Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 22/09/2017
Post n°8126 pubblicato il 22 Settembre 2017 da nina.monamour
Sfortunato, triste, depresso, malinconico, un ranocchio con la gobba, Giacomo Leopardi che l'hanno sempre presentato così. Eppure se il Poeta romantico tornasse in vita e gli dicessimo.."Ti abbiamo capito, il pessimismo è l'aspetto che caratterizza la tua opera; hai attraversato 3 fasi ed ora ti diciamo anche le date precise", non sarebbe affatto contento. Ne è convinto il Prof. D'Avenia, 39anni, Insegnante di Lettere in un liceo milanese, autore di romanzi tradotti in tutto il mondo, che ha appena pubblicato "L'arte di essere fragili". Come Leopardi può salvarti la vita (Mondadori). Il libro rivoluziona l'idea che molti hanno dell'autore de L'Infinito, svela un Leopardi "predatore di felicità" mosso da una "passione assoluta". Un uomo che ama la notte, ma che cerca la luce, che non si rifugia in un pessimismo pieno di autocommiserazione; tutt'altro spiega il Prof. Leopardi fino alla fine ha cercato la vita, negli ultimi anni era diventato quasi cieco, eppure non si diede per vinto, dettava i suoi versi, si faceva leggere le opere dagli amici. Andava per le vie di Napoli a parlare con le persone, al porto per sentire l'odore del mare o ascoltare le storie dei pescatori. Nel libro di D'Avenia conosciamo un Leopardi, insomma, meno sfigato e piu' pop, nel senso di popolare, perchè anche lui ha lottato come tutti noi per cercare la felicità. "L'arte di essere fragili" racconta del suo incontro con Giacomo Leopardi e della scoperta di un ragazzo e poi di un uomo completamente diverso dallo sfortunato pessimista descritto dai libri di scuola. Ora che quel libro diventa un "racconto teatrale", c'è una lista di 50 motivi per farsi trasportare nella conoscenza del poeta recanatese. E come tutti i Poeti fu anche ciò che non era, fu Silvia, Nerina, pastore errante, Cristoforo Colombo, passero solitario, ginestra... e lo è tutt'ora.
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