Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

 

GEOINGEGNERIA E SOLITO MESCHINO SISTEMA DI MENZOGNE PER SVILIRE E MANIPOLARE LA REALTÀ!

Post n°1890 pubblicato il 06 Agosto 2024 da scricciolo68lbr
 

Sul sito Euro news, in un articolo del 28 giugno 2023, è forse ufficialmente incominciata l'opera di mistificazione della realtà e contemporaneo indottrinamento delle masse. Purtroppo per loro, faccio qui una piccola premessa, in Italia le votazioni per l'elezione del Parlamento europeo svoltesi nel giugno del 2024, hanno rappresentato un implicito referendum e il 51 per cento degli italiani, salvo probabili brogli, non ne vuole più sapere dell'europa, ha manifestato la propria disaffezione nei confronti di questa istituzione, che non fa più gli interessi dei cittadini europei, quanto invece quello delle lobbies, da Big Pharma alle lobby finanziarie, quindi per loro, riferendomi alle istituzioni burocratiche corrotte senza più dignità, il meschino lavorio fatto di MENZOGNE, sarà molto, molto, molto più faticoso!

Questo di seguito riportato è ciò che sul sito scrivono a proposito della "geoingegneria", cercando subito di trasformarla in qualcosa di vantaggioso per il comune cittadino (grande, grandissima fake news): "Si chiama geoingegneria ed è una possibile risposta al cambiamento climatico (già quel cambiamento climatico da loro stessi provicato con la geoingegneria ndr): prevede di modificare le condizioni meteorologiche per influire sulla temperatura della Terra (sempre a battere il chiodo su questa enorme fandonia, da quando si è scoperto l'ubicazione di stazioni di rilevamento della temperatuta in siti non idonei, che influiscono anche di 2 gradi in più sulle temperatura rilevate ndr). Si tratta di una tecnologia controversa, i cui sviluppi (e i rischi) sono ancora da definire (ma che definizione ulteriore occorre, più dei disastri che provicano solitamente con allagamenti, nubifradi e chicci di grandine grosse come palle da tennis? ndr). Come funziona la geoingegneria: Nello specifico, alcuni ricercatori stanno già lavorando su diversi tipi di tecnologie in grado di abbassare le temperature. Una è chiamata iniezione di aerosol stratosferica: in pratica vengono rilasciate al di sopra delle nuvole minuscole particelle catarifrangenti, per respingere la luce solare".

Peccato che tutto ciò che racconatno sia esattamente il contrario della realtà e cioè una serie di tecniche che già vengono sperimentate ad esempio in Italia dal 2004, che mirano a controllare il clima e che dovrebbero, il condizionale è d'obbligo, terminare come da protocolli ed accordi sottoscritti tra Itali e USA, nel 2025. E IN QUESTO SPECIFICO CASO, INTERESSANTE SAREBBE ACCERTARE L'EVENTUALE PRESENZA E CONSEGUENTEMENTE QUALE SIA IL LIVELLO DI CORRUZIONE E CONNIVENZA DELLE ISTITUZIONI ITALIANE, OPPURE SE POSSA CONFIGURARSI IPOTESI DI RICATTO AL QUALE LA NATO SOTTOPONE GLI ESPONENTI POLITICI NOSTRANI, SIA ALL'EPOCA DELL'ACCORDO, NEL 2004 C'ERA IN CARICA IL GOVERNO BERLUSCONI, ORA PASSATO A MIGLIOR VITA E QUALE SIA STATO IL RUOLO DEI GOVERNI E DEI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO SUCCESSIVI, ED IPOTESI EVENTUALI DI REATO CONTRO IL PROPRIO PAESE, SINO AD ARRIVARE A QUELLO ODIERNO, ECCESSIVAMENTE FILO-ATLANTISTA.

In Italia nel frattempo, dal quotidiano l'INDIPENDENTE, sia porende che il 17 giugno 2024, diecimila sono le firme depositate in Parlamento contro gli esperimenti di “cloud seeding”. Eppur si muove...

 

Il Comitato Nazionale Moratoria Geoingegneria ha depositato infatti più di 10mila firme per una petizione che chiede che venga vietato qualsiasi utilizzo, tanto civile quanto militare, di qual si voglia tecnica di geoingegneria, citando nello specifico il cloud seeding (l’inseminazione delle nuvole) e il Solar Radiation Management (SRM), ovvero una tecnica che mira a diminuire la radiazione solare, e i suoi effetti, sulla Terra. Il Comitato ha anche indirizzato una lettera al Parlamento e al Governo affinchè venga calendarizzata al più presto la discussione in merito all’utilizzo di tecniche di geoingegneria e la conseguente moratoria di queste. Il documento prende le mosse da due risoluzioni ONU, una del 2010 e l’altra del 2016, nonché da recenti legislazioni statunitensi, sia in ambito federale che statale, così come di altri Paesi. 

Per quanto concerne l’inseminazione delle nuvole, sono molti gli Stati che oggi la utilizzano in maniera palese, disponendo anche di agenzie appositamente create per compiere tali operazioni: gli Emirati Arabi Uniti rappresentano il Paese che certamente ne fa un utilizzo maggiore e non nascosto. La tecnica SRM è invece, almeno ufficialmente, in via di sperimentazione e sono molte le istituzioni e organizzazioni, accademiche e non, che stanno investendo denaro in queste tecnologie.

La richiesta di moratoria sull’utilizzo di tecniche di geoingegneria è stata depositata dal Comitato Nazionale Moratoria Geoingegneria e indirizzata al Presidente del Consiglio, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato e al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Con la petizione si chiede che lo Stato italiano proibisca l’utilizzo di tecniche di geoingegneristiche, come il cloud seeding e il Solar Radiation Management. La gestione della radiazione solare (SRM) è la categoria che comprende tecniche e tecnologie di geoingegneria che mirano a riflettere la radiazione solare o termica nello spazio, ovvero mitigare e ridurre l’attività del sole sulla Terra. 

Questo approccio geoingegneristico è sicuramente il più criticato di tutti. L’idea stessa di voler intervenire drasticamente sull’ambiente terrestre, in relazione al suo rapporto col Sole, senza minimamente intervenire sui processi umani che sarebbero la determinante del cambiamento climatico, è già di per sé fonte di numerose critiche di stampo etico-sociale, oltre alle critiche poste da quanti si interrogano sulle conseguenze ecologiche circa le sconosciute ricadute e conseguenze ambientali e sociali di una tale azione. Nel 2022 è anche nata un’organizzazione, la Solar Geoengineering Non-Use Agreement, che ha lo scopo di impegnare i governi nazionali e le Nazioni Unite a redigere e firmare un accordo che preveda il divieto di sviluppo e di utilizzo di tecnologia atta a interferire con la luce solare. 

