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Maria Immacolata 51

Apre la Scuola Maria immacolata di Alghero 1951

 

 

Dal 1946 al 1951

Post n°10 pubblicato il 20 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

NELL'IMMEDIATO DOPOGUERRA L'ITER PER LA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA RIPRENDE

 

Nomina dell'ingegnere progettista

 Il 13 giugno 1946 si riprende il discorso e il Consiglio Comunale delibera sulla "Nomina Ingegnere per revisione progetto Scuole elementari."

 "In continuazione di seduta con gli stessi membri il Sindaco fa rilevare la necessità urgente per Alghero della costruzione di un nuovo edificio scolastico, essendo quello esistente insufficiente, per cui le elezioni  (sic) attualmente si svolgono in tre turni giornalieri, che debbono limitarsi a poche ore per ciascun turno. Comunica che esiste un progetto per N 20 aule redatto a cura dell'Ing. Fausto Cella sin dal 1936, progetto che ha riportato a suo tempo il parere favorevole dall'Ufficio Sanitario Provinciale, dal Genio Civile di Sassari e l'approvazione della Prefettura. Propone di incaricare lo stesso progettista per la revisione dei prezzi e per la modifica ai documenti di progetto in relazione alle nuove norme di legge sugli edifici scolastici

Il Consiglio

Sentita l'esposizione del Sindaco

Unanime delibera

di dare incarico all'Ing. Fausto Cella redattore del progetto delle scuole elementari di revisionare il progetto stesso apportandovi le opportune modifiche."

 

TTT

29 Agosto 1946

Oggetto: Ratifica delibera N° 173 del 16 agosto 1946. Edificio scolastico. Provvedimenti

In continuazione di seduta con gli stessi membri

Il Sindaco dà lettura del deliberato N 173 adottato dalla Giunta in seduta del 16 concernente provvedimenti per l'edificio scolastico.

Fa presente che attualmente oltre 2000 alunni delle scuole elementari ricevono l'insegnamento nel vecchio edificio, in tre e persino quattro turni giornalieri con gravi riflessi di ordine sociale, igienico e didattico.

Invita quindi il Consiglio a ratificare il deliberato stesso.

Il Consiglio

Unanime delibera

Di ratificare il deliberato N 173, adottato d'urgenza dalla Giunta comunale in seduta del 16 corrente avente per oggetto: "Edificio Scolastico - Provvedimenti.

 

TTT

 

9 aprile 1949          

In continuazione di seduta con gli stessi membri

È all'o.d.g.: Edificio scolastico. 1° lotto Perizia suppletiva. Quota a carico.

Il Sindaco

Ricorda che la Giunta con deliberazione n° 129 del 18 maggio 1948, ratificata da Consiglio con deliberato n° 19 del 23 giugno successivo approvava il progetto per la costruzione del nuovo edificio scolastico e impegnava l'Amministrazione comunale al rimborso della quota a suo carico della spesa prevista in £ 48.700.000. Quindi dà lettura del foglio N° 4342 datato 1° marzo scorso col quale il Provveditore alle O.O.P.P. segnala che nella adunanza del 26 febbraio p/p. è stata approvatala perizia suppletiva dei lavori del primo lotto dell'edificio scolastico dell'importo di £ 20.500.000 ed invita questa Amministrazione ad adottare la relativa deliberazione impegnativa.

Ed il Consiglio, sentita la relazione del Sindaco, unanime

Delibera

1° di approvare la perizia suppletiva dei lavori del primo lotto dell'edificio scolastico dell'importo di 20.500.000;

2° di impegnare questa Amministrazione al rimborso allo Stato della quota a suo carico in ragione del 50% della spesa prevista in £ 20.500.000 mediante rilascio delle delegazioni sulla sovrimposta qualora vi sia margine sufficiente, e, in caso contrario, sulle entrate delle imposte di consumo o sui proventi di qualsiasi altra tassa pro solvendo e non pro soluto, all'Erario dello Stato (Ministero dei Lavori Pubblici) ...

 

TTT 

Arredamento Scuole Elementari

10 giugno 1950

In continuazione di seduta.

È all'o.d.g.: "Arredamento Scuole Elementari. Impegno spesa"

Il Presidente

Dà lettura della nota n° 3076 in data 2 giugno c.a. dell'Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Sarda, con la quale si comunica che in accoglimento della domanda a suo tempo presentata dall'Amm.ne com.le di Alghero, la Giunta Regionale, in seduta del 27 maggio u.s., ha deliberato di finanziare la spesa relativa all'arredamento del nuovo caseggiato scolastico di Alghero per un importo di £ 5.000.000.

L'Assessorato richiede alla Amm.ne, ai sensi della Legge Regionale n° 12 del 9 marzo 1950, l'impegno per la restituzione in 30 anni della somma di £ 5 milioni.

Il Presidente mette in rilievo l'urgenza di provvedere alla esecuzione dei lavori di arredamento, affinché agli inizi del nuovo anno scolastico e cioè nell'ottobre p.v. il nuovo edificio possa essere in grado di funzionare regolarmente.

Dà lettura della relazione dell'Ufficio tecnico com.le relativa alla perizia e capitolato di appalto, ed invita quindi il Consiglio a deliberare in merito.3

All'unanimità il Consiglio

Delibera

di approvare il progetto redatto dall'ufficio tecnico, relativo alla spesa per l'arredamento del nuovo caseggiato scolastico, per un importo complessivo di 5.00.000.

di chiedere alla Regione Autonoma della Sardegna di ammettere il Comune al finanziamento della spesa relativa all'opera di cui in precedenza;

di impegnare l'Amministrazione al rimborso della quota di spesa a suo carico nella misura del 60%, senza interessi, nei termini previsti dallo art. 2 e 3 della citata Legge Regionale, garantendo l'ammortamento sul cespite dell'Imposta di Consumo, non avendo sovrimposta disponibile; e con l'obbligo del rilascio delle delegazioni relative, a richiesta della Regione.

 TTT

Il 17.01.1951 la Giunta delibera sul seguente oggetto:

Riparazione dei danni causati ai locali, cose e impianti delle Nuove Scuole Elementari

Il Presidente rammenta che il 30-12-1950, alcuni ragazzi si sono introdotti nei locali del Nuovo Caseggiato delle Scuole Elementari, non ancora consegnato all'Autorità Scolastica, ed hanno causato danni ingenti all'impianto elettrico ed alle finestre.

I responsabili sono stati identificati dal vigile urbano Lombardi e l'Amministrazione ha provveduto all'immediata segnalazione del fatto al Commissariato di P.S. per la conseguente denuncia all'Autorità Giudiziaria.

Da un sovraluogo eseguito dal Tecnico del Comune risulta che l'importo dei danni causati ammonta a £ 89.330.

Il Presidente mette in rilievo la necessità e l'urgenza di provvedere alle immediate riparazioni poiché il caseggiato deve fra breve essere inaugurato e preso in consegna dalla Direzione Didattica.

La Giunta

Vista l'esposizione del Presidente

Unanime Delibera

di provvedere immediatamente all'esecuzione dei lavori di riparazione del Caseggiato, con riserva di adire le vie legali per ottenere di chi di ragione il rimborso delle spese dei danni.

Di prelevare le somme occorrenti dall'art. 1.1.6.102, spese di manutenzione Scuole Elementari, Bilancio 1951 in corso di allestimento

 

TTT

 
 
 

Dal 1953 al 1954

Post n°11 pubblicato il 20 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

Un'ala del caseggiato è funzionante dall'ottobre 1951 ma l'edificio va ancora ultimato. Nel 1953 e nel 1954 si provvede a integrare l'arredamento.

Arredamento Scuole Elementari

29.9.1953

Verbale del Consiglio Comunale

"Sono presenti i Signori Consiglieri dr. Fedele Cilliano, Ing. Fausto Cella, Prof. Gaudenzio Calciati,  Usai Raimondo, Geom. Romolo Usai, Dr. Ugo Goffi, Ins. Pietro Cannoni, Dr. Giov. Maria Pinna, Marinaro Atonia, Cadeddu Emilio, Cav. Stefano Uleri, Ins. Giuseppe Fara, Avv. Mario Accardo, Solinas Mario, Dr. Sebastiano Chelo. Sono assenti gli altri.

Presiede l'adunanza il sig. Fedele Cilliano, sindaco; con l'assistenza del segretario comunale Canu Carta Cav. Gavino.

IL PRESIDENTE

Riconosciute legali la convocazione e l'adunanza, in continuazione della seduta del 21 c.m., rinviata alle ore 19 di oggi, per la trattazione degli oggetti ancora non discussi ed inscritti all'ordine del giorno della presente sessione, dichiara aperta la seduta e mette in discussione il seguente oggetto: "Acquisto arredamento scolastico pel Nuovo Caseggiato Scuole Elementari - Provvedimenti". Cede quindi la parola all'Assessore della Pubblica Istruzione, Sig. Giuseppe Fara, il quale, richiamando la discussione risultante dal verbale n° 98 del 21 corrente mese, informa che, avendo il Ministero della Pubblica Istruzione concesso il contributo di £ 1.195.505 ... per l'arredamento scolastico del Nuovo Caseggiato delle Scuole Elementari, contributo già riscosso dal Comune con bolletta n° 303 del 6.5.1953 ... si rende ora necessario ed urgente provvedere all'acquisto dell'arredamento e del materiale didattico per le nuove 10 aule disponibili nel Nuovo Caseggiato delle Scuole Elementari, dato il prossimo inizio dell'anno scolastico. Ricorda quindi che 8 aule saranno arredate con materiale di ricupero, mentre le rimanenti due aule dovranno essere arredate modernamente.

Occorre acquistare a tal fine  a)  n° 30 tavolini e relative 30 sedie in ferro per lire 240.000; b)  )  n° 30 tavolini e relative 30 sedie in legno per lire 126.000; c) n° 10 cattedre con relative predelle per tutte le 10 nuove aule, con una spesa di £. 253.000;  d) N° 10 lavagne per l'importo di £. 240.000, con una spesa complessiva di lire 859.000, risultante dal preventivo di spesa dell'Ufficio Tecnico Erariale. Entrano in sala i consiglieri Solinas e Chelo.

Del contributo di £ 1.195.405, continua il relatore, sono state spese £ 141.218 e restano a disposizione £ 1.054.123, per cui dedotte £ 859.000 per l'acquisto dell'arredamento su detto, con la rimanente somma di £ 195.123,00 dovrà acquistarsi il materiale didattico richiesto dalla Direzione Didattica con foglio 31.7.1953, n° 2415 di cui dà lettura.

Rilevato che i prezzi stabiliti nel preventivo possono essere aumentati o diminuiti esprime l'avviso che saranno sicuramente più diminuiti che aumentati, in quanto l'Amministrazione intende provvedere alla fornitura a mezzo di licitazione privata fra ditte fornitrici, ed aggiudicarne la gara alla Ditta che avrà fatto la migliore offerta anche per bontà e qualità del materiale. Naturalmente alla gara saranno invitate le Ditte locali."

Propone pertanto il seguente ordine del giorno all'approvazione del Consiglio:

 

                    "IL CONSIGLIO COMUNALE

 

"sentita la relazione dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Insegn. Giuseppe Fara;

"Riconosciuta la necessità e l'urgenza di provvedere all'acquisto del materiale per l'arredamento di "n° 10 aule nel Nuovo Caseggiato delle Scuole "Elementari;

 

                                    "DELIBERA

 

"1)  Di autorizzare la giunta Municipale a provvedere a mezzo di licitazione privata fra le Ditte "Fornitrici, comprese quelle locali, all'acquisto : a) di n° 30 tavolini e relative sedie, in ferro;  b)  di "n° 30 tavolini e relative sedie in legno; c) di n° 10 cattedre con relative predelle; d) di n° 10 "lavagne; e) del materiale didattico richiesto con foglio n° 2415 in data 31.7.1953 dalla Direzione "delle Scuole Elementari, con aggiudicazione al miglior offerente.

"2) di far fronte alla spesa relativa di £  1.054.123 con lo stanziamento dell'art. 188 "Spesa materiale "didattico Scuole Elementari - del Bilancio 1053, ove tale somma è disponibile".

Aperta la discussione qualche Consigliere chiede dei chiarimenti subito forniti dal relatore, ed il Presidente, dopo, dichiarata chiusa la discussione, pone in votazione l'ordine del giorno dell'Assessore Fara per alzata di mano.

L'ordine del giorno risulta approvato all'unanimità..

Letto, approvato e sottoscritto.

 

13 gennaio 1954

La Giunta Municipale si riunisce nelle persone dei signori Uleri Cav. Stefano, Fara Ins. Giuseppe, Chelo dr. Sebastiano per deliberare la liquidazione delle spese di fornitura degli arredi per la scuola elementare.

Dopo aver elencato le offerte pervenute da varie ditte in merito a quanto richiesto, come specificato nella delibera del 29 settembre 1953, la Giunta

"CONSIDERATO che tutte le forniture sopra indicate sono state già eseguite e risultano di pieno gradimento dell'Amministrazione, per cui si rende necessario provvedere alla liquidazione delle relative fatture e precisamente:

 

Ditta Zastra di Reggio Emilia

L.  660.848

Ditta Vittorio Accardo di Alghero

L.  110.595

Ditta Giuseppe Marras di Alghero

L.  206.000

 

La ditta Zastra di Reggio Emilia ha fornito:

n° 30 tavolini per aula scolastica con relative sedie di ferro ad un posto, struttura portante in tubi di acciaio smaltato a fuoco nei colori verde-bianco e rosso al prezzo di L. 8.000 ognuno e per complessive L. 240.000

n° 8 lavagne ardesia 100 x 120 montate su cavalletto in legno a forte spessore con apparecchio per graduare l'inclinazione al prezzo di L. 10.500 ognuna e per un totale di L. 21.000

due cattedre in tubo acciaio, piano in legno ricoperto cm 70 x 110 x 77 al prezzo di L. L.17.000 e complessivamente L. 34.000

due sedie poltrone per dette in tubo di acciaio ognuna L. 4.800 con un totale di L. 9.600

n° 30 banchi per la V° elementare monoposto monoblocco in tubo di acciaio, seggiolino ribaltabile in faggio evaporato a L. 7.000 ognuno e complessivamente L. 210.000

 

oltre L. 64.000 per imballo e trasposto e L. 19.248 per I.G.E., con una spesa totale di L. 660.848.

 

La ditta Accardo Vittorio di Alghero ha fornito:

n° 30 tavolini in legno di faggio  al prezzo di L. 3.650 ognuno, pari a L.109.500 oltre L. 1.095 per I.G.E., con un totale di L. 110.595.

 

La ditta Giuseppe Marras di Alghero ha fornito:

n° 10 cattedre in legno di abete rivestite di masonite, con due tiretti ed u no sportello ciascuna, fornite di serratura, lucidate a spirito e relative predelle di cm. 150 x 150 x 19, al prezzo di L. 20.000 ciascuna e per complessive L. 206.000 comprese L. 6.000 per I.G.E."

 

Queste sono le ultime delibere da me trovate nell'Archivio Storico del Comune di Alghero che documentano l'iter della Scuola fino alla sua inaugurazione avvenuta nel 1954.

Ora mi occuperò di raccogliere le testimonianze di persone che nel 1951 e anche più avanti hanno trascorso parte del loro tempo tra le mura delle "Scuole Nuove".

 
 
 

Le "Scuole Nuove" aprono

Post n°12 pubblicato il 20 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

IL PRIMO OTTOBRE 1951 il caseggiato, ancora in via di completamento, apre dieci aule per ospitare le prime dieci classi.

Sentiamo adesso i ricordi di un'insegnante che quel primo ottobre era presente, pronta ad accogliere le bambine della prima classe che le erano state affidate.

 

INTERVISTA A UN'INSEGNANTE

L'intervista si è svolta presso l'abitazione della signora Santandrea il giorno 7 febbraio 2007 ed è stata raccolta da una sua ex alunna, l'insegnante Laura Angius.

Le domande erano le seguenti.

Quando fu inaugurata la scuola dedicandola a Maria Immacolata?

Può descrivere i preparativi per l'inaugurazione (scelta degli alunni per il coro, canti eseguiti, cerimonia dell'inaugurazione, autorità presenti, ecc.).

Che cosa pensavano gli insegnanti della nuova scuola? Quali erano gli aspetti positivi e negativi che venivano individuati rispetto al Sacro Cuore?

Tutti gli insegnanti vi si trasferirono volentieri?

Quanti alunni c'erano in ogni classe?

Come si svolgevano le lezioni? (Orari d'ingresso e di uscita, ricreazione, attività)

C'era la refezione? In quali locali? Chi assisteva gli alunni durante la mensa?

Come erano i rapporti tra insegnanti e genitori?

Ha particolari ricordi dei bidelli?

Altri ricordi personali.

 

PARLA L'INSEGNANTE ANNA SANTANDREA

 

Ricordo che allora le case terminavano con la scuola; oltre c'era la campagna. Dove oggi c'è il campo da tennis c'era il cimitero; dove c'è la sede della Misericordia di Alghero, servizio ambulanza, c'era la casa cantoniera.

La scuola sorse dove c'era la discarica comunale e inizialmente aveva una sola ala: in seguito fu costruita la nuova ala e il caseggiato assunse la configurazione attuale.

 

La scuola dedicata a Maria Immacolata iniziò la sua funzione nell'anno scolastico 1951-52, ma la cerimonia di inaugurazione si svolse qualche anno più tardi, nel 1954.

Ricordo che per l'occasione scrissi un canto che musicai intitolandolo "Inno alla scuola". Ecco il testo:

 INNO ALLA SCUOLA

 

Siamo gli scolaretti della scuola elementare,

Maria Immacolata ci protegge dall'altare.

Ogni giorno qui sostiam

Ben felici d'imparar.

Sempre attenti e diligenti

Il sapere conquistiam.

Scuola d'Italia nostra

Per te cantiam

Perché t'amiam.

Fecondo è il seme che in te germoglia

Fatto d'amore, di fede e di bontà.

Per tutti noi, nei nostri cuori

Tu lo fai crescere e sbocciare

In fiore grande e bello

Che lo fa vivere.

Sarà un sorriso il tuo ricordo

Che nel domani con noi sarà.

Sarà un rimpianto non far ritorno

Perché la vita  lontan ci porterà.

 

 

Per il coro scelsi quindici bambine, ma tutte impararono il canto. In seguito, per riposare dopo una lezione impegnativa, facevo cantare l'inno che entusiasmava le alunne.

Alla cerimonia d'inaugurazione erano presenti: il Sindaco, il Vescovo, le Autorità militari, le classi e gli insegnanti del Sacro Cuore e molti genitori.

La scuola era retta dal Dott. Pala, direttore del 1° Circolo, il quale trasferì nel nuovo caseggiato gli insegnanti più giovani o più disponibili, per motivi personali, al trasferimento. Nel confronto tra le due scuole il Sacro Cuore appariva antico e solido; Maria Immacolata aveva aule spaziose, ma fredde d'inverno. Noi insegnanti portavamo da casa stufe elettriche che, però, dovevano essere accese a turno per non far scattare il limitatore del contatore.

In primavera, per il caldo, i bambini, e non solo loro, dormivano al pomeriggio. Mettevamo il cartone alle finestre per mitigare la calura.

Le classi erano molto numerose: non meno di trenta alunni fino a un massimo di cinquanta. A volte i banchi erano insufficienti. Dal primo anno furono organizzati i doppi turni: quattro ore al mattino, tre al pomeriggio. Quando fu completata la seconda ala del caseggiato la popolazione scolastica era, nel frattempo, aumentata e i doppi turni continuarono.

