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SCUOLA DI HOGWARTS

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PROF. POTTER4DGL

PRESIDE DELLA SCUOLA

E INSEGNANTE DI

STORIA DELLA MAGIA E

DIFESA CONTRO LE ARTI OSCURE

prof. ARTEMISIA

Direttrice della Casa

Insegnante di Pozioni

ed Trasfigurazioni

prof. SHADOW

Direttrice della Casa

Insegnante di Incantesimi

e Babbanologia

prof. MICKYMALCONTENTA

Direttrice della Casa

Insegnante di Erbologia

e Divinazione

prof. BLOSKY1974

Direttore della Casa

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e Creature Magiche

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Hogwarts

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
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Cap 11...3°parte 

Post n°87 pubblicato il 18 Aprile 2008 da potter4dgl
 
Tag: finale

‘Va tutto bene, grazie’ disse Lupin marcatamente. Hermione arrossì. Ci fu un’altra pausa, scomoda e imbarazzante, poi Lupin disse, con l’aria di star costringendo se stesso ad ammettere qualcosa di spiacevole ‘Tonks sta per avere un bambino.’  ‘Oh, è meraviglioso!’ squittì Hermione.  ‘Eccezionale!’ disse Ron entusiasta.  ‘Congratulazioni’ disse Harry.  Lupin abbozzò un sorriso che somigliava più ad una smorfia, poi disse  ‘Allora…accetti la mia offerta? Tre diventeranno quattro? Non riesco a credere che Silente avrebbe disapprovato, mi ha designato tuo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, dopo tutto. E devo dirti che credo che affronteremo magia che molti di noi non hanno mai nemmeno incontrato o immaginato.’  Sia Ron che Hermione guardarono Harry.  ‘Solo…solo per essere chiari’ disse. ‘Tu vuoi lasciare Tonks a casa dei suoi genitori e venire via con noi?’  ‘Sarà perfettamente al sicuro, loro si prenderanno cura di lei’ disse Lupin.  Parlò con un’inequivocabile vena di indifferenza. ‘Harry, sono sicuro che James avrebbe voluto che io restassi con te.’   Be’ disse Harry lentamente ‘Io no. Sono abbastanza sicuro che mio padre avrebbe voluto sapere perché tu non rimani con tuo figlio, per la verità.’  Il viso di Lupin sbiancò. La temperatura nella cucina sarebbe potuta essere aumentata di dieci gradi. Ron si guardava intorno nella stanza come se stesse cercando di memorizzarla, mentre gli occhi di Hermione andavano da Harry a Lupin in continuazione.  ‘Non capisci’ disse Lupin alla fine.  ‘Spiegami, allora’ disse Harry.  Lupin deglutì.  ‘Io…io ho fatto un grave errore sposando Tonks. L’ho fatto pur sapendo di sbagliare e l’ho rimpianto tantissimo sin da allora.’  ‘Capisco’ disse Harry ‘Perciò hai solo intenzione di scaricare lei e il bambino e scappare con noi?’  Lupin scattò in piedi: la sua sedia si rovesciò all’indietro e lui lo fissò così fieramente che Harry vide, per la prima volta nella sua vita, l’ombra del lupo sotto il suo viso umano.  ‘Non capisci quello che ho fatto a mia moglie e a mio figlio che non è ancora nato? Non avrei mai dovuto sposarla, l’ho resa un’emarginata!’  Lupin calciò la sedia che aveva ribaltato.  ‘Tu mi hai sempre visto solo tra i membri dell’Ordine o sotto la protezione di Silente a Hogwarts! Non sai come la maggior parte del mondo magico veda le creature come me! Quando vengono a sapere della mia afflizione, riescono a malapena a parlarmi! Non vedi cosa ho fatto?  Persino la sua stessa famiglia è disgustata dal nostro matrimonio, come se dei genitori volessero la loro unica figlia sposata ad un lupo mannaro! E il bambino…il bambino…’  Lupin afferrò una manciata dei suoi stessi capelli, sembrava quasi uno squilibrato. ‘Quelli come me di solito non si riproducono! Sarà come me, ne sono convinto…come posso perdonarmi, quando ho consapevolmente rischiato di passare la mia condizione a un bambino innocente? E se, per qualche miracolo, non fosse come me, allora starebbe cento volte meglio lontano da un padre di cui dovrebbe continuamente vergognarsi!’ ‘Remus!’ sussurrò Hermione con le lacrime agli occhi. ‘Non dire così…come potrebbe qualsiasi bambino vergognarsi di te?’  ‘Oh, non lo so, Hermione’ disse Harry. ‘Io mi vergognerei molto di lui.’  Harry non sapeva da dove provenisse la sua collera, ma l’aveva spinto ai suoi piedi. Lupin aveva l’aria di essere appena stato picchiato da Harry. ‘Se il nuovo regime pensa che i figli di Babbani siano cattivi’ disse Harry ‘cosa faranno ad un mezzo lupo mannaro il cui padre è nell’Ordine? Mio padre è morto cercando di proteggere mia madre  e me e tu pensi che ti direbbe di abbandonare tuo figlio per andare all’avventura con noi?’ ‘Come…come osi?’ disse Lupin. ‘Questo non riguarda un desiderio di…di pericolo o gloria personale…come osi insinuare una tale…’ ‘Io penso che tu ti senta un po’ uno scavezzacollo’ disse Harry. ‘Adori metterti nei panni di Sirius…’  ‘Harry, no!’ lo implorò Hermione, ma lui continuò a fissare la faccia livida di Lupin. ‘Non l’avrei mai creduto’ disse Harry. ‘L’uomo che mi ha insegnato a combattere i Dissennatori…un codardo.’ Lupin estrasse la sua bacchetta così in fretta che Harry ebbe appena il tempo di raggiungere la sua; ci fu una sonora esplosione e si sentì scaraventato all’indietro come se fosse stato colpito; si schiantò contro il muro della cucina e scivolò sul pavimento, intravide la coda del mantello di Lupin scomparire vicino alla porta. ‘Remus, Remus torna indietro!’ urlò Hermione, ma Lupin non rispose. Un momento dopo sentirono la porta d’ingresso sbattere. ‘Harry!’ gemette Hermione. ‘Come hai potuto?’  ‘E’ stato facile’ disse Harry. Si alzò; poteva sentire un bernoccolo gonfiarsi dove la sua testa aveva colpito il muro. Era ancora così colmo di rabbia che stava tremando.  ‘Non guardarmi così!’ disse bruscamente ad Hermione.  ‘Non prendertela con lei!’ ringhiò Ron.  ‘No…no…non dobbiamo litigare!’ disse Hermione, parandosi tra i due.  ‘Non avresti dovuto dire quelle cose a Lupin’ Ron disse a Harry.  ‘Se l'é cercata’ disse Harry. Immagini rotte si rincorrevano nella sua mente: Sirius che cadeva oltre il velo; Silente sospeso, rotto, a mezz’aria; un lampo di luce verde e la voce di sua madre che implorava pietà…  ‘I genitori’ disse Harry ‘non dovrebbero mai lasciare i proprio figli a meno che…a meno che non vi siano costretti’  ‘Harry..’ disse Hermione, tendendo una mano consolante, ma lui se la scrollò di dosso e se ne andò, gli occhi sul fuoco che Hermione aveva fatto apparire. Una volta aveva parlato a Lupin fuori da quel camino, cercando rassicurazioni su James e Lupin lo aveva consolato. Ora che Lupin era stato torturato, un viso bianco sembrava nuotare nell’aria davanti a lui. Avvertì una nauseante ondata di rimorso. Né Ron né Hermione parlarono, ma Harry era certo che si stessero fissando alle sue spalle, comunicando silenziosamente.  Si voltò e li colse a voltarsi frettolosamente le spalle a vicenda.  ‘So che non avrei dovuto chiamarlo cotardo’  ‘No, non avresti dovuto" disse Ron subito.  ‘Ma si sta comportando come se lo fosse’  ‘Fa lo stesso…’ disse Hermione.  ‘Lo so disse Harry ‘Ma se lo farà ritornare da Tonks, ne sarà valsa la pena, no?’  Non riusciva a mascherare la supplica nella voce. Hermione sembrava comprensiva, Ron incerto. Harry si guardò i piedi, pensando a suo padre.  James avrebbe assecondato Harry in ciò che aveva detto a Lupin o sarebbe stato arrabbiato per come suo figlio aveva trattato un suo vecchio amico? La cucina silenziosa sembrava fervere per lo shock della recente scena e per i taciti rimproveri di Ron e Hermione. La Gazzetta del Profeta che Lupin aveva portato giaceva ancora sul tavolo, il viso di Harry fissava il soffitto dalla prima pagina. Lui si avvicinò e si sedette, aprì il giornale a caso e finse di leggere. Non riusciva a capire le parole, la sua mente era ancora troppo piena dell’incontro con Lupin. Era sicuro che Ron e Hermione avessero ripreso le loro comunicazioni silenziose dall’altro lato del Profeta. Girò rumorosamente una pagina e il nome di Silente gli balzò all’occhio. Passò qualche istante prima che comprendesse il significato della fotografia, che mostrava una famiglia. Sopra la fotografia erano scritte le parole: La famiglia Silente: da sinistra a destra Albus, Percival con in braccio la neonata Ariana, Kendra e Aberforth. Ormai incuriosito, Harry esaminò l’immagine più attentamente. Il padre di Silente, Percival, era un uomo di bell’aspetto con occhi che sembravano luccicare anche nella vecchia fotografia sbiadita. La piccola, Ariana, era poco più lunga di un filone di pane e non aveva altro segno distintivo. La madre, Kendra, aveva capelli neri come l’ebano raccolti in un alto chignon che donava particolarità al suo viso. Nonostante l’abito di seta a collo alto che indossava, Harry pensò ai Nativi Americani quando studiò i suoi occhi scuri, gli alti zigomi e il naso dritto. Albus e Aberforth indossavano delle giacche coordinate dal colletto di pizzo e avevano lo stesso identico taglio di capelli, lunghi fino alle spalle. Albus sembrava molto più grande, ma comunque i due ragazzi si assomigliavano molto, perché la foto risaliva a prima che Albus si rompesse il naso e iniziasse a portare gli occhiali. La famiglia sembrava piuttosto felice e normale, sorrideva serenamente dal giornale. Il braccio della piccola Ariana si agitava vagamente fuori dal suo scialle. Harry guardò sopra l’immagine e vide il titolo:  ESCLUSIVO ESTRATTO DALLA PROSSIMA BIOGRAFIA DI ALBUS SILENTE di Rita Skeeter Pensando che difficilmente si sarebbe sentito peggio di così, Harry iniziò a leggere: Orgogliosa e altezzosa, Kendra Silente non avrebbe potuto sopportare di restare a Mould-on-the-Wold dopo il ben pubblicizzato arresto e incarceramento ad Azkaban di suo marito Percival. Decise allora di sradicare la famiglia e trasferirla a Godric’s Hollow, villaggio che poco dopo avrebbe conquistato la fama grazie all’episodio di Harry Potter, stranamente sfuggito a Voi-Sapete-Chi.

 
 
 
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