Centinaia di accademici da decine di Paesi da tutto il mondo hanno sottoscritto una lettera aperta che esorta a non avventurarsi in campi troppo delicati, complessi e vasti, dato che «i rischi della geoingegneria solare sono poco compresi e non possono mai essere completamente conosciuti. Gli impatti varieranno tra le regioni e ci sono incertezze sugli effetti sui modelli meteorologici, sull’agricoltura e sulla fornitura di beni di prima necessità di cibo e acqua».

Tra le tecniche di geoingegneria, vi sono anche quelle riferite alla modificazione metereologica, la quale si riferisce a tecnologie utilizzate da terra oppure in cielo che vanno a modificare temporaneamente le condizioni metereologiche di un determinato luogo o di una regione. Molti ricercatori credono che questa tecnica abbia solo impatti locali o regionali e non duraturi, dunque per questo non sarebbe da considerarsi una forma di geoingegneria. Tuttavia, tali tecnologie sono importanti precursori delle odierne tecnologie di geoingegneria: ad esempio, vi sono sovrapposizioni con le tecnologie SRM sopradescritte per quanto concerne l’applicazione tramite aerosol aereo. Inoltre, sebbene i suoi effetti siano locali e non duraturi nel tempo, non sappiamo quali possano essere le conseguenze globali di un massiccio utilizzo di queste tecnologie, seppur utilizzate localmente.

Uno degli esempi più noti di queste tecnologie geoingegneristiche è il cloud seeding, ovvero l’inseminazione delle nuvole, che intende alterare i modelli meteorologici e di precipitazione, ma non i modelli climatici generali. La modificazione metereologica è oggi utilizzata e applicata in vari Stati del mondo, specie nei Paesi con scarsa precipitazione piovosa. Gli Emirati Arabi Uniti è uno di questi Paesi, il quale utilizza queste tecniche in maniera costante, e per cui ci sono agenzie specificatamente organizzate.

 
 
 

PERCHÈ CI AUGURIAMO IL FALLIMEMTO DI STELLANTIS!

Post n°1889 pubblicato il 05 Agosto 2024 da scricciolo68lbr
 

Lo sappiamo tutti, anche se giornalisti mainstream e giornali asserviti alomloro padrone mentono: il sito web è gestito da Stellantis N.V. (di seguito “Stellantis”). La Sede Legale di Stellantis NV è situata in Amsterdam (Paesi Bassi) e la Sede Operativa Principale in Taurusavenue 1, 2132 LS, Hoofddorp, The Netherlands. Quindi le tasse le paga in Olanda. Quindi? Perchè chiedono soldi e incentivi agli italiani?

Stellantis se la può riccamente andare a prendere nel,posteriore, un bel tronco di pino... Stellantis in questi mesi, infatti è tornata a battere cassa nei confronti dello Stato italiano.

Qualche tempo fa, a Bloomberg, l’amministratore delegato Tavares ha comunicato al governo italiano che, in assenza di sussidi pubblici, il numero di dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano subirebbe una drastica riduzione. Non è solo un caso, questo, di mercato del lavoro. Siamo davanti ad un intreccio che comprende la condizione attuale del mercato dell’automotive, le politiche green dell’Unione Europea e le sue conseguenze, ma anche un pizzico di diplomazia tra Francia e Italia.

I due stabilimenti nel mirino dell’ad Tavares – quello di Mirafori e quello di Pomigliano – contano circa quindici mila dipendenti, divisi tra i dieci mila di Mirafiori e i quattro/cinque mila di Pomigliano. Non starò qui a raccontare il declino che ha vissuto la produzione di FIAT - FCA- Stellantis in Italia: chiusure, delocalizzazioni, richieste di sussidi e null’altro.

Di sviluppo e futuro negli ultimi anni se n’è parlato pochissimo.

Tornando all’oggi, quindi, Exor, la holding di partecipazione della famiglia Agnelli, ha messo il governo italiano con le spalle al muro: o arrivano dallo Stato sussidi per sostenere la competitività di Stellantis rispetto agli altri player globali del mercato elettrico oppure verranno licenziati un numero impreciso di lavoratori.

MINACCE, RICATTI... STELLANTIS SEI IL PEGGIO DEL PEGGIO!

Questa vicenda, come detto in apertura, non riguarda solo i mercati dell’automotive, nè del rapporto tra Stellantis e l'Italia. È l’ulteriore dimostrazione della follia che sta dietro alle politiche "green" che hanno invaso le menti dei benpensanti negli ultimi anni.

Un solo dato a riguardo dovrebbe far spalancare gli occhi di tutti: le vetture full eletric immatricolate a gennaio 2024 sono state solamente 2947, vale a dire il 56,6% in meno rispetto a dicembre 2023 e l’11,6% in meno rispetto a gennaio 2023. E un altro dato importante: il 60% del mercato delle auto elettriche è cinese.

Questo ci conferma che le politiche europee in ambito green e delle auto, hanno portato il nostro continente a scontrarsi con un player, quello cinese, che, avendo le materie prime, è avanti anni luce – e lo sarà presumibilmente per sempre – rispetto a noi europei. 

Sta di fatto che la richiesta di soldi pubblici proveniente da Stellantis è IGNOBILE e non sorprende.

Fa impressione l’ammontare di denaro pubblico che negli anni è entrato nelle casse della ex Fiat: stando agli studi di Federcontribuenti, si parla di oltre 200 miliardi di soldi pubblici negli ultimi 37 anni (dati del 2012). E adesso ne chiedono altri?

È comprensibile, quindi, che il Ministro Urso abbia paventato l’ingresso dello Stato nel capitale di Stellantis, dove è già presente la Francia con una partecipazione diretta pari al 6,1%. SE A STELLANTIS NON STA BENE QUESTO DISCORSO, GLI INCENTIVI LI VADA A CHIEDERE A MACRON, COL PIFFERO CHE GLI DA UN SOLO EURO...

Oltre all’Eliseo, i soci francesi sono più forti degli altri. Non ci dovremmo sorprendere, però. Chi ha seguito la nascita di Stellantis, sa bene che non si è trattato di una fusione tra due colossi ma un’acquisizione di FCA da parte di PSA, il gruppo che comprendeva tra le altre marche anche Peugeot. 

Il governo italiano, poche settimane fa, ha comunicato di voler vendere alcune piccole participazioni di ENI e Poste Italiane perchè “bisogna fare cassa”. Entrare in Stellantis significherebbe un esborso di denaro che difficilmente sarebbe sopportabile per i conti pubblici.

È l’ora del coraggio, Presidente Meloni. SAPPIA DIRE NO!!!

E PER QUANTO RIGUARDA STELLANTIS... BUON FALLIMENTO!!!

 
 
 

LA NATO NON HA PIÙ RAGIONE DI ESISTERE!

