debito conto, cioè immediatamente cestinati". Diciamo che aveva ricevuto un pò troppe telefonate e voleva chiarire come intendeva far funzionare le cose. Piglio ed impegno sono stati messi al servizio della concretezza, Agnese in quattro anni, ha visto quaranta sbarchi e centinaia di minorenni. Di loro si è occupata per l'iscrizione a scuola, l'affidamento ad un Istituto, le cure mediche, la richiesta d'asilo; ha firmato l'autorizzazione per l'interruzione di gravidanza per quattro ragazzine violentate in Siria che si erano scoperte incinte. Agnese si impegna perché ad ogni migrante venga insegnato bene l'italiano, strumento indispensabile per provare ad immaginare una vita nel nostro Paese e qualche piccola soddisfazione l'ha già avuta co Munir, tunisino, è diventato meccanico e adesso che è maggiorenne è stato assunto a tempo indeterminato. Junior, ivoriano, è diventato calciatore e gioca con il Perugia. La Grande Madre tifa per tutti, gioisce per i piccoli successi, stringe i denti per le sconfitte, perché, pure se non fa tutto da sola, cinquecento destini nelle sue mani sono tanti, troppi, anche per una donna speciale come lei. Nonostante l'impegno, la fatica, le difficoltà oggettive complicate da una politica europea cieca che lascia troppo spesso l'Italia da sola a combattere l'emergenza immigrazione, Agnese non ha perso la capacità di emozionarsi e di spendersi senza risparmiarsi. Molti ragazzi li vede una volta sola, qualcuno mai, ma la sera, rimboccando le coperte ai suoi figli, spera di aver dato a quei ragazzi almeno una possibilità. Buona giornata
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