Messaggi di Gennaio 2019

Applausi

Post n°577 pubblicato il 29 Gennaio 2019 da diogene51
 

 

Potrà sembrare che io scriva poco, in effetti scrivo poco. Spesso, direi giornalmente o plurigiornalmente, penso di scrivere un post sui moltissimi casi che richiederebbero un approfondimento. Poi mi blocco perché penso che, di fronte agli innumerevoli temi e problemi non è facile scegliere quello più adatto. Dovrei pensare meno e scrivere di getto. Così succede, come ora, che mi metto a scrivere su cose tutto sommato minori.

Ebbene, volevo richiamare la vostra attenzione sugli applausi a richiesta di molti talk show televisivi, di discussione politica, di denunzia o generici. Come tutti sanno gli applausi non sono spontanei. Fuori dalla visuale del telespettatore c'è un cartello luminoso che dice “applausi”. Quando si accende tutti applaudono. Lo fanno perché altrimenti verrebbero estromessi in futuro dalla trasmissione. E io penso che abbiano un qualche tornaconto dal fatto di esserci. O perché, ogni tanto la telecamera li inquadra e questo sollecita il loro narcisismo (farsi vedere dai bambini di casa o dai vicini) o perché godono (questo non lo so, ma lo immagino) di un qualche compenso di presenza, di un taglio di capelli gratis, di una supposta possibilità di incontrare qualche figura importante in rai, ecc. Se non ottengono niente, perché lo farebbero? Per puro narcisismo?

Nei talk show dove c'è un minimo di discussione questa pratica snatura completamente le posizioni. Uno dice una cosa e tutti applaudono; un altro dice l'opposto e tutti applaudono. Qual è il significato, che tutti sono d'accordo su una cosa e anche sull'altra? Allora sono tutti scemi, pensano che una cosa e il suo contrario siano equivalenti. Ma perché non abolire questa pratica ridicola?

 
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bufale su watsapp

Post n°576 pubblicato il 18 Gennaio 2019 da diogene51
 

 

Fonte: Zeusnews.it

Molti pensano che la cosa più giusta da fare, quando vedono un video che diffonde un allarme, sia inoltrarlo a tutti i propri amici perché non si sa mai, potrebbe essere utile. Ma è pericolosissimo. Dall'India arriva un esempio terribile di questo comportamento tanto diffuso quanto sbagliato.In India è diventato virale un breve video che mostra, a prima vista, due persone in moto che rapiscono un bambino per strada. Ma in realtà si tratta di una ricostruzione fatta con attori e realizzata in Pakistan per sensibilizzare la popolazione al problema dei rapimenti di bambini. la versione che circola in India è stata tagliata da ignoti irresponsabili per togliere questa scena finale che rivela che si tratta di una finzione. Il risultato di questo taglio è che ora il video viene creduto vero dalla popolazione.

La polizia lo ha smentito ripetutamente, ma il video continua a circolare su WhatsApp insieme a messaggi che parlano di centinaia o migliaia di rapitori di bambini che sarebbero entrati in India. Questi falsi allarmi sono stati amplificati anche dalle TV locali, che non si sono prese la briga di compiere verifiche.

Il risultato terribile di questa psicosi di massa è che un uomo di 26 anni, Kaalu Ram, è stato ucciso dalla folla. Era a  Bangalore, una delle più grandi e moderne città indiane, in cerca di lavoro. Alcune persone del posto lo hanno accusato di essere un rapitore di bambini e lo hanno legato e trascinato per strada, dove uomini e donne l'hanno massacrato di calci, mentre altri riprendevano con i loro telefonini. Kaalu è morto mentre lo portavano in ospedale.

Per cui vi raccomandp, quando vi arrivano queste catene ignoratele, perché si tratta quasi sempre di fake news oppure prendetevi la briga di andare sul servzio antibufale di Paolo Attivissimo.

