Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 07/01/2019
Post n°8594 pubblicato il 07 Gennaio 2019 da nina.monamour
Le origini sono molto incerte, ma la teoria più diffusa ha a che fare con una pronuncia sbagliata e il soprannome di un Presidente degli Stati Uniti. OK è probabilmente una delle espressioni più diffuse al mondo, si può trovare scritta in diversi modi (ok, O.K., okay) ma dappertutto ha lo stesso significato, “va bene”, “sì”, “d’accordo”. Nonostante sia una parola così popolare la sua origine è tutt’altro che certa, e le teorie e opinioni che circolano sono molte e discordanti tra loro. Una delle teorie principali è quella dello studioso statunitense Allen Walker Read, che la espose in una serie di articoli pubblicati sulla rivista American Speech tra il '63 e il '64, e secondo Lui l’espressione OK iniziò a diffondersi nel linguaggio orale a Boston, negli Stati Uniti, dove veniva utilizzata come una pronuncia volutamente sbagliata di “all correct” (“tutto bene”) per ottenere un effetto comico. Il termine apparve poi per la prima volta in forma scritta nel 1839 su un articolo umoristico a firma di Charles Gordon Greene, e successivamente venne ripresa anche da altri giornali, sia nella forma abbreviata che in quella estesa “oll korrect”. Secondo i sostenitori di questa teoria, l’espressione OK assunse ancora più popolarità negli Stati Uniti in occasione delle elezioni presidenziali del 1840, in cui uno dei candidati era il Presidente uscente Martin Van Buren, nativo di Kinderhook, nello stato di New York. Alcuni suoi sostenitori fondarono a New York l’Old Kinderhook Club, abbreviato in O.K. Club, e iniziarono a fare propaganda usando lo slogan “Vote for OK” (“Vota per OK”) e accompagnandolo con il gesto della mano a formare una “O” con indice e pollice e una “K” con le restanti dita. Presto l’espressione OK divenne un modo di dire popolare in tutti gli Stati Uniti, anche grazie all’invenzione del telegrafo nel 1844, nelle cui comunicazioni era essenziale la brevità. “OK” da questo punto di vista si rivelò una formula perfetta per dare conferma della ricezione di un messaggio. Anche quel gesto della mano iniziò a essere utilizzato per dire “va tutto bene” senza dover parlare, ed oggi è comunemente usato come segno di approvazione alla stregua del pollice alzato. Anche per quanto riguarda l’arrivo del termine in Italia non c’è molta chiarezza. Probabilmente iniziò a diventare popolare in seguito allo sbarco dei soldati statunitensi in Italia durante la Seconda guerra mondiale, e si consolidò nel linguaggio comune nel secondo dopoguerra, con la diffusione del cinema e della musica statunitense. Secondo il sito dell'enciclopedia Treccani, però, se ne attesta la presenza in Italia già negli anni Trenta, quando il termine venne incluso nel Dizionario moderno di Alfredo Panzini, del 1931. |
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