« oMELIA 30.8.15 | Omelia 06.09.2015 » |
oMELIA 30.8.15
Post n°60 pubblicato il 30 Agosto 2015 da giona2068
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno,
affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate
in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri,
sta per darvi.
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando
e non ne toglierete nulla; ma osserverete
i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica,
perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra
intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo
parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa
grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dei così vicini
a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi
ogni volta che lo invochiamo? E quale grande
nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa
legislazione che io oggi vi do?». Parola di DIO
In quel tempo Mosè parlò al suo popolo ,
oggi sta parlando a noi per illuminarci affinché
non facciamo gli stessi errori che fecero gli ebre
i in quel tempo. Affinché non costruiamo anche
noi un vitello d’oro o – se l’avessimo già
costruito – lo rinneghiamo prima che sia troppo tardi
e ci convertiamo per la nostra salvezza. Mosè
sta anche dicendo che se osserviamo i
comandamenti che il Signore Dio
ci ha dato, questi saranno la nostra saggezza
e intelligenza per essere sapienti. Infatti la
sapienza è il Signore Dio nell’uomo, la Santità.
Se non siamo santi è il segno che non abbiamo
osservato la Sua legge, consegue che non
siamo sapienti. Chi non è sapiente è stolto
anche se è scienziato, acculturato e istruito.
L’inganno dell’uomo non santo consiste nel
chiamare sapienza la sapienza umana che
agli occhi del Signore Dio Onnipotente è
stoltezza. (Le mie vie non sono le vostre vie,
tanto il cielo sovrasta la terra tanto i miei
pensieri sovrastano i vostri pensieri).
Per l’uomo non santo, l’unica via per
uscire da questo abisso è ammettere
di essere stolto. Questo non è gradito
alla superbia , all’orgoglio ed all’ egoismo
che sono i guardiani messi da satana
davanti al cuore per impedire all’uomo
non santo di rinnegare se stesso.
Il giovane ricco è per noi l’esempio.
Dice ancora Mosè: Non aggiungerete
nulla a ciò che io vi comando e non
ne toglierete nulla; ma osserverete
i comandi del Signore, vostro Dio,
che io vi prescrivo. Questi versetti
sono il nostro arbitro per sapere se
stiamo facendo bene o se stiamo sbagliando.
Quando la legge del Signore Dio ci sembra
dura da osservare, come scritto nel Santo
Vangelo di domenica scorsa, chi ce la fa
sembrare dura sono i tre guardiani che
satana ha messo davanti al nostro cuore.
Il Signore Dio, per la Sua Sapienza e il Suo
Amore non può darci una legge dura o forse
impossibile da osservare o addirittura
incompleta , ma il maligno ce la fa
sembrare tale, in particolare quando ci convince
che non possiamo rinunciare ai nostri
attaccamenti. Qui comincia la costruzione
di nuove leggi che saranno la nostra rovina,
ma se saremo attenti ci accorgeremo che le
regole degli uomini, se poste a fondamento
della nostra vita, non ci fanno vivere in Pace.
L’Amore e la Pace sono due facce della stessa
medaglia, dove manca una manca anche l’altra.
Infatti chi non ha la Pace, diciamo Pace non
anestesia del peccato che spesso chiamiamo
indifferenza o addirittura “pace o tranquillità”,
non ha neanche l’Amore né per se stesso né per
gli altri dal momento che non si preoccupa per
la propria salvezza. Ringraziamo il Signore Dio
Onnipotente che continua ad illuminare le nostre
menti per farci vedere la nostra stoltezza ogni volta
che ci facciamo delle regole che non Gli appartengono.
CONTINUA
|
Inviato da: animasug
il 24/05/2016 alle 10:45
Inviato da: animasug
il 25/04/2016 alle 20:22
Inviato da: animasug
il 16/02/2016 alle 12:24
Inviato da: animasug
il 16/02/2016 alle 12:03
Inviato da: giona2068
il 13/02/2016 alle 17:16