Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 16/03/2018
Post n°8345 pubblicato il 16 Marzo 2018 da nina.monamour
Perché potere delle parole? Davvero le parole hanno potere? E quale tipo di potere hanno? Le parole creano una vibrazione e visto che tutto è energia anche le parole creano un impatto importante su ciò che ci circonda. Avete mai sentito parlare di Masaru Emoto? Masarau Emoto ha studiato per anni l’effetto delle parole, della musica ed anche dei pensieri, degli stati d’animo e delle intenzioni sull’acqua. Esiste infatti una forma di energia sottile, in giapponese “hado” che si manifesta nell’universo e alla quale l’acqua è sensibile. Ricordiamoci che il nostro corpo, così come la terra, è formato dal 70% di acqua, quindi questi studi dovrebbero destare il nostro interesse. Con dei macchinari, Masaru Emoto e i suoi collaboratori sono riusciti a separare delle molecole d’acqua congelata e fotografarle portando all’umanità un’interessante scoperta, qualcosa che prima solo sospettavamo e che ora risulta evidente, le parole, la musica, gli stati d’animo e le intenzioni hanno un’impatto piuttosto determinante sull’acqua. Se vediamo le foto del suo studio possiamo osservare come sono perfette nei loro disegni, simili ai fiocchi di neve, le molecole d’acqua esposte a stimoli quali amicizia, amore, preghiere, meditazione e come sono invece prive di una forma armonica quelle prese da acque inquinate o sottoposte a stimoli quali odio, insulti, ecc.ecc.. Gli studi di Masaru Emoto ci fanno riflettere sull’importanza di mantenerci in una vibrazione di amore e gratitudine e fare molta attenzione alle parole che pronunciamo. Penso, dico, creo.. Concludo che in effetti è grazie alle parole e alle affermazioni positive o negative ascoltate fin dalla più tenera infanzia da persone che abbiamo amato e rispettato che hanno formato tutta una serie di ricordi e credenze che ci tengono prigionieri in una gabbia fatta di abitudini e pensieri ripetitivi che per la maggior parte del tempo ci fanno vivere come robot programmati. Siamo sempre pieni di progetti e desideri da soddisfare e non abbiamo ancora fatto in tempo ad ottenere i primi risultati che già ne abbiamo altrettanti, un circolo infinito.
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