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Post n°159 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da sperosempre11
Il poeta arabo Khalil Gibran scrive dell'amore appassionato che Maria Maddalena deve aver provato per Gesù. " Mi hai guardato e mi hai detto: La pace sia con te, Miriam. Quando mi ha rivolto la sua voce, la vita ha parlato alla morte. Perchè, sai amico mio, io ero morta. Ero una donna che si era separata dalla propria anima. Vivevo separata da questo "IO" che tu vedi adesso. Appartenevo a tutti gli uomini e a nessuno. Ero chiamata prostituta. Ero maledetta e invidiata. Quando i suoi occhi dell'aurora mi hanno guardato negli occhi, sono state illuminate tutte le stelle della mia notte ed io sono diventata Miriam, semplicemente Miriam. Una donna che era perduta per il mondo, che aveva conosciuto e che si è ritrovata su una nuova terra. Gli ho detto: "vieni nella mia casa e dividi con me pane e vino. MI ha chiesto:" Perchè mi inviti ad essere tuo ospite ? Ma io l'ho solo pregato: Vieni nella mia casa ! Tutto quello che veniva dal cielo e dalla terra gridava a lui. Mi guardava e il mezzogiorno dei suoi occhi riposava su di me. E parlava: Tu hai molti amanti, Miriam, ma solo io ti amo. Gli altri uomini cercano se stessi amando te. Io amo te solo per te stessa. Gli altri vedono in te una bellezza che passa più velocemente dei suoi anni. Ma io vedo in te una bellezza che non sfiorirà mai. E ancora nell'autunno dei suoi anni non avrà da temere a guardarsi allo specchio, perchè non verrà umiliata. Io solo amo ciò che è in te e che non si vede. Mi ha guardata e ha detto sorridendo: Tutti gli uomini ti amano per sè, ma io ti amo per te. E si è allontanato. Nessun uomo si muoveva come lui. Era un vento del mattino che è nato nel mio giardino e si è spostato ad oriente, o era una tempesta che ha scosso ogni cosa fin nelle fondamenta : non lo so. Ma quel giorno, l'alba nei suoi occhi ha ucciso il drago in me. Sono diventata una donna, sono diventata Miriam. Miriam di Magdala". P.S. Tratto dal libro: " GESU', FIGLIO DELL'UOMO" |
Post n°158 pubblicato il 21 Gennaio 2013 da sperosempre11
OSHO ^^^^^^^^ Un giorno l'uomo che hai amato, la donna che hai amato, potrebbe trovare un altro. E' umano essere felici, ma la tua donna è felice con un altro. Che sia felice con te o con un altro non fa differenza alcuna : lei è felice. E se tu l'ami davvero, come puoi distruggere la sua felicità ? ********
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Post n°157 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da sperosempre11
Nel libro della genesi leggiamo: " L'uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perchè essa fu la madre di tutti i viventi( gen. 3,20). Il nome Eva significa "Vita". Nella storia, Eva è stata spesso descritta come la seduttrice. E con questa descrizione il sigillo dell'origine del peccato. Ma l'affermazione centrale della Bibbia è che Eva è la madre di tutti i viventi. Quindi, la dimensione dell'essere madre, è strettamente legata a questa immagine di donna. Non solo, ma all'essere madre appartiene la vita. Eva è la madre della vita, la dà alla luce, la difende in quanto madre, la custodisce, se ne prende cura e si mette al suo servizio. In passato le donne erano maggiormente legate all'essere madre e molte di loro trovavano realizzazione e senso in questo compito. Altre avvertivano la mancanza di qualcosa. Oggi, invece, le donne vivono in modo più vario le proprie qualità materne : essere materna significa lasciare emergere la dimensione vitale, accettarla, procurare il cibo, curare, immedesimarsi, lascir crascere e difendere, soprattutto. Tutto questo si rivela un atteggiamento di amore, cura e protezione nei confronti di ogni vivente. Un'altra donna invece, si sente chiamata piuttosto a realizzare il lato materno in un altro ambito. Non importa in quale modo una donna esprime la dimensione materna. Per ogni donna c'è la possibilità di dispiegare pienamente la propria femminilità. Quando le donne non possono avere bambini, ne soffrono molto più degli uomini. Questo, ovviamente, non vale per chi indossa un saio, o per le nubili; vale anche per le sposate, il cui matrimonio è senza figli. Ma anche per queste donne vale l'archètipo della madre. Possono vivere il proprio lato materno in modi differenti. |
Post n°156 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da sperosempre11
