Pensieri di Diogene

promesse elettorali

Si ha l'impressione, scorrendo i programmi elettorali, che i politici non abbiano visioni concrete né della realtà né di come si possa cambiare per farci stare meglio. Per esempio, nessuno parla della sanità (io almeno non ho sentito niente), dove negli ultimi anni si è avuto un taglio generalizzato, tanto che   si è addirittura abbassata l'età media, per la mancata prevenzione. Stasera sentivo che tra poco si avrà una emergenza per la mancanza di medici di famiglia. Ne stanno andando in pensione diverse migliaia e non ce ne sono altri a rimpiazzarli, per cui aumenterà il numero dei pazienti per ogni medico. Altro che visite di dieci minuti! Nè si parla di come abbassare la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, che al Sud raggiunge dimensioni enormi.

Le proposte della destra (ma anche in parte della sinistra moderata) hanno come leit motiv quello di abbassare le tasse. Tutti abbiamo l'impressione di pagarne troppe e così si presta ascolto. Ma meno tasse significherà meno assistenza, meno infrastrutture (non che ora siano tante), meno scuola, meno ricerca. La famosa flat tax è cosa di cui tutti parlano ma che non è applicata da nessuna parte, salvo per brevi periodi negli Stati Uniti e in parte nell'Europa dell'est. L'idea che dovendo pagare meno verranno complessivamente pagate più tasse è la peggior sciocchezza che si sia sentita. Che dite? Se uno evade, non evaderà più quando l'aliquota sarà minore? Ma chi vogliono prendere in giro? Inoltre, l'abbassamento dell'aliquota potrebbe avere una razionalità se lo stato dicesse: “tu paghe meno tasse ma se evadi ti metto in prigione”. Ma lo stato in Italia ve lo figurate? In Italia abbiamo un sistema per cui dopo che l'evasione è stata accertata ci vogliono anni di processi prima di recuperare i soldi. E non cambierebbe certo. Oltre tutto la flat tax aiuterebbe soprattutto i ricchi, molto meno i poveri. E poi, prima di ottenere i risultati sperati, di aumento del gettito, dovrebbe passare almeno un anno, forse più e intanto lo stato perderebbe 40 miliardi di euro; la cancellazione della Fornero (altro obiettivo della destra) porterebbe un buco di altri 140 miliardi di euro. In tutto fanno 180 miliardi che si potrebbero in parte recuperare con la lotta all'evasione che vale mediamente 250 miliardi (qualcuno stima anche di più), che però non porterebbe a recuperi immediati nemmeno se lo stato mettesse gli evasori in manette, cosa che non farebbe. Per recuperare in parte il buco che si creerebbe occorrerebbe una crescita decennale di almeno il 7 per cento del pil, che non cresce così da nessuna parte del mondo....Ergo, sono promesse balzane, ci prendono in giro per andare al potere. Il PD  prevede di spendere meno, con una riduzione di tasse pensata soprattutto alle famiglie con figli: 15 miliardi, quanti se ne spenderebbero col reddito di cittadinanza dei 5 stelle. Sono sempre belle cifre, tenendo conto che lo stato dovrà anticipare nella prossima finanziaria 10 miliardi di euro per scongiurare l'aumento dell'IVA. LeU vuole abolire le tasse universitarie. Costerebbe poco, se non vado errato 4 miliardi. Avvantaggerebbe anche i ricchi, ma quelli evasori già hanno l'esenzione. [Quando ero io all'università sentii dire da un ragazzo: quando arriva il presalario di mia sorella mi compro la macchina, allora un universitario con la macchina era una rarità, doveva essere ben ricco]. In Italia effettivamente i laureati sono in numero inferiore solo alla Romania. Però, se poi i laureati non trovano lavoro? Se poi si arrivasse (ma ormai non ne parla più nessuno) all'uscita dall'euro, si avrebbe un'inflazione enorme, che ridurrebbe sul lastrico chi percepisce stipendi e avvantaggerebbe solo le industrie che lavorano per l'esportazione; i lavoratori dipendenti arriverebbero alla fame; un po' meglio gli operai di quelle industrie che potrebbero spuntare salari un po' migliori...

Quindi son tutte promesse vane e irrealizzabili. Io voterò per il partito che propone meno spese, ma vi confesso che ancora non ho deciso del tutto...