Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 10/12/2016
Post n°7781 pubblicato il 10 Dicembre 2016 da nina.monamour
Chi era la vostra amica/amico del cuore negli anni della scuola? Quella delle ore passate al telefono a scambiarsi confidenze? Poi c'è sata l'amica con cui parlare di pappe e pannolini e dopo ancora quella con cui lamentarsi dei figli adolescenti. E magari per qualche fortunata, l'amica è rimasta sempre la stessa! E i nostri uomini? Bé, gli argomenti che alimentano le amicizie maschili sono di prassi il lavoro, il calcio, le prestazioni della moto o della macchina e....no, generalmente non si scambiano confidenze di cuore. Non c'è dubbio, uomini e done sono molto diversi; tuttavia il modo in cui uomini e donne gestiscono l'amicizia ha dei risvolti interessanti sulla vita delle persone, soprattutto quando non si è piu' giovani. Mi spiego meglio, da sempre l'uomo si è mosso di piu' in ambito pubblico. cioè quello del lavoro, della politica, dell'economia, e di conseguenza anche i suoi legami di amicizia hanno quasi sempre questa base. Sì, è vero, oggi anche le donne lavorano, ma, nonostente tutto, coninuano ad ocuuparsi anche di casa e figli in misura proponderante rispetto agli uomini. Dunque, le relazioni femminili continuano ad avere come teatro la casa e sono in genere molto piu' intime. Pensateci, trovare, creare e mantenere delle amicizie quando non si è piu' ragazzini non è una cosa che appartiene molto agli uomini e in genere anche nella coppia è quasi sempre la donna a gestirle e a coltivarle.
Voi ce lo vedete un uomo che si lamenta della moglie al telefono con un amico o che gli racconta quanto sia difficile far fare i compiti ai figli? O che dopo pranzo la Domenica va a casa del vicino a prendersi un caffè e a scambiare confidenze? No, vero? Non c'è da stupirsi allora se le statistiche ci dicono che in vecchiaia il problema della solitudine riguarda molto piu' gli uomini che le donne. Pensate che una ricera australiana ha dimostrato che la presenza di amici ha un impatto così importante sulla vita delle persone da far crescere addirittura del 22% l'aspettativa di vita. Dunque, Signori Uomini, datevi da fare perchè la sfida è seria, soprattutto poi al momento di andare in pensione, quando i rapporti di lavoro non ci sono piu'.
Noi donne, diciamolo pure, "giochiamo in casa" perchè anche se siamo state impegnate sul lavoro non abbiamo mai perso per strada la dimensione privata dei rapporti con le amiche e quasi sempre possiamo contare su relazioni ricche di sentimenti e di affetto. All'uomo, finita la carriera, capita invece di sentirsi quasi un ospite in casa propria, senza piu' riferimenti. E a questo punto, anche se uno volesse darsi da fare, non è così facile costruire nuovi rapporti d'amicizia . Insomma, bisogna pensarci per tempo, meglio essere formiche che cicale.
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