Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 18/09/2016
Post n°7688 pubblicato il 18 Settembre 2016 da nina.monamour
Se qualcuno ci fa un torto, o peggio, ci fa del male, o ci tradisce, che cosa proviamo? Bé, sicuramente tanta rabbia, e purtroppo la rabbia è un sentimento che ti avvolge, ti travolge e non ti dà modo di vedere altro. Fateci caso, quando si provano rabbia e risentimento per qualcuno, è come se la nostra vita ruotasse intorno a quello; ci svegliamo e ci pensiamo, andiamo a dormire e ancora ci stiamo pensando. La rabbia a volte poi sfocia nella vendetta, ma vendicarsi non significa liberarsi, al contrario, è l'anticamera di sensi di colpa che possono durare tutta la vita. Insomma la rabbia è un sentimento dittatore che ci tiene in ostaggio e quindi non ci fa essere liberi di vivere serenamente. Fatta questa premessa, c'è solo una soluzione per eliminare la rabbia, dare spazio al perdono! Facile a dirsi ma non a farsi, direte giustamente Voi, e probabilmente è così se si guarda alla faccenda dal punto di vista piu' ovvio e scontato. Ovvero, se sono stato offeso, maltrattato, ferito, l'unica cosa che può risarcirmi è che il colpevole mi chieda scusa o venga punito. Ecco, se la mettiamo così, la faccenda potrebbe non risolversi mai, questo tipo di ragionamento fa dipendere la nostra serenità da qualcun altro e ci rende prigionieri di quella situazione. E sapete perché? Perché magari, ed è ciò che capita il piu' delle volte, la persona che ci ha fatto un torto non crede di avercelo fatto, oppure non è pentita, oppure non è affatto interessata al nostro perdono. Alla fine, così, chi ha fatto qualcosa di male continua tranquillamente la sua vita, mentre noi che lo abbiamo "subito" stiamo male. Perdonare è un'arte impegnativa, ha bisogno di esercizio e di concentrazione, forse sarebbe utile considerare come prima cosa che un torto subito è inevitabilmente passato nel momento in cui è accaduto! Vivere nel passato significa fermarsi, non progredire e non crescere, e spesso proprio una delusione può dare il là per voltare pagina e migliorare la propria vita. Inoltre, in ogni situazione c'è qualcosa di positivo, a volte è meno vistoso del negativo, ma c'è! Un esempio banalissimo, una persona che credevate amica vi ha fatto un torto grave? Forse, anzi sicuramente, non era davvero amica e forse (quì il lato positivo) dovete porvi qualche domanda su quali siano per Voi le caratteristiche fondamentali per considerare amica una persona.
Certo, perdonare è una fra le sfide piu' difficili da lanciare a se stessi, forse perchè si è convinti che renda deboli (non è il mio caso), mentre invece è l'esatto opposto. Perdonare implica infatti il dover lottare per superare le proprie emozioni negative con il risultato però che, dopo, avremo imparato a far dipendere la nostra serenità solo da noi stessi. E come scrisse Alda Merini, "non c'è niente che faccia impazzire chi ti ha fatto del male come vederti felice", e questo aforisma l'ho fatto mio. Non ho tempo da perdere, odesso piu' che mai..
|
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
**********
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: virgola_df
il 25/05/2020 alle 16:42
Inviato da: Nuvola_vola
il 25/05/2020 alle 11:27
Inviato da: zacarias5
il 25/05/2020 alle 07:34
Inviato da: tanmik
il 25/05/2020 alle 06:18
Inviato da: lascrivana
il 24/05/2020 alle 19:19