Creato da stefano.caldiron il 07/03/2012
poesie, racconti, considerazioni
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Un corvo se ne stava sul suo ramo
appollaiato in pace, e, nel suo becco,
stringeva un gran bel pezzo di formaggio.
La volpe, che passava per di là,
perché aveva sentito quell'odore,
gli disse, suppergiù, queste parole:
"Buongiorno, signor corvo, e ben trovato:
come vi luccica il nero del mantello!
Se è vero quel che m'hanno raccontato,
cantate bene quanto siete bello!"
A sentire la bella sviolinata
il corvo si emoziona e gonfia il petto;
per far sentire la sua voce intonata
gli cade quel formaggio giù dal becco.
La volpe svelta svelta se lo prende
e mentre se ne va, si volta e dice:
"Amico corvo, vi dico due parole:
imparare che ogni adulatore
mangia alle spese di chi si fa ingannare
è un bene assai prezioso, ed il suo prezzo
molto di più che questo bel formaggio."
Il corvo, vergognoso e amareggiato,
pensò che
non ci sarebbe più cascato.
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