Creato da AHOsuperstizioni il 09/02/2012

Superstizioni

Ricerca sulle superstizioni ad Alghero e in Sardegna

 

« La nascitaIl rito della pioggia. »

La morte.

Post n°9 pubblicato il 03 Aprile 2012 da AHOsuperstizioni

In Sardegna vi è una grande varietà di usanze funebri ma ciò che è caratteristico è che tali usanze sono simili alle prime manifestazioni funebri condivise in parte da tutte le civiltà, compresa quella mediterranea. Nell'Ogliastra, ancora ai primi del Novecento, quando moriva una persona la parente più vicina accendeva una candela benedetta e segnava il morto con un segno di croce, gli chiudeva per bene le labbra per non far fuggire i segreti di famiglia. A Onanì, Lula ed Orune, quando moriva una madre di famiglia, le si tagliavano le unghie e parte dei capelli perché non si portasse via la fortuna della casa; qualche volta questi erano portati addosso dal vedovo. Intorno agli anni Cinquanta in alcuni paesi sardi,  ancora si usava coprire il morto con il basilico, a Muravera con fiori di carta. A Perdas, testimonianza diretta di una donna del 1907, si ricoprivano i defunti con dei lunghi nastri variopinti, portati dai visitatori. E' ancora d'uso comune deporre oggetti nel letto funebre, se erano puerpere un pettine, un ago e un pezzo di stoffa affinchè non tornassero a disturbare i vivi. Le "panas" o "pantamas" sono chiamate gli spiriti delle donne morte di parto che di notte lavano i panni dei loro bimbi per sette anni consecutivi. Pana pare derivi dal Manciù-Tunguso che significa anima-ombra. In alcune zone della Sardegna si deponeva una bambolina di cera a forma di croce per evitare che il morto si prendesse qualcuno della famiglia. Il giorno dopo il funerale, in Ogliastra, fino ancora agli anni Sessanta alcune parenti si recavano alla casa del morto con delle bacinelle sul capo, in fila dalla più anziana alla più giovane. Le donne lavavano i panni del morto con sette pezzi di sapone dati dalla parente più stretta del defunto. Riconsegnavano poi i panni lavati ma non il sapone avanzato che veniva diviso dalle donne, altrimenti il morto non sarebbe potuto entrare in Paradiso (testimonianza diretta).                                                                       Tratto da "Stregoneria in Sardegna" di Simonetta Delussu.

Paola

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

gfr55tholos1994danilo19821982ricercatoreteifretoAHOsuperstizionizerop87Joanna_Dgioviana86maravialubopoangelica_boncristina.8791francesco.brandinamare134
 

ULTIMI COMMENTI

Infatti, quando l’uomo praticava la caccia,grazie alla...
Inviato da: AHOsuperstizioni
il 05/03/2012 alle 19:25
 
tina
Inviato da: AHOsuperstizioni
il 05/03/2012 alle 15:57
 
Ma la superstizione non è nata oggi,è nata con...
Inviato da: AHOsuperstizioni
il 05/03/2012 alle 15:56
 
Per superstizione s'intendono una serie di...
Inviato da: AHOsuperstizioni
il 05/03/2012 alle 15:39
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963