Post n°1888 pubblicato il 04 Agosto 2024 da scricciolo68lbr
 
Tag: #nato

«Questa Nato serve agli Stati Uniti, a noi europei no». A sbilanciarsi in questa cruda affermazione, a dare enfasi a questa semplice quanto diretta indicazione, è una delle autorità assolute nel campo della politica internazionale: il dott. Sergio Romano. Come politico e diplomatico, nella sua lunga e prestigiosa carriera, Romano ha ricoperto tra l’altro, il ruolo di ambasciatore presso la Nato e ambasciatore a Mosca (1985-1989), nell’allora Unione Sovietica. È stato visiting professor all’Università della California e a Harvard, e ha insegnato all’Università di Pavia, a quella di Sassari e alla Bocconi di Milano.

L’ultimo suo libro ha un titolo che ben si attaglia alla realtà d’oggi: "La democrazia militarizzata. Quando la politica cede il passo alle armi" (Longanesi, 2023).

Il 21 maggio dell'A.D. 2023 con il quotidiano l’Unità, l’ambasciatore Romano sviluppò una riflessione, che ancora oggi fa molto discutere, riflessione che concludeva un suo articolo rilasciato sul Corriere della Sera: «L’Alleanza atlantica ha avuto una parte utile e rispettabile. Ma la guerra fredda è finita, il comunismo è sepolto, gli Stati Uniti hanno avuto un presidente come Trump e sarebbe giunto il momento di fare a meno di un’istituzione, la Nato, che ha ormai perduto le ragioni della sua esistenza».

Questa considerazione riprendeva ed ampliava quanto lo stesso Romano aveva sostenuto nel lontano 2016, in tempi non sospetti, quando la guerra d’Ucraina era molto in là a venire: «La sola scelta di sicurezza per l’Europa dovrebbe essere quella della neutralità. L’Europa non può essere una potenza militare interventista e aggressiva. Credo che se l’Europa scegliesse la strada della neutralità metterebbe in discussione l’esistenza della Nato». Ed ancora: «Oggi i compiti della Nato non sono più indispensabili, certi obiettivi non ci sono più e non c’è motivo di cercare di raggiungerli. Il patto è ancora in piedi perché gli Stati Uniti hanno interesse a mantenere la gestione militare di una grande parte del pianeta. L’Alleanza è una conquista americana, alla quale Washington non intende rinunciare. Sarei stato contento se la Nato fosse stata sciolta alla fine della Guerra Fredda».

Sono pienamente d'accordo con le affermazioni di Sergio Romano. Ormai chiunque tra i leader provi a proporsi come “facilitatore” negoziale – sia esso il Papa, Lula, Xi Jinping viene subito colpito e affondato. E accusato di putinismo. Oggi dovrebbe essere privilegiato lo spazio negoziale senza affidare la risoluzione dei conflitti e delle dispute alle armi. Ma gli USA non sanno e non intendono proprio rinunciare a questo loro ruolo di esportatori di democrazia, fatta purtroppo a suon di bombe, con scarso ausilio delle vie diplomatiche. Gli americani a parole sembrerebbero imbastire buoni rapporti con tutti, in realtá hanno nemici e vedono nemici dappertutto, e precisamente in tutti coloro che potrebbero offuscare il loro ruolo di prima nazione economica e militare al mondo.

Adesso però tutto sta cambiando, l'avvento dei Brics e la dedollarizzazione della economia mondiale costringerà gli USA a cambiare prospettiva e ridimensionerà talmente la loro economia, che non permetterà più agli USA di stampare dollari a iosa senza alcuna limitazione.

Il mondo sta cambiando e pur se per ora sembra di essere di fronte ad un futuro indeterminabile in cui le armi debbano avere ancora spazio predominante, l'orizzonte è più roseo di quanto non sembri.

La guerra tra Russia e Ucraina poteva essere evitata, gli USA più volte lo hanno impedito.

Questa è una guerra che fondamentalmente è diventato un conflitto mondiale, che ha coinvolto tutta l'Europa e non solo una grande personalità da un lato - il presidente russo Vladimir Putin ed un pupazzo, il suo omologo ucraino Volodymyr Zelenski, dall'altro.

Non sono pochi in Italia ad aver cercato in questo tempo di guerra, di andare oltre lo schema aggredito-aggressore e andare alle radici delle ragioni profonde, che non nascono certo il 24 febbraio 2022, della guerra, che sono nel 2014. Non è affatto vero che la Russia aspiri a ridiventare la grande potenza che è stata in passato, questa è solo una scusa inventata dagli USA e da altre medie potenze o addirittura in qualche caso piccoli Stati, fintamente preoccupati che questa grande Russia a un certo punto possa togliere loro qualche cosa. La Russia ha soltanto un “piccolo” problema da risolvere con l’Ucraina e non vuole approfittare di questa circostanza per diventare nuovamente una potenza imperiale. Washington ha finto che fosse questo il problema come ha finto che questo non gli andava giù.

L'Europa, dovrebbe essere ormai una confederazione di Stati politicamente saggi e maturi, autonoma nelle sue decisioni, una grande potenza economica e sociale, una “grande Svizzera” composta da amici e reciproci clienti. Per l’efficacia di una tale confederazione tuttavia, la Russia non dovrebbe essere vista come un nemico, piuttosto un compagno di strada nel cammino verso un’Europa sempre più confederale ed indipendente dagli USA.

L'Europa non dovrebbe farsi condizionare nelle scelte dagli USA e dalla NATO, dovrebbe vedere nella Russia non cime un pericoloso concorrente, quanto un utile interlocutore verso obiettivi che possono essere pacificamente condivisi. So bene che in tempi come questi potrebbe apparire un sogno, ma coltivarlo e provare a realizzarlo è doveroso.

Attualmemte il solo ragionare di un superamento-scioglimento della Nato non sembra essere più un’eresia, una bestemmia e si dovrebbe smettere di additare chi prova a ragionarci su come un sodale di Putin. È inevitabile che gli Stati Uniti in questo momento si guardino attorno e vogliano mantenere ancora larghi consensi, quelle amicizie, quelle alleanze che avevano negli anni della Guerra fredda. Gli fa comodo mantenere una situazione come questa. La Guerra fredda nel frattempo, è finita, bisognerebbe accettarlo: la Guerra fredda è finita! Ma qualcuno ne vuole cominciare un’altra.

