Com'è bella la vita

LETTERA...

Ciao zia...

Come hai passato il Natale? Tu da lassù hai visto che il 25 ho lavorato e che appena ho finito sono andata su da mamma...Natale per noi è stato difficile, ogni momento era buono per me e mamma per parlare di te, di quello che facevi, di quello che dicevi, del bene che ci volevi...un Natale triste, il primo senza di te...

Ma tu come stai? Sai zia, mi manchi...spero tu sia andata a messa la notte della vigilia, ma sono sicura che lo hai fatto perchè ci hai sempre tenuto...che hai mangiato? Almeno adesso sono sicura che qualcosa mangerai visto che non stai più male...

Tu che da lassù ci vedi prega per quella testa di c. di mio fratello, perchè se non cambia modo di ragionare non va avanti...

E se riesci aiuta mamma e l'altra zia a stare bene fisicamente e psicologicamente, lo sai bene che sono piene di dolori e hanno bisogno di una mano...

E per quanto riguarda me...sai che l'unica cosa che veramente vorrei è riaverti qui con me, e visto che non è possibile ti chiedo solo di darmi la serenità di accettare che non ci sei più, perchè più ci penso più mi sembra un brutto sogno, mi manchi e non poterti parlare mi sembra un'assurdità...

Ah se puoi fai arrivare la foto che la zia ha mandato, sai quella che serve per la tua lapide? La devo sistemare per farti più bella possibile, non voglio che la tua foto sia una delle ultime, perchè voglio che ti si ricordi quando ancora stavi bene...

Ah dimenticavo, aiuta lo zio, non gli ci voleva quella batosta del residence allagato...lui è burbero, sembra non gli interessi niente di nessuno ma in fondo ha il cuore buono, non si meritava anche questi problemi...

Sei sempre nel mio cuore zia, abbi cura di te ora che sei in Paradiso...e ricordati, ti voglio bene...

Tua nipote

GRAZIE

A conclusione meritano un immenso grazie tutte le persone che, ognuna a modo suo, mi sono state vicine...le mie amiche Gnappy e Pirellona, Valentina, il Gorillotto...

Ma un grazie speciale va al mio dolce amore, che mi ha sostenuta in tutto...e che mi dovrà sostenere nei momenti di tristezza...

Ti amo immensamente amore mio, sei tutta la mia vita...grazie di tutto quello che giornalmente fai per me, grazie di essermi venuta a prendere in aeroporto al mio rientro, grazie di amarmi e di non avermi fatto pesare niente...

Sei la donna che voglio accanto a me per tutta la vita, la donna e l'unica donna che mi rende e che so mi renderà felice, e come ho detto il giorno del matrimonio, fra qualche tempo mi girerò indietro e sorriderò al pensiero di questi giorni bui, sapendo che accanto a me ci sei tu e che da lassù il mio angelo mi guida e ci protegge...

Ti amo

DEDICATO A CHI NON C'E' PIU'

Forse bastava respirare
solo respirare un po’
Fino a riprendersi ogni battito e non cercare l’attimo
per andar via
Non andare via
Perché non può essere abitudine Dicembre senza te
Chi resta qui spera l’impossibile

Invece no
non c’è più tempo per spiegare
Per chiedere se ti avevo dato amore
Io sono qui…
E avrei da dire ancora, ancora...

Perché si spezzano tra i denti
le cose più importanti
Quelle parole
Che non osiamo mai
E faccio un tuffo nel dolore per farle risalire
Riportarle qui…
Una per una qui
Le senti tu…pesano e si posano per sempre su di noi
E se manchi tu
Io non so ripeterle
Io non riesco a dirle più!

