Pensieri di Diogene

Monoteismo e guerre

Jan Assmann, uno dei più grandi egittologi, in un’ intervista a “l’Espresso”, mette magistralmente in parole una constatazione che affiora alla mente di molti, tra cui la mia.

Egli vede nel monoteismo la radice della guerra di religione. Da studioso del mondo antico, qual è, dichiara che il politeismo è sempre stata una religione tollerante, mentre il monoteismo è stato alla base di molteplici guerre di religione. Il mondo antico era un mondo crudele, per certi versi, però la religione viveva in un ambito proprio di culto e non veniva mai presa a pretesto delle guerre. Gli dei delle nazioni nemiche, e i loro simulacri, erano rispettati. Per i Romani il sacrifico alla divinità dell’Imperatore era una cerimonia pubblica, come alzarsi in piedi quando si canta l’inno nazionale. Io, per esempio, non ho mai capito i cosiddetti martiri che si rifiutavano di sacrificare alla divinità dell’imperatore: possibile che non capivano che era una cerimonia e niente altro? Quella cerimonia a parte, i Romani rispettavano tutti i culti, non solo quelli dei greci, il cui Panteon si identificava facilmente col proprio, ma le religioni orientali, anche misteriche, con cui vennero in contatto.

Invece col monoteismo il credente interpreta la propria religione come una credenza assoluta, che gli dà il potere di uccidere quelli che non la condividono. Gli Ebrei distrussero i Filistei, che abitavano la Palestina prima di loro, perché ritenevano che il loro Dio si identificasse con la loro storia e con la loro conquista.

Anche il monoteismo cristiano, come sapete, ha fomentato molte guerre, ha prodotto cruente conversioni forzate, pogrom (uccisioni periodiche degli ebrei durante il medioevo), per non parlare dell’Inquisizione o della conquista di Gerusalemme ad opera dei crociati. Su quest’ultima “impresa” storici contemporanei che avevano assistito agli avvenimenti, dicono che il macello di arabi ed ebrei fu tale che il sangue arrivava alla pancia dei cavalli.

Per non parlare poi dell’Islam, in cui la differenza nel considerare la discendenza di Maometto (sunniti e sciiti) è tale da provocare le guerre di cui sappiamo…