Inizialmente la ricreazione si svolgeva in aula; quando fu costruito il muro di cinta che delimita il giardino, i bambini trascorrevano la ricreazione all'aperto. La merenda consisteva in un frutto, un piccolo panino, un dolcetto. Anch'io facevo merenda insieme a loro.

Durante la lezione davo ampio spazio agli interessi delle alunne, parlavo con loro, stimolavo la loro curiosità.

Qualche collega usava la bacchetta per farsi ubbidire; era più diffusa la punizione dietro la lavagna o fuori dalla porta.

La refezione era destinata agli alunni bisognosi che ricevevano anche libri, quaderni, e altro materiale scolastico. Alla fine della lezione questi alunni, figli di famiglie meno abbienti, venivano condotti negli scantinati della scuola dove, in una sala mensa, usufruivano della refezione scolastica. L'assistenza era svolta a turno da uno di noi insegnanti. Quel pasto, distribuito ad alcuni bambini della classe, diventava un premio ambito per gli esclusi che si impegnavano sia nel comportamento che nell'apprendimento per accedere alla mensa di tanto in tanto.

I rapporti tra  insegnanti e famiglie erano buoni. Le madri erano più presenti e ascoltavano con rispetto le parole degli insegnanti. I bambini erano più ubbidienti di quelli di oggi grazie a quella collaborazione. Quando, a fine anno, un bambino veniva bocciato, alla consegna delle pagelle versava qualche lacrimuccia, ma la madre accettava la ripetenza perché sapeva che era per il bene del figlio. La maestra era vista come una seconda madre. C'era calore nei rapporti interpersonali.

I bidelli presenti nella scuola fin dall'apertura sono due persone da ricordare.

Maria era l'allegria in persona, amorosa con i bambini; per Natale si vestiva da Befana; a Carnevale indossava una maschera divertente o paurosa.

Il signor Priami abitava con la famiglia in un appartamento situato nello scantinato. Molto gentile, ritardava la chiusura del portone se un insegnante giungeva in ritardo.

Anche il Direttore Pala deve essere ricordato perché era come un padre: ascoltava e consigliava gli insegnanti e scherzava con i bambini.

Ho un ricordo divertente legato al fatto che la scuola era in aperta campagna.

La collega vicina di aula teneva nel cassetto della cattedra una scatola di pastiglie Valda. Avendo notato che diminuivano in quantità consistente esortò le alunne affinché non le mangiassero perché non erano caramelle. Ma le bambine negavano di averne mangiate. Una mattina si sentirono urla atroci. Aprii la porta e vidi passare l'insegnante con le vesti sollevate seguita dalle alunne che si comportavano alo stesso modo. Accorse il signor Priami che entrò nell'aula e trovò un topolino che mangiava le pastiglie. Uscì nel corridoio e disse: -Ihhh ...! Per un topo! E non è neanche grosso!

L'insegnante Anna Santandrea è venuta a mancare il 30  luglio 2015.

 
 
 

Parlano gli ex alunni

Post n°13 pubblicato il 20 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

Le testimonianze degli ex alunni/alunne sono veramente ricche di vissuti che sono ritornati alla memoria dopo un istintivo: "Di quegli anni non ricordo nulla!".

Poi è bastata una foto, un particolare, un nome,  per ritrovare ricordi che si credeva di aver perso. Un sapore inconfondibile, un odore, un suono, un'immagine ricostruita inizialmente a fatica hanno ridato vita a eventi che giacevano sommersi sotto decenni di abbandono.

Ciascuno ha raccontato ciò che ha ritrovato nella memoria in quanto non c'erano domande alle quali rispondere.

MARIA TERESA SPANU

Andando indietro nel tempo mi vengono alla mente numerosi ricordi della mia infanzia. Ricordo che non sono andata a scuola il primo ottobre 1951, ma ci sono andata  nel Gennaio 1952, qualche giorno prima di compiere sette anni.

La mia insegnante era Angelina Biliardi e nella classe eravamo trenta alunne. Quando sono arrivata in classe la maestra era molto preoccupata poiché dovevo recuperare tre mesi di lavoro. Ma ho dimostrato subito buona volontà e ho imparato ben presto a leggere e scrivere.

 Ho iniziato nelle Scuole del Sacro Cuore dove ho frequentato la prima e la seconda classe. Poi, dalla terza alla quinta, la classe al completo è stata trasferita dal vecchio al nuovo caseggiato.

Si entrava a scuola e subito si diceva la preghiera. Si faceva il dettato di italiano e il problema. Queste due attività non mancavano quasi mai. Poi poteva esserci la lezione di scienze, di geografia, storia, religione, o altro.

La mia maestra non aveva la bacchetta, ma qualche volta poteva dare qualche schiaffo o qualche sgridata.

Quando entrava un altro insegnante o un estraneo in classe ci alzavamo tutti in piedi.

La ricreazione si faceva solo a volte, come un premio. Non c'era merenda.

La ricreazione era una sospensione del lavoro; in quei momenti di pausa ci si avvicinava alla maestra, e si poteva fare una chiacchierata con lei che si mostrava sempre disponibile ad ascoltarci.

In primavera si portavano le rose alla maestra e si faceva a gara per offrirle un mazzo di fiori colti nel giardino di casa. Era un gesto di affetto perché per noi la maestra era quasi come una mamma ed eravamo ricompensati da una carezza e un sorriso.

La capoclasse doveva scrivere sulla lavagna i buoni e i cattivi e veniva scelta fra le più brave.

Lei era molto affezionata a noi e non si assentava.  Diceva inoltre che non si doveva bocciare anche perché preferiva evitare i nuovi arrivi.

Ricordo che eravamo chiamate per cognome mentre noi ci rivolgevamo all'insegnante dandole del Lei e dicendo "signora maestra".

I nostri banchi erano fatti di legno tinto di nero; la sedia e il tavolo erano uniti quindi non potevamo avvicinare o spostare la sedia. Sul ripiano c'era l'alloggiamento del calamaio e per scrivere dovevamo intingervi il pennino.

Per gli alunni più bisognosi la scuola dava la refezione che consisteva in un pasto caldo da consumare nello scantinato della Scuola subito dopo il termine delle lezioni del mattino.

Molte di noi volevano partecipare a quel momento di mensa che era visto come un privilegio. La maestra allora tratteneva per il pranzo alcune alunne oltre quelle che ne avevano diritto, e questo per noi era un grosso premio.

In quegli anni i bambini andavano da soli a scuola e le mamme non si preoccupavano perché Alghero era una città tranquilla e le strade erano pressoché prive di automezzi.

Di quegli anni conservo dei precisi ricordi riguardo alcune attività che mi sono piaciute particolarmente.

Tutti gli anni si faceva la festa degli alberi. In quella occasione si usciva dalla scuola per mettere a dimora gli alberelli nelle buche già predisposte lungo le nuove strade della periferia.

Questa non era l'unica uscita. Infatti si andava anche al teatro vecchio per vedere delle rappresentazioni dove i bambini presentavano delle divertenti scenette in italiano, e mi piaceva moltissimo. Allora il teatro era più semplice rispetto al suo arredo attuale.

Un anno abbiamo realizzato con la carta un paese e abbiamo fatto le casette, la chiesa,  il municipio e la piazza con l'aiuto della maestra. Le casette erano  realizzate con cartoncino che veniva piegato e incollato a casa con la collaborazione dei genitori. Era venuto il direttore a vedere il nostro lavoro.

Mi era piaciuta anche una ricerca di scienze. Si ritagliavano le figure da vecchi libri, e si incollavano a seconda della classe di appartenenza. Ricordo che non avendo trovato l'immagine di un serpente avevo messo una biscia e la maestra me lo aveva fatto notare.

Un'altra attività piacevole consisteva nell'inventare delle storie che poi la maestra aveva raccolto in un quaderno.

In quegli anni in conclusione della terza elementare si faceva un esame con la maestra e con due insegnanti esterni.

Arrivati in quinta, chi aveva intenzione di passare alla scuola Media da gennaio non frequentava più la scuola  ma andava a lezione perché occorreva prepararsi all'esame di ammissione alle Medie.

Spesso era la stessa insegnante di classe che ci preparava per questo passaggio.

 

 NINO GNANI

Ho frequentato l'anno scolastico 1956-57 nella scuola della Mercede e il mio insegnante si chiamava Antonio Carta.

Ricordo che eravamo circa 25 alunni. Le lezioni iniziavano alle 8,30 e uscivamo alle 16. L'attività che preferivo svolgere era il gioco del calcio.

Non ricordo gli orari della ricreazione e del pranzo.

Per il pranzo scendevamo nel refettorio che si trovava nei locali sottostanti la scuola ed eravamo assistiti da una maestra e da alcuni collaboratori.

Un particolare ricordo di quegli anni è la festa degli alberi.

Noi bambini preparavamo le buche con l'aiuto degli adulti e poi piantavamo gli alberi.

Vescovo ed autorità locali parteciparono alla giornata ed il vescovo fece una solenne benedizione. Fu una grande gioia per noi alunni perché nacque in noi la consapevolezza di aver partecipato a qualcosa di grande.

foto Gnani

Anno scolastico 1951-52  - La classe di Nino Gnani. Tra i maschietti si nota minor cura nella divisa scolastica. L'insegnante è Antonio Carta.

 

MICHELE PALOMBA

 Ho frequentato Le Scuole Nuove dal 1951. Il mio maestro era Fancellu e in particolare ricordo che all'uscita scendevamo anche le scale esterne mantenendo la fila; poi il maestro ci dava l'ordine di rompere la fila e potevamo andarcene a casa.

Quello era anche il momento di regolare i conti in sospeso con qualche compagno con il quale c'erano stati attriti durante la mattinata.

Naturalmente l'indomani era il maestro a fare i conti con i litiganti e spesso arrivavano severe punizioni.

 

Interno classe

 Anno scolastico 1956-57

Una parte della classe di Michele Palomba. La foto è stata scattata all'interno dell'aula così possiamo osservare i vecchi banchi di legno con la pedana, il sedile fisso e la ribalta verniciata di nero che era il piano di lavoro inclinato verso il basso e ribaltabile verso l'alto per consentire l'uso del cassetto.

I bambini usavano portare il berretto che vediamo sull'attaccapanni alle loro spalle.

 

 

LUISA DETTORI

I primi due anni della scuola elementare li ho trascorsi nelle "Scuole Vecchie". La mia maestra è stata "la C." Era di piccola statura con il viso sempre imbellettato. Portava sempre il cappello. Era molto severa. Quando il caseggiato delle "Scuole Nuove" fu ultimato la mia classe, insieme ad altre, vi si trasferì. La nostra aula era al centro del corridoio del primo piano, sulla sinistra. Era tutto confortevole e ordinato. Qualche volta durante la ricreazione avevamo il permesso di giocare nel corridoio un gioco, come lo definiva la maestra, "molto composto", il girotondo. Si rientrava in classe in fila, ognuno occupava il proprio posto stando attento a non raggrinzire il grembiule nero ed il fiocco bianco. Poi la maestra rifaceva l'appello al quale dovevamo rispondere stando in piedi. Alla fine avevamo il permesso di restare seduti e di parlare solo se interpellate. Seguivamo tutte la lezione ma gli occhi erano puntati sulla stramaledetta bacchetta con la quale era solita picchiarci. Girava per l'aula e se qualcuna sbagliava l' "ortografia" era costretta a riscrivere, anche 50 volte, i termini scorretti.

Quando un'alunna diceva di aver dimenticato a casa il quaderno controllava nella borsa di cartone marrone. Se trovava il quaderno l'alunna veniva punita perché menzognera e perché non aveva eseguito il compito. La punizione consisteva nell'essere posta in un angolo con il viso rivolto al muro. Passava sempre tra i banchi, sfogliava veloce i quaderni e diceva: "Io conosco le mie pecore!"

Spesso poggiava la bacchetta sul banco della malcapitata e sbarrava con una croce il compito eseguito male.

- Con quale mano hai scritto? - chiedeva.

E l'alunna "Con la destra, signora maestra" e porgeva la mano, non il palmo, ma il dorso: "Uno, due, tre, quattro, cinque" contava la maestra. Poi doveva essere mostrato il palmo: "Sei, sette, otto, nove, dieci" contava la maestra. Nessuna di noi fiatava. Le mani, alle volte, per il bruciore si tenevano sotto le braccia.

Allora la cattedra poggiava su una alta pedana e quando lei scendeva la guardavamo con ansia.

Un giorno una madre venne a parlare con lei. Si incontrarono nel corridoio. La madre vociava perché sua figlia era rimasta più di mezz'ora in castigo e lei non approvava questi metodi. La maestra rispose solo:  - Si accomodi e non venga più a disturbarci!".

La madre non ritornò più ma la figlia fu controllata a lungo e sempre con le punizioni. Ai genitori non si poteva riferir niente "Perché la maestra ha sempre ragione".

Un giorno lesse un mio componimento. Disse subito: - Io conosco le mie pecore! Questa non è farina del tuo sacco!" Io alzai la mano per dirle che era stato scritto da me. Mi rispose che forse avevo ragione doto che mio padre era un muratore. Poi perché l'avevo contrariata mi prese per l'orecchio torcendomelo e mi mandò in castigo all'angolo.

Nonostante i suoi comportamenti le volevamo molto bene. Era per noi la maestra "più migliore" delle Scuole Nuove. Dal punto di vista didattico si prendeva  molta cura dei suoi alunni soprattutto di quelli un poco "indietro che vanno a passo di gambero".

LAURA ANGIUS

I cinque anni della scuola elementare hanno rappresentato per me un periodo di serenità.

Andando indietro nel tempo con la mente, posso affermare che, noi alunne della classe, ci sentivamo privilegiate non solo perché avevamo un'insegnante giovane e bella, ma anche perché attuava una metodologia innovativa in un periodo in cui i maestri facevano uso di punizioni corporali. Sapeva mantenere la disciplina trasformando la scuola del leggere, dello scrivere e del far di conto in attività interessanti, dando ampio spazio alle conversazioni per chiarire i contenuti dei testi, per conoscere, per conoscerci.

Ringrazio la mia insegnante Anna Santandrea che mi ha aiutato a porre le basi della mia formazione intellettuale e morale.

Per noi era una seconda madre e, come tale, riusciva a percepire i nostri problemi.

Io ero magrina, gracilina e la signora Santandrea aveva contattato mia madre affinché, dopo la lezione, andassi alla refezione, nello scantinato della scuola per stimolare il mio appetito.

foto classe

Primavera 1952 - La prima elementare dell'insegnante Anna Santandrea fotografata sui gradini della scuola.

Il giorno in cui la maestra era di turno alla mensa io mi recai con il tovagliolo portato da casa, mi sedetti e iniziai a mangiare la minestra.  Ho il ricordo disgustoso del cucchiaio che sapeva di ferro e mi rifiutai di mangiare.

 Le immagini si possono vedere nel blogspot:

http://scuola-maria-immacolata-1951.blogspot.com

 
 
 

Ciņ che ricordo

Post n°14 pubblicato il 22 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

La copertina del sussidiario di terza elementare

GIOVANNA TILOCCA

Nel 1951 i miei genitori mi iscrissero alla prima elementare. Allora abitavo nel centro storico, in via Don Deroma, ma era già in costruzione la nostra casa di Via Verdi, nell'estrema periferia della città. Così fui iscritta alle Scuole Nuove e per tutta la prima elementare dovetti fare un lungo tragitto per recarmi a scuola. Quando poi nell'estate del 1952 mi trasferii in via Verdi l'itinerario per raggiungere la scuola passava per via Sant'Agostino, via XX Settembre e via Cagliari. Infatti al posto dei giardini c'era ancora il vecchio cimitero che fu definitivamente smantellato poco prima del 1960.

La mia infanzia ha il sapore del panimundu e dell'agret, l'odore dell'unghia bruciata dei cavalli e il suono dei ferretti delle mie scarpe.

Sono queste le prime sensazioni che mi arrivano da quel magico mondo di bambina che si presentava pieno di fascino e di incognite, ricco di sogni e speranze.

L'inizio di un percorso umano è sempre molto significativo e segna in maniera duratura tutti gli anni a venire.

Ricordo la gradinata della mia scuola e quei portoni immensi, tanto più grandi quanto più io ero piccola. Li attraversavo ogni mattina con la mia cartella contenente due quadernetti, uno a righe e uno a quadretti, il sussidiario, il libro di lettura e l'astuccio di legno con il coperchio scorrevole dove trovavano il loro posto la matita, la penna, i pennini, e la gomma. Non poteva mai mancare la carta assorbente altrimenti sarei rimasta indietro nel dettato nel momento in cui voltavo la pagina. I pastelli erano quelli corti, ma riuscivano a dare luminosità solari ai disegni che riempivano piccoli fogli di quaderno.

I quaderni avevano allora un aspetto ben poco attraente. Per la maggior parte erano sottili, con copertina di cartoncino leggero nero zigrinato. Le parti esterne erano spesso di colore rosso vivo, quasi ad ingentilire il colore della copertina.

Era difficile per me dimenticare l'occorrente a casa poiché era talmente esiguo che me ne  sarei subito accorta.

Appena arrivata a scuola non sostavo nell'atrio ma entravo in classe e andavo a sedermi sul mio banco che di solito era in prima fila vicino alla finestra. La mia maestra si chiama Anna Santandrea; era giovane e gentile e ha lasciato in me graditi ricordi.

classe terza

 Primavera 1954 - Le stesse bambine in terza elementare. Tutte le alunne hanno il grembiule nero, e il colletto bianco con il fiocco rosso. Molte portano anche un fiocco tra i capelli.

L'insegnante ci guidava nella preghiera che rivolgevamo al crocifisso sistemato sulla parete dietro la cattedra.

Quindi prendevamo il quaderno a righe ed iniziavamo l'attività.

Eravamo tutte bambine;  la lezione si svolgeva in silenzio e senza interruzioni. Dopo il dettato si faceva il disegno ed intanto la maestra correggeva il lavoro.

All'intervallo potevamo andare in bagno ma io non ricordo che avessimo qualcosa da mangiare. Bevevo dal rubinetto del bagno. Allora ad Alghero c'era l'acqua di Briai, che era buona da bere ma era talmente scarsa che durante l'estate le famiglie che abitavano nella periferia facevano provvista con l'autobotte.

Poi si riprendeva il lavoro. Non ricordo con precisione l'ora di ingresso e di uscita ma l'orario complessivo non superava le quattro ore ed era compreso  tra le 8,30 e le 12,30 oppure tra le 9,00 e le 13,00. Poco prima del suono della campana la maestra ci faceva preparare; quindi ci alzavamo tutte in piedi per recitare ancora la preghiera e ci mettevamo in fila per uscire dal caseggiato.

All'uscita, nelle belle giornate, prima di tornare a casa attraversavo la strada e andavo a cercare qualcosa da mangiare tra le erbe della cunetta vicina al cancello del vecchio cimitero che era di fronte alla scuola. Lì ho fatto scorpacciate di panimundu e di agret.

Il caseggiato appena costruito si era rivelato ben presto insufficiente ad ospitare i bambini di una città che cresceva oltre misura a causa della forte immigrazione di famiglie che provenivano dai paesi limitrofi. Nasceva il quartiere di Sant'Agostino e le periferie dilatavano il perimetro di Alghero.

A "Maria Immacolata" si facevano i doppi turni, ma al pomeriggio l'orario era più leggero. Si entrava alle 14,30 e si usciva alle 17,30.