 

 
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professori

Post n°575 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da diogene51
 


Sarà perché sto seguendo (un poco, mentre faccio altre cose) "La compagnia del Cigno" su rai 1 che rievoco i tempi della scuola, e mi è venuto in mente un mio professore di liceo, un professore "tremendo" ma bravo, che ho avuto in prima e seconda liceo. Di lui ho già accennato incidentalmente in un mio vecchio post. Era professore di storia e filosofia. Molto bravo, giovanissimo, avrà avuto 6 o 7 anni più di noi, era assistente universitario, pubblicava libri. Non vedeva. Una ragazza lo portava tra le classi e il secondo anno sapemmo che era la sua fidanzata ed era una studentessa. Le sue lezioni erano piuttosto difficili, ignorava il testo di filosofia e studiavamo sui suoi appunti, parlava lentamente, come un libro stampato. Andava molto lentamente e alla fine della seconda eravamo indietro sia in storia che in filosofia. In terza il nuovo professore ci fece un riassunto dei secoli intermedi per poi portarci all'età contemporanea che gli interessava di più. Molto bravo anche lui, a differenza dell'altro, più temuto, fu molto amato, anche perché era notoriamente di sinistra (eravamo nel '68). Lui l'ho rivisto recentemente. Ad oltre 85 anni fa lezione agli adulti presso la biblioteca comunale.
L'altro era molto severo. Non riuscimmo mai a capire come funzionava il suo registro in Braille e quando lo scorreva in classe si faceva un silenzio di tomba. Se uno si dichiarava impreparato gli metteva 2 e alla fine del trimestre (allora erano trimestri) faceva media. Ne presi uno anche io. Un anno mi mandò a settembre in filosofia. Non vedeva ma sembrava che lo facesse. Una volta chiamò un compagno in tre lezioni successive (fatto completamente inedito). Il ragazzo, preso dalla disperazione, all'ultima si porta dietro il libro aperto alla lezione. Non lo sfoglia, quindi nessuno di noi sente alcun rumore. Ma nel mezzo dell'interrogazione il professore pianta violentemente la mano sul libro. Non ricordo il resto. Fu molto odiato, non da me, perché sono incapace di provare odi profondi e duraturi. Certo era un po' ingiusto il suo rigore. Però io ci ero un po' affezionato e alcuni anni fa mi ripromisi di andarlo a trovare. Però lasciai passare un anno e poi seppi che era andato in pensione. Morì l'anno successivo.
Cosa ricordate voi della scuola, dei vostri professori?

 
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inizio d'anno

 

Oggi la seconda. Ieri è morta una bambina di 9 anni sulla pista di sci. Oggi una di 8 anni sullo slittino. Direte che così è la comunicazione. Si riferisce tutto quello che fa notizia e la ripetizione di fatti luttuosi fa notizia. Chissà quanti bambini saranno morti sullo slittino andando a sbattere contro gli alberi, soprattutto in montagna...Però mia madre, che è nata in montagna e vi è vissuta fino alla maggiore età, non mi ha raccontato niente di simile del suo paese: un bambino è morto di tetano e uno di insolazione, ma con lo slittino nessuno. Forse una volta i bambini erano più accorti?

 

La bambina sugli sci: le protezioni antivento non sono imbottite. Se lo fossero non reggerebbero al vento? Io dico di sì. Solo che costerebbero di più e il prezzo si ripercuoterebbe sul costo degli impianti, eccetera. Prendersela col denaro, con l'economia del guadagno, con l'abbassamento dei costi che permette anche a chi non è ricco di pagarsi una settimana bianca? In sostanza col neocapitalismo?

 

C'è di peggio, a questo mondo: il riscaldamento globale; lo sfruttamento del lavoro: dagli schiavi immigrati nei campi (ormai non più solo al Sud) ai fattorini che portano le pizze, che spesso sono pagati a cottimo o considerati lavoratori autonomi; alla politica che non prende in esame il fatto che le migrazioni non si possono e non si potranno fermare. Vanno gestite ma non possono essere impedite. E non parlo solo dei profughi per ragioni politiche, ma anche di quelli che fuggono da paesi diventati invivibili per la siccità o le inondazioni dovute all'innalzamento dei mari; a quella che non prende coscienza del degrado ambientale che ci condurrà all'estinzione se non si ferma in tempo.

 

Insomma, belle cose a cui pensare in questo inizio d'anno...

 

 
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