Creato da stefano.caldiron il 07/03/2012
poesie, racconti, considerazioni
|
« Come | Anima adolescente » |
Il bambino si fermò. Era notte.
Sopra l'armadio, vide l'aereo di latta.
Faceva le luci e i rumori, quando andava. Ci aveva giocato tutto il giorno, col cugino.
Ma era notte, tutti stavano dormendo, e l'aereo era sull'armadio.
Ora ricordava, l'eccitazione, la gioia spensierata. Gli sembrava di aver giocato tutto il giorno, perché quel giorno era cominciato, era arrivato all'aereo, c'era stato l'aereo, e poi tutto era finito, dolcemente, con la stessa gioia.
Ora sapeva che, se anche avessero tirato giù l'aereo, non sarebbe ripartito tutto, il cugino, la giornata.
Vide che la gioia poteva finire.
Per un brevissimo attimo fu triste. Era una cosa nuova.
"Ho quattro anni".
Ora sapeva che aveva giocato, era stato felice.
Che sarebbe stato adulto, avrebbe fatto altre cose, ma sarebbe stato sempre lui.
Ora era bambino e faceva le cose da bambino.
Guardò ancora l'aereo, sopra l'armadio.
"Domani giochiamo ancora."
Tornò a dormire.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
https://blog.libero.it/SteveColdwell/trackback.php?msg=13198127
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun Trackback
|
Inviato da: cassetta2
il 19/09/2022 alle 08:05
Inviato da: stefano.caldiron
il 04/12/2015 alle 15:39
Inviato da: selvaggi_sentieri
il 08/05/2015 alle 08:48
Inviato da: stefano.caldiron
il 14/01/2015 alle 12:55
Inviato da: amorino11
il 08/01/2015 alle 18:00