STORM_X

Essere normali è anormale

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Hanahrarmando.corso85cerri9acdaniel75_2nivea.michieliacrab0vincenzo_guarneraandreatavaglione1980Distintodifferentealdo.bassimadrepatriafada0610pippom65gian78452urano480
 

FACEBOOK

 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

 

«   ...riflessione personale... »

 

Post n°3 pubblicato il 30 Maggio 2006 da x_tempesta

Prendendo spunto dai due interventi di teoclide e mauro, vorrei approfondire i concetti che ho loro appena accennato nel messaggio precedente intanto per affermare (per quanto mi riguarda) che "la normalità" (sempre secondo me) non dipende da alcun fattore, né la si può "misurare", essendo essa stessa una convenzione, un fattore assolutamente non tangibile né tantomeno "regolato" o regolabile da norme predefinite... mi chiedevo infatti: "...e se la cosiddetta normalità non dipendesse da nulla? ...se non esistesse, se fosse soltanto un vocabolo inventato per descrivere qualcosa che "convenzionalmente" dovrebbe (secondo chi?) essere "così o colà" ma che in realtà non è catalogabile da nessuno?? E poi: cosa si può definire "normale" e cosa "anormale"?!?!
Secondo punto del mio mini-ragionamento: l'uomo in sé presenta molteplici "sfaccettature" che lo fanno apparire diverso a seconda delle circostanze e, pur rimanendo egli sempre uguale e coerente con se stesso, è considerato dagli altri sempre in maniera differente, talvolta così talvolta colà sempre però restando un individuo che non può assumere e presentare "canoni" unici, statici e definibili... i nostri comportamenti sono strettamente collegati alle situazioni e ai contesti in cui ci ritroviamo, ma non per questo se oggi appaio aggressiva e domani dolce vuol dire che il mio interlocutore ha parlato con 2 persone differenti: in me sono presenti e "latenti" tanti comportamenti e modi di essere anche tra di loro contrastanti...

ciò secondo voi può voler dire che ognuno di noi è "normale" ed "anormale" contemporaneamente?!?!?!?!?!?

(sì)

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/StormTempesta/trackback.php?msg=1230953

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
mauro8790
mauro8790 il 30/05/06 alle 19:26 via WEB
ci sono altri fattori che possono cambiare il comportamento difronte al solito problema, uno chimico che nn hai preso in considerazione,un'altro emotivo, un'altro ancora fisico, come ho scritto nell'altro post io penso che fede in quello che si crede,coerenza ,rispetto altrui, posso contribuire a stabilire un dogma di normalita'.
 
 
mauro8790
mauro8790 il 30/05/06 alle 20:05 via WEB
(POSSA) MAGARI POTESSI IO ..O SAREI UN DIO ..O UN PAZZO..
 
 
x_tempesta
x_tempesta il 30/05/06 alle 22:28 via WEB
..."dogma" di normalità??????? ...ma chi stabilisce cos'è la normalità?? si può rinchiudere il tutto in una gabbia predefinita ed archiviare tutto il resto come "anormale", come non corrispondente a...????? Eppoi: come si fa a dire che aualcosa è normale se tutti noi vediamo tutto in modo differente l'uno dall'altro e quindi tendiamo a considerare la normalità secondo i "nostri" canoni e non secondo canoni comuni a tutti???
 
teoclide
teoclide il 30/05/06 alle 19:44 via WEB
M coem ho già affermato inprecedenza credo che tuto vada contestualizzato ovvero è ilcontesto che rende uancosa normale o meno ..il contesto incui si svolge parlando di cose è così di eventi infatti insomma far uscire dei tori a pamplona e poi correnrci intorno noncredo sia normale però lo è in qunto tradizione condivisa quindi quando qualcosa è condiviso diventa normale ..ora riguardoa lleeprsone è tutta unaltra sotria si palra di comportamenti normali ovvero riconducibili all'agire umano dotato di senso che però non si possono ami catalofgare e definire con esattezza isnoma ..a volte è dall'anormale dal genio che la società tutta beneficia di granid scoperte quindi è normale ch enell'agire dotato di senso umano ci sia in ogni società dele regole condivise che vengano prese per normali e condivise da tuti coem comportamenti socialmente normali poi ci sono quelli socialmente nonnormali però tutto ciò è abbastanza discutibile ...isnomma ci vorre be unconfronto con testi ala mani ci vuole pure scinetificità per il ragionamento ...
 
 
x_tempesta
x_tempesta il 30/05/06 alle 22:31 via WEB
...giusto...scientificità...ma la scienza riuscirebbe mai a dare un concetto unico ed inequivocabile di "anormalità"?? coloro i quali si "divertono" a farsi inseguire dai tori, come dicevi tu, nel loro paese sono considerata persone "normali" ...ma tutti i loro connazionali li considerano tali o qualcuno la pensa in maniera differente??? o quelli che a capodanno fanno il bagno a mare...tu come li consideri?? Si può "omologare" il tutto o no?? Insomma...chi stabilisce cosa ...e come??
 