Nel mio percorso per tornare a casa passavo davanti alla bottega del fabbro ferraio che si trovava in via Cagliari non lontano dall'attuale semaforo, sulla destra per chi va verso via XX Settembre. Davanti a quella grande porta mi fermavo incantata ad osservare come venivano ferrati i cavalli. Le scintille sfuggivano dal fuoco dove il fabbro arroventava lo strumento che fissava il ferro all'unghia dell'animale ed era appunto l'odore dell'unghia bruciata che colpiva le mie narici. Ma per me non era un odore fastidioso. Piuttosto mi chiedevo che cosa ne pensasse il cavallo che vedevo così grande e bello, con la zampa trattenuta in alto dall'uomo mentre l'operazione procedeva.

Ricordo il turno pomeridiano anche perché una sera sono venuti a prendermi a scuola i miei genitori. Dovevano portarmi al cinema per vedere il film "Giulio Cesare". Era il film in bianco e nero del 1953 che riprendeva l'opera di Shakespeare con gli attori James Mason e Marlon Brando; gli attori recitavano in versi. La mia maestra mi aveva concesso di uscire, ma aveva precisato che si trattava di un'eccezione anche perché probabilmente era già programmata la visione collettiva del film da parte degli alunni.

Infatti pochi giorni dopo molte classi, compresa la mia, si sono recate al vicino cinema Selva per vedere il film.

Noi scolari abbiamo assistito in silenzio alla proiezione anche se il film era decisamente difficile da seguire a causa della complessità dei dialoghi.

Ricordo poco delle attività che svolgevamo ma ho memoria di una lezione nella quale dovevamo disegnare ambienti geografici. Mi aveva colpito in particolare la parola oasi e la mia fantasia era stata sollecitata dalle palme che avevo disegnato. Ricordo anche le pagine del sussidiari con le norme di buona educazione.

Buone maniere

Questa pagina del sussidiario era seguita da altre tre che spiegavano come si doveva comportare un bambino bene educato in chiesa, a casa, a scuola, per la strada.

Allora mi chiedevo se fosse veramente necessario studiare argomenti che ritenevo scontati.

La pagina che ha avuto in assoluto la mia più viva attenzione è stata quella del sussidiario di terza che raffigurava le piramidi egizie.

pagina egizi

 Ecco la pagina del sussidiario sulla quale mi soffermavo più volentieri.

 

Un altro particolare che mi sovviene è la vendita che allora si faceva di francobolli il cui ricavato doveva andare, se non erro, ad istituzioni che assistevano le persone danneggiate dallo scoppio di bombe che ancora provocavano ferite e mutilazioni agli incauti che maneggiavano oggetti trovati nei campi. I francobolli venivano di solito incollati sulle prime pagine dei libri.

prima pagina

La prima pagina del sussidiario della classe terza. In alto sono stati incollati due francobolli. In quello di sinistra si legge "Campagna Italiana U.N.A.C." , mentre quello di destra mostra una mamma che fa il fiocco al colletto di  suo figlio. Porta la scritta "Pro Patronato Scolastico"

 

Talvolta venivamo sollecitate a cantare dato che la nostra maestra aveva delle buone competenze in musica.

Quando abbiamo fatto la prima comunione la maestra ci ha regalato un libro di fiabe nel quale aveva scritto una dedica. A me piaceva moltissimo leggere e quello fu un regalo particolarmente gradito.

Ricordo anche che una mattina siamo andate con la maestra in un prato alla periferia della città e, se la memoria non m'inganna, qualche volta siamo anche andate al mare nel tratto che viene detto "dietro il conte", cioè dietro la villa del conte Sant'Elia.

I cinque anni della scuola elementare sono come compressi nella mia memoria e a tratti  vengono in superficie brevi attimi: un'immagine, un suono, una frase. Poi mi chiedo se ciò che mi balena è proprio reale o se invece è frutto di suggestione. Il prato mi ritorna di tanto in tanto nella memoria e ogni volta mi interrogo sulla sua realtà, così come l'andata al mare.

Ho ricordi più vivi dell'anno di preparazione per l'esame di ammissione. Da gennaio, come altre mie compagne, avevo sospeso la frequenza della quinta classe e mi recavo nell'abitazione della mia maestra che si trovava sull'attuale via Giovanni XXIII. Era un gruppo di case che sorgevano isolate dopo l'incrocio con l'attuale via Manzoni, sulla sinistra per chi va verso Villanova. Intorno ad un lungo tavolo ci preparavamo all'esame per essere ammessa alla prima media.

A giugno feci l'esame seduta su un banco collocato nel lungo corridoio delle vecchie Scuole Medie nell'edificio che oggi è adibito a Biblioteca Comunale. Indossavo un vestito celeste di pizzo Sangallo. Quello fu per me un momento di cambiamento. Stavo diventando grande e quell'esame lo rendeva chiaro a me e agli altri. Fu dunque un'esperienza importante: fu insieme un punto di arrivo e di partenza o almeno così io lo intesi. E la sua forza sta nella intensa impressione che a tutt'oggi mi coinvolge quando ritorno a quella lontana mattinata di giugno che mi aprì le porte della Scuola Media.

TTT

Aggiungo qui che il caseggiato delle vecchie Scuole Medie poi adibito a Biblioteca è stato oggetto di scavi a partire dall'estate del 2008. Ho così scoperto che sotto il cortile dove noi facevamo l'educazione fisica e in altri ambienti c'era l'antico cimitero medievale di San Michele utilizzato dal XIII al XVII secolo anche per accogliere numerose sepolture delle vittime della peste.

 

copertina sussidiario 

Questa è la copertina del mio sussidiario della classe terza. Aveva 331 pagine, costava £ 860 e comprendeva le seguenti materie:

Religione, Buone maniere, Storia e Geografia, Grammatica, Aritmetica e Geometria, Scienze e Igiene

 

 
 
 

L'Archivio di Stato

Post n°15 pubblicato il 27 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

È arrivato il momento di ascoltare altre testimonianze, quelle degli insegnanti che hanno quotidianamente accolto gli alunni proponendosi di dare loro le basi di una cultura difficile da conseguire per molti poiché  il desiderio di conoscere doveva fare i conti con vari ostacoli e ben pochi strumenti didattici.

Il lavoro che si svolgeva nelle classi è documentato dai registri dove ciascun insegnante doveva scrivere il suo piano di lavoro mensile e i commenti sull'andamento della classe. Per ogni mese c'è dunque un Piano di Lavoro Mensile e una Cronaca.

Devo aggiungere che non tutti gli insegnanti compilavano la Cronaca che a distanza di tempo si è rivelata un'interessante documentazione perché tra le righe si legge la situazione socio-economica della città in quegli anni. E' da rimarcare la preoccupazione che si sente per l'uso del dialetto. Infatti in quegli anni la maggioranza degli alunni aveva l'algherese come lingua madre. Per alcuni l'incontro con l'italiano avveniva a scuola.

L'ARCHIVIO DI STATO

I registri della scuola relativi agli anni scolastici dal 1951-52 al 1956-57 si trovavano nell'Archivio del 1° Circolo. Infatti fino al 1957 la scuola non era ancora un Circolo autonomo, e in città c'era un solo Circolo Didattico. Mi sono recata nella scuola del Sacro Cuore per consultare i registri ma ho appreso che nell'estate 2006 le vecchie documentazioni sono state consegnate all'Archivio di Stato che si trova a Sassari.

In un primo momento ho preso visione dei registri presenti nell'archivio di "Maria Immacolata" ma in seguito, nel giugno 2008, mi sono recata all'Archivio di Stato ed ho consultato anche la documentazione relativa all'anno scolastico 1951-52.  Posso quindi riportare alcune notizie ricavabili da quelle pagine.

All'Archivio di Stato ho potuto dedicare soltanto una mattinata per cui il tempo non è stato sufficiente per analizzare i registri in maniera approfondita. Ho in questo caso privilegiato i dati statistici che ho poi provveduto a tabulare.

C'è anche da notare che i registri del Circolo erano conservati tutti insieme. In ogni registro c'è uno spazio dove scrivere l'indirizzo della scuola e ho trovato citate la via Cagliari e la via Vittorio Emanuele.   Per chiarire meglio occorre aggiungere che le Scuole Vecchie (Sacro Cuore) hanno due ingressi, uno in Via Cagliari e uno in Via Vittorio Emanuele. Le Scuole Nuove (Maria Immacolata) ha l'ingresso in Via Cagliari. Ciò significa che i due caseggiati hanno entrambi un ingresso in Via Cagliari  e in mancanza del numero civico non è possibile distinguerli. Inizialmente ho messo da parte solo i registri delle classi di Via Cagliari mentre non ho considerato gli altri che portavano l'indirizzo di via Vittorio Emanuele o mancavano dell'indirizzo.

Pianta anni 60

La pianta della città negli anni sessanta. I due caseggiati sono evidenziati da due stelline bianche.

In via Cagliari risultano 13 classi, tutte prime e seconde. Ma ho potuto prendere in considerazione soltanto tre registri, gli unici che riportassero l'indirizzo completo della scuola.

Ho anche dato uno sguardo alle Cronache degli insegnanti, ma nessuno di loro ha osservato che si trasferiva nel nuovo caseggiato. In assenza di altri elementi mi sono limitata ad acquisire i dati dei tre registri relativi a tre prime, una maschile e due femminili.

Di seguito riporto una pagina di un registro di una prima femminile dell'anno scolastico 1951-52 con il piano di lavoro e la cronaca dei mesi di Ottobre e Novembre.

 

 ANNO SCOLASTICO 1951-52

CLASSE PRIMA FEMMINILE

(40 alunne iscritte - 38 frequentanti)

 

PIANO MENSILE DELLE LEZIONI

OTTOBRE E NOVEMBRE

Relig. : Gesù è con noi. Il segno della croce. La preghiera del mattino. Dio è dappertutto : osserviamo le cose create per rilevare la grande legge della natura, l'ordine che ci rivela la bontà e la sapienza divina.

Educ. Mor. C. e f. : Occupazioni pratiche che portino il bimbo a sentire la necessità della disciplina, dell'ordine, della pulizia, a sentire come un dono verso Dio, verso gli altri, verso noi stessi, la cura della propria salute. Gare e giochi all'aperto e in classe.

Lingua italiana: Per il linguaggio: conversazioni su soggetti che possano interessare i bambini. Brevi favole e leggende seguite  da conversazioni libere come esercizio di riflessione, memoria e linguaggio. Esercizi atti a correggere i difetti di pronunzia. Traduzione dal dialetto: parole ed espressioni di uso comune. I nomi delle cose che vediamo. I suoni iniziali dei nomi: esercizi sotto forma di giuochi collettivi e individuali. Scomposizione delle parole in suoni. Esercizi sul quaderno, disegnino ad imitazione dalla lavagna con accanto la letterina iniziale del nome o il nome al completo. Esercizi sulla lavagna. Conoscenze particolareggiate delle vocali e delle consonanti r. t. s. l. n. d. b. f. z. m. v. p. e bella scrittura. Poesie a memoria per imitazione.  Giuochi con le letterine mobili.

Storia e Geogr. L'opera di Dio e l'opera dell'uomo. I primi uomini. La storia della casa.

Aritmetica: prime intuizioni numeriche: aggiungere, togliere, tanti, pochi, uno, più, meno.

Esercizi per l'immediata percezione delle quantità da 1 a 5.

Scienze ed Igiene: Osservazioni: animali al lavoro. Visita giornaliera di pulizia: consiglio occasionale e sorveglianza continua per condurre i bambini ad acquisire buone abitudini nei riguardi della pulizia personale e dell'ambiente in cui vivono.

Disegno e bella scritt.  Disegni liberi alla lavagna e sulla carta per conoscere e dirigere l'osservazione dei bambini. Linee, rosoni, greche e altri facili disegni geometrici per imitazione. Gli elementi delle lettere.

 

 

 CRONACA DI VITA DELLA SCUOLA, OSSERVAZIONE SUGLI ALUNNI

 

OTTOBRE

Primo giorno di scuola. Brusio di mamme, cicaleccio di bimbi e bimbette che cercano i loro insegnanti. Quest'anno mi è stata assegnata una prima femminile.

Ben presto l'aula si riempie di bimbette, di numerosi visetti che mi guardano incuriositi, che mi regalano il primo sorriso.

È veramente, per loro, il primo giorno di scuola, il loro primo affacciarsi alla vita non più fatta soltanto di giuochi. Noto la loro commozione, il loro sentirsi già delle donnine nella serietà del grembiulino nero mitigata dal candore del collettino e dall'azzurro del fiocco. "Quando sarò grande andrò a scuola... " mi par di leggere nelle loro testoline quel remoto pensiero e sorrido nell'osservare una bimbetta che stringe ancora tra le mani una borsa... più grande di lei e che, seduta al banco, appare ancor più piccina di quanto sia in realtà.

Stella, Marisa, Pinella, Grazia ... quanti graziosi fiorellini appena sbocciati, quante bimbe da comprendere e da amare. I loro visetti freschi, i loro occhioni limpidi come il cielo sereno, mi ispirano fiducia e tenerezza.

Spero di non rimanere delusa della mia prima impressione. Dal canto mio mi propongo, con l'aiuto del Signore, di fare del mio meglio perché i loro animi s'arricchiscano di tutte quelle buone qualità indispensabili per crescere sane e forti nel corpo e nello spirito; perché esse, sin da piccine, considerino la scuola e lo studio con dovuta serietà e senso del dovere, ed in esse germogli la volontà di rendersi sempre migliori, educate e modeste, sì da essere delle perfette donnine. Hanno chiesto tutto questo i loro cuoricini mentre a mani giunte, pregavano il Signore, e sono certa che egli le esaudirà.

NOVEMBRE

È trascorso di già un mesetto da quel primo giorno di scuola e ... mi pare quasi un miracolo vedere quelle manine stringere le matite e muoversi svelte in gran parte, e sicure, sul foglio nitido del quaderno, nella gioia di comporre con tutti quei segnini che dapprima erano apparsi piuttosto confusi, le prime parole. Giorno per giorno la mia fatica si trasforma in piacere per la loro continua dimostrazione d'affetto e il loro mostrarsi ubbidienti e volenterose ne è la prova migliore.

 

 
 
 

L'Archivio del secondo Circolo Didattico

Post n°16 pubblicato il 28 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951

L'ARCHIVIO DEL SECONDO CIRCOLO DI ALGHERO

 I REGISTRI

 ENTRIAMO ADESSO NELLE AULE  PER VEDERE CHE COSA SUCCEDEVA

Grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico, del personale Ata ed Ausiliario mi è stato consentito l'accesso all'Archivio del Secondo Circolo.  

I registri dell'archivio scolastico del 2° Circolo (Anno scolastico 1957-58)  sono stati da me ampiamente consultati. Attraverso quelle pagine sono entrata silenziosamente nelle aule di cinquant'anni fa, talvolta con l'impressione di partecipare in prima persona a vissuti altrui, tanto erano particolareggiati i Piani di lavoro e le Cronache.

Questa è la seconda volta che consulto un archivio scolastico ma sono di nuovo rimasta stupita nel vedere quante notizie forniscono i registri delle scuole. Avendo il tempo e la pazienza per analizzarli, si ricaverebbe un esauriente spaccato economico, sociale, culturale della città.

Ho trascritto i documenti quasi integralmente e ho limitato all'essenziale i miei commenti che sarebbero stati veramente superflui.

Le classi si dividevano allora in due sezioni: maschile e femminile. Non vi era altra specificazione, nel senso che non vi era la 1 a A, 1a B, 1 a C, ecc., ma soltanto 1 a M (maschile)  e 1 a F (femminile).

I registri di classe avevano una copertina di cartoncino colore marron scuro che riportava i dati della scuola e il nome dell'insegnante.

Sulla parte inferiore al centro c'era un riquadro ben visibile con il logo della Tipografia-Cartoleria-Timbrificio di Sassari che lo aveva prodotto. Un'altra pubblicità molto più evidente (sempre della stessa ditta) si trovava sulla retrocopertina esterna del registro.

La prima pagina, riprodotta qui sotto, fornisce altre notizie.

I giorni di lezione sono stati 175 così ripartiti:

Ottobre: 10

Novembre: 23

Dicembre: 19

Gennaio: 22

Febbraio: 22

Marzo: 25

Aprile: 21

Maggio: 20 

Giugno: 13

Nella pagina seguente si dovevano riportare i dati di ciascun alunno. Nome e cognome, paternità,  maternità, data di nascita, luogo di nascita, occupazione del padre, anno ultima vaccinazione, provenienza da scuola pubblica, ripetenza, data di iscrizione, assistenza del Patronato e indirizzo della famiglia.

Questa pagina si rivela ricca di informazioni. Infatti ci dice quali erano i lavori più diffusi tra i genitori degli alunni, quali vie allora c'erano ad Alghero, quanti scolari  fruivano del Patronato Scolastico.

 

Le pagine successive riportano le assenze e qui si nota che alcuni allievi non hanno mai frequentato o si sono ritirati. In un registro risulta che un bambino è deceduto nel corso dell'anno. In media due-tre bambini non frequentavano. Viene poi la pagina delle votazioni che avevano scadenza trimestrale e  scrutinio finale. I voti dal sei al dieci erano scritti con inchiostro azzurra, quelli inferiori al sei erano riportati con inchiostro rosso.

 

 Nella pagina delle votazioni appaiono le materie:

Religione

Comportamento ed educazione morale e civile

Educazione fisica

Lettura, scrittura ed altre attività espressive

Lingua italiana

Aritmetica e geometria

Storia, geografia e scienze (dalla classe terza)

Disegno, recitazione e canto

Attività manuali e pratiche

 

La consultazione dei registri dell'anno scolastico 1957-58 mi ha fatto rivivere le atmosfere di quegli anni, mi ha riportato alla memoria le persone, gli oggetti, i luoghi, i fatti che allora erano il presente.

I documenti hanno fermato il tempo e adesso basta poco perché la mente inizi a ricostruire e forse anche a capire meglio quel vissuto che ha attraversato gli anni in silenzio per riprendere vita all'improvviso, da una pagina di registro.

Mi limiterò a riportare i documenti così come li ho trovati. Non c'è alcun bisogno di commentare ciò che è tanto chiaro. La vita di una scuola nel momento storico in cui si compie: questo c'è nei registri. Inconsapevolmente gli insegnanti hanno contribuito  a delineare aspetti fondamentali della comunità cittadina con la semplice compilazione di elenchi e con la descrizione del loro quotidiano lavoro.

Ho ricopiato fedelmente alcune delle pagine che ho ritenuto più significative.

 

 
 
 

Prima classe femminile. Piano di lavoro

Post n°17 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

ANNO SCOLASTICO 1957-58

Ora troverete il Piano di Lavoro di una prima classe femminile.

 PIANO MENSILE DELLE LEZIONI

 CLASSE PRIMA FEMMINILE

 NOVEMBRE 

 Religione: Conoscenza di Dio. La preghiera. La creazione. Il culto dei morti.

 Educazione morale civile e fisica: Il bambino nella scuola. Intuizione di disciplina. Il bambino nel cimitero. L'ordine sul banco e nella cartella. Come ci si comporta con i compagni e con i superiori. Pulizia giornaliera dello scolaro. Giochi.

Lingua italiana: Prime conversazioni alo scopo di incoraggiare lo scolaro ad esprimersi. Conversazioni su motivi stagionali, sulla caduta delle foglie, su azioni compiute dallo scolaro.

Apprendimento della scrittura

Copiatura di immagini e cose. Riconoscimento delle letterine sotto forma di gioco e di piacevoli esercizi. Lettura giornaliera dell'alfabetiere murale. Composizione di facili parole. Scrittura di filetti, aste, bastoncini e dischetti.

Aritmetica: Una cosa, poche cose, tante cose. Intuizione di zero. Scrittura di zero e uno. Numerare ascendendo e discendendo servendosi di oggetti. I primi calcoli con chicchi di grano.

