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OMELIA DOMENICALE

Spiegazione del Santo Vangelo

 

 

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OMELIA DEL 20.12.2015

Post n°94 pubblicato il 20 Dicembre 2015 da giona2068

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore

 

 

Questa lettura riguarda l'incontro di Maria ed Elisabetta, ma in verità è anche il  primo incontro fra il Signore Gesù e Giovanni Battista, anche se entrambi erano ancora nel grembo delle rispettive Mamme e cugine. 

Questo è un monito per coloro che ammettono l'aborto pensando che se il bimbo non è ancora nato significa che non è un essere umano, bensì un "grumo di sangue"!!!

In verità vi dico che il bimbo nel grembo è più che un essere umano, perchè porta con sè ancora l'immagine della purezza, dell'innocenza e della santità, poichè non si è sporcato con quanto il mondo offre.

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo dopo il sussulto del bambino nel suo  grembo, perché il suo Bambino riconobbe il Signore Gesù che era nel grembo di Maria e oltretutto perché, anche se non ancora nato, credeva in Lui. Il suo credere fece affluire in lui lo Spirito del Signore Gesù - lo Spirito Santo - e poiché il bimbo Giovanni era ancora una cosa sola con la sua mamma, ecco che anche Elisabetta  si riempie di Spirito Santo ed esclama a gran voce : "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo". 

Se Elisabetta non fosse stata pura e non  si fosse riempita di Spirito Santo non avrebbe potuto gridare ciò che ha gridato.

Ecco allora cosa occorre per credere, occorre avere lo Spirito Santo che è Colui che fa credere l'uomo.

Tutti noi siamo nati puri e dimora dello Spirito, ma che fine ha fatto il nostro Spirito?

Non parliamo dei sacramenti che abbiamo ricevuto man mano che siamo cresciuti!

LO Spirito Santo è spirito di vita, se non abbiamo lo Spirito non abbiamo la vita. Chi non ha la vita è morto. Il morto non può credere.

Se crediamo siamo vivi, se non crediamo siamo morti.

Per questo tante volte abbiamo detto che la fede non è un sapere, ma un sentire. Il sentire appartiene al vivo, non all'indifferente che è morto.

San Paolo stesso dice che  tutti quelli che sono guidati dallo Spirito si conoscono e si amano, perchè lo Spirito è uno solo  e conosce se stesso anche se un parte di Sè vive in un altro corpo.

Purtroppo è scritto che ci sono anche coloro che credono di credere, quelli che ingannano loro stessi - se adorano il Signore solo con  le labbra, come idea e nell'inganno.

Maria si alzò  e andò in fretta verso la montagna perché era già perseguitata dagli ebrei e in particolare dai religiosi, scribi e farisei. La scusa è che questo succedeva perché era incinta senza essere sposata, ma in realtà la perseguitavano perchè nel Suo grembo c'era il Signore Gesù.Quello che succederà poi lo conferma.

Questi ebrei, questi teologi,questi religiosi ecc.. non dicevano di essere credenti, anzi  dicevano di essere il popolo prescelto, ma alla fine hanno crocifisso il Figlio del Signore Dio.

Se veramente fossero stati quello che dicevano di essere avrebbero avuto lo stesso Spirito di Elisabetta, avrebbero saputo chi c'era in Maria e Maria non sarebbe dovuta scappare in fretta verso la montagna.

Non è questo un caso di fede idea/fanatismo, un caso del credere solo con le labbra e vivere una fede idea che non giova a nulla?

La nostra fede è fede in Spirito e verità oppure è una fede idea e/o noi siamo quel popolo che adora il Signore solo con la bocca?

Il Santo Natale è la festa della verità, il tempo in cui possiamo scoprire la nostra verità.

Dalle nostre opere possiamo scoprire la nostra verità. Se ci stiamo preparando alla festa della Verità cercando di esaminare la nostra coscienza, anche se scopriamo che siamo adoratori delle cose del mondo, la speranza c'è, perchè stiamo cercando il Signore, anzi lo abbiamo quasi trovato, perché Lui è Verità. Se  al contrario pensiamo di festeggiare il "natale" - la festa della verità, abbandonandoci allo sperpero, siamo nell'inganno e non intendiamo cambiare.

Il Signore sta venendo per donarci lo stesso Spirito del quale si riempiva Elisabetta  perché ci ama e ci vuole vivi. Accetteremo questo dono?

Grazie Signore Gesù.  

 

 

 
 
 
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