Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 31/07/2018
Post n°8471 pubblicato il 31 Luglio 2018 da nina.monamour
Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” a Rimini, Rapallo o all’Idroscalo. Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer, ma avevamo tanti amici lo stesso. Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2. Noi, che andavamo a letto dopo Carosello. Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days e Fonzie.
Noi, che guardavamo allucinati il futuro con “Spazio 1999” . Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni. Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso. Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. Noi, che avevamo il "nascondiglio segreto con il passaggio segreto". Noi, che giocavamo a nomi-cose-animali-città. Noi, che ci divertivamo anche facendo Strega-comanda-colori. Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (celò, celò, celò, celò, celò, celò, mi manca!). Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo. Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 lire e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare. Noi, che bevevamo acqua dalle fontanelle dei giardini, non dalla bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 0,50 lire. Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic. Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell’Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio moderno, tuo figlio ti chiede cos'è.
Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro e solo di Disney. Noi, che non avevamo cellulari (c’erano le cabine SIP per telefonare) e nessuno poteva rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti.
Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Noi, che trascorrevamo ore a costruirci carretti per lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente in fossi e cespugli. Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri fico. Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte. Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c’è un francese-un tedesco-un italiano. Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto. Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide. Noi, che l'unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa. Noi, che il 1° Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween. Noi, che il Raider faceva concorrenza al Mars. Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 lire. Noi, che si suonava la pianola Bontempi. Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote! Noi, che la penitenza era "dire-fare-baciare-lettera-testamento". Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia. Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando. Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo "guarda, te lo ricordi?" E poi sentiamo un nodo in gola. Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
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