Canto: Suoni gradevoli e sgradevoli. Imitare i rumori uditi.

Attività manuali: Saper mantenere l'ordine nell'aula, riponendo ogni cosa al proprio posto.

DICEMBRE

Religione: L'Annunciazione. La nascita di Gesù. L'arrivo dei Magi. Natale

Educazione morale civile e fisica: L'esempio di Gesù Bambino. La bontà, l'amore. Aiutare i poveri. Come si formulano gli auguri.

Pulizia ed ordine degli indumenti. Come ci si ripara dal freddo.

Lingua italiana: Conversazioni su motivi stagionali. Recitazione de : Il presepio. Lettura alla lavagna e sul libro di testo.

Difficoltà ortografiche; il raddoppiamento, uso di e/è. Il punto. L'iniziale maiuscola. Dettati e autodettati. Disegnini dal vero.

Aritmetica: Scrittura e lettura dei numeri fino a 7. Numerazione progressiva e regressiva. Composizione e scomposizione. Aggiungere e levare entro Tale quantità. Problemi formulati dagli alunni.

Attività manuali e pratiche: Preparazione del presepio e dell'albero di Natale.

Canto: Canti natalizi.

GENNAIO

Religione: L'infanzia di Gesù. La chiesa di oggi.

Educazione morale civile e fisica: Il perdono. Comportamento del bambino in Chiesa. Rispetto della propria casa e di quella altrui. Il bambino a tavola. Pulizia giornaliera della persona. La digestione. Pulizia dei denti. Ginnastica delle gambe. Posizioni del piede e slanci della gamba.

Lingua italiana: L'inverno, osservazioni sull'inverno e sulla casa. Presentazione del nuovo mese. L'orizzonte si allarga sempre più. Ora possiamo presentare e dettare anche brevi parole non nate nell'aula ma scelte in armonia con l'attività, l'ambiente e la maturità degli alunni. Autodettature. Copiature. Bella scrittura di proverbi.

Attività manuali e pratiche: Saper foderare libri e quaderni

Aritmetica: Intuizione delle quantità 8 - 9 - 10. La decina. Numerazione ascendente e discendente per 1, 2, 3. Composizione e scomposizione del numero in tutti i modi possibili. Il doppio, il triplo, la metà.

FEBBRAIO

Religione: La vita pubblica di Gesù. La preghiera che Gesù ci ha insegnato. Le ceneri

Educazione morale civile e fisica: In questo periodo le fanciulle hanno imparato a far da sé e sono fiere della loro conquista. Le fanciulle sono tutte desiderose di dar prova della loro correttezza: chiedono permesso, salutano  e ringraziano. Nei giorni di sole ci occupiamo delle pianticelle coltivate nei vasi.

Lingua italiana: Conversazioni sul mese e sul carnevale. Raccolta di nuove schede che attirano l'attenzione della fanciulla, e ad aiutarla ad esprimersi mettendo l'articolo davanti a ciascuno dei nomi ricercati e una qualità conveniente. Letture in rapporto alle osservazioni fatte. Molti esercizi liberi di disegno, scrittura e lettura.

Aritmetica: I numeri nel limite del 15. Composizione e scomposizione. Numerazione ascendente e discendente. Idea della dozzina. I numeri pari e dispari.

Attività manuali e pratiche: Cura alle coltivazioni delle piantine in classe.

Classe prima

Anno scolastico 1951-52

La classe di Antonio Pinna ritratta all'esterno del caseggiato con una giovane supplente. Un pezzo di lavagna posto al centro tra gli alunni ci dice che si tratta di una classe prima

MARZO

Religione:   S. Giuseppe. Passione e morte di Gesù.

Educazione morale civile e fisica: Esame di coscienza e propositi di miglioramento.

Primi esercizi fisici.

Lingua italiana: Osservare, riflettere, esprimersi su gemme, fiori, foglie. Letture di pagine e di schede del libro di testo con speciale cura alla chiarezza, alla esattezza della pronuncia. Recitazione, dettature, autodettature, composizioni libere. La domanda e l'esclamazione.

Aritmetica: I numeri da 15 a 20. Composizione e scomposizione. Numerazione progressiva e regressiva. Il doppio, il triplo. La metà, la terza parte. Il gioco della compra-vendita. Conoscenza ed uso delle monete.

Attività manuali e pratiche: Lavori per la decorazione primaverile dell'aula e per la preparazione di biglietti augurali.

APRILE

Religione: La settimana Santa. L'ultima cena. L'istituzione dell'Eucaristia

Educazione morale civile e fisica: Riflessioni sul sacrificio di Gesù. La protezione degli animali. La pulizia della casa in occasione della S. Pasqua. Il sangue: come si cura una ferita. Passeggiate all'aperto e giochi.

Lingua italiana:  Dettati, esercizi grammaticali per un'appropriata espressione, autodettati, composizioni spontanee. Esercizi sull'uso dell'apostrofo, dell'accento, di mp e mb. Uso di c'è, c'era, c'erano. Disegnini ornamentali e dal vero.

Aritmetica: I numeri entro il 20. Le quattro operazioni. Numerazione ascendente e discendente. Calcoli orali e scritti. Problemi illustrati.

Attività manuali e pratiche:   Tutti i lavori inerenti alla pulizia della casa.

MAGGIO

Religione:  La devozione a Maria. La Ascensione. La venuta dello Spirito Santo

Educazione morale civile e fisica: Imitazione della Madonna nell'ubbidienza e nella preghiera. La vita all'aperto. I benefici del sole e dell'aria. Gli insetti amici e nemici dell'uomo. Giochi vari.

Lingua italiana:  Dettati, autodettati, pensierini in relazione agli argomenti trattati. Lettura di facili  racconti  da riprodurre a voce. Studio mnemonico di poesie inerenti ai centri di interesse. Disegno spontaneo.

Aritmetica: Numerazione progressiva e regressiva per 1, 2, 3, 4, 5. Le tabellone del 2, del 3, del 4 e del 5 entro il venti. Ripasso delle quattro operazioni.

Attività manuali e pratiche: Manutenzione e cura dei fiori.

GIUGNO

Il programma è stato ormai completato. In questo mese ho insistito sugli argomenti che più univano le bambine alle cose che le circondavano, cercando di tenere sempre desto e vivo l'interesse e l'osservazione finché si allargassero sempre più i confini della loro conoscenza.

 
 
 

Classe prima maschile. Piano di lavoro

Post n°18 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

PIANO MENSILE DELLE LEZIONI

CLASSE PRIMA MASCHILE

OTTOBRE  

Educazione religiosa e morale:  Conversazione su cose ed avvenimenti che possano condurre alla conoscenza di Dio  Creatore. La Creazione. San Francesco ed il suo amore per le cose create. Gli angeli. Preghiera all'angelo custode. Canto religioso.

Esplorazione dell'ambiente: Osservazioni e conversazioni sulle cose che ci circondano. La Terra prima della creazione. L'opera di dio creatore ed il lavoro dell'uomo. La scuola e l'aula. Pratiche acquisizioni di abitudini necessarie alla vita in comune ed alle più importanti norme igieniche. Giochi all'aperto. Raccolte varie. Prime osservazioni meteorologiche.

Incontro con i numeri: Il bisogno di osservare e di fare punto di partenza (con l'attività del gioco) per la conoscenza dei numeri. Confronto di grandezze e loro gradazione. Contare, calcolare, confrontare in ogni occasione. Rilievo pratico su cose, per l'intuizione di quadrato, circolo. triangolo

Per il linguaggio: Conversazioni i n relazione alle osservazioni fatte. Racconti dell'insegnante e degli scolari. Traduzione occasionale, dal dialetto, di frasi e parole d'uso più corrente. Esercizi collettivi ed individuali con l'alfabetiere illustrato. Dalla sintesi all'analisi dei nomi. Suddivisione della parola in suoni, quindi dall'analisi alla sintesi dei nomi stessi per la scrittura. Esercizi liberi individuali. Recitazione di brevi poesie occasionali.

NOVEMBRE   

Educazione religiosa e morale: La festa dei Santi e il culto dei Morti: l'eterno riposo. Necessità della preghiera. San Martino. Il segno della croce. Angeli buoni e angeli ribelli. Adamo ed Eva. Il loro peccato e le sue conseguenze. Premi e castighi divini Necessità della giustizia e della legge. Necessità di autocontrollo. Incarichi di fiducia. Aiuto reciproco tra compagni. Lavori manuali.

Esplorazione dell'ambiente: Osservazioni degli aspetti dell'ambiente. Lavori del contadino. Considerazioni sul lavoro dell'uomo. La casa dell'uomo e quella degli animali; case antiche e moderne. Esercizi di osservazione. La casa di Dio. La casa degli scolari.

Incontro con i numeri: Scriviamo i numeri accanto al disegno di oggetti. Esercitazioni pratiche per i concetti di aggiungere, togliere, ecc. Esercizi di composizione e scomposizione dei numeri da 1 a 6. I segni + e -

rappresentazioni di operazioni eseguite. Il segno  =

Per il linguaggio: Relazioni libere degli scolari su osservazioni fatte. Molti disegni liberi e in comune. Nuovi esercizi di scomposizione delle parole in suoni e ricomposizione delle medesime con le letterine mobili. Conseguente scrittura delle stesse. Esercizi liberi di lettura e scrittura.

DICEMBRE  

Educazione religiosa e morale: L'educazione religiosa e morale si concentra sulla preparazione al Natale, diventato festa della carità. Dalle conversazioni e riflessioni alle opere. La bontà raggiante della capanna di Betlemme ispirerà le nostre azioni. In modo particolare approfondirà il sentimento di affetto tra i familiari, farà conoscere ai bimbi i doveri verso le persone con le quali vivono.

Leggende natalizie. Dalla storia sacra: Caino e Abele. L'Immacolata. S. Lucia.

Esplorazione dell'ambiente: Continuano le osservazioni sull'autunno e la vita delle piante. Necessità dell'avvicendarsi delle stagioni. Dalla capanna alla casa del presepe: idea intuitiva dell'antico e del moderno. Dai costumi delle statuine del presepe, agli abiti del nostro tempo. Lavoro dell'uomo per ripararsi dal freddo, oltre che per procurarsi il cibo e il ricovero dalle intemperie.

Incontro con i numeri: Se la capacità della scolaresca lo permetterà, giungeremo fino al 9. I numeri nei nostri giochi,. Molteplici esercizi per chiarire sempre più il concetto di differenza, di ripetere, ecc. Associazione della cifra alla quantità.

Dopo numerosi esercizi eseguiti sugli oggetti, primi esercizi di calcolo mentale

Per il linguaggio: Conversazioni e racconti liberi dei bambini e dell'insegnante su argomenti offerti dalla stagione, dall'ambiente, dalla famiglia, dalle feste natalizie.

Studio dei nomi più difficili in rapporto all'ambiente nel quale si lavora. Il compagno del nome: l'articolo. Disegni liberi sulle occupazioni abituali del fanciullo. Esercizi combinati di conversazione, lettura, disegno, scrittura a compendio delle osservazioni e dei rilievi fatti. Prime spontanee esercitazioni scritte. Osservazioni nelle brevi lettore per il rilievo dei diversi valori di ha,a; ho,o.

GENNAIO

 Educazione religiosa e morale: La vita di Gesù. Dal Vangelo. L'infanzia di Gesù. Storia e leggende. Dalla Bibbia. Riflessioni sul nuovo anno. Per l'igiene: consigli occasionali.

Esplorazione dell'ambiente: All'aperto (dove è possibile) Osserviamo le piantine di frumento che, nonostante il freddo invernale, vivono e crescono: alcune piante hanno già le gemme che, ben chiuse, attendono il tepore primaverile. In classe: esame del calendario. Come ci difendiamo dal freddo. Mezzi di riscaldamento antichi e moderni; Mezzi di illuminazione.

Incontro con i numeri: Dopo l'interruzione delle vacanze natalizie riferiremo da capo: da 1 a 9, esercizi come per i mesi precedenti. 10: la decina e le unità.

Calcoli pratici sulle quattro operazioni oralmente prima, scritti poi.

Per il linguaggio: Conversazioni degli alunni con il maestro e con i compagni; racconti liberi dei fanciulli, famiglie di parole ..., sempre in rapporto alle osservazioni fatte e con lo scopo di abituare i bimbi ad esprimersi sempre più chiaramente e correttamente. Letture libere, dettature collettive; recitazione di poesie ecc. esercizi vari per evitare la lettura sillabica; l'accento, l'apostrofo: esercizi di linguaggio, disegno, lettura, scrittura.

FEBBRAIO

Educazione religiosa e morale: Guardiamoci attorno: ovunque sono i segni della Provvidenza divina. Gesù figlio di Dio, dopo anni di vita nascosta e laboriosa, comincia la sua vita pubblica, maestro e taumaturgo. Dal Vangelo: alcuni miracoli di Gesù e alcune parabole. Guardiamoci anche dietro di noi: laboriosità, serenità, gentilezza verso le creature nella nostra vita attiva. Constatazione dei vantaggi dovuti al rispetto delle leggi. Riconoscenza verso le persone che lavorano per noi.

Esplorazione dell'ambiente: La nostra casa; la nostra scuola; il nostro paese. Rispetto per gli animali, le piante e per il materiale scolastico che è di tutti. L'ordine del creato ci insegna ad essere ordinati.

Incontro con i numeri: Da 1 a 15. La decina, la dozzina, la mezza dozzina. I numeri romani ci insegnano la composizione dei primi numeri.

La forma dei solidi geometrici nelle cose. Misuriamo e contiamo.

Per il linguaggio: Conversazioni e osservazioni sulla natura che dà i primi segni di risveglio; sulle prime gemme che sui schiudono. Giochi e gare per abituare i bambini ad esprimersi con proprietà e disinvoltura. Letture in rapporto alle conversazioni. Rileviamo nelle letture le difficoltà ortografiche. Esercizi liberi di disegno e scrittura. Interpretazione di favole e poesie. Dettati ortografici.

MARZO

Educazione religiosa, morale e fisica: Il risveglio della natura: miracolo divino che si rinnova. Che cosa è un miracolo? La resurrezione di Lazzaro. La Quaresima: necessità della preghiera e dell'aiuto di Dio per affrontare le avversità e compiere, serenamente, piccole rinunce.

Rispetto per il lavoro altrui, per i vecchi, per gli invalidi. Dal Vecchio Testamento: storia di Abramo. S. Giuseppe, S. Benedetto.

All'aperto: giochi liberi e ginnastici. Marcia ed ordinativi per imitazione.

Esplorazione dell'ambiente: Marzo ci porta il ridestarsi della natura: gemme, fiori, foglie. Utilità delle piante; potatura primaverile. Alimenti delle piante e nostri. Il vento. L'acqua al servizio dei bimbi per la pulizia personale.

Incontro con i numeri: Da 10 a 20. Contare, misurare, pesare: si ragiona e si calcola. Esercizi come nel mese precedente. Gioco del fornitore per l'intuizione della divisione.

Per il linguaggio: In rapporto alle osservazioni sul ridestarsi della natura, nomi, qualità, azioni. Relazioni orali e scritte sulle cose viste. Letture in relazione agli argomenti trattati. Illustrazione col disegno di poesie, letture, dettature. Esercitazioni di scrittura, lettura, disegno.

APRILE

Educazione religiosa, morale e fisica: Tutta la natura loda Dio, rispettiamola ed amiamola anche noi. Buoni propositi. Domenica delle Palme. Ingresso di Gesù in Gerusalemme. La Passione. La via del Calvario. Morte e resurrezione. Il dono più grande: l'Eucarestia.

Dal Vecchio testamento: Storia di Giuseppe ebreo. Canti pasquali e primaverili.

Brevissimi, quotidiani esercizi per riattivare la circolazione del sangue. Giochi all'aperto. Esplorazione dell'ambiente: Brevi esplorazioni nei dintorni della scuola. Continuano le osservazioni sulla vita delle piante, dei prati, dei giardini, ecc. Relazione tra la vita delle piante e quella degli animali, con particolare attenzione ai fiori del mese, agli uccelli, agli animali da cortile.

Incontro con i numeri: Da 1 a 20. Composizione e scomposizione. Numeri e quantità anche oltre questo limite, se l'occasione ne offrirà il destro. Gare, giochi, piccoli quesiti, anche per sveltire il calcolo orale. Uso pratico delle monete.

Per il linguaggio: Relazioni sulle osservazioni fatte, sulle letture ecc. Osservazioni ricavate dalle letture e dalle relazioni per superare le difficoltà ortografiche e per correggere le frasi dialettali.

Esercizi liberi ed in comune di lettura e scrittura. Compiti di osservazione. Dettatura. Recitazione di poesie. Autodettatura.

MAGGIO

Educazione religiosa, morale e fisica: La mamma di Gesù. Dalla Bibbia: Storia di Giobbe. L'Assunzione. Come ci si comporta in casa, per la strada, ai giardini, in tram. Norme di vita dedotte da fatti occasionali, da letture, da racconti.

Giochi liberi: come il mese precedente.

Esplorazione dell'ambiente: Conversazioni e osservazioni sull'evidente influsso della rotazione stagionale, sulle coltivazioni con particolare riguardo ai prodotti agricoli del luogo nel quale ha sede la scuola. Il grano, farfalle, api, formiche, insetti utili e insetti dannosi. Il mare e i suoi tesori.

Incontro con i numeri: Calcoli orali e scritti da 1 a 20. esercizi di ricapitolazione, sempre in rapporto all'ambiente

Per il linguaggio: Piccole storie di fiori, farfalle, del chicco di frumento. Lettura di piccole poesie che ci possono suggerire raccontini piacevoli, dialoghi tra animali. Dettature e autodettature, ecc.

GIUGNO

Ripasso generale del programma

 

IL PROBLEMA DELLA LINGUA

Una delle preoccupazioni dei docenti era allora l'uso esclusivo dell'algherese in famiglia. Alcuni bambini evidenziavano difficoltà nell'apprendimento dell'ortografia e della dizione italiana come si vede dalla seguente annotazione trovata in un piano di lavoro.

DAL PIANO DI LAVORO DI UNA CLASSE SECONDA MASCHILE

31 marzo

L'ambiente e la lingua

Correzione di forme dialettali nell'espressione e di inflessioni che risentono del dialetto nella dizione.

 

 
 
 

La Cronaca

Post n°19 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

LA CRONACA

Ogni pagina del registro era divisa in due parti. A sinistra l'insegnante scriveva il piano di lavoro e nella metà di destra annotava i fatti più importanti accaduti nel corso del mese, le sue osservazioni sugli alunni e ciò che riteneva importante per una migliore documentazione del suo lavoro.  Non tutti i docenti compilavano la cronaca.

Riporto di seguito le Cronache trovate nei registri esaminati. Non ci saranno nomi di insegnanti nè nomi di alunni e comunque ho omesso qualsiasi frase che potesse in qualche modo portare a identificare le persone di cui si parla.

 La scuola nel 1957 aprì a fine ottobre a causa dell'epidemia dell'influenza denominata "asiatica" che fu molto pericolosa. Anche questo fatto è documentato dai registri scolastici.

CRONACA DELLA VITA DELLA SCUOLA, OSSERVAZIONI SUGLI ALUNNI

CRONACA DI UNA CLASSE PRIMA MASCHILE

 

Dopo il riposo estivo eccomi di nuovo a scuola contento di riprendere il consueto lavoro al quale dedico tutto il mio tempo, le mie fatiche, contento anche per la nuova sede.

Mi è stata assegnata una prima maschile. Penso sin d'ora all'opera faticosa che mi attende ma non mi scoraggio.

