Il Muratore
ogni giorno attraverso il confine tra saggezza e follia.... il problema è che non so in che direzione sto andando!
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Messaggi del 24/01/2014
Post n°806 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da socrate52
Qualche riflessione tecnica sulle dinamiche innestate dalle scelte effettuate nel tipo di legge elettorale , la dice lunga sulle motivazioni che spingono i nostri politici a battersi per un tipo di legge piuttosto che per un altro. Se prendiamo il tipo di "collegio" abbiamo due estremi e cioè , da un lato c'è il collegio uninominale nel quale il candidato è legato mani e piedi al suo territorio e all'altro estremo avremo il collegio "unico" nazionale , nel quale invece il candidato è completamente staccato dal territorio locale. Il candidato ideale di un collegio uninominale , se vuole avere chanche di vittoria , dovrà essere una persona molto conosciuta nel suo territorio , molto "influente" e comunque dovrà essere sostenuta da "potenze locali" in grado di influenzare e dirigere il voto ed a queste forze dovrà rispondere nell'espletamento del suo mandato. In pratica è la situazione attuale del sindaco. Il candidato di un collegio generale nazionale , invece dovrà avere una personalità forte, dovrà avere un livello culturale molto alto e godere di fama e notorietà . Risulterà più libero dal suo territorio di origine e quindi dalle lobby locali e meno influenzabile da mafie ecc. Per contro ( ed a questo bisogna stare attenti) questo tipo di candidato sarà più "sensibile" al potere internazionale dal quale tenderà di più ad essere condizionato ( tipi come Monti ad esempio saranno avvantaggiati dalla "fama internazionale" ). Ovviamente tra i due estremi c'è tutta una gamma di scelte da valutare. Per quello che mi riguarda penso che il collegio "uninominale" sarà il preferito dai partiti con un forte e prolungato radicamento locale , potendo contare su persone e personalità molto conosciute a livello locale , se non altro perchè avendo realizzato nel tempo "una oligarchia di giro" le stesse persone sono conosciute come politici , come manager, direttori di società e/o cooperative , banche e via dicendo ... e potendo contare al contempo su una potenza economica locale ben radicata ( legale o non legale che sia ) in grado di dirigere il voto. ( del genere "se vuoi lavorare" .. o molto più semplicemente "se vuoi vivere" .. devi votare tizio e caio ...) Quello che risulta evidente è che in tempi come quelli attuali ( nei quali tutta la classe politica vigente risulta squalificata da scandali, processi ... e forze politiche come il M5S che stanno facendo venire a galla il malaffare radicato nei secoli ) , per mantenere i vantaggi elettorali di un apparato capillare già costituito ,devono essere "candidati" soggetti diversi da quelli già conosciuti per evitare di rimanere invisi all'elettorato. E' proprio questa la funzione ed il motivo del "cambiamento" tanto ostentato e per cui , ad esempio ,Renzi viene "spinto" da tutte ( o quasi) le forze politiche ( quanti sono quelli che stanno saltando o sono saltati sul carro di Renzi nell'ultimo anno? ) In definitiva la'aver scoperchiato la pentola del malaffare costituisce un pericolo mortale e per questo motivo il M5S va sconfitto con le buone o con le cattive e l'unico modo per riuscirci è una legge con collegi uninominali , nei quali si possa far valere la forza degli apparati locali ( lobby o mafie che siano ) per fare eleggere candidati NON noti ,ma di sicuro affidamento successivo .. ed è quello che stanno già facendo, sia pure con alterne fortune.
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Inviato da: cassetta2
il 13/10/2020 alle 09:22
Inviato da: socrate52
il 16/04/2016 alle 00:50
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Inviato da: socrate52
il 11/12/2014 alle 19:08