
Dolce cantar al nascer del sole,
lentamente l’aria s’intiepidisce,
i fiori si destano,
gonfiano dei petali la seta,
mostrano impettiti i loro colori,
salutano i prati ancora infreddoliti.
La notte è passata e la vita è tornata.
Il vecchio abete sbadiglia ancora,
tende i rami a voler solleticare il cielo,
il cielo è divertito,
regala a tutti un luminoso azzurro sorriso.
L’abete ringrazia,
si china,
alla sua amica ombra sussurra qualcosa,
le chiede di quel bimbo che giocava,
le chiede se ancora lo ricorda.
Come fare a dimenticarlo,
lui correva tra i verdi campi,
lui accarezzava dei fiori la luce,
lui si inerpicava sulle fronde più alte,
poi,
tra le braccia della sagoma scura,
stremato,
cercava riposo.
D’improvviso una lacrima cade sulla rosa,
scivola sul ciuffo d’erba,
innaffia la terra.
L’ombra svanisce senza salutare.
E’ il vecchio abete che piange il suo amico bambino,
e con lui il cielo,
e con lui il sole,
si uniscono al pianto.
Nessuno gioca più con loro.
La vita è passata, la notte è tornata.
Inviato da: IrreversibleMoi
il 16/12/2010 alle 02:26
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 07:57
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 03:26
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 02:51
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 23:16