Per questo, guidato dall'esperienza personale e dalla buona volontà mi adopererò con tutte le mie forze per fare tutto il bene possibile agli alunni che mi sono stati affidati.

G. Gentile nel suo sommario di pedagogia ha messo in chiaro che l'atto educativo è di natura spirituale e perciò non soggetto a leggi meccaniche; concessa la verità di questa affermazione, resta da vedere se essa è, come principio, attuabile affidandosi solo all'intuito del maestro e alla sua genialità, o se non richieda dei mezzi atti a mettere l'educatore nelle condizioni migliori per esplicare il suo compito.

Propendo personalmente per questa seconda versione, giacché la tecnica educativa e quindi il metodo non sono qualcosa di statico ed immutabile in ogni momento e in ogni luogo, ma si piegano alle esigenze particolari e varie dell'individuo, così che la sua personalità si esprima liberamente e spontaneamente si affermi.

Stabilita questa premessa, come ogni educatore al quale venga affidata una prima elementare, all'inizio del nuovo anno scolastico mi sono appunto posto l'interrogazione "metodo" va bene ma Quale sarà il più facilmente applicabile, plasmabile, considerate le condizioni ambientali, la mentalità generica, il grado di educazione acquisito nelle famiglie per questi fanciullini, novizi della scuola?

Escludo a priori il metodo globale che, per essere attuato nel modo più completo, esige un'attrezzatura scolastica che a noi manca; volevo anche del resto rifuggire dal metodo tradizionale che, è chiaro, frustra nel fanciullo lo spirito d'iniziativa e di ricerca e, nel maestro, lo stimolo alla cooperazione che potrebbe invece essere elemento primordiale nel fondamento della sua opera educativa e, indubbiamente, attivissimo coordinatore nell'esplorazione del mondo infantile così ricco d'imprevedibili sorprese. E dunque come attuare il mio metodo educativo? Sinceramente, ho lasciato fare ala mia intuizione, scegliendo secondo l'esigenza del momento relativo al fanciullo, al suo stato psicologico, l'accorgimento più opportuno.

Ho permesso nelle prime settimane di lezione che i bambini si sbizzarrissero a loro piacimento con carta e matita, affinché, liberi nella vita fino ad allora, non sentissero come un'incrinatura dello spirito, il primo contatto con la disciplina della scuola.

Abbiamo conversato, io e loro, molto a lungo; ho scoperto così nei bambini, altrettante sensibilità da rispettare e curare nell'indirizzo migliore.

L'insegnamento del leggere e dello scrivere mi risulta pressoché facilitato dall'entusiasmo di molti degli alunni. Inserita "per amore d'ordine" la compilazione di paginette di scrittura sillabica nel "caos" del lavoro spontaneo, già si comincia a respirare aria di coordinamento e intuizione per la composizione delle parole con i vari suoni.

Pur non avendo indirizzato gli alunni per uno studio globale delle lettere, per il naturale stimolo della curiosità insoddisfatta, essi hanno impresse nella mente molte più lettere di quante sul quaderno ne abbiano tracciate, così che la lettura e la scrittura delle parole contenenti suoni che normalmente diventano familiari a distanza di mesi, sono per loro una conquista compiuta.

Non avevo notato con tanta crudezza come appunto in quest'anno, quanta difficoltà presenti la "rieducazione" dei ripetenti.

Incalliti negli errori più balordi, lasciano scivolare i richiami del nuovo insegnamento con l'indifferenza assai pericolosa di chi "sa tutto". Ho voluto ignorarli come vecchi cittadini della scuola, questi miei ripetenti, presentando anche a loro l'a.b.c. come novità da conoscere. E finora mi pare di aver ottenuto un qualche soddisfacente esito almeno per qualcuno di essi. Di due, infatti, ho poche buone speranze.

Si annuncia il Natale con un cielo più terso e un'aria più gelida. Un nuovo Natale foriero di speranze e augurante "pace agli uomini di buona volontà". Penso con trepidazione a quei fanciulli che non possono sentire il calore delle feste natalizie in seno alla propria famiglia confortati dal sorriso della mamma

 

Nelle prime classi colpisce il numero dei ripetenti, soprattutto nelle sezioni maschili. Spesso i ripetenti non frequentano e forse non avevano frequentato neppure durante gli anni precedenti. Le bocciature riguardano proprio coloro che risultano assenti. Un'altra particolarità è che alcuni bambini di sette anni non sono ripetenti. Ciò può significare che sono stati iscritti alla scuola con un anno di ritardo.

Nelle classi femminili ci sono meno iscritti, meno ripetenti e meno assenti.

In una classe maschile ci sono  sette alunni ripetenti di cui uno è del 1946

 

CRONACA DI UNA PRIMA MASCHILE

 

22 ottobre

Eccomi di nuovo a scuola a contatto dei piccoli che dalla scuola materna vengono avviati per la prima volta alla scuola primaria. Molti vengono volentieri, quindi mi è facile avvicinarli. Altri, che non sono stati mai in nessun tipo di scuola, piangono e protestano.

30 ottobre

Mi animo di pazienza e di bontà, regalo biscotti, caramelle, penso che ho davanti piccole creature sensibili ed ancora bisognose dell'aiuto della mamma.

Il ritardo dell'apertura delle scuole, per ragioni profilattiche, in quanto la città è stata investita dall'epidemia influenzale "Asiatica", ha fatto sì che fino ad oggi si facessero solamente pochi giorni di lezione. Ben poco quindi si è potuto fare.

8 novembre

Il tempo è stato appena sufficiente per il lavoro preparatorio necessario per gettare buone basi.

Ho cercato di cogliere le occasioni che nascono spontaneamente nella scuola per fare oggetto di lezioni concrete ed interessanti, mai dimenticando l'unità didattica.

19 novembre 1957

Inaugurazione dell'anno scolastico. Gli alunni, accompagnati dall'insegnante, si sono recati nella cattedrale, dove hanno ascoltato la S. Messa celebrata da S. E. il Vescovo.

21 novembre

Festa degli alberi

10 gennaio 1958

Ho avviato i piccoli ad una disciplina graduale e l'ho ottenuta più come una necessità riconosciuta che come imposizione.

Non ho dimenticato di usare la pazienza e la bontà.

Con tali mezzi ho ottenuto buoni risultati anche nel profitto.

20 gennaio

La maggior parte degli alunni mi segue bene. Alcuni invece nonostante la loro e la mia buona volontà non riescono ad imparare, non fanno alcun progresso. Ho fatto presente ciò ai genitori.

27 febbraio

Le continue frequenti assenze registrate in questo mese sono dovute ad una delle più caratteristiche malattie infantili: il morbillo.

18 Marzo

In pari data ho avuto quattro distintivi della Dante Alighieri. Ho spiegato ai bambini l'importanza della giornata della Dante.

Nota : La Società Dante Alighieri è sorta in Italia nel 1889 come Ente morale e ha il compito di tutelare e di diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo, oltre che tenere vivi, negli italiani all'estero, i legami culturali e spirituali con l'Italia.

24 Marzo

Ho avuto dal signor Direttore due libri che ho assegnato ai più volenterosi.

29 Maggio

In pari data ho ricevuto cinque blocchetti di dieci francobolli per la lotta antitubercolare per l'importo di £ 500.

 

CRONACA DI UNA PRIMA MASCHILE

22 ottobre

Eccomi di nuovo a scuola.

Come l'anno scorso sono a contatto con piccoli che della scuola nulla sanno o, forse, la conoscono male.

Molti bimbi vengono volentieri, quindi è facile avvicinarli; altri meno, altri ancora protestano e piangono.

Mi armo perciò di pazienza e di bontà pensando che ho davanti piccole creature sensibili e ancora bisognose dell'aiuto della mamma.

30 Ottobre

Il ritardo dell'apertura delle scuole, rispetto al calendario scolastico, ha fatto sì che in questo mese di ottobre si facessero solamente 10 g. di lezione.

Ben poco quindi si è potuto fare.

Il tempo è stato appena sufficiente per il cosiddetto periodo preparatorio, necessario per gettare buone basi. Ho cercato di cogliere le occasioni che nascono spontaneamente nella scuola per farne oggetto di lezioni concrete ed interessanti, mai dimenticando l'unità didattica.

21 gennaio

Ho avviato i piccoli ad una disciplina graduale, e l'ho ottenuta più come necessità riconosciuta che come imposizione. Non ho mai dimenticato di usare la pazienza e la bontà. Con tali mezzi ho ottenuto buoni risultati anche nel profitto. La maggior parte degli alunni mi segue abbastanza bene. Alcuni, invece, nonostante la loro e la mia buona volontà, non riescono ad imparare, non fanno alcun progresso. Ho fatto presente ciò ai genitori e, come avevo immaginato, mi hanno detto che i loro bambini erano immaturi.

Hanno sì, sei anni ma il loro sviluppo fisico-psichico è in notevole ritardo.

27 febbraio

Le continue e frequenti assenze registrate in questo mese sono dovute ad una delle più caratteristiche malattie infantili: il morbillo. Quasi tutti i miei alunni ne sono stati colpiti e perciò sono rimasti lontani dalla scuola per più giorni consecutivi.

 

30 Marzo

Portare fuori dall'aula i bambini, fare molte lezioni all'aperto. Portare i bambini ad osservare direttamente gli oggetti, le persone, le cose.

Questo è quanto mi ero proposta di fare in questo mese.

Ma non  è stato possibile. La primavera è giunta con la pioggia e col freddo forse più intenso che nei mesi scorsi e così ho dovuto necessariamente rimandare tale mio proposito.

 

 
 
 

Classe seconda maschile. Cronaca

Post n°20 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 

CRONACA DI UNA SECONDA MASCHILE

21 ottobre

Oggi, con notevole ritardo, ha inizio l'anno scolastico. Tale ritardo è stato causato dall' "asiatica"  che ha colpito moltissime persone. Mi trovo dinanzi a 30 bambini della seconda elementare: di questi soltanto 11 bambini erano miei alunni in prima; gli altri, per la maggior parte ripetenti, non li conosco. Mi propongo di studiarli individualmente per trovare, quanto prima, il metodo migliore per il buon svolgimento del programma.

11 novembre

I miei alunni, tornati a scuola piuttosto svogliati dopo i quattro giorni di vacanza, si sono ora alquanto ripresi. Hanno infatti studiato con buona volontà una facile poesia, composto qualche bel pensierino e studiato la tabellina del 2.

Sono però, a quanto posso vedere, dei bimbi piuttosto trascurati dalla famiglia. Trascurati dal lato pulizia, ordine, puntualità a scuola. Debbo però tenere presente che quasi tutti appartengono a famiglie di disagiate condizioni economiche; vivono in case molto misere, con tenore di vita molto basso e spesso entrambi i genitori mancano da casa per ragioni di lavoro lasciando i bimbi soli per l'intera giornata.

25 novembre

Nella mia classe i ripetenti sono molti: 12 su 30 iscritti. Fra essi vi sono cinque bambini al di sopra dei dieci anni, che rivelano scarsissima intelligenza, poca capacità di apprendere. Altri due, invece, che avrebbero la possibilità di imparare molto facilmente e con poca fatica, dimostrano una grande indifferenza per tutto ciò che si fa a scuola e trascurano i compiti a casa. Mi auguro che le famiglie, già da me ripetutamente sollecitate, vogliano quanto prima intervenire.

13 dicembre

In classe c'è un gran fermento in questi giorni: si avvicina il Natale. Oltre all'entusiasmo per le prossime vacanze, i bambini dimostrano una grande ansia per i regali che riceveranno. Ognuno già prepara la letterina d'auguri per i genitori ed i più volenterosi hanno già imparato la poesia da recitare in famiglia. Tutti, o quasi, fanno più volentieri il loro dovere e sono più puntuali a scuola. Un bambino che ha tutti e due i genitori che lavorano fuori di casa, continua a marinare la scuola. È un bambino che, praticamente, vive da solo: gli manca l'affetto che solo la presenza continua della mamma casa, potrebbe dargli. Farò del mio meglio per fargli sentire  che anche a scuola c'è qualcuno che gli vuole bene. 7 gennaio Torniamo a scuola dopo le vacanze di Natale. I bambini sono contenti di ritrovarsi e si raccontano l'un l'altro come hanno trascorso i giorni di vacanza ma soprattutto parlano dei dono che hanno ricevuto. Però oggi gli assenti sono molti: 7. Fra questi 4 hanno l'influenza. Cerco di non affaticarli troppo oggi, per non far sentir loro, troppo bruscamente, che le vacanze sono finite e che è ora di riprendere il nostro lavoro.

18 gennaio

A scuola c'è freddo. I bambini esitano di togliersi il cappotto. Entrano intirizziti e con le scarpe bagnate. Oggi, infatti, piove. Concedo loro 10 minuti  per potersi un po' scaldare  fra i banchi. Il numero degli assistiti dal Patronato è salito, per fortuna: prima erano 10 , ora sono 13. Di questi 3 frequentano il Centro, gli altri 10 pranzano alla refezione all'uscita di scuola. Il pasto è caldo ed abbondante ed i bambini sono contenti. Inoltre ad un mio alunno, sono stati donati gli occhiali di cui aveva assoluta necessità.

24 gennaio

Tre alunni sono assenti da scuola perché ammalati. Sono tutti e tre bambini che lasciano a desiderare dal lato profitto. Uno è svogliato e viene a scuola senza aver fatto il piccolo compitino che assegno per casa e non ha ancora imparato le tabelline che abbiamo studiato. Il secondo è un bambini gracile che è stato un anno intero assente da scuola per malattia. Ha quindi dimenticato molto e non ha la capacità intellettuale di potersi sollevare alla pari dei compagni. Ho avuto per lui cure individuali e particolari ma, finora, nessun risultato positivo. Quasi nelle stesse condizioni è il terzo, un bambino che abita in campagna. È stato assente da scuola per tutto il mese di ottobre e di novembre. Ha iniziato quindi con notevole ritardo e spesso non viene per il cattivo tempo. Ma il suo sguardo è vivo, l'intelligenza è pronta e spero che riuscirà, quanto prima, a raggiungere intellettualmente i compagni.

28 gennaio   Anche oggi un alunno ha marinato la scuola. Peccato che continui a fare così! Ho cercato di fargli capire il suo dovere, di dimostrargli il mio affetto, di prenderlo, quasi da uomo, niente! La mamma dice che non c'è niente da fare contro la svogliatezza e l'ostinazione del suo figliolo, ma penso che non sia proprio così. Basterebbe un po' più d'amore e di comprensione a casa, meno busse e forse sarebbe a scuola tra i più meritevoli e per profitto e per condotta.

17 febbraio. Oggi mancano 8 bambini. So che qualcuno di essi è ammalato d'influenza; due non sono venuti certamente per il cattivo tempo, poiché abitano in campagna e oggi il cielo è completamente coperto. E gli altri? I bambini presenti a scuola sono eccitati, forse da questi giorni chiassosi di fine carnevale. Non fanno altro che parlare di maschere, di frittelle, di trombe, di coriandoli. Colgo l'occasione per far loro comporre, in foglietto, dei pensierini sul carnevale. Ma anche durante lo svolgimento del tema si sentono continui bisbiglii e soffocate risatine: cercano, come possono, di trattenere la loro gioia ed il loro entusiasmo per le mascherate che hanno in mente di fare nel pomeriggio. Li lascio fare fingendo di non accorgermi di nulla poiché sono bambini tutti poveri che certamente conoscono già il sacrificio e la fatica e lascio loro pregustare la gioia e il divertimento, per loro molto grandi, che proveranno nel travestirsi, nel trovarsi assieme, nel combinare qualche scherzo.

22 febbraio

Oggi ho avuto una brutta notizia: è venuta a scuola la mamma di un alunno assente da parecchi giorni, a dirmi che il suo bambino non verrà più perché ha necessità di essere ricoverato in un sanatorio.

5 marzo. È proprio vero, che i più piccoli sono i più svegli. Oggi ho raccontato ai bambini il primo miracolo di Gesù: le Nozze di Cana. Invitati a ripetere i più piccini sono stati i migliori, i più grandi hanno dovuto compiere uno sforzo maggiore.

17 marzo . La temperatura, che nei giorni scorsi si era notevolmente abbassata, è risalita di qualche grado. Tuttavia gli assenti sono parecchi anche oggi. C'è ad Alghero una nuova epidemia di influenza e numerosi sono i piccoli colpiti da parotite o morbillo. Oggi i miei bambini sono alquanto irrequieti: succede sempre così dopo un giorno di vacanza. Ieri infatti era domenica e loro si raccontano l'un l'altro come l'hanno trascorsa. Li lascio fare per un buon quarto d'ora e poi li invito a comporre dei pensierini su come hanno trascorso la giornata di ieri. Il comporre è sempre la materia più difficile ma vedo, con soddisfazione e gioia, che tutti hanno molto migliorato e che un discreto numero se la cava con una certa disinvoltura. La fatica che debbono sostenere li calma e, ben presto, ognuno si concentra talmente nel proprio lavoro che vi è in classe un grande silenzio.

8 aprile

I bambini sono tornati a scuola un po' svogliati dopo le vacanze di Pasqua, ma anche contenti per ritrovarsi fra compagni. Raccontano come hanno trascorsole vacanze, le sorprese che hanno trovato dentro le uova di cioccolata. La giornata è piovosa e buia e molti hanno i piedini bagnati; si sentono molti starnuti ed io temo che mi si assentino proprio ora che siamo quasi giunti alla conclusione del nostro programma.

15 aprile

Abbiamo fatto oggi un dettato sull'elicottero. Ai piccoli è piaciuto tanto, e si sono molto interessati a questo utilissimo velivolo, hanno fatto mille domande. Il dettato, manco a dirlo, è andato benissimo a quasi tutti: i voti sono stati più alti del solito, i quaderni più ordinati, gli errori meno numerosi. Tutti erano attentissimi. L'argomento li ha però eccitati parecchio e si sentiva, per tutto il resto della lezione un brusio a stento contenuto ed un'animazione insolita.

19 maggio

Molti dei bambini assenti per morbillo hanno ripreso a frequentare regolarmente. Anch'io sono dovuta rimanere a casa per una settimana, per motivi profilattici. In questi giorni gli alunni hanno continuato il ripasso che io già avevo iniziato. Riprendo quindi il programma dall'inizio approfondendo particolarmente quelle parti che si sono rivelate le più difficili e curando particolarmente ed individualmente gli indecisi ed i più arretrati. C'è qualcuno che purtroppo dimostra di essere irrecuperabile, almeno per ora.

29 maggio

Rientriamo a scuola dopo sei giorni di vacanza per le elezioni. I bambini dimostrano ansietà e timore per i prossimi esami e qualcuno vorrebbe strafare. Cerco di tranquillizzarli dicendo loro che sarà sufficiente che compiano con diligenza il lavoro che assegnerò di giorno in giorno, non importa accelerare il passo. Si colmano le lacune, si risolvono le incertezze, si cerca insomma, in stretta collaborazione tre me e loro, di giungere felicemente insieme a quel grado di maturazione finale che è stato, per tutto l'anno scolastico, la meta ambita, il risultato da conseguire.

7 giugno. C'è molto caldo a scuola. I bambini dimostrano stanchezza. Però li tiene su il pensiero degli esami vicinissimi. Stanno attenti alle lezioni di ripasso, cercano da soli gli errori sui quaderni, chiedono spiegazioni. Sono più attenti, più buoni.