Non è tanto la Russia ad avere ambizioni imperialistiche quanto Washington. Gli Stati Uniti hanno ambizioni imperialistiche da sempre e forse in questo momento tali ambizioni sono più realistiche di quelle della Russia. Gli Stati Uniti stanno praticando queste ambizioni imperiali e lo fanno utilizzando quegli strumenti che noi consideravamo divenuti inutili, come la Nato, in quanto la Guerra fredda è finita. Ma siccome la Nato è una istituzione in cui gli Stati Uniti hanno un enorme potere, ecco che la Nato diventa lo strumento per praticare queste ambizioni imperiali, al servizio di un Paese – gli Usa – che vuole conservare quella posizione che aveva all’epoca della Nato-Guerra fredda. Reiterare quella funzione, motivandola come la lotta delle democrazie liberali contro le autocrazie, a cominciare da quella russa è una finzione. Gli Stati Uniti stanno facendo appello a questi vecchi concetti che in questo modo possono essere rinfrescati e rimessi sul tavolo.

Da un punto di vista europeo, questo discorso non ha più niente a che vedere con la Nato. Perché la Nato serve solo agli Stati Uniti. Non serve all'Europa. Poi se qualche stato europeo decide di essere più amico degli Stati Uniti di quanto sia necessario esserlo, a scapito dell'Unione europea di cui fa parte, probabilmente continuerà a suonare la musica che piace maggiormente a Washington.

Io come i popoli di tante nazioni, non intendiamo unirci a questo coro.

Sono invece favorevole ai negoziati subito e alla pace tra i popoli!

 
 
 

DOBBIAMO INDIRIZZARCI VERSO LA NEUTRALITÀ!

Post n°1887 pubblicato il 30 Luglio 2024 da scricciolo68lbr
 

Pensate veramente che la realtà nella quale viviamo sia un'entità a se stante e che non dipenda direttamente da noi, dai nostri pensieri, dalle nostre azioni, dalle nostre reazioni? Non è così, il mondo circostante è una nostra creazione, e più ci ostiniamo ad ascoltare le energie e le vibrazioni di pancia, quelle più materiali, relegando le energie e le vibrazioni del cuore in secondo o terzo piano, più l'attuale situazione si protrarrà e ci porterà altro dolore.

Innanzitutto abbiamo l'esigenza di acquistare dimensione interiore, dialogare più con noi stessi e per fare questo sarebbe una scelta ragionevole SPEGNERE LA TV, SMETTERE DI LEGGERE I QUOTIDIANI, SMETTERE DI GIUDICARE, DI SCHIERARSI CON QUESTA O CON QUELL'ALTRA FAZIONE! LE ANIME OSCURE che governano il mondo, vogliono proprio questo: che noi continuiamo a dividerci, vogliono che seguitiamo a giudicare sulla base di ciò che ci raccontano, che non è detto sia la verità, anzi quasi certamente non lo è mai. Ricordate che dove c'è la TV non c'è verità! Gli oscuri non hanno alcun interesse di sapere da quale parte ci schieriamo, loro vogliono che noi siamo schierati, punto. Per mantenere vivo il loro mondo di odio, egoismo, bramosia, materialità, cattiveria... hanno necessità che noi, gli umani forniscano loro la propria energia. Quindi bisogna cominciare da subito ad avere un pensiero verticale, di neutralità, è necessario smettere da subito di alimentare pensieri, parole, azioni ma molto più spesso reazioni di terza dimensione, intrise ancora di materialità. Dobbiamo cominciare invece ad agevolare le emozioni del cuore, rimanere neutrali, smettere di farci trascinare in diatribe, discussioni, giudizi su persone o fatti, di cui non conosciamo lo stato reale delle cose, perchè dobbiamo partire dal presupposto che ciò che ci raccontano non è la verità. Vi domanderete come si fa a sapere se ciò che ascoltiamo o leggiamo corrisponde al vero? La verità è un sentimento nobile, il più nobile, puro, che vive per e di amore... se ciò che sentiamo o leggiamo corrispondesse al vero, che sentimenti dovremmo provare dentro, se non amore, gioia, sentimento di benessere e pace? Invece assai spesso così non è, quello che ci raccontano ci fa stare male, ci lascia amaro in bocca, nella mente, fa sorgere in noi pensieri e parole e sentimenti di vendetta, di rabbia, di rancore e di odio.

Riflettete su tutto questo e cominciate in autonomia a fare le vostre scelte. Io ho spento la Televisione da quattro anni, non dico di avere risolto definitivamente i miei pensieri, ma mi metto più frequentemente ad ascoltare i moti interiori, cerco di indirizzare i miei pensieri verso la pace, verso sentimenti più umani, come l'amore, come il mettermi nei panni degli altri e cercare di comprendere il perchè ci siano determinate azioni o reazioni da parte delle persone, senza proiettare più su di loro il mio modo di vedere le cose, ma cercando di capire il perché le persone si comportano in un certo modo. Vi assicuro che il mondo attorno a voi cambierà da subito, sentirete nascere dentro sentimenti non nuovi, ma che riemergono dopo un lungo periodo in cui non li avevate più provati.

Stiamo andando verso un nuovo mondo, ma questo nuovo mondo non calerà per magia dall'alto, saremo noi a crearlo e prima di crearlo, dobbiamo cominciare ad immaginarlo e cosa ancora più importante, provarlo dentro di noi. La spiritualità spesso crediamo sia qualcosa di troppo complicato, quando invece consiste nel portare la spiritualità nella materia. È portare l'armonia, la perfezione, la giustezza dello spirito nelle cose materiali, quindi nella quotidianità del nostro lavoro, nella nostra relazione sentimentale, nella sfera delle amicizie, nei luoghi che abitualmente frequentiamo, come ad esempio la nostra abitazione, la nostra famiglia e soprattutto verso noi stessi. Dobbiamo portare la spiritualità dentro noi, affinché la gioia che cerchiamo si materializzi. 

 
 
 

HOLLYWOOD È SEMORE HOLLYWOOD…

Post n°1886 pubblicato il 18 Luglio 2024 da scricciolo68lbr

Se anche il candidato dei repubblicani, Donald Trump, ricorre a dei mezzucci squallidi da avanspettacolo per spostare un po' di voti, questo vuole dire una cosa soltanto: ci vogliono traghettare dall'attuale Matrix, gestita da sionisti e banchieri, Dem statunitensi e d'Europa, verso una nuova Matrix, dove forse avremo altre famiglie sioniste e di banchieri, Repubblicani americani pro Governo di Israele, partiti di destra europei. Risulatato? Per noi non cambierà nulla o quasi, saremo sempre considerati i goym da sfruttare e loro staranno sul tetto del mondo!