Il nostro problema più serio credo sia quello di cambiare interiormente. Una sorta di rivoluzione interiore, e di conseguenza esteriore. Ma è possibile ? La cosa certa è che non possimao continuare con le nostre vecchie abitudini, le nostre vechie tradizioni, soprattutto, il nostro vecchio pensiero. La struttura stessa del pensiero deve cambiare; le cellule del nostro cervello, devono subire una trasformazione per generare l'ordine, non solo dentro di noi ma anche fuori. Non c'è alcun dubbio che la nostra mente si è sviluppata nel tempo. Le nostre cellule si sono evolute nei millenni; secolo dopo secolo hanno acquisito una straordinaria conoscenza ed esperienza, hanno accumulato un enorme sapere scientifico e oggettivo. E sono proprio le cellule del cervello che sono il risultato del tempo, hanno prodotto questo mondo mostruoso, dove imperversano guerre in ogni angolo, ingiustizie, povertà, miserie spaventose e ricchezze vergognose. Non solo, ma divisioni tra uomo e uomo per ideologie religiose, culturali. E tutto questo, non è forse il risultato di quella macchina perfetta che teniamo, e che si chiama intelletto, pensiero ? Ditemi, lo notate pure voi ? Il pensiero. Ecco. L'imputato numero uno di questo caos che fabbrica continuamente e senza controllo alcuno, ruggini e conflitti tra persona e persona. Eppure diciamo che il pensiero è una cosa semplice. Vero, dico io. Appunto perchè semplice, non complicato, lo tralasciamo, ma se osserviamo con attenzione vediamo chiaramente da noi stessi, che l'intelletto è la causa prima di questo dissennato anarchico meccanismo sociale, in quanto con l'abilità della sua ragione oggettiva e non, ci ha intrappolati nel nostro modo di pensare e in quello di qualcun altro. Siamo condizionati dal passato e pensiamo secondo questo modello. Il guaio è che il nostro pensiero stesso cerca dei varchi per uscire da questo caos, ma il caos, ahimè , non è forse creato dal nostro pensiero ? E questo non lo sto dicendo io per il piacere di dirlo. Sono certo che voi lo sapete meglio di me, in quando lo avete sperimentato similmente a come l'ho sperimentato io. Io dico. Se non avessimo la memoria, chiaramente non potremmo pensare. La memoria è conoscenza, esprienza accumulata, e il pensiero è la risposta del passato. Quindi, non stiamo facendo altro, oggi, in questo nostro tempo, di risolvere i problemi nei termini del passato. Per favore, non annuite. Non si tratta di concordare o dissentire, si tratta di percepire, di vedere davvero cosa sta succedendo. In conclusione, voglio significare, che il nostro pensiero, mostra serie contraddizioni.
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Post n°155 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da sperosempre11
Le donne sono davvero capaci di ridere di cuore. Noi maschietti, in verità un po' meno. E lo fanno per esprimere la loro superiorità sulle cose della vita. Lo abbiamo sperimentato nella nostra famiglia. Nostro padre possedeva un negozio di prodotti elettrici. Spesso, quando eravamo seduti per pranzare, si sentiva suonare il campanello. Era sempre qualche cliente. Evidentemente pensavano che noi ci fossimo sempre. Mio padre si arrabbiava di brutto per il disturbo alla nostra quiete. Le mie due sorelle, più grandi di me reagivono sempre allo squillo di disturbo del cliente imitandolo e facendo ridere tutta la famiglia. Mio padre era obbligato a ridere anche lui, seppure contro la sua volontà. Ma qualche volta anche per lui era troppo. Che si ridesse di una persona era contro i suoi principi morali. Ma le mie sorelle non giudicavano, ridevano soltanto. E così, ridendo di un cliente che ci disturbava durante il pranzo, trasformavano la situazione di disturbo in divertimento. Ebbene. Sono convinto che, quello che le mie sorelle da ragazzine facevano in modo istintivo è una qualità che si riscontra in molte donne. Quando si raccontano la loro quotidianità, riescono spesso a riderne di cuore. Cosa voglio dire ? Voglio dire che nel riso della donna si nasconde una grande forza a cui non ci si può sottrarre. Una forza che contagia, coinvolge. E' il loro modo di elevarsi al di sopra delle cose e delle persone che vorrebbero decidere per loro, di provare superiorità interiore e di fare esperienza della libertà. Cosa ne pensate voi donne di questo fenomeno ? Ne convenite oppure no ? |
Inviato da: un_uomonormale0
il 27/02/2021 alle 19:09
Inviato da: un_uomonormale0
il 27/02/2021 alle 18:55
Inviato da: un_uomonormale0
il 27/02/2021 alle 18:53
Inviato da: daredevil665
il 16/11/2014 alle 10:27
Inviato da: renepolicistico
il 26/02/2013 alle 20:53