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7 ottobre. O gių di lė.7 Ottobre. Data neutra. Di quelle che non ricorderò forse. Ma repentini passaggi. Da gelati estivi a cioccolate calde. Ho un improvviso bisogno di focolare, fra una miriade di zucche e fantasmini della Lindt. Magari di castagne sbucciate e vino rosso. Di plaid a scacchi. Di rimanere ranicchiata con un brusio televisivo di sottofondo. Tipo nenia... Qualche lagrima la mattina, quando non so bene come e perché. Un'impressione di sogno sfuggente, come il senso delle cose. Sono piena di buoni propositi. Pro...appunto... Li sposto avanti. E intanto viaggio indietro con la memoria. Nostalgicamente. Che sciocchezza questa inquietudine che m'impedisce sempre di stare. Anche quando forse è l'unica cosa che davvero vorrei :( |
INFO
PER TE AMORE MIO
Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesci a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Alessandro Baricco, da “Questa Storia”