Ma ritorniamo all'attentato farsa di Hollywood: CIAK! Un ragazzetto ventenne prende il fucile da guerra del padre e si posiziona su un tetto, a soli 150 metri dal palco sul quale si svolge il comizio di Trump. La polizia, allertata da diversi testimoni che assistevano all'arrampicarsi del giovanetto sull'edificio, non interviene, trovando, evidentemente del tutto normale la presenza del ragazzo su quel tetto. Che ci volete fare, il mondo è talmente pieno di guardoni, uno più uno meno, cosa volete cambi... 
Il ragazzo armeggia indisturbato con il suo fucile e, quando si sente pronto, spara.
Trump prima dello sparo è sempre voltato sulla destra, infatti gli spari partono proprio quando Trump, dopo aver parlato a lungo con la faccia immobile rivolta in avanti, decide di spostarla sulla destra. Tutti guardano a destra. Persone e fotocamere, e nessuno può inquadrare l'orecchio destro. Ed ecco gli spari. Un proiettile lo manca e lobferisce proprio all'orecchio destro, quello nascosto. Uni soettatore muore colpito da un proiettile.
Un cecchino a questo punto spara e uccide il killer. Resta girato di profilo e si porta la mano all'orecchio. La allontana e sulla mano niente sangue. Menomale.
Si accascia e sparisce dall'inquadratura. Gli spettatori dietro non scappano, al massimo si abbassano un po", però restano. Arrivano i bodyguards! Sono uomini ma anche donne.
Le donne sono tre, di cui una obesa, con le dita corte e tozze. Litiga con la fondina, perchè non riesce a infilarci la pistola. Va beh, non tutte le ciambelle riescono col buco. 
I bodyguards gettano su Trump. Tutti si aspetterebbero la messa in sicurezza repentina di Donald. Invece no. Stanno giù insieme a lui per un po' e poi sotto la spinta di Trump che vuole alzarsi, lo lasciano fare, riportando il candidato Presidente in bella vista, piazzandosi al suo fianco e lasciandolo ancora esposto. Perchè? Perchè Truml sente il bisogno della scena e grida: "FIGHT, FIGHT, FIGHT!"
Quale vittima di un attentato, appena sfiorato da un proiettile sparato da chissà chi, sotto sciock e con del sangue colante dall'orecchio senza nemmeno aver ancora pienamente compreso che cosa sia successo, invece di fuggire dalla scena e farsi portare via all'istante, non si farebbe ritirare su bel bello per alzare il pugno al cielo? Fortunatamente, il colletto della camicia resta immacolato, camicia salva. Altrimenti, una volta a casa, chi la sentirebbe Melania? Finalmente, dopo la battuta, lo portano via.
Viene accompagnato alla macchina. Resta sempre esposto però... Saluta la folla.

Se questo è un attentato, le Torri Genelle erano fatte neglio! 

 
 
 

PERCHÈ IL MONDO È GOVERNATO DA RETTILIANI…

Post n°1885 pubblicato il 14 Luglio 2024 da scricciolo68lbr
 

Che il clima sia manipolato, credo sia una constatazione condivisa da molti, manipolato per scopi militari, cercando di rendere la ionosfera più ampia ed elettroconduttrice possibile. Le nuvole, e in genere i cumuli nuovlosi, sono di ostacolo alle trasmissioni radar dei satelliti militari. Le chemtrails a questo servono, potere controllare il clima e le precipitazioni, decidendo quando far piovere, quando mantenere un clima sereno, amplificare le precipitazioni, generandole di apposite a seconda degli scopi e via discorrendo.

Purtroppo oppure no, la manipolazione climatica, che si serve delle chemtrails come principale mezzo, fatta oramai da tutti gli stati, alcuni alla luce del sole, come l'Arabia Saudita ed altri come l'Italia, mantenendo un segreto, che oramai è divenuto il segreto di Pulcinella, visto che tutti, addetti ai lavori e non, ne parlano più o meno con cognizione di causa, dicevo appjnto che la geoigegneria, questo è il termine tecnico, comporta che il clima in quei luoghi sia particolarmente secco, con pochissima o assente percentuale di umidità, e le temperature particlarmente alte, vista l'assenza di copertura nuvolosa. E dire che d'estate ci sarebbero quelle nuvole cosiddette da bel tempo, con i classici acquazzoni estivi, il tutto parte della natura, ma cancellate dall'attività geoingegneristica.

Ora, mi domando: ma se il clima tenederà nei prossimi anni a diventare o mangenersi sempre così caldo, chi abiterà o potrà abitare questo pianeta nel futuro? Ve lo siete mai domandati? Si può passare tutti mesi estivi appicciati ad un ventilatore o un climatizzatore, senza potere mettere il naso fuori di casa? E queste persone, parlo dei piloti, sono consapevoli di tutto ciò? Non hanno famiglia, moglie, filgi? Ed infine non ultima per importanza, i capi oscuri che governano il mondo, chi sone, dei RETTILI, per vivere tranquillamente in un clima secco, caratterizzato da assenza di umidità, con elevate temperature?

"Il mondo è guidato da rettili malvagi, l'unico che si oppone è Putin".

Il mondo, qualcuno ha chiosato, è governato da "una cospirazione mondiale di rettili malvagi. L'unico che si oppone è Vladimir Putin". Parola dell'olandese Thierry Baudet, politico olandese di estrema destra, leader del Forum per la Democrazia (FvD, olandese: Forum voor Democratie) da quando lo ha fondato, nel 2016. Dal 2017 è membro della Camera dei Rappresentanti. È un politico controverso a causa delle sue opinioni e del suo uso di attacchi personali contro i suoi avversari. Un personaggio noto per le sue invettive contro migranti e musulmani, accusato più volte di razzismo, e non nuovo a teorie all'apparenza bizzarre, che poi peròmportano le persone a farsi domanda e a riflettere, teorie come quella secondo cui la pandemia da Co**d-19 è frutto di una macchinazione globale guidata da George Soros e Bill Gates, assieme a Big Pharma che ci ha messo la faccia ed apparati militari vari. Stavolta, però, Baudet si è superato.

"Sono un teorico della cospirazione - ha detto durante un'intervista rilasciata al sito americano Geopolitics and Empire - Credo che siamo governati da una cospirazione mondiale di RETTILI malvagi. L'unico che si oppone è Vladimir Putin. Sono un fan di Vladimir Putin. È il nostro cavaliere oscuro, il nostro eroe". Secondo Baudet, il presidente russo è l'ultimo baluardo contro l'imperialismo Usa: "Penso che vincerà Putin - ha proseguito, riferendosi al conflitto in Russo-Ucraino - Se vince, significherebbe la sconfitta del movimento globalista e dell'impero americano. Ecco perché trovo importante dirlo. Io sono l'unico che dice apertamente che Putin è un eroe e deve vincere. Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenerlo".

La passione per Putin, a dirla tutta, non ha sorpreso più di tanto gli olandesi: già nel 2016, Baudet si era distinto per il suo sostegno al presidente russo, definito un "capo di Stato amico", e si era opposto al trattato di associazione tra l'Ucraina e l'Unione europea, altro oggetto privilegiato delle sue invettive da euroscettico.