 

 
 
 

Classi seconde e terze.Cronaca

Post n°21 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

CRONACA DI UNA CLASSE SECONDA  MASCHILE

31 ottobre

L'inizio delle lezioni, quest'anno, è stato ritardato dall'  "asiatica" che ha colpito in altissime percentuali specialmente la popolazione infantile della nostra città. Le aule scolastiche sono state riaperte il 21 ottobre, ma ancora oggi, a dieci giorni di distanza il numero degli alunni che non si sono presentati è notevole: circa la metà degli iscritti.

Mi è stata assegnata una seconda maschile composta da tutti gli alunni che l'anno scorso ho avuto in prima, meno tre che non si sono presentati all'esame di riparazione della sessione autunnale. In più mi sono stati assegnati cinque nuovi alunni provenienti da scuola paterna e tre ripetenti.

5 novembre

Oggi finalmente la mia classe è al completo. Il ritrovarci ancora insieme, tutti quanti, ci ha riempito di gioia ed ha eccitato i miei scolaretti che avevano tutti un ricordo dell'anno passato o delle vacanze da raccontarmi. Abbiamo ricordato anche i tre compagni rimasti indietro e ci siamo rammaricati per loro. I "nuovi"  hanno avuto un cordiale benvenuto e, se prima si sono mostrati un po' restii a parlare, poi, incalzati dalle domande dei compagni, hanno raccontato anche loro ricordi ed esperienze dell'anno passato.

Mi auguro che questo clima di affetto e di collaborazione che oggi si è creato tra le pareti ancora spoglie della nostra aula, regni sempre tra noi e renda il nostro lavoro piacevole e sereno.

7 novembre

Dal Patronato scolastico mi sono stati consegnati due pacchi di quaderni e sono stati distribuiti quattordici libri agli alunni più bisognosi. Veramente, gli alunni che avrebbero bisogno di assistenza sono più di quattordici nella mia classe. Alcune mamme sono venute a trovarmi per chiedermi di far assistere i loro figlioli. Mi hanno raccontato tristi casi di malattie, di disoccupazione e di miseria. E l'aspetto dei loro bambini è una chiara testimonianza della verità delle loro parole.

 Due in particolare mostrano, per esempio, segni di denutrizione per la loro magrezza eccessiva e il pallore giallognolo del viso. I loro grembiulini sono coperti di toppe, le scarpe talvolta sono completamente sfondate e si riempiono d'acqua nei giorni di pioggia. Eppure questi bambini non sono stati assistiti. Il Patronato non ha fondi sufficienti per tante necessità.

Spero che sia maggiore il numero degli ammessi alla refezione.

19 novembre

Con una semplice cerimonia religiosa, che ha riunito tutte le classi della Scuola Elementare  nella Cattedrale per la S. Messa officiata da S.E. Monsignor Vescovo, è stato inaugurato ufficialmente l'anno scolastico. Il nostro Presule ha rivolto agli scolari e agli insegnanti semplici e affettuose parole di incoraggiamento e di augurio benedicendo il nostro lavoro.

21 novembre

Quest'anno hanno preso parte alla Festa degli alberi anche i miei scolaretti di seconda che l'anno scorso ne erano stati esclusi perché troppo piccoli. Con una conversazione avevo preparato i bambini alla cerimonia che li ha interessati e anche emozionati. Ho avuto da loro la solenne promessa che mai più si sarebbero arrampicati sugli alberi che abbelliscono le nostre vie e che sono una continua tentazione per certi discoletti in vena di ascensioni acrobatiche. Sono certa ora che tutti hanno capito l'importanza che gli alberi hanno per l'uomo e che li ameranno e li rispetteranno.

4 dicembre

Oggi ha avuto inizio la refezione scolastica. Contrariamente alle mie speranze solo otto sono gli ammessi. Altri tre vengono assistiti dal centro A.A.I.

Aspetto le solite visite delle mamme dei non ammessi. Purtroppo non potrò far nulla per loro e le manderò, come sempre, dal Presidente del Patronato perché gli espongano i loro casi e ne ottengano l'aiuto nei limiti del possibile.

21 dicembre

Il mio lavoro di questo primo periodo dell'anno scolastico è stato piuttosto difficile e, devo ammetterlo, mi ha dato meno soddisfazione di quanto mi era lecito attendermi.

In quest'ultimo mese, poi, alcuni alunni sono stati assenti per intere settimane per una recrudescenza di febbri influenzali e tali assenze hanno costituito una remora allo svolgimento del lavoro della classe.

La maggior parte dei bambini durante l'estate non ha toccato, letteralmente, una penna o letto una pagina di libro. Si tratta di fanciulli lasciati a se stessi per tutto il giorno da mamme impegnate in lavorii extra-domestici o, peggio, incapaci di capire che il loro compito non è solo quello di mettere al mondo figli e di nutrirli e vestirli alla meno peggio, ma anche di educarli almeno al rispetto verso loro stesse, il prossimo, e le cose proprie e degli altri.

Ho in classe degli scolari che hanno già ridotto il grembiulino in condizioni pietose e lo tengono fermo sul dorso con grosse spille e legacci vari. I piccoli strappi diventano da un giorno all'altro squarci che mostrano magliette sudicie e calzoncini a brandelli tenuti su da spaghi legati in tutti i sensi. È mai possibile che certe madri non conoscano affatto l'uso dell'ago e del filo? Gli stessi scolari hanno sempre la penna rotta o addirittura non l'hanno; i loro quaderni sembrano campionari di macchie tanto varie possono essere le loro origini e quel che si vede della loro pelle fa intuire senza dubbio alcuno che l'acqua e il sapone si usano solo in rare occasioni.

E sono ancora gli stessi scolari che disturbano i compagni, che sembrano sordi ad ammonimenti e rimproveri. Ho chiamato i loro genitori e non si sono mai presentati. Ho cercato di rivolgermi a loro con affetto reso ancora più profondo dall'indicibile senso di pena che provo a vederli, ma ho la triste sensazione che tutto quel che io riesco a far sbocciare nei loro cuori e nelle loro menti venga strappato via appena lasciano l'aula e rientrano nell'ambiente nel quale sono nati e cresciuti.

1 Marzo

Sono rientrata oggi dopo quarantacinque giorni di congedo per motivi di salute.

Durante la prima quindicina di Gennaio, avendo appreso dalla diagnosi del medico che il periodo di riposo e di cura che mi era necessario sarebbe stato piuttosto lungo, ho pensato di stendere un piano di lavoro che servisse fino a tutto febbraio anche al collega che mi avrebbe sostituito in classe. Ritengo di aver fatto bene perché il collega supplente, pur dando ovviamente un'impronta personale all'insegnamento, ha fatto proseguire il lavoro degli scolari secondo il metodo al quale erano abituati e ciò ha reso più facili i rapporti tra il nuovo maestro e gli scolari. Me ne sono resa conto da quanto oggi i bambini mi hanno raccontato e mostrato.

31 Marzo

Numerose e prolungate assenze hanno rallentato il ritmo del lavoro nella mia classe. Un gran numero dei miei scolari è stato colpito dal morbillo e dalla parotite che si sono propagati in città con violenza e rapidità straordinarie. Per il morbillo si sono avuti numerosissimi casi recidivi e complicazioni polmonari che hanno reso piuttosto precarie le condizioni di salute dei bambini.

Non mi resta che sperare sulla grande capacità di recupero che i bambini dimostrano sia per quel che concerne il loro fisico che nell'attività delle loro menti.

30 Aprile

La situazione, rispetto alle assenze,  si è pressoché normalizzata. Una nota a parte meritano poi alcuni scolari che si assentano per uno o più giorni a intervalli più o meno lunghi e di cui i genitori non giustificano mai le assenze. Sono i ragazzi più anziani e svogliati della classe che in determinate occasioni si sono mostrati particolarmente sensibili alle mie esortazioni e ai miei incoraggiamenti e si sono sforzati di far bene, ma che generalmente sono più sensibili all'invito delle scogliere e dei viottoli di campagna e marinano allegramente la scuola. Ne avverto i genitori ma, nella maggior parte dei casi non si presentano. Quando vengono a trovarmi confessano candidamente di "non poterci fare nulla". So perfettamente che è mio dovere far amare la scuola dai miei alunni, in modo che ci vengano spontaneamente e gioiosamente; so anche che ho fatto e faccio tutto quanto sta in me affinché le ore trascorse a scuola siano liete e serene; ho sempre detestato tutte quelle esercitazioni e "lezioni" che fanno sbadigliare insegnante e scolari e quasi tutti i bambini dimostrano con quel che hanno appreso, con la confidenza che hanno in me, con la spontaneità e il trasporto che mostrano nell'apprendere, che la strada che seguo non è del tutto sbagliata.

Ma non so più quel che debbo fare per indurre i piccoli ribelli a preferire la scuola alla strada.

18 Giugno

Ieri è stato l'ultimo giorno di lezione. In complesso posso considerarmi soddisfatta del lavoro della mia classe. Molti alunni mi hanno seguito con profitto talvolta ottimo. Qualcuno è rimasto nella mediocrità; incapacità, malattie, svogliatezza dovuta per lo più a condizioni fisiche spesso preoccupanti giustificano ai miei occhi lo scarso rendimento.

Qualche altro si è mostrato distratto, pigro, indifferente e restio ad assimilare almeno un minimo di  educazione.

Non ho rimorsi, comunque. So di aver fatto tutto quel che mi era possibile, con cuore di madre e di educatrice.

Oggi il Signor Direttore ci ha riuniti, dopo circa una settimana concessaci per la consultazione e lo studio dei nuovi libri di testo, propostici dalle diverse case editrici, per la scelta dei testi che useremo l'anno prossimo.

Come sempre il nostro Direttore ha creato un clima di cordiale serenità e, dopo aver dato lettura della circolare ministeriale, relativa alla adozione dei libri, si è intrattenuto con noi per darci consigli e suggerimenti sugli esami imminenti.

Le sue parole pacate e affettuose sono state incoraggianti e confortanti in questi ultimi giorni della nostra fatica.

 Classe Seconda

La classe di Paola Palomba in seconda  elementare con la maestra Dina Piccinini. Le bambine indossano il grembiule nero "rallegrato" dal collettino bianco tenuto chiuso da un fiocco. Il marciapiede antistante la gradinata è fatto con mattonelle grigie mentre ora è realizzato con mattonelle rosse e bianche.

CRONACA DI UNA CLASSE SECONDA FEMMINILE

24 febbraio

Ho preso servizio come supplente in questa classe.

È una seconda femminile: 19 bambine in tutto che dal 7 marzo si sono ridotte a 18 perché una si è trasferita nella vicina tenuta dell'E.T.F.A.S.  "Maria Pia".

Sono delle bambine che sin dal primo momento che mi hanno vista, mi hanno fatto una buona accoglienza e mi si sono affezionate. Seguono bene quasi tutte: ne ho trovato una soltanto che è la negazione assoluta per l'aritmetica: non ha ancora afferrato il concetto delle operazioni e di conseguenza non sa fare neanche le più facili addizioni senza riporto.

Le altre bambine invece sono abbastanza preparate e seguono senza difficoltà tutto ciò che si fa in classe. Nel programma sono abbastanza avanti, ma questo è dovuto anche al fatto che le bambine sono poche e quindi si può lavorare meglio.

Aprile

Nonostante Aprile sia considerato un mese tipicamente primaverile qui ad Alghero, è stato un mese molto freddo.

Conseguenza di questo sono state tante assenze da parte delle bambine per il maltempo e per le influenze.

Le feste pasquali hanno entusiasmato moltissimo le bambine che le attendevano con ansia. Hanno preparato con tanta gioia i biglietti augurali per i familiari e hanno studiato volentieri, recitandole poi con molta grazia, le facili poesie adatte alla circostanza.

Solo verso la fine di aprile il tempo è migliorato, dopo tanta pioggia è riapparso il sole e la primavera si è manifestata in tutto il suo splendore.

30 Aprile

Lezione all'aperto accolta con generale entusiasmo da tutte le bambine.

Siamo andate su una collinetta da cui si domina tutto il panorama della città sino al mare. Le bambine si sono divertite moltissimo: hanno raccolto fasci di fiori, chiedendo poi spiegazioni su questo o su quello, hanno giocato e cantato allegre canzoncine.

Maggio

Nella nostra città la primavera si è manifestata in questo mese dopo  un aprile freddo e piovoso. Questo improvviso risvegliarsi della natura è stato accolto con grande entusiasmo da tutta la scolaresca e seguito nei più piccoli particolari come lo schiudersi di un bocciolo, il volo di un uccellino, l'improvvisa fioritura di un albero, la pioggerellina.

Le bambine hanno avuto cura di aver sempre fiori freschi nell'aula e assieme abbiamo coltivato alcune piantine. In questo mese ho notato grandi miglioramenti in alcune bambine che sino a poco tempo fa non facevano quasi niente. Un'alunna che guardava l'aritmetica come uno spauracchio, ora ha imparato a fare bene anche le operazioni più difficili.

E come lei anche altre hanno fatto progressi nei dettati, nella lettura e nei facili temini.

Giugno

Le scuole volgono al termine, è giunto ormai il tempo di cogliere i frutti di un intero anno di fatiche. Le bambine che aspettavano con ansia questo mese, sono molto contente, ma la loro contentezza è velata un pochino dalla preoccupazione dell'esame (il primo quasi per tutte).

7 giugno

Lezione all'aperto. Siamo andate vicino al mare, perché ormai fa caldo, abbiamo cantato allegre canzoni e giocato.

Le bambine si sono divertite moltissimo e hanno chiesto molte spiegazioni su ciò che vedevano e che maggiormente destava il loro interesse.

Classe terza

 La classe di Paola Palomba in terza elementare

CRONACA DI UNA TERZA MASCHILE

21 ottobre

Inizio dell'anno scolastico. Mi trovo a letto affetto da epidemia asiatica.

Ho chiesto infatti congedo per motivi di salute. La scolaresca è stata affidata a due colleghi supplenti.

 
 
 

Classi quarta e quinta.Cronaca

Post n°22 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

CRONACA DI UNA QUARTA MASCHILE

21 ottobre

Apertura dell'anno scolastico.

Ritrovo gli alunni dello scorso anno e sei nuovi arrivati: sono pallidi e svogliati; l'Asiatica li ha colpiti e ha prodotto un notevole deperimento e del corpo e della mente. Svolgo le mie lezioni seguite con poco entusiasmo: chi non è sano di corpo non può essere sano di mente. Lo svolgimento del programma è stato quindi un po' stentato e con esito non troppo soddisfacente.

Novembre

Il tempo è brutto, sarei voluto andare fuori a confrontare le strade nostre con quelle antiche e vedere insieme le strade comunali e provinciali invece mi sono limitato, per il maltempo, ad accennare le strade più conosciute e le più frequentate dagli alunni. Mi riprometto di riprendere l'argomento in primavera, per meglio vedere, determinare e fissare le idee dal reale, dall'ambiente.

Dicembre

Dicembre è arrivato, la scolaresca sta meglio in salute, non mancano casi di influenza con colpi di tosse; gli scolari tuttavia sono più vispi, fanno più chiasso, il che è indizio di miglior salute. "Mens sana in corpore". Ciò mi rallegra.

Ecco un mese di intenso lavoro e i fenomeni atmosferici che variano e si susseguono in questa stagione  ci forniscono gli elementi di una lezione viva che non si dimentica, che si ricorda, che piace. Il ciclo dell'acqua è svolto con piacere, lo scolaro ha visto nel susseguirsi dei fenomeni atmosferici l'acqua correre liquida dopo la pioggia, posarsi solida in fiocchi di neve e chicchi di grandine e innalzarsi nell'alta atmosfera sotto forma di vapore, in una bella giornata di sole.

Mentre si parla di neve, nei cuori regna un gran desiderio e si aspetta un grande avvenimento "Il Natale". Quali insegnamenti umani e civili scaturiscono da questo grande avvenimento! Amore, perdono, carità, aiuto fraterno, vita in comune. Mai nessun altro avvenimento può insegnar meglio a volerci bene, ad aver pietà per i miseri. "Date, fanciulli, al fanciullo, date al fratello, all'amico, al nemico perché il Signore è giunto al mondo per dare all'uomo nel grande dono dell'amore l'insegnamento della carità e del perdono."

Gennaio

Si ritorna a scuola ben temprati di forze! Noto, con grande soddisfazione, che non è assente uno scolaro, si vede che si è sentito il bisogno di ritornare al lavoro, al comune lavoro della scuola che è gioia di vivere.

Il piano di lezione mi è presente e penso di svolgerlo con riferimento, tenendo presente l'ambiente dello scolaro. Il programma  in questo mese è stato svolto in tutte le sue parti, il profitto è normale.

I bimbi abbandonati a se stessi e viventi in un ambiente di povertà, direi quasi di miseria. Niente di notevole: bimbi più studiosi e meno studiosi, bimbi più attivi o meno attivi, sforzo di maestro e di alunni per un lavoro proficuo; questo è il risultato di gennaio.

Febbraio

Questo mese è passato in un'atmosfera di lavoro intenso. IL lavoro si è soprattutto imperniato in una lezione morale-civile: rispetto alla proprietà comune ed altrui. Per questo insegnamento mi sono servito di molti esempi di vita nel seno della scuola e mi sono riferito a letture di giornali e riviste. La legge che rispetta la proprietà altrui ci ha portato alle grandi leggi che tutelano  gli uomini. "Rispetta le cose altrui, quindi non rubare". All'uopo ecco comparire i predoni, i pirati, le repubbliche marinare, il castello feudale, i grandi bastioni.

Quanti insegnamenti; non si finirebbe mai. Sarebbe davvero utile se fosse sempre primavera per poter uscire fuori e vedere da vicino ciò che si spiega e far osservare minuziosamente come è la vita che noi viviamo per ritornare in quella degli antichi.

Marzo.

Lo svolgimento del programma ha avuto, come centro di interesse "gli animali" che sono la mano destra dell'uomo, i nostri fratelli in Dio (come direbbe S. Francesco), tanto utili e servizievoli. Come noi dobbiamo amare chi ci ama ed il prossimo che ci circonda perché figli dello stesso Creatore, così dobbiamo amare gli animali creati dallo stesso nostro Dio.

Rispetto agli animali, quindi, rispetto che nasce dall'amore per i servizi che essi ci rendono e per la bontà che deve essere in noi, creature ragionevoli.

Molto ricordato è stato all'uopo "Fido" che gli uomini hanno insignito di  medaglia d'oro.

Sulla vita degli animali sono state fatte molte letture e problemi relativi. Abbiamo parlato di animali che vivono nella nostra regione, animali da mercato che ci nutrono come l'aria, l'acqua e la luce. Svolta è stata anche la parte relativa l'igiene relativa agli animali: come e dove si tengono gli animali e malattie che essi potrebbero trasmetterci. Le lezioni sono state seguite con entusiasmo.

Aprile

Una lucertolina è stata oggetto di una lunga e interessante lezione che ha dato anche modo di fare, per iniziativa degli alunni stessi, un dialogo: "Lo scolaro e la lucertola".

23 aprile

Avevo promesso agli alunni di uscire all'aperto per osservare e godere le meraviglie del risveglio primaverile. Ciò sarebbe stato molto utile, sia per vedere dal vivo la varietà della vita primaverile ed anche per mettere in evidenza nel risveglio stesso di quanto amore siano degne le piante e gli animali che tutto ci danno. L'osservare il risveglio primaverile è argomento di discussione interminabile ma il tempo, ancora umido e freddo, ci ha impedito di uscire all'aperto e le lezioni in argomento si sono limitate a scuola osservando fiori erbe e rami con gemme.

Maggio

Il mese di Maggio che la Chiesa dedica alla Madonna ha dato spunto per parlare dei Santuari e delle Basiliche dedicate alla Vergine.

Come ambiente ho parlato del Santuario nostro di Alghero "Alghero-Valverde".