Invece no
qui piovono i ricordi
Ed io farei di più di ammettere che è tardi
Come vorrei…
Potere parlare ancora, ancora
E invece no!
Non ho!
Più tempo per spiegare
Che avevo anch’io, io!
Qualcosa da sperare davanti a me
Qualcosa da finire insieme a te

Forse mi basta respirare
solo respirare un po’
Forse è tardi, forse invece no

SILENZIO FORZATO

Ieri pomeriggio ha iniziato ad andarmi giù la voce..stamattina ero completamente senza. Ho chiamato il medico che all'inizio pensava fosse uno scherzo, poi mi ha detto di andare da lui perchè non potevo assolutamente andare a lavoro. Morale della favola: corde vocali infiammate, voce zero, aerosol e malattia fino a adomenica...sempre che torni la voce, altrimenti altri giorni di malattia...che palle non riuscire a parlare, non parlo tantissimo ma la voce è veramente preziosa...uff

AL MIO DOLCE AMORE

Scriverò per te
sopra i muri delle città
il tuo nome in un cuore che batterà,
scriverò per te
nel cielo azzurro che sta lassù
un TI AMO che solo Dio può buttare giù,
scriverò pe te
ai carabinieri e alla polizia
denuncerò che solo tu sei la vita mia,
scriverò per te
sui treni fermi alla ferrovia
ogni giorno una frase di una poesia.. 


perchè..
questo superamore mi fa solo pazza di te
incurabile malattia
che mi prende ogni volta in un bacio da quando sei mia
lo sai..
il tuo amore mi rende più forte di un supereroe
volerò per portarti via
gireremo abbracciati sul mondo lasciando una scia
e seduti su un quarto di luna sarà una magia..

Ruberò per te
quella cometa che sta lassù
comprerò un pianeta di rose blu,
scriverò per te
nell'universo che è intorno a noi
CUORE MIO GIURO CHE NON TI LASCIO MAI.. 


perchè..
questo superamore mi fa solo pazza di te
incurabile malattia
che mi prende ogni volta in un bacio da quando sei mia..

Questo film a colori che ho scritto per te
è il regalo d'amore più grande che c'è
nel castello la mia principessa sei tu
c'è un cavallo che aspetta quaggiù
per volare lontano lassù.. 


perchè..
questo superamore mi fa solo pazza di te
incurabile malattia
che mi prende ogni volta in un bacio da quando sei mia
lo sai..
il tuo amore mi rende più forte di un supereroe
volerò per portarti via
gireremo abbracciati sul mondo lasciando una scia..

Gnappy ha ragione, è molto che non scrivo sul mio blog. E' che il poco tempo che ho lo distribuisco fra amore, casa e nintendo ds...non ho più molto tempo libero ormai, a lavoro faccio solo il turno giornaliero che mi porta via gran parte della giornata e mi fa arrivare a sera sfinita...ma non mi lamento più di tanto, potrebbe anche andare peggio...

Ho finalmente iniziato una dieta seria, seguita da una dottoressa che sinceramente mi sta un po sulle palle ma almeno mi tiene sotto controllo e mi da uno stimolo maggiore a seguire la dieta. Fino ad oggi ho perso nove kg, non è male ma non sono soddisfatta, so che posso fare di più e sono intenzionata a farlo.

Il mio amore questo fine settimana è in visita parenti, mi manca ma dopotutto sono solo due giorni quindi posso resistere...

PS: Ciao Gnappolina e co....

RIENTRO

Le ferie sono finite...se dovessi fare un resoconto di come sono andate direi maluccio...la presenza di mio fratello con truppa al seguito non mi ha fatto godere le zie come avrei voluto. Ieri mattina tutta la famigliola di mio fratello è partita per rientrare, quindi diciamo che sono in ferie da ieri...peccato che domani sera parto...cosa lascio qui? Sicuramente il cuore, a quelle zie che vedo sempre più malate e per cui mi preoccupo sempre più...non nego di aver pianto oggi pensando a come stanno, al fatto che forse è l'ultimo anno che le vedrò insieme...