A suscitare ampio dibattito è la visione 'rettiliana' del mondo, che deriva dalle teorie di David Icke, inglese, anch'esso autore di teorie particolari.

"Il punto di vista di Icke è che c'è una battaglia tra il bene e il male", spiega il professore di studi ebraici Bart Wallet a Nos. "Il male sono quei rettili che fingono di essere umani. Hanno ordito un grande complotto per prendere il controllo della politica, della scienza, delle banche e dell'economia. È, per non dire altro, una visione del mondo alternativa e molto curiosa, con lati molto pericolosi". Tra i lati pericolosi c'è l'antisemitismo: "Una delle dinastie più importanti tra quei rettili è la famiglia di banchieri ebrei Rothschild. Insieme a una cricca ebraica intorno a essa, si dice che siano pronti a governare il mondo. Si dice persino che la famiglia abbia causato l'Olocausto finanziando Hitler", spiega sempre Wallet. 

Del resto, il leader dell'estrema destra olandese, un tempo vicino a Giorgia Meloni (che lo invitò ad Atreju nel 2019) e oggi di fatto alleato della Lega Nord in Europa, ha più tempo a disposizione del solito. Il Parlamento olandese lo ha infatti sospeso dalla carica di deputato. La decisione è stata presa dopo che Baudet si è rifiutato di dichiarare il suo reddito e i suoi incarichi extra-parlamentari, in particolare quello di membro del consiglio di amministrazione di Amsterdam Media Group BV, che si occupa della "gestione di una casa editrice e di altre attività di gestione".

Baudet ha comunque rettificato la sua dichiarazione sui rettili, sostenendo che era una metafora: "Stavo parlando di una cospirazione dietro le quinte di globalisti, servizi segreti, psicopatici. Coloro che ci fanno questo sono disumani, rettili, macchine, insomma insensibili". Niente rettili, insomma.

Però la cospirazione sui malvagi che governerebbero il mondo, resta!

 
 
 

QUELLO CHE CI RACCONTANO NON È MAI LA VERITÀ!

Post n°1884 pubblicato il 14 Luglio 2024 da scricciolo68lbr
 

Ormai ho imparato una cosa, non credere più a quello che quotidiani e media mainstream ci raccontano. Vi domandate il perchè? Un esempio a caso. Sono anni che ci bombardano i maroni con il fatto che la produzione della carta è il motivo e la causa principale del disboscamento e della distruzione delle grandi foreste equatoriali.

Penso che inizialmente ci abbiamo creduto tutti e da quel momento, ciascuno nel proprio piccolo è divenuto più ecologista e risparmiatore di carta. I giornali? Nooo... meglio la versione digitale. Le riviste? Nooo... meglio il formato digitale... e potrei seguitare all'infinito.

Adesso vorrebbero eleiminare anche il contante! Pensate voi!

Morale della favola? In Italia nessuno legge più, neppure un libro all'anno, figuriamoci quotidiani o riviiste, che in parte almeno ultimamente, è diventato pure utile sotto un altro punto di vista, evitare di farsi imdottrinare dalle baggianate che scrivono oramai i quotidiani.

E le foreste come stanno? Malissimo... continuano a diminuire sempre più, nonostante gli sforzi delle persone. Ecco, in poche righe ho svelato i trucchi che le èlite che governano il mondo, adottano sistematicamente per manipolare e sottomettere il genere umano, gli individui, i goym, bestie parlanti, così come le famiglie sioniste padroni del mondo, amano definire in maniera disoregiativa, tutti coloro che non sono loro.

Loro che con l'ebraismo nulla c'entrano, che lo hanno abbracciato solo di recente, per ammantarsi della pietà e del rispetto che il momdo deve al popolo ebreo, vittima del genocidio. Ma questa è un'altra storia...

 

 
 
 

RIVOLUZIONANO IL NOSTRO VOCABOLARIO E IN TANTI, ABBOCCANO!

Post n°1883 pubblicato il 14 Luglio 2024 da scricciolo68lbr
 

Ogni giorno cambiano un significato ad un termine, tanto per testare la loro capacità di manipolare menti ed individui, e in molti ci cascano.

Un esempio? Lo hanno fatto con il termine complottista, che adesso significa tutt'altra cosa rispetto al significato originario. Eppure il suo significato è chiarissimo: complottista è colui che i complotti li vede e li smaschera.

Adesso tentano di nuovo di farlo con il termine patriarcato.

L’origine della società patriarcale non è ancora del tutto chiara, ma si pensa che abbia avuto origine durante la rivoluzione agricola, ovvero circa 4000 anni fa.

significati vengono cambiati senza farsi problemi, pur di adattarsi agli slogan di cui vogliono servirsi per modificare menti, individui e società. Ed allora “patriarcale” viene utilizzato come termine peggiorativo di “maschilista”. Dispregiativo del sesso maschile, tanto per portare avanti la loro agenda LGBTQ, con lo scopo neppure tanto vekato di cancellare la natura, i sessi maschile e femminile e creare un non sesso, il gender fluid! Per incidere più profondamente nella mentalità collettiva.

I più non dimenticheranno che la società patriarcale era quella dove, in famiglia, erano le "donne" a decidere e a reggere la famiglia. Ed il patriarca non era assolutamente il padre padrone violento, ma il "vecchio" capofamiglia, a cui si doveva rispetto. Che non consiste nel definirlo anziano invece di vecchio, ma nell’accettarlo nel suo inevitabile declino. Nell’ascoltare la sua "saggezza", basata sull’esperienza, anche se le mani tremano, anche si sporca quando mangia, oppure non sente quasi più e la memoria si indebolisce.

Famiglia patriarcale era quella in cui i vecchi potevano "crepare" nel proprio letto, e non parcheggiati e dimenticati in qualche Rsa, perchè ritenuti e considerati un peso. E i diritti delle donne? Qui si vede come l’imbecillità dei politicamente corretto sia dovuta non a carenze di intelligenza ma a crassa ignoranza. Perché costoro, ignorank la libertà sessuale che si erano conquistate le "mondine", accompagnata da una forte coscienza sociale. Ignorano i “matrimoni di prova” nelle campagne, dove ragazzine si sceglievano liberamente un compagno e lo “provavano” per il tempo necessario a capire se avrebbe funzionato anche in futuro. E solo a quel punto il matrimonio si faceva con le carte e con il prete.

Ma quella società patriarcale non aveva falsi pudori, non si scandalizzava per una cosa normale e fisiologica come il sesso. In compenso era una società che non tollerava torme di ragazzini nullafacenti impegnati ad assalire i vecchi indifesi. Ed anche i delinquenti erano più seri.

Ora, invece, in nome del cambiamento del significato, le violenze contro gli anziani (grande conquista, il nuovo termine.) servono solo per individuare nuovi capitoli di spesa per aiutare i più fragili. Le anziane vittime? Macché! I fragili, per i politicamente corretti, sono i giovani teppisti che, in 10 contro 1, picchiano una donna di 80 anni, per derubarla della borsetta.

