un modo d' essere

Gli uomini dello Sco e della squadra mobile della questura di Vibo Valentia hanno eseguito tutti i provvedimenti restrittivi emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno, nell'ambito dell'operazione ''Dinasty 2 do ut des''. Sedici le persone coinvolte di cui quattro sono stati arrestati mentre nove sono stati posti agli arresti domiciliari. Nei confronti di tre persone e' poi stata emessa una ordinanza di interdizione dell'esercizio della professione. Sono complessivamente trentatre' le persone indagate.
C'e' anche l'ex governatore della Calabria Giuseppe Chiaravalloti (Cdl) tra gli indagati dell'inchiesta della procura antimafia di Salerno che ha portato all'esecuzione di 16 provvedimenti restrittivi da parte degli uomini della Squadra Mobile di Vibo Valentia sotto il coordinamento del Servizio centrale operativo della Direzione anticrimine centrale.
(FONTE: AdnKronos)


Nell'inchiesta "Dynasty 2 do ut des", che oggi ha portato all'arresto del giudice Patrizia Pasquin, è stato posto agli arresti domiciliari un noto penalista vibonese, Michele Accorinti, 45 anni, consigliere comunale di opposizione al comune di Tropea ed ex consigliere comunale a Parghelia, località vicino a Tropea, dove nel 2003 si era candidato a sindaco. L'avvocato sarebbe accusato di aver agito in concorso con la Pasquin. Identica accusa per l'avvocato Filippo Accorinti, 35 anni, cugino di Michele, al quale è stata interdetta la professione legale. Per un filone di inchiesta legato al progetto "Infra-Tur", relativo alla realizzazione di grandi villaggi turistici nel vibonese, sono finiti ai domiciliari due architetti: Maria Francesca Tulino, 41 anni, di Vibo Valentia, ex segretaria cittadina del Partito popolare italiano, e candidata alle comunali 2005 per la Margherita; ed Ernesto Funaro 66 anni, ingegnere di Cosenza, ex segretario regionale del Ppi.

L'architetta Tulino, nel gennaio 2006, era stata coinvolta nell'indagine "Dynasty 2" perché aveva contattato il boss Francesco Mancuso affinché la aiutasse a portare avanti il progetto "Infra-Tur". In carcere sono finiti anche Settimia Castagna, 49 anni, biologa ed imprenditrice di Mileto (VV) nel campo della floricoltura; Achille Sganga, geometra, 44 anni, impiegato all'ufficio tecnico di Parghelia (Vibo Valentia) e Antonio Ventura, 61 anni, l'imprenditore di Pizzo (VV) considerato vicino al clan con cui Patrizia Pasquin avrebbe avuto contatti telefonici. Altre persone agli arresti domiciliari sono: Pierina Penna, 58 anni, di Pizzo Calabro, commerciante, moglie di Ventura; Salvatore Valenzise, nato a Torino, 40 anni, residente a Nicotera, nipote del boss Giuseppe Mancuso; Fortunato Polito, 47 anni, di Mileto (VV), marito di Settimia Castagna; Antonino Castagna, 46 anni, imprenditore di Ionadi (Vv); l'imprenditore edile Alberto Sganga ed il figlio Giulio, architetto, rispettivamente padre e fratello del tecnico di Parghelia arrestato. Anche Giulio Sganga è stato candidato della Margherita in passate elezioni comunali a Vibo Valentia. Interdetti dalla professione anche Vincenzo Galizia, 42 anni, ingegnere capo dell'ufficio tecnico di Parghelia (candidato alle elezioni provinciali nel 2004 con il centrosinistra), e Guglielmo Grillo, 57 anni, funzionario della Regione Calabria in servizio all'assessorato ai Lavori Pubblici.
(FONTE: CANISCIOLTI.COM