In questo secondo anno del secondo ciclo ho creduto opportuno di non allargarmi troppo nelle ricerche ambientali; tali ricerche saranno invece aumentate e moltiplicate nel prossimo anno di vita scolastica secondo il piano già tracciato nella mia mente.

Giugno

Il programma è stato svolto in tutte le sue parti.

I lavoro di questo mese è stato di somma importanza per il riordinare, ricordare e ripetere. Esercizi quindi nuovi ma di ripetizione, di coordinazione, di preparazione ai prossimi scrutini.

CRONACA DI UNA CLASSE QUARTA MASCHILE

Sin dal primo giorno di scuola ho ottenuto, per motivi di famiglia, il cambio di classe perciò ho insegnato in una quarta maschile lasciando, sebbene a malincuore, la mia terza femminile. La nuova classe affidatami è composta di trentatré alunni quasi tutti, ad eccezione di quattro, figli di gente poverissima che poco o niente si è curata né della frequenza né del profitto di essi. Molti poi erano così discoli e negligenti che mi hanno fatto faticare parecchio per la disciplina, ordine e pulizia.

Ho adottato tutti gli espedienti e mezzi possibili per attivarli, per renderli migliori.

Ho ottenuto molto, ma non come era mio vivo desiderio.

La frequenza è stata irregolare: le assenze, in buona parte, sono state causate da malattia, altre però per incuria dei genitori e per negligenza degli stessi alunni che, noncuranti della scuola, preferivano starsene all'aperto.

Due si sono ritirati: uno perché aveva già compiuto i quattordici anni ed è stato avviato al lavoro; l'altro perché i genitori hanno creduto opportuno prepararlo in privato per l'esame d'ammissione. Il profitto è stato discreto: gli scolari, specie nel terzo trimestre sono stati molto attivi nelle ricerche e nella compilazione delle schede.

Dei trentun frequentanti, quattro sono stati respinti;

alcuni però sono passati non perché meritassero la promozione, ma colla speranza che un altro anno di lavoro possa colmare la loro insufficienza intellettiva e possano applicarsi con maggiore buona volontà allo studio e trarre da esso un miglior profitto.

CRONACA DI UNA CLASSE QUARTA FEMMINILE

Dal 4 Marzo assumo la supplenza della classe. Una classe forse un po' troppo vivace per cui ho dovuto faticare un tantino per conquistarla. Mi ha favorito in ciò la solennità della Santa Pasqua per cui ogni tanto avevo modo di raccontare episodi della Passione e richiamarle ad una maggiore bontà. Nella lingua provano molta difficoltà ad esprimersi non solo nello scritto ma anche nell'orale per cui cerco si farle parlare il più possibile facendo raccontare episodi ed avvenimenti loro accaduti. Nello studio mi danno da fare cioè nella storia, geografia, scienze non riescono ad esprimersi e ripetere ho cercato di semplificare il più possibile per invogliarle al disegno delle regioni d'Italia ho regalato a tutte carta velina e da decalco. Distribuisco premi ed escogito molti espedienti per spronarle sia nello studio che nella bontà. Tuttavia ancora non ho ottenuto quanto desidero.

Aprile

In questo mese ho intensificato soprattutto la conversazione, le relazioni di episodi di vita vissuta e di fatti accaduti, ho approfittato di ogni occasione per farle parlare e correggere modi di dire ed espressioni errate. Ho notato un leggero miglioramento ma ancora la maggioranza non riesce a formulare ed esprimersi correttamente. Per l'apprendimento dell'aritmetica e della geometria non provano grandi difficoltà, anzi si divertono a formulare le regole della superficie in seguito a dimostrazioni pratiche.

Maggio

Mi è veramente rincresciuto che in questo mese ci siano stati a causa delle elezioni tanti giorni di vacanza per cui non ho potuto svolgere al completo il programma prefisso e in modo particolare la parte religiosa riguardante il mese di Maggio. Ogni giorno leggevo un pensierino e bisognava vedere con che attenzione le bambine ascoltavano e mettevano in pratica facendo i fioretti, cioè i piccoli sacrifici per amore della Madonna, ne hanno riempito una scatola. Io ho cercato sempre con pazienza e costanza di esortarle alla bontà ed è stato per me motivo di soddisfazione quando una collega avvicinandosi alla porta di classe notando il comportamento delle bambine mi rivolse parole di vivo complimento. Io tengo che le bambine quando lasceranno la scuola ricordino più che una nozione vera e propria, un atto di bontà, una buona esortazione.

Giugno

In questi giorni ho cercato di terminare il programma che non ero riuscita a svolgere in maggio (giacché la mia aula era stata designata a sezione elettorale) e al ripasso del programma svolto.

Posso dire che le bambine hanno seguito benino e le ho promosse tutte, pur risentendo la maggioranza di qualche lacuna, tenendo in considerazione il fatto che per tre anni consecutivi, essendo la maestra di classe ammalata, si sono avvicendati tanti supplenti per cui il profitto avuto non è stato logicamente quello che sarebbe dovuto essere. Io spero che l'anno venturo si potranno riprendere bene.

 

CRONACA DI UNA CLASSE QUINTA   MASCHILE

Mese di  Gennaio

Il 13 c.m.  mi è stata affidata la 5a classe maschile dell'insegnante titolare D. N.

Fin dalla prima settimana di scuola ho cercato di essere autoritaria ed energica nel dare ordini, poiché i ragazzi sono molto vivaci.

Mi sono preoccupata anzitutto di mantenere la disciplina tenendo conto delle abitudini acquisite col loro precedente maestro.

Insisto molto per l'osservanza delle norme elementari di educazione civile: come bussare alla porta, chiedere il permesso prima di entrare, salutare e ringraziare.

I negligenti sono pochi e in genere desiderano imparare.

Rivolgo qualche lode al più meritevole per suscitare tra loro una gara di studio e d'attenzione.

Per premiarli leggo dal libro "Cuore" del De Amicis qualche racconto che ascoltano con serietà e talvolta con commozione.

Mese di Febbraio

Insisto ancora per mantenere l'osservanza delle norme disciplinari e debbo essere sempre pronta a stringere i freni ai primi segni di rilassamento per compiere agevolmente la mia opera.

Agli alunni che lavorano con maggior profitto consegno un quadratino di carta con la scritta "dieci". Chi riuscirà ad accumularne dieci avrà diritto ad un piccolo premio.

Tutti eseguono i loro compiti e studiano volentieri. Non solo non hanno timore d'essere interrogati, ma vorrebbero essere chiamati tutti.

Se un giorno trascuro di dare i compiti, li richiedono gli alunni stessi e quasi li pretendono.

Curo maggiormente le materie scritte come l'italiano e l'aritmetica per dar loro una più che sufficiente preparazione agli esami di compimento del 2° ciclo.

Mese di Marzo

Gli alunni frequentano volentieri la scuola e ad eccezione di alcuni partecipano attivamente alle lezioni. Spiego le nozioni di aritmetica  nelle prime ore, quando i ragazzi hanno l'intelletto più sveglio e sono meno stanchi.

Se durante la lezione di geografia ricordo qualche episodio storico faccio un richiamo di storia senza preoccuparmi dell'orario scolastico. Le lezioni occasionali sono quelle che maggiormente riescono gradite.

Lavoro giornalmente per l'insegnamento dell'italiano. In genere mi presentano degli scritti di mezza pagina, perciò dai riassunti sempre più lunghi ho cominciato a dare temi d'esperienza, inducendo i ragazzi a raccontare quello che è accaduto. Cerco soprattutto di risvegliare in loro lo spirito d'osservazione con domande orali e scritte. Si avvicina la S. Pasqua. Colgo l'occasione per spiegare il significato religioso  dei vari riti della Settimana Santa  e per parlare dell'immenso amore di Gesù, che per redimerci è morto sulla Croce per noi.

Mese di Aprile

Nel mese di Aprile ho cercato di finire il programma, in modo da dedicare gli ultimi mesi di scuola all'approfondimento delle varie materie.

Ho notato un lieve miglioramento  nei compiti d'italiano, ma non trascuro d'indurre i ragazzi all'osservazione della natura e alla considerazione degli avvenimenti locali e familiari, mediante conversazioni.

Per lo studio della geografia faccio disegnare, per ogni rispettivo continente una cartina geografica, sulla quale i ragazzi trascrivono i mari, le regioni, fiumi, laghi, monti, città. Mediante tale metodo anche i più negligenti hanno imparato a studiare.

Mese di Maggio

Nel mese di Maggio ci siamo impegnati a fare un ripasso generale sulle materie studiate soffermandoci più o meno su qualche lezione poco assimilata. Con molto interesse i ragazzi svolgono relazioni orali e scritte sui costumi, usi, lavori e prodotti diversi dei popoli dei cinque continenti. Utilizzo tale insegnamento per indurli alla formazione d'uno spirito internazionale. Secondo i principi cristiani capiranno anche che non   esistono rilevanti differenze tra le varie razze.

Prima del periodo delle elezioni a questi futuri uomini ho ritenuto opportuno parlare del loro obbligo di votare e di esercitare tale diritto a vantaggio della Società della Patria e della Chiesa.

 
 
 

Gli esami - Anno scolastico 1957-58

Post n°23 pubblicato il 21 Agosto 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

GLI ESAMI

A fine giugno arrivavano i giorni degli esami per molti alunni.

Dai registri visionati risulta che c'era un esame per il compimento del I ciclo nelle classi seconde elementari ed un esame di compimento inferiore nelle terze.

Infine in quinta arrivava l'esame di compimento superiore o di licenza elementare.

In tutte le prove gli alunni venivano esaminati dall'insegnante di classe e da due docenti di altre classi. Non sempre le prove scritte erano le stesse per tutte le classi parallele.

A titolo d'esempio riporterò alcune  prove relative alle classi che dovevano sostenere l'esame.

CLASSI PRIME

Nei giorni 14,16,17 Giugno si tennero gli esami di idoneità alla seconda classe per quei bambini che, non avendo compiuto i sei anni entro il 31 dicembre 1957, non si erano potuti iscrivere alla prima classe. Costoro si erano preparati con un insegnante privato e si presentavano a giugno per poter accedere alla seconda classe nell'anno scolastico 1958-59. La loro preparazione in lingua italiana si basava sulla capacità di leggere, e di scrivere sotto dettatura con tutte le difficoltà ortografiche; in aritmetica si richiedeva la conoscenza dei numeri entro il 20 e il calcolo orale e scritto sempre entro il 20.

 

CLASSI SECONDE

La prima sessione di esami delle classi seconde per il Compimento del Primo Ciclo si tenne nei giorni 24, 25 e 26 giugno 1958  e la seconda sessione si svolse il 22, 23 e 24 settembre 1958.

Le prove scritte consistevano in un dettato e, per l'aritmetica, in due addizioni e due sottrazioni. Le addizioni richiedevano il riporto, mentre le sottrazioni erano senza prestito. Le prove orali vertevano su una lettura, e su domande relative al testo letto.

Dal registro di una seconda femminile

SESSIONE DI GIUGNO

Dettato: È dolce lavorare. Al mattino, quando la mamma ti sveglia, qualche volta vorresti rimanere a letto. No, non ascoltare la pigrizia, alzati subito e con lena  nuova riprendi la tua fatica d'ogni giorno, perché è dolce lavorare. Chi lavora ubbidisce ai comandi del Signore e si rende utile a sé, alla famiglia, alla società.

Operazioni: 25+14+6; 19+8+13; 86-32; 97-65.

SESSIONE DI SETTEMBRE

Dettato: L'Italia. Quando Dio creò il mondo, volle che una piccola parte della terra fosse più bella delle altre. Volle che su questa piccola parte ci fossero tutte le bellezze del creato: tutto questo volle Dio, ed ecco che fece l'Italia, la nostra patria.

Operazioni: 13+9+34; 26+15+3; 78-23; 89-42.

CLASSI TERZE

Nel 1958 si tennero anche esami nelle classi  terze per il Compimento Inferiore; la prima sessione si effettuò  nei giorni 23, 24 e 25 giugno 1958 e la seconda sessione nei giorni 25, 26 e 27 settembre 1958. Oltre alle prove scritte l'alunno affrontava un'interrogazione su tutto il programma svolto nel corso dell'anno.

 

Dal registro di una terza femminile.

SESSIONE DI GIUGNO

Dettato: Vacanze! Andate bimbi, andate a godere il sole d'oro e l'aria libera. La nostra bella Italia vi offre le sue campagne fiorite, i monti coperti di boschi ombrosi, il suo mare azzurro e tranquillo. Sulle vostre testine brune o dorate sorriderà il bel cielo d'Italia. Dio benedirà i vostri giuochi e vi aiuterà a crescere forti e sereni per la vita che vi aspetta.

Tema "Una persona cara".

Problema: Un barile contiene dal 15,2 d'olio. Quanti litri sono? Si versa l'olio in 8 damigiane. Quanti litri d'olio contiene ogni damigiana?

Disegno: La spiga. Le ciliegie. La spiaggia.

Lavoro a maglia con i ferri.

SESSIONE DI SETTEMBRE

Dettato: L'aria è indispensabile alla vita; bisogna, se vogliamo star bene, respirare aria buona. L'aria migliore è quella della campagna ricca di alberi e più ancora, quella delle selve, in montagna. Per questo i bimbi dei campi e dei monti hanno miglior colorito dei bimbi di città. Andiamo spesso a passeggio, fuori, a respirare la buona aria ricca di ossigeno.

Tema: Come ho trascorso le vacanze estive.

Problema: Si sono acquistati dam 28,8 di tela, necessaria per confezionare 9 grembiuli. Quanti m di tela sono stati acquistati? Quanti m occorrono per ogni grembiulino?

 

Dal registro di una terza maschile.

 SESSIONE DI GIUGNO

Dettato: Il pane. Avete mai pensato, ragazzi, che il pane è il solo cibo che ogni giorno poniamo sulla nostra tavola senza che mai ne sentiamo noia? Le spighe di grano sono ora quasi mature e presto saranno mietute. Nei chicchi d'oro  il pane benedetto che la terra dona alla fatica dell'uomo e che noi ogni giorno domandiamo a Dio nella nostra preghiera.

Tema: Un racconto che avete letto o sentito.

Problema: Un commerciante compra una botte contenente hl 1,26 di vino che paga a £ 95 il l. Quanto spende? Mette il vino in 9 damigiane. Quanti litri contiene ogni damigiana?

 

SESSIONE DI SETTEMBRE

Tema: Come ho trascorso le vacanze.

Dettato: Non vendicarti. Un fanciullo lanciò un sasso contro un melo. Questo, invece di lamentarsi, lasciò cadere ai piedi del ragazzo che li raccolse, alcuni dei suoi bei frutti rossi e saporiti. Così dovremmo sempre fare noi: rendere bene per male.

Problema: Un oste compera hl 32,95 di vino. Il vino viene versato in damigiane da l 9 l'una. Quante damigiane potrà riempire?

 

CLASSI QUINTE

Gli esami di Compimento Superiore o di Licenza Elementare si tennero nei giorni 19, 20 e 21 giugno 1958. Nei giorni 27,29 e 30 settembre si svolsero le prove degli esami di "riparazione". Gli esami comprendevano prove scritte e prove orali che dovevano accertare le acquisizioni dell'alunno. Ricordo che chi voleva passare alle Scuole Medie doveva affrontare un impegnativo esame d'ammissione che richiedeva un'ulteriore preparazione. Chi intendeva presentarsi a questo esame interrompeva la frequenza della scuola elementare a gennaio e andava a lezione da un insegnante privato che, spesso, era lo stesso insegnante di classe.

Dai registri di una quinta femminile e di una quinta maschile.

SESSIONE DI GIUGNO

Dettato: Un lupo vide una capra che pascolava in vetta a un monte roccioso e inaccessibile, e gli venne l'acquolina in bocca per la fame e il desiderio. Le disse: - Ehi, capretta, dico a te! Dovresti scendere. Qui dove sono io, il suolo è più eguale, e l'erba è migliore.

La capretta rispose: - Mi tenti inutilmente, o lupo! Non è questa la ragione per cui mi inviti a scendere; tu non ti curi di quello che mangio io, ma di quello che mangi tu!

Tema: Davanti a una carta geografica.

Bella scrittura: L'uomo è chiamato creatura superiore perché è destinato a salire fini a Dio e a godere la felicità di Dio.

Disegno: A piacere

Problema: 12 manovali scavano un canale lungo dam 14, largo m 1,5 e profondo m 0,8 percependo £ 565 per ogni m3 di scavo. Quanto percepirono in tutto? Quanto percepì ciascun manovale?

 

SESSIONE DI SETTEMBRE

Dettato e Bella Scrittura: Preghiera. Io vi prego, o Dio, che la vostra verità quest'oggi sempre mi guidi e mi consoli. Datemi che io ami i miei fratelli, che io sia degno di giovare al mio prossimo. Gli angeli vostri custodiscano me, la mia casa, la patria mia. Benedite, o Signore, le creature vostre tutte.

Tema: Un aspetto caratteristico della mia città.

Disegno: A piacere.

Problema: Un vinaio ha comprato hl 7,20 di vino al prezzo di £ 7560 l'hl. Ha rivenduto l'intera partita di vino in bottiglie della capacità di l 0,80 ciascuna. Quante bottiglie ha venduto? Quanto ha guadagnato in tutto se da ogni bottiglia ha incassato £ 75?

TTT

I testi rispecchiano una società molto differente dalla nostra. Ancora molte famiglie traevano sostentamento dai campi, dal mare, dall'artigianato. Ricordiamo che la televisione era appena arrivata in Italia e ben pochi possedevano un apparecchio televisivo.

Per i bambini, al di fuori della scuola, le regole erano poche e quasi tutte erano dettate dalla scarsità di risorse economiche. In compenso avevano una libertà che oggi non riusciamo neanche ad immaginare, in strade quasi prive di auto, dove soprattutto d'estate la giornata era un continuo gioco dalla mattina alla notte tra i lidi, le scogliere e gli accoglienti spazi del centro storico o della periferia.

I bambini spesso andavano a curiosare nelle botteghe artigiane: falegnami, fabbri-ferrai, calzolai, calafati, sarti oppure nelle fabbriche del crine che ancora erano attive. Per loro c'era sempre qualcosa da fare e quel primo approccio con il mondo del lavoro portava anche qualche piccolo compenso. Acquisivano le prime competenze, scoprivano i segreti del "fare", entravano di soppiatto nel mondo reale, quello che a scuola non c'era e non ci sarà mai.

Questo commento non vuole essere un rimprovero alla scuola ma piuttosto è un appunto alla società che nella sua evoluzione ha dimenticato che i bambini  hanno necessità di spazi liberi per sviluppare la capacità di autogestione. 

Tutte le scelte hanno un costo e la nostra generazione ha preferito bruciare le tappe di un benessere che, a conti fatti, ha dato molto ma ha anche preso tanto.

 
 
 

Scuola serale e scuola carceraria

Post n°24 pubblicato il 07 Settembre 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

LA SCUOLA SERALE


DAL REGISTRO DELLA SCUOLA SERALE
Nel caseggiato era aperto anche un corso serale per adulti che desideravano ottenere un titolo di studio necessario per accedere ad alcuni lavori.
Nella seguente tabella ho riportato l'età degli iscritti, il luogo di nascita e la frequenza. Gli iscritti sono tutti maschi.