Ma ora Farinetti, sì proprio quello che invita a dimezzare i pasti per poter pagare il doppio i prodotti alimentari che lui vende, ha deciso che “naturale” è un termine fascista. Inizia la nuova guerra contro tutto ciò che ha a che fare con la natura. E non è una guerra di poco conto se si pensa, ad esempio, che naturale è il vino fatto con l’uva, il formaggio a base di latte, il cioccolato realizzato con il cacao.

E che vorrebbero farci credere che la natura sia così arretrata da aver previsto solo maschi e femmine, senza infinite variazioni sul tema.

No, grazie!

 

 
 
 

IL PROBLEMA DELLA CENSURA.

Post n°1882 pubblicato il 13 Luglio 2024 da scricciolo68lbr

È facile interpretare le recenti iniziative governative dell’UE contro le false notizie come un’operazione di “creazione di un consenso popolare” attraverso la manipolazione delle menti, che consenta l’abolizione di qualsivoglia reazione alla censura della Rete e della libertà di espressione dei comuni cittadini. È davvero così? Può anche darsi si… che l’intento sia davvero questo. Purtroppo il problema delle false notizie non sono un problema soltanto di Internet in generale, poiché spesso e volentieri i principali disseminatori di “false notizie” sono proprio i media mainstream, e le testate giornalistiche regolarmente registrate, asservite al potere precostituito. Dovrebbero tutti, quindi anche loro, attenersi alle norme sulla stampa e alla deontologia professionale, che include la diligente verifica delle fonti e dei fatti: quello che adesso si chiama pomposamente fact-checking.

 

 

Certo, un post di un utente comune, con una foto falsa, può fare trecentomila condivisioni, ma è nulla in confronto ai milioni di telespettatori di un servile “dibattito” televisivo sul fatto del giorno, oppure rispetto alla tiratura quotidiana di un giornale o infine, alle visite al sito Web di una testata giornalistica. Per fare un esempio, il Daily Mail britannico, fabbrica incessante di bufale mediche e di false notizie razziste, alle quali il giornalismo in lingua italiana si abbevera costantemente, tira un milione e mezzo in media di copie giornaliere, che vengono lette da sei milioni e mezzo di persone, e quattordici milioni di visitatori giornalieri tramite PC.

 

 

Rispetto alla potenza di fuoco di testate come queste, una condivisione di un cittadino comune sui social è una goccia nel mare. In altre parole, se qualcuno pensa e vuole far credere alla pubblica opinione, che il problema delle false notizie sia colpa dei singoli cittadini e che la soluzione sia porre un bavaglio e rimettere la comunicazione unicamente in mano alle testate giornalistiche registrate, sta sbagliando di grosso.

 

Faccio un piccolo esempio di questo concetto prendendo un caso sul quale vado a colpo sicuro e al riparo da ogni dubbio sulla mia competenza sulla materia trattata.

 

Russia, le sanzioni non funzionano: lo conferma uno studio finlandese. Nel corpo di questi ultimi anni testo questo è stato affermato dalle maggiori, se non totalità, delle testate giornalistiche europee. In questo vecchio articolo invece, l’anonimo autore riporta che il quotidiano Manager magazine ha citato uno studio dell’organizzazione finlandese Crea (Centre for Research on Energy and Clean Air) nel quale vengono sottolineati gli enormi guadagni fatti dalla Russia in questi mesi vendendo – principalmente a noi – le sue materie prime, ma non solo, anche a Cina, India. In questi anni il governo russo avrebbe incassato moltissimi miliardi di euro a fronte di un costo della guerra di circa 100 miliardi di euro (le stime sono sempre di Crea).

Fin qui quasi tutto bene, anche se l’articolo non è dello Spiegel bensì di Manager magazine. Comunque anche altre testate hanno scritto articoli simili, vedasi Panorama. Nel suo articolo, il settimanale scrive come a due anni dall’invasione russa dell’ucraina e dall’applicazione di pesanti sanzioni nei confronti di Mosca è lecito chiedersi come mai questi provvedimenti non funzionino come previsto. Nella classifica dei Paesi più sanzionati al mondo il podio è infatti riservato proprio alla Russia, dietro la quale ci sono Siria, Corea del Nord e Iran. La memoria digitale del web ritrova facilmente titoli e dichiarazioni fatte nel momento della loro applicazione, come quella di Biden: “Il rublo è stato quasi immediatamente ridotto in macerie, l’economia russa è sulla buona strada per essere dimezzata”. Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire prevedeva “il collasso dell’economia russa”. Certo, Il 2024 sarà un esame severo per il sistema economico russo dopo due anni (2022 e 2023) salvati grazie alle riserve accumulate prima della guerra e alle entrate extra ottenute all’inizio dell’invasione con lo shock sul mercato internazionale del gas e del petrolio provocati dall’offensiva. Eppure, il Financial Time, in un recente articolo, osserva che nel 2023 la Russia è cresciuta più velocemente di tutte le economie del G7 e il Fondo monetario internazionale prevede che ciò accadrà anche nel 2024. Quindi non soltanto l’economia russa non è crollata, ma sta crescendo a un ritmo costante, ovvero del 2,6% nel 2023, rispetto allo 0,8% della Francia, allo 0,5% della Gran Bretagna, allo 0,1 italiano e soprattutto nei confronti del –0,3% tedesco. L'errore principale degli esperti e dei politici occidentali è stato quello di inventare favole secondo cui l'intera economia russa è gestita dallo Stato; le sanzioni sono state applicate partendo dal presupposto che si trattasse di un’economia statale, non flessibile e quindi destinata a crollare rapidamente, mentre invece è in gran parte un’economia di mercato. Nonostante internet abbia reso il mondo più piccolo e interconnesso, la geografia insegna che in realtà è ancora abbastanza grande per garantire a Putin abbastanza clienti per ciò che vende, principalmente petrolio e gas, merci che nessuna nazione che non li abbia nel proprio sottosuolo può fare a meno di acquistare. Tanto che, tra agosto e ottobre 2023, la Russia rappresentava ancora il 12% delle importazioni di gas naturale dell’Unione e oltre il 20% delle importazioni di fertilizzanti. E ad oggi risulta che le importazioni dei Paesi Ue di Gas naturale liquefatto siano russe. A parte noi italiani, che siamo stati capaci di distruggere tre miliardi di export verso Mosca grazie a sanzioni precedenti alla guerra, ben poche nazioni possono quindi fare a meno di ciò che Putin vende. Le aziende private russe hanno trovato il modo di sopravvivere nonostante le sanzioni creando nuovi canali di vendita e catene d’approvvigionamento alternative. Inoltre, se la Russia non cresce di più è, semmai, a causa dell'incapacità di trovare lavoratori, non a caso la disoccupazione è al 2,4% anche a causa della mobilitazione militare e dell'esodo di russi e immigrati a causa della guerra, non a caso la manodopera è spesso irachena, iraniana, pachistana e cinese. Un altro motivo è l’inflazione con gli alti tassi di interesse delle banche centrali, fino al 16%. Il secondo grande limite all’efficacia delle sanzioni è il fatto che la Russia ha un forte alleato commerciale nella Cina, il secondo paese più potente del mondo e il principale rivale geopolitico degli Stati Uniti. Seppure Pechino non abbia ancora fornito armi letali ai russi per ovvie ragioni strategiche, il regime vuole assolutamente evitare uno scenario in cui lo Stato russo sia sconfitto, ma certo approfitterebbero del suo indebolimento a livello commerciale, come già avviene. Dall’inizio della guerra, le esportazioni cinesi verso la Russia sono cresciute del 40% e quelle russe verso i paesi vicini sono aumentate ancora di più il 63% in più di beni e servizi viene venduto al Kazakistan e le esportazioni verso Bielorussia e Georgia sono più che raddoppiate. Poco dopo l’inizio dell’invasione russa il valore totale delle merci vendute a Kirghizistan, Armenia, Georgia e Kazakistan è quasi triplicato. Quanto agli acquisti russi, i cittadini vogliono ancora determinati prodotti e sono disposti a pagarli in valuta forte, che nonostante sia il rublo è più robusto di quelle locali di chi i prodotti li vende, quindi, i venditori trovano un modo per aggirare le sanzioni. Ma mentre questa mitigazione delle sanzioni è molto efficace, quella occidentale lo è meno, soprattutto per le esportazioni, e la politica fin qui applicata ha danneggiato non soltanto l’Unione europea, ma anche la Gran Bretagna. Una situazione pessima per l’Europa politica: costretta a sostenere Kiev per non giocarsi la credibilità, ma incapace di rinunciare ai beni di Mosca.

