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Pignolo

Post n°67 pubblicato il 21 Aprile 2012 da stefano.caldiron
 

E' che sono pignolo. Mi serve una penna per compilare un modulo. All'ufficio postale. Una volta ce n'erano di disponibili, legate ad una catenina, o ad una corda.
Ora, niente. E' il progresso. Approfitto di un buco spazio temporale per chiedere a un'impiegata se mi presta una penna. Mi guarda e dice: “Dopo me la restituisce?”. A cotale affermazione mi permetto di rispondere: “Certo che gliela restituisco”. Tant’è. Se avessi voluto involarmi con la penna, avrei potuto rispondere nello stesso modo. Anzi, dovuto.

Ricordo che in non so che posto pubblico… ah, era un concorso di poesia… necessitavano penne. Io ne avevo una. Una gentile e graziosa giovane me la chiede in prestito. Le avevo detto: “Dopo me la restituisca, però”. “Certo”, aveva risposto lei. Più vista (chi/cosa, la giovane o la penna? Entrambe-nessuna)

E’ che sono pignolo. Mi viene a casa l’installatore della lavatrice, fa: “mi serve un raccordo tedesco”. Glielo cerco, non trovo niente, glielo dico, gli chiedo se è necessario, mi risponde: “ Se vuole che gliela provo (la lavatrice)”. “Certo che voglio” rispondo, “averlo saputo prima”.  
Mi guarda con una faccia strana, si gira, e lo tira fuori lui, il raccordo.
Questa non la so spiegare. Assumo, a riguardo, una posizione agnostica.

Comunque, prova la lavatrice, vedo che è tutta storta da una parte. Lo faccio notare. Dice: “Non importa”. Dico (entusiasta): “Può stare anche così?”. Il grugno dell’installatore assume una posizione che semanticamente dichiara: “Certo che sì, brutto rompic### di un pignolo”.
Raggiungo l’estasi al pensiero dei progressi della scienza e della tecnica, siamo emancipati dalle bolle e dalla verticalità, dalla gravità, e forse anche dall’orizzontalità. Le lavatrici del terzo millennio non devono stare diritte. Potranno forse stare a testa in giù? In assenza di gravità? Andare sulla SSI (ISS)?
Felice e, nonostante tutto, praticamente appagato, defilatosi l’installatore + il suo aiuto (probabilmente il figlio, a giudicare  da come è giovane e trattato male), mi accingo a ciò che solo un pignolo può fare: leggere le istruzioni.

Come disimballare – lo leggo rapidamente.
Installazione. Vedo scritto: “E’ importantissimo che la lavatrice sia installata con il piano il più possibile perfettamente orizzontale. Aiutarsi con una bolla.”
Apoteosi della pignoleria. Ecco, ho una simbiosi catartica con un tecnico, probabilmente tedesco. Egli si raccomanda con me, suo allievo e adoratore. Non posso deluderlo. Tantomeno scassare la lavatrice, trecentotrentanove euri, spero mi duri vent’anni. Prendo la chiave inglese, mi inginocchio, e cerco di girare il piedino, ci metto un po’ per capire come fare, mi spazientisco. C’è un controdado di plastica, c-z-o serve, comunque sembra stabile, il tutto, bene.

Comunque, l’installatore si è raccomandato di chiudere il rubinetto dell’acqua, finiti i lavaggi. Perché? Gli faccio. Può scoppiare, mi risponde.
Devo dire la verità, mi sembra un po’ una sc-em-en-za. Mi sembra un po’ pignolo, questo installatore. E anche ‘nu poco s#####o. Ma è una cosa a pelle, immediata. Forse quel giorno gli è capitato qualcosa di brutto. E deve lavorare lo stesso, poverino. Andare dai clienti, installare gli elettrodomestici. E poi, la sera, tornarsene a casa, col figlio. Eccetera. Brava persona. Un po’ pignolo.
Io, comunque, dopo il lavaggio, il rubinetto l’ho chiuso. Mi sento un po’ scemo, però.

 

 
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