Si torna alla normalità, lavoro che vedrà dei cambiamenti non proprio positivi a partire da ottobre, amiche appena entrate nella mia vita a cui già dovrò dire"arrivederci" perchè vanno in Spagna, insomma tante cose nuove, da affrontare giorno dopo giorno come sempre...e in tutto ciò la presenza costante di mia moglie, che mi manca da morire. Presenza che scompare quando è giù dalla sua famiglia, mancanza che mi pesa e che mi rende nervosa per questo mondo che non vuole capire...per questa famiglia che non vuole accettare...

Si riparte per casa...

MAESTRO RABARTA

Dice la cicogna all'avvoltoio:"Cosa hai lì nel vassoio?"               Dice l'avvoltoio alla cicogna:"Eh, la solita carogna!"

Dice la riga al punto:"Chissà perchè non ti hanno assunto"      Dice il punto alla riga:"Perchè tu mi posti sfiga!"

Dice il cannocchiale all'abatjour:"Facciamo l'amore, mon amour?"                                                                                                                             Dice l'abatjour al cannocchiale:"Ma non eri omosessuale?"

Dice il mulo all'orsetto "Il mattarello dove lo metto?"
Dice l'orsetto al mulo "Non ci serve, facciamo gli gnocchi

Dice il mulo al cane bastardo "Cosa ne faccio della stecca da biliardo?"
Dice il cane bastardo al mulo "Lascia perdere, giochiamo a ping pong"

Dice il barbagianni al coyote “Come sta tuo nipotete?”                                                                                                                                               Dice il coyote al barbagianni “Gli hanno dato 15 anni” 

Eccomi sul treno che mi porterà in Sicilia dove resterò per una decina di giorni...riesco a scrivere due righe grazie alla presa di corrente che c'è vicino al mio sedile...

Poche ore fa ci siamo salutate con la mia Topolina e ci siamo date appuntamento al 25, giorno in cui entrambe torneremo a casa dopo aver passato qualche giorno con le nostre rispettive famiglie...

Amore mio mi mancherai tantissimo, ma so che questi giorni passeranno velocemente e che la nostra vita insieme riprenderà come e meglio di prima...

Ti amo immensamente

L'UCCELLETTO

Era d’Agosto e un povero uccelletto
ferito dallo fionda di un maschietto
andò per riposare l’ala offesa,
sulla finestra aperta di una chiesa.
Dalle tendine del confessionale
il parroco intravide l’animale
ma, pressato dal ministero urgente,
rimase intento a confessar la gente.
Mentre in ginocchio alcuni altri a sedere
dicevano i fedeli le preghiere,
una donna, notato l’uccelletto,
lo prese al caldo e se lo mise al petto.
D'un tratto un cinguettio ruppe il silenzio
e il prete a quel rumore
il ruolo abbandonò di confessore.
Scuro in viso peggio della pece,
s'arrampicò sul pulpito e poi fece:
“Fratelli! Chi ha l’uccello per favore
esca fuori dal tempio del Signore!”
I maschi, un po’ stupiti a tal parole,
lenti s'accinsero ad alzar le suole,
ma il prete a quell'errore madornale
“Fermi” gridò “mi sono espresso male!
Rientrate tutti e statemi a sentire,
solo chi ha preso l’uccello deve uscire!”
A testa bassa, la corona in mano,
cento donne s'alzarono pian piano.
Ma mentre se ne andavano ecco allora che il parroco strillò:
“Sbagliate ancora, rientrate tutte quante figlie amate
che in non volevo dir quel che pensate!
Ecco, quello che ho detto torno a dire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire,
ma, mi rivolgo, non ci sia sorpresa,
soltanto a chi l'uccello l’ha preso in chiesa!”
Finì la frase e nello stesso istante
le monache s'alzarono tutte quante
e con il volto pieno di rossore
lasciavano la casa del Signore.
“O Santa Vergine!” esclamo il buon prete
“Fatemi la grazia se potete.
Poi senza fare rumore dico, piano piano
s'alzi soltanto chi ha l’uccello in mano!”
Una ragazza che col fidanzato s'era messa in un angolo appartato
sommessa mormorò con viso smorto
“Che ti dicevo, hai visto? Se n’è accorto!”