Alla luce di queste considerazioni, non mi si venga a raccontare quindi, che il problema delle false notizie sia solo un problema di Internet o dei social network, escludendo media e testate mainstream, è un discorso che non regge.

 
 
 

MARK… QUANTA CONFUSIONE…

Post n°1881 pubblicato il 11 Luglio 2024 da scricciolo68lbr

La reazione è arrivata e questo è un buon segno. Le solite malelingue alle quali noi non vogliamo credere, raccontano di come siano quelli come lui, a voler depopolare il mondo, utilizzando qualsiasi mezzo, lecito e non, ma non è questo l’argomento del post, magari un’altra volta. E così Mark Zuckerberg dall’alto del suo yacht dorato, sentenzia: “Via da Facebook e Instagram i post che usano la parola sionista in modo spregiativo”. 

Come al solito Zuck fa un po’ di confusione e in quella sua testolina, purtroppo di confusione deve essercene molta. La decisione dicevo arriva direttamente da Mark Zuckerberg. Meta ha ha deciso che rimuoverà da Facebook e Instagram i post che usano il termine sionista se utilizzato insieme a metafore antisemite. La decisione arriva a seguito di una indagine, commissionata da Meta, durata mesi su come il termine è stato storicamente utilizzato e su come viene usato attualmente sui social media, in particolare nello sfondo della guerra a Gaza.

Non è il termine in sè che viene adoperato in maniera spregevole, a me pare di capire, per quel poco che ho letto. La sua razza è quella sionista, khazara, ashkenazita… e temo lui non possa farci nulla, neppure negandola, quella resta la sua appartenenza. Poi che le persone insultino determinate persone, spero circoscrivendone situazioni e fatti, e tenendo fuori il popolo ebraico, è un altro dato di fatto: sono due razze differenti, e anche su questo sfido chiunque ad affermare il contrario. Zuckerberg e molti della sua razza, si sono macchiati in questi anni di storia così caotici, di gravi reati e meno gravi. A febbraio 2024 i senatori americani sferrarono un durissimo attacco verso gli amministratori delegati di Meta (Facebook, Instagram), X, TikTok, Snap e Discord torchiandoli in un’audizione alla commissione giustizia sui rischi delle piattaforme social per i bambini e gli adolescenti, che si è svolta mercoledì 31 gennaio 2024. «I vostri prodotti uccidono», «avete le mani sporche di sangue», «Stanno distruggendo vite umane e minacciando la democrazia. Queste aziende vanno domate e il peggio deve ancora venire», hanno detto i politici Usa. Il fondatore di Meta Mark Zuckerberg si è scusato pubblicamente con le famiglie presenti all'audizione in Senato in cui si è discusso dei danni provocati dalle piattaforme social sui minorenni. "Mi dispiace - ha dichiarato, imbarazzato - per tutto quello che avete dovuto passare", mentre lui e i suoi fact cecker, pensavano a censurare le verità sui sieri magici, anche questo ammesso direttamente da Zuck, su richiesta diretta dell’amministrazione di Washington. 

Scrive Meta sul suo blog: “Abbiamo stabilito che le attuali linee guida non affrontano in modo sufficiente i modi in cui le persone usano il termine sionista online e offline. In futuro, rimuoveremo i contenuti che attaccano i sionisti quando non riguardano esplicitamente il movimento politico, ma utilizzano invece stereotipi antisemiti o minacciano altri tipi di danni. Questo è secondo me un criterio troppo generico, che apre la strada ad una nuova ondata di censura, immotivata. Credo, dovrà prepararsi ad essere citato in giudizio ancora molte volte, questa però è solo la mia impressione. Meta continua: “La parola a volte è usata come un sostituto per le parole ebreo o israeliano, in particolare in una connotazione negativa”.

Per arrivare a questa decisione Meta ha interpellato più di 145 storici, gruppi per i diritti civili, esperti legali e di diritti umani e sostenitori della libertà di parola provenienti da tutto il mondo per giungere alla sua decisione. Per il colosso americano, l’uso del termine sionista potrebbe violare i termini se inserito in relazione ad affermazioni antisemite sugli ebrei che governano il mondo, parallelismi che tracciano paragoni tra ebrei e animali, inviti a danneggiare o a negare la loro esistenza.

Bravo Zuck. Quando un antisemita afferma di essere anti sionista, e di non avercela con gli ebrei, mente spudoratamente. Si sa da tempo. Il sionismo è la radice da estirpare dell’ebraismo, è il centro dell’anima. Fortunatamente non tutti gli ebrei sono sionisti, il popolo ebraico è un popolo come un a,tro, mentre i sionisti si sono appropriati di ciò che non è loro, avendo aderito all’ebraismo, ma essendo di origini non ebraiche. 

 
 
 
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