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Post n°27 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da stagionidiverse
Son serena, ci sarebbe di che stupirsi, ma sono serena. Il pranzo è pronto e tra un po' arrivano i ragazzi. Ammiro dalla finestra i colori dell'autunno sul bosco. Pare non ci sia foglia dello stesso colore di un'altra. Il sole, oggi, le ha lucidate a festa. Brillano i gialli e gli ocra, feteggiano i verdi, tutti, e ridono i rossi e i mattone. Foglie bourdeaux, in natura davvero nulla è sconosciuto. Non c'è gesto e non colore, non forma, non pensiero che sia nuovo. Per la natura ogni cosa è un deja-vu. Ecco perchè Leonardo era un grande artista. Sapeva osservare la natura, la apprendeva, anima gentile. Così si impara a disegnare ali d'uccelli e ali future per uomini svegli. Ma un Leonardo sarebbe incompreso anche oggi, farebbe fatica, ma certo meno di quello vero e passato. Non è per me, ma immagino che avrebbe grandi nozioni ingegneristico-matematiche, scintifiche, biologiche, letterarie e pittoriche, non possiamo citare tutto Leo. Possiamo però guardare qualcosa che ha fatto. La bocca della Gioconda, se la guardi bene, sembra lievemente muovere piano, impercettibilmente il sorriso. Sono illusioni ottiche dell'osservare intensamente. Per sapere cosa ci dice leggere al contrario, con uno specchio (ma provate a guardarci le sue opere nello specchio, anche quelle si specchiano e dicono altro). Mentre ci fregiamo di intelligentoni, non ve lo dimenticate neanche voi, solo circa 100 anni fa, mi pare, non ne sono certa, hanno capito che dovevano capovolgere gli scritti. Così si legge su una enciclopedia, così pare leggendo testi che parlano di lui. Non lo avevano capito, prima che lo scritto andava capovolto. Allora hanno riprodotto nel reale i disegni. Hanno fatto oggetti creati da Leonardo, ma mi sa che lo hanno fatto anche senza capirli. Armi, macchine, strumenti, non mi pare si dica di usarli al contrario. Anzi, pare proprio che quelli fossero da usare per il dritto. Per far bene e non male, per difendere non per offendere, per amare non per odiare. Dritto e rovescio: Leonardo è stato uno dei migliori "magliai" del mondo. Ci ha vestiti e non ce ne siamo accorti, ci ha dato tanto e non abbiamo compreso di certo tutto. Questo è geniale, camminare secoli avanti tutti gli altri, e lui si ha camminato oltre il tempo che viveva. Non capire Leonardo non significa esser piccoli, era lui che era grande tanto. Ammiro chi sa essere grande, e da grande sa anche di esser molto solo. Leonardo da Vinci era tanto solo, solissimo. E, da solo, ci ha dato tutto ciò che aveva dentro, tanti lo screditerebbero: Leo era più vicino a Dio di quanto si pensi. Ha lavorato tanto per noi, e non tutto è ancora stato compreso. E ci ha dato un esempio da seguire o da evitare: se vuoi fare una cosa puoi farla. Basta applicarsi, cercare, guardare, studiare, riprodurla, rifarla, pensarci di notte, guardarne il disegno, farlo vedere, parlarne a se stesso. Senza fatica non si ottiene nulla, o si eredita tutto o si sta a sedere a terra aspettando che qualcuno lavori al nostro posto. Ma quando chi lavora per noi è stanco, anche la festa finisce. Quando gli abbiamo preso tutto, siamo noi ad essere a piedi se non abbiamo appreso nulla. Viviamo in un mondo in cui, non lo dimenticate, spesso se non c'è un supermercato aperto ci viene il panico. Temiamo di morire di fame (esagero per far comprendere), vi ricordate quando temevamo la guerra? Nei supermercati, qui, non c'era più pasta, non zucchero e non olio. Mancavano un sacco di alimenti non deperibili in fretta. Neruda diceva: ........ io so che ci sono immense distese nascoste, quarzo in pezzi, fango, acque azzurre per una battaglia, tanto silenzio, tanti filoni di regressi e canfora, cose cadute, medaglioni, tenerezze, paracadute, baci. (Malinconia nelle famiglie) Pablo Neruda Un bacio anche da me, un bacio a paracadute.... Patrizia P.
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DA UNA MAIL RICEVUTA...
l'autore parla di cosmologia, ovvero lo studio della natura dell'universo.
Servendosi di Einstein e delle sue teorie che spiegano i legami tra
relatività e cosmologia, Aczel ci spiega come il grande scienziato si sia
praticamente trasformato nel portavoce di Dio rivelandoci le verità
fondamentali dell'universo in cui viviamo. In realtà lo studioso, quando nel
1912 dedusse dai suoi calcoli che l'universo era in continua espansione,
ritenne implausibili le conclusioni della sua scoperta e inventò una
costante matematica (la "costante cosmologica") che ovviasse al problema.
Oggi la scienza conferma sempre più quell'ipotesi di novant'anni fa."
Eheh...scommetto che solletica il tuo interesse!
Ti voglio bene!
...MAIL ARRIVATE, GRAZIE!
vulcano di idee, di robe da fare, di progetti che dai sempre il buon
umore! Si è vero sono felice e delle volte mi sembra di essere dentro un
film, non sono molto abiutuato ai sogni che si avverano, e forse tu eri
una delle poche persone che sapeva del mio di sogno e il bello che ci
credevi più di me.
...MAIL...
...che tristezza nessuna tua mail, oggi!
Quanti anni hai Vasco
Quanti anni hai
stasera
quanti me ne dai...
bambina
quanti non ne vuoi
più dire
forse non li vuoi
"capire"...
Ti ho pensato sai...
stasera
ti ho pensato poi...
la sfiga
mi ha telefonato lei
per prima
non ho saputo dir di no
lo sai che storia c'era
Dopo dove vai
stasera
sai che non lo so
bambina
certo che tu no
non sei la prima
e di certo no
non sei la più "serena"
Quello che ti do
stasera
è questa canzone
onesta e sincera
certo che potevo sai
approfittar di te
ma dopo come facevo
a fare senza .....se
Meglio che "rimani"
a casa
meglio che "non esci"
stasera
perché la notte non è più
sicura
e non è nemmeno più
sincera
Quanti anni hai
stasera
sai che non lo so
bambina
forse ne ho soltanto qualcuno... qualcuno
...più di te
ma è la curiosità
che non so più cos'è.
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 01:42
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 22:56
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 17:07
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 16:36
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 15:14