   
teoclide
teoclide il 30/05/06 alle 23:40 via WEB
Diciamo che alla domanda chi è nato prima l'ovo o la gallina ancora non s'è dato risposta ..non so pure su codesta domanda della normalità io credo sia troppo difficoltoso stabiokllire regole ocndivise su cosa sia o no sia norrmale su ciò che è da ritenersi normale anche perhcè bisognerebeb distiguere tra pensieri, azioni e comportamenti..a tutto ciò dare un ragionamento scientifico condiviso universalmente perchè acquisisca un valore universale non ctrredo sia facile perchè i comportamenti sui comportamenti influiscono le culture i valori condivisi da unpopolo che vive e condivide uno stesso territorio quindi insoma definire universalemnte la normalita nei comportamenti la vedo ardua anchese nel mondo ormai globalizzzato almeno si sta raggiungendo una uniformità di siutazioni e comportamenti condivisi..e forse potremmo pure definirlo agrandi linee il concetto di normalità comportamentale ..anche se poi filosoficamente la normalità è ben altra cosa credo....aspetto sviluppo tuoi ...:)
 
     
x_tempesta
x_tempesta il 31/05/06 alle 15:45 via WEB
...beh...devo contraddirti: PUTROPPO (e sottolineo purtroppo) gli scienziati (è notizia di un paio di gg fa) hanno risolto il dilemma di chi è nato, se prima l'uovo o la gallina...e la risposta è stata "scientifica", nel senso che razionalmente (ma solo razionalmente) non poteva che essere nato prima l'uovo...cmq...io che non sono razionale amo credere che anche lì si sia stabilito un certo indice di "anormalità" nella formazione delle specie (se non si trattasse di anormalità nello sviluppo delle specie, come lo definiresti per es. un uccello che non vola...vedi pinguino)...ma lasciamo stare uova e galline (...sai, in tempo di aviaria...!) ...dicevamo che sì dipende dai valori condivisi da una comunità che però "per convenzione" decide che le cose debbano stare così...e se avessero sbagliato??...voglio dire...se anche uno solo di essi avesse avuto il dubbio che normale sì si poteva definire così ma che per esempio poteva anche significare altro ma non l'ha detto al momento opportuno per "inerzia"?!?! Mah...stavolta sono io a non rileggere quanto ho scritto per paura di attivare in me una ulteriore analisi e quindi discussione dei fatti...perdona il mio "delurium cerebrorum" (se lo ritieni tale)
 
mauro8790
mauro8790 il 31/05/06 alle 13:41 via WEB
ci sono delle regole scritte nel nostro Dna, dalle quali non si puo'scappare, l'uomo pero' deve imparare a rispettarle, il nostro codice comportamentale deve seguire una certa coerenza con i nostri principi e nel rispetto di chi circonda,puo' subire alterazioni e chiamarsi anormale chi fa' cose che non seguono principi etici o che vanno contro la societa' umana. Mauro
 
 
x_tempesta
x_tempesta il 31/05/06 alle 15:51 via WEB
ok...diciamo che è così...ma allora come lo spieghi che i principi etici di cui tu parli non sono universalmente condivisi dalla maggior parte dei terrestri??? Per esempio: io non ti condannerei mai a morte se tu suonassi il clacson per far spostare una mucca che ti ostacola sulla carreggiata...ma vai un po' a farlo in Idia...! Insomma...lì le mucche sono sacre (tanto per fare un banalissimo esempio) e per loro non toccarle è un valore etico...ma tu eticamente te la sentiresti di rinunciare ad un bel ragu' alla bolognese??? In sostanza: chi stabilisce principi UNIVERSALMENTE validi quando si parla di "normalità" o di "anormalità"?? Insomma: tornando a noi...ciò che per me è normale per te non lo è, ciò che per te è anormale per me non lo è.....ma allora perché insistere sul concetto di normalità ...non ti sembra che molti vogliano ancora unna volta discutere per stabilire il "sesso degli angeli"?! Normalità o anormalità: esistono davvero?
 
   
mauro8790
mauro8790 il 31/05/06 alle 18:36 via WEB
certo se prendiamo come esempio culture meno civili della nostra, troviamo anche i cannibali in amazzonia..civilta'e' quando si rispettano i principi umanitari,la vita sia di persone che di animali.. poi ci sono i punti di vista e le religioni causa del cento per cento di ogni guerra che la terra a vissuto. qui' si generalizza troppo.
 
     
x_tempesta
x_tempesta il 03/06/06 alle 14:28 via WEB
..."generalizzare" va contro le mie intenzioni...mi spieghi come si fa, seconod te, a generalizzare quando si discute di normalità o anormalita'? Ps: ti ricordo che generalizzare in lingua italiana vuol dire (anche)"parlare in modo vago, generico, superficialmente"...non credo di fare discorsi superficiali....se così fosse chiedo vènia...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: x_tempesta
Data di creazione: 29/05/2006
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963