LUOGO DI NASCITA                   ETÀ                      FREQUENZA
Niscemi (Caltanissetta)            27 anni                        Non frequenta
Sedilo                                26 anni                        Frequenta
Zappaneta (Foggia)                  23 anni                         Frequenta
Thiesi                                29 anni                         Non frequenta
Fiumidelisi (Messina)                41 anni                         Non frequenta
Carità (Reggio Calabria)            24 anni                         Non frequenta
Monselice (Padova)                  50 anni                         Non frequenta
Caltanissetta                        39 anni                         Non frequenta
Nocera Superiore                   44 anni                         Non frequenta
Narcao (Cagliari)                    27 anni                         Frequenta
Caronie (Messina)                   30 anni                         Frequenta
Serramanna                         30 anni                         Non frequenta
Quartu Sant'Elena                  20 anni                        Frequenta
Villanovatulo                         25 anni                         Frequenta
Quartu Sant'Elena                  25 anni                        Frequenta
San Sperate                         21 anni                        Frequenta

 

Le attività sono iniziate nel mese di settembre; gli alunni erano un po' speciali poiché erano adulti desiderosi di apprendere la tecnica della scrittura e della lettura. Dei 16 iscritti solo sette si sono presentati all'esame finale ottenendo l'idoneità alla classe seconda. Tra gli iscritti il più giovane aveva 21 anni, il più grande ne aveva 50.
L'età di coloro che hanno concluso con la promozione va da 21 anni a 30 anni.

Da notare che non ci sono iscritti nati ad Alghero e alcuni provengono dal Sud dell'Italia.

LA SCUOLA CARCERARIA

Il Secondo Circolo aveva nel suo organico anche due insegnanti della scuola carceraria. Nell'Archivio Scolastico ci sono i loro registri dai quali si può rilevare che un corso era frequentato da 18 allievi e l'altro da 30 allievi.
Quelle poche pagine hanno un contenuto molto particolare e coinvolgente ma non le riporto poiché ritengo che esulino dall'argomento della presente ricerca.

L'istituzione scolastica si è rivelata ancora una volta una preziosa fonte di documentazione in grado di analizzare a fondo individui e gruppi calati nel loro contesto storico. A distanza di anni si percepisce il valore di parole che, scritte per dovere burocratico, oggi riescono a farci tornare indietro nel tempo più dei libri di storia poiché rispecchiano la quotidianità nella sua essenza.

 

 
 
 

I dati statistici

Post n°25 pubblicato il 08 Settembre 2011 da mariaimmacolata1951
 

La prima pagina del registro

I dati che si rilevano dai registri riguardano il numero degli alunni iscritti, ripetenti, frequentanti, presenti e promossi agli esami di prima sessione, presenti e promossi alla seconda sessione ed infine il totale dei promossi nelle due sessioni.
Dai dati esaminati si nota che in quegli anni c'erano alunni che non frequentavano, ed altri che non si presentavano agli esami di giugno. Dei rimandati a settembre pochi affrontavano l'esame e quasi tutti superavano la prova. Alcuni di loro andavano "a ripetizione" da un insegnante nei mesi estivi per colmare le lacune. C'era anche un discreto numero di privatisti, soprattutto nelle prime classi e in quinta.
Allora le ripetenze erano diffuse e costituivano un decisivo fattore di dispersione scolastica. L'alunno in difficoltà, demotivato e problematico, che non fruiva di adeguati supporti da parte della famiglia, talvolta non riceveva la necessaria attenzione neppure dall'insegnante alle prese con un alto numero di alunni bisognosi di una guida costante.

Fino al 1957 ad Alghero funzionava un solo Circolo Didattico; i documenti erano conservati tutti insieme nell'archivio del Primo Circolo e in tal modo sono stati inviati nell'estate 2006 all'Archivio di Stato di Sassari dove si trovano senza distinzione di caseggiati scolastici. Ciò rende impossibile capire a quali scuole appartengano i singoli registri. A complicare la situazione c'è il fatto che le Scuole Vecchie e quelle Nuove hanno entrambe l'ingresso in via Cagliari.
Le Scuole Vecchie hanno due ingressi: uno in via Vittorio Emanuele e uno in via Cagliari n° 1; le Scuole Nuove si trovavano in via Cagliari n° 13A.
Qui entra in gioco la precisione degli insegnanti. Qualcuno ha indicato nello spazio apposito del registro l'indirizzo della scuola completo permettendo di assegnare il documento alla scuola di appartenenza. Ma molto spesso è indicata solo Via Cagliari senza il numero civico, oppure l'indirizzo manca del tutto.
In assenza di altri elementi ho potuto prendere in considerazione soltanto tre registri che sicuramente sono di "Maria Immacolata".

 

ANNO SCOLASTICO 1951-52

ALUNNI ISCRITTI, RIPETENTI, FREQUENTANTI, ECC.

ANNO SCOLASTICO 1951-52

ALUNNI ISCRITTI, RIPETENTI, FREQUENTANTI, ECC.

La seguente tabella mostra la situazione di tre classi del plesso per quanto riguarda il numero degli iscritti, dei ripetenti, ecc.

UNA CLASSE MASCHILE E DUE CLASSI FEMMINILI

Alunni iscritti, ripetenti, frequentanti, ecc.

Non ho potuto trasferire qui tabelle e grafici che si possono visualizzare nel  blogspot riportato più avanti.

Su 118 iscritti solo 73 hanno concluso positivamente l'anno scolastico 1951-52.
Le classi prime rappresentavano in quegli anni una selezione durissima per coloro che non possedevano i prerequisiti che la scuola richiedeva, a cominciare dall'uso della lingua italiana.

Per un gran numero di bambini la lingua madre era l'algherese e l'impatto con una lingua raramente usata in famiglia era decisamente problematico.
Colpisce il numero di 31 ripetenti in una classe di 36 alunni affidata ad un insegnante che si definisce supplente.

Dai soli dati, senza conoscere altro, comprendiamo che ci troviamo in una scuola dove l'alunno deve lavorare sodo per conquistare un sapere che viene dato in condizioni molto difficili per lui e per l'insegnante, che dovrebbe sopperire a tutta una serie di ostacoli e di difficoltà rappresentate dall'alto numero di alunni presenti nella classe, dalla carenza cronica di materiale in possesso dei bambini, dalla povertà di stimoli utili all'apprendimento scolastico che la famiglia forniva, per elencarne soltanto alcuni.
Naturalmente il discorso parte dal punto di vista della scuola. Infatti in realtà i bambini possedevano un loro vasto bagaglio di conoscenze sull'ambiente, una gran prontezza nell'organizzare giochi e nel darsi delle regole, un'adeguata manualità e creatività, e una preparazione utile ad affrontare le difficoltà della vita. Ma queste capacità non facilitavano l'uso del libro e del quaderno e di solito non erano valorizzate dall'istituzione scolastica.

Ecco dunque spiegate in parte le numerose ripetenze e l'alta percentuale di non frequenze.

 GRAFICO N° 1

Nel grafico n° 1 sono rappresentate le percentuali di promossi (62% -color azzurro), bocciati (24% - color granata) e non frequentanti  (14% - color giallo).                      

grafico 1

http://scuola-maria-immacolata-1951.blogspot.com

 

 
 
 

Anno scolastico 1957-58 Dati statistici

Post n°26 pubblicato il 09 Settembre 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

ANNO SCOLASTICO 1957-58

A partire dall'anno scolastico 1957-58 si è creato ad Alghero il Secondo Circolo Didattico.
Nell'Archivio Scolastico del Secondo Circolo ho potuto esaminare con agio i registri e ne ho ricavato numerosi dati e notizie di grande interesse.

I dati numerici sono stati elaborati e trasformati in tabelle e grafici in modo da offrire una visione abbastanza chiara e completa della situazione di Maria Immacolata nel 1957-58.

Alunni iscritti, ripetenti, frequentanti, ecc.

Le seguenti tabelle mostrano la situazione delle classi del plesso per quanto riguarda il numero degli iscritti, dei ripetenti, ecc. I dati sono presentati divisi per classi e per sezioni maschili (M) e femminili (F).

Tabella N° 2: Tutti i dati per classi e per sezioni femminile (F) e maschile (M)

Tabella n° 3: Sezioni femminili

Tabella N° 4: Sezioni maschili

Tabella n° 5: Tutte le classi

Le tabelle e i grafici si possono consultare nel seguente blogspot:

http://scuola-maria-immacolata-1951.blogspot.com

Nell'anno scolastico 1957/58 risultano 1191 iscritti, di cui 579 femmine e 612 maschi.
Il numero finale dei promossi comprende anche 40 privatisti, più numerosi nelle prime e nelle quinte classi.
Nelle quinte classi inoltre sono registrati agli esami 6 alunni (3 maschi e 3 femmine) in più rispetto al numero degli alunni frequentanti. Tali alunni non sono compresi tra i privatisti che nel registro hanno una pagina a parte e non ho capito a quale titolo siano stati esaminati.

 

Tra i dati spicca l'alto numero di respinti e rimandati nella classe terza che era una classe di passaggio.

Grafico N° 1A: Totale degli iscritti nelle classi maschili e femminili

Grafico N° 2: Percentuale delle ripetenze 

TTT

Tabella n° 5 A
Media degli iscritti e frequentanti per classe

 Nel plesso Maria Immacolata c'erano 41 classi. Le aule disponibili erano 20 e quindi una classe doveva accontentarsi di uno spazio destinato in origine ad altro uso.
Nella seguente tabella si può vedere nello specifico la distribuzione degli alunni iscritti nelle varie classi.

Tabella 5A: Media degli iscritti e dei frequentanto per classe

Grafico N° 3: Iscritti e frequentanti

CLASSI FEMMINILI E MASCHILI A CONFRONTO

Tabella N° 6: Dati numerici

Tabella n° 7: Dati percentuali

LE CLASSI FEMMINILI - DATI NUMERICI E PECENTUALI

Grafico N° 5: le classi femminili

Grafico N° 7: Le classi maschili

 
 
 

L'occupazione del padre - 1951-58

Post n°27 pubblicato il 10 Settembre 2011 da mariaimmacolata1951
 
Foto di mariaimmacolata1951

La seconda pagina del registro conteneva numerosi dati relativi agli alunni. Era divisa in 13 colonne. La prima riportava il COGNOME E NOME DELL'ALLIEVO (ordine alfabetico) e sporgeva dal registro per cui era piegata verso destra; c'era poi il Numero d'ordine, la Paternità, la Maternità, la Data di nascita, il Luogo di nascita, l'Occupazione del padre, Anno ultima vaccinazione, Proviene da scuola pubblica?, È ripetente? Iscritto il, è assistito dal Patronato? , Indirizzo della famiglia dell'alunno.
Soltanto alcuni insegnanti completavano Paternità, Maternità ed Occupazione del padre.
L'indicazione dell'occupazione del padre si è rivelata molto interessante per cogliere la struttura economica e sociale della città negli anni ‘50, prima delle radicali trasformazioni successive.

I tre registri dell'A.S. 1951-52 hanno fornito informazioni sui padri di 118 alunni.
Nei registri dell'A.S. 1957-58 su un totale di 1191 iscritti ho trovato l'occupazione di 473 padri.
Dopo la visita all'Archivio di Stato di Sassari mi sono trovata in possesso di dati relativi a 13 registri che portavano l'indirizzo di via Cagliari. Ho già detto che, per i dati statistici, ho considerato soltanto tre registri che erano sicuramente di Maria Immacolata. Ma, per quanto riguarda il lavoro dei padri, ho creduto utile tabulare i dati di tutti i documenti poiché comunque potevo ottenere un risultato utile per valutare la situazione socio-economica di Alghero nei primi anni cinquanta e per osservarne l'evoluzione fino al 1957.

Nei tredici registri, tutti rigorosamente compilati, è riportata l'occupazione di 460 padri.
Le seguenti tabelle mostrano i mestieri. Inizialmente li ho tabulati specificando il lavoro e in seguito ho raggruppato i dati secondo i tre settori dell'economia: Primario, Secondario e Terziario. Come si vede, alcuni genitori sono classificati "proprietari" e questa è l'occupazione più singolare riscontrata. Per il resto si noti come i settori Secondario e Terziario insieme non raggiungano il totale del Primario.
Per brevità non ho specificato il lavoro di diplomati, di laureati (in gran parte insegnanti), di stipendiati e di impiegati.
La prima tabella e il grafico riguardano i tre registri del 1951-52 sicuramente di "Maria Immacolata"
La seconda tabella e grafico riguardano i 13 registri del 1951-52 che riportavano l'indirizzo di via Cagliari.
La terza tabella e grafico sono relativi all'anno scolastico 1957-58 della scuola "Maria Immacolata".

ANNO SCOLASTICO 1951-52

Le seguenti tabelle mostrano il lavoro dei padri di 118 alunni. (I tre registri di "Maria Immacolata")

Tabella riassuntiva e il grafico N° 7.

Tabella dell'occupazione dei padri di 460 alunni (anno scolastico 1951-52)

Tabella riassuntica e grafico N° 8

Per vedere tabelle e grafici vai al blogspot. Clicca sull'indirizzo che si trova in fondo alla pagina.

 ANNO SCOLASTICO 1957-58

Su un totale di 1191 iscritti ho trovato l'occupazione di 473 padri.
Le seguenti tabelle mostrano i mestieri. Inizialmente li ho tabulati specificando il lavoro e in seguito ho raggruppato i dati secondo i tre settori dell'economia: Primario, Secondario e Terziario. Come si vede, due genitori sono classificati "proprietari" e questa è l'occupazione più singolare riscontrata. Per il resto si noti come i settori Secondario e Terziario insieme non raggiungano il totale del Primario.
Per brevità non ho specificato il lavoro di diplomati, di laureati (in gran parte insegnanti), di stipendiati e di impiegati.


Le seguenti tabelle mostrano il lavoro dei padri di 473 alunni (anno scolastico 1957-58)

Tabella riassuntiva e grafico N° 9

Per vedere tabelle e grafici vai al blogspot. Clicca sull'indirizzo che si trova in fondo alla pagina

Nei registri non si scrive più l'occupazione del padre. È evidente che oggi le percentuali sarebbero totalmente differenti rispetto a quelle degli anni ‘50.

 

Quanti maestri e quante maestre?

Nell'anno scolastico preso in considerazione, il 1957-58, nella scuola Maria Immacolata prestavano servizio 26 maestre e 15 maestri.
In totale c'erano 41 classi così distribuite: 21 classi femminili e 20 classi maschili. Ciò significa che cinque classi maschili erano affidate a maestre.

Con il passare degli anni tra i docenti della scuola primaria il personale maschile si è ridotto sempre più e sembra destinato ad estinguersi.
Ad esempio in tutto il Secondo Circolo di Alghero per svariati anni c'è stato un solo maestro in organico. Nel 2007 è arrivato un altro insegnante per trasferimento da un altro circolo.

Sono evidenti gli aspetti negativi di tale situazione sia nei confronti degli alunni che non trovano nella scuola figure maschili di riferimento, sia nel mancato apporto del punto di vista dell'altra metà della società nella gestione dell'educazione primaria.

Il processo di femminilizzazione della scuola primaria sembra ormai irreversibile e non mi risulta che si stiano prendendo misure al fine di modificarlo.

Grafico N° 10

 TTT

 Per visualizzare le tabelle e i grafici occorre collegarsi col seguente blogspot:

http://scuola-maria-immacolata-1951.blogspot.com

 
 
 

Nel 2006

Post n°28 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

La scuola nell'anno scolastico 2006-2007 ha compiuto i suoi 55 anni di vita.

Vediamo che cosa pensano della scuola gli alunni della classe quinta a tempo pieno.

TTT

D. G.

La mia scuola mi piace molto, ma mi piacerebbe ancora di più se non ci dessero da mangiare quel cibo immangiabile.

Ma oltre a questo mi piace molto andare in biblioteca e prendere DVD o ancor meglio libri, e poi mi piace molto assistere ai discorsi dell'AIL* o dell'antidroga, o comunque dei discorsi fatti in sala video.
E poi mi piace molto fare gli esperimenti di scienze, o fare le gite che iniziano alle dieci del mattino e finiscono alle otto di sera, e poi mi piace molto fare decoupage o andare al computer.

*AIL - Associazione Italiana Leucemie

P. M.

Vorrei che ci fosse un superscivolo, un campo di calcio, una piscina con area pallanuoto, un campo di basket, un'area rock.

V.d. N.

A me la scuola piace tanto perché sono contenta di vedere tutto: i miei amici, le maestre, le bidelle, ecc. e per me la scuola è bellissima e mi piace tanto.

A.

La scuola è bellissima, e ci sono tante cose da fare, tipo la sala video dove puoi vedere le videocassette e i DVD, c'è anche la sala computer, sala mensa dove mangi, il corridoio dove si gioca e la biblioteca dove ci sono i libri.


I. G.
La nostra biblioteca è fantastica, ci trovi tutto quello che ti serve, è una cosa che in altre scuole non c'è.
Non vorrei mai cambiarla per nessuna cosa al mondo.
Ti aiuta con gli studi, con le ricerche e, se sei curioso, puoi scoprire un sacco di cose nuove. Insomma per chi piace leggere o scoprire nuove cose, la biblioteca per me, è la parte più bella della scuola.

V. P.

La nostra biblioteca è bellissima, solo che la vorrei un po' più grande, vorrei più libri perché quando gli altri bambini scelgono i libri, non c'è più scelta.

A. M.

A me piace fare decoupage e andare in biblioteca e alla sala del computer.

P. G.

A me la scuola piace molto, la cosa che mi piace di più è la biblioteca perché posso leggere tantissimi libri. Il mio libro preferito è Geronimo Stilton e tanti altri; poi mi piace anche la sala video perché posso guardare le videocassette. Poi mi piace mangiare la pizza, la pasta al forno, la pasta in bianco alla mensa. Infatti faccio il tempo pieno dalle ore 8,30 alle ore 16,30.

A. M.

Io adoro andare in biblioteca e scegliere i libri con calma. Poi mi piacerebbe, siccome sono un musicista, una sala dove chi suona uno strumento possa far sentire agli altri alunni alcuni pezzi di musica. Invece nella forma architettonica della scuola mi piacerebbe che ci fossero tre colonne enormi con i tetti cinesi e con un grande piazzale dove giocare.

A. O.

Della scuola Maria Immacolata mi piace soprattutto la mensa, la palestra e il campetto verde e la biblioteca.
Quello che non mi piace di questa scuola sono le classi: dovrebbero essere più colorate. Io però faccio il tempo pieno cioè entro alle 8:30 ed esco alle 16:30.

I disegni degli alunni si trovano nel blogspot:

http://scuola-maria-immacolata-1951.blogspot.com

 

 
 
 

Conclusione e ringraziamenti

Post n°29 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da mariaimmacolata1951
Foto di mariaimmacolata1951

CONCLUSIONE E RINGRAZIAMENTI

Il presente lavoro è solo uno sguardo lanciato all'indietro per cercare di fermare un evento, quello dei primi anni delle Scuole Nuove. Non è stato ispirato da un momento di nostalgia ma, come ho già avuto modo di dire, vuol essere il riconoscimento del valore di un'istituzione dove bambini e adulti interagiscono in un difficile processo di sviluppo reciproco.

Ritengo doveroso ringraziare tutti coloro che mi hanno consentito di ottenere la documentazione e il materiale necessario perché quel che era l'iniziale idea potesse prendere consistenza.
Ricordo qui pertanto:
Il dirigente scolastico, i docenti, e tutto il personale della scuola Maria Immacolata che in vari modi mi hanno agevolato nella ricerca di notizie, nell'accesso agli archivi, nella stampa e nella riproduzione di fotocopie;
Coloro che hanno messo a disposizione fotografie e ricordi personali;
Il personale dell'Archivio Storico Comunale e dell'Archivio di Stato che mi ha guidato nella consultazione dei documenti.
                                                       

                                                          Giovanna Tilocca

 
 
 
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