TRAPPOLA BRASILIANADETENUTI ITALIANI IN BRASILE |
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Post n°6 pubblicato il 19 Luglio 2007 da lillianotta
Il calvario di sei italiani arrestati a Natal/RN Brasile il 02 novembre 2005 non terminerà fino alla loro morte, perchè ammazzare degli esseri umani o metterli in condizione di togliersi la vita è la stessa cosa. La visita consolare è stata vietata dal Direttore del Carcere di massima sicurezza di Natal! Presi provvedimenti? Certo, sono stati trasferiti non si sa ancora dove a migliaia di chilometri di distanza da Natal lontano da chi può accudirli, lontano dai loro avvocati difensori che stanno preparando l'appello ad una sentenza raccapricciante risultato di un PROCESSO FARSA, lontano dalle istituzioni italiane affinchè non si riesca a denunciare la loro "REALE" condizione....... Moriranno, noi non li rivedremo mai più e non è una ipotesi ma una certezza.... abbiamo bisogno di aiuto e se non lo volete fare per "paura di incidenti diplomatici" allora mi rivolgo a DIO affinchè possa portare un pò di pietà nelle menti e nei cuori delle persone che hanno il POTERE DI TOGLIERE SPERANZA E VITA non solo a sei esseri umani ma anche alle loro famiglie, a chi li ama, pietà per chi da solo cerca di combattere contro le ingiustizie volute............... disperatamente giuliana giovene |
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Post n°5 pubblicato il 14 Luglio 2007 da lillianotta
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Post n°4 pubblicato il 10 Luglio 2007 da lillianotta
Ancora abusi, ancora cattiverie..... Oggi il Console Italiano Massimiliano Lagi si è recato a Natal/RN Brasile a far visita a due dei sei italiani arrestati il 2 novembre 2005 il Direttore del Carcere di Massima Sicurezza di Alcaçuz non gli ha permesso di incontrare i nostri due connazionali!!!! Tenendo ben presente che il Signor Vito Francesco Ferrante condannato a 17 anni di reclusione è autorizzato dal Giudice Federale di Natal Mario Azevedo Jumbo a ricevere la visita della sua compagna e di suo figlio SOLO una volta al mese e il suo connazionale Paolo Quaranta per decisione dello stesso Giudice non riceve la visita neanche del suo Avvocato difensore (dopo aver subito un intervento chirurgico il 12 giugno 2007 e riportato in cella lo stesso giorno ancora sotto anestesia), il mio orribile pensiero è: MA SONO ANCORA VIVI? Lo sapremo forse venerdì 13 luglio SE il direttore autorizzerà la visita del Console! Le motivazioni per la mancata visita consolare fornitemi dal segretario personale dell'Ambasciatore Benedetti della Farnesina riguardano la mancanza di personale nel carcere idoneo a tutelare la salvaguardia del Console! OK. E' sempre la stessa motivazione...... aiuto
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Post n°3 pubblicato il 10 Luglio 2007 da lillianotta
questa è la comunicazione dell'Ambasciata Italiana fornita all'avvocato difensore dei sei italiani arrestati a Natal/RN Brasile datata 6 marzo 2006: Egregio Dott. Marinho, Le rispondiamo alla sua lettera del 21 febbraio inerente all'arresto dei cittadini italiani Giuseppe Ammirabile, Paolo Quaranta, Salvatore Borrelli, Paolo Balzano e Simone de Rossi, attualmente detenuti in Batal. La lettera inviata a questa Ambasciata contiene situazioni importanti nel'ambito delle attribuzioni concesse a questa Rappresentante diplomatica, vorrei chiarire alcuni punti. Nella prima domanda si discute l'esistenza nella Giustizia Italiana di documenti che attestano il riconoscimento che i suddetti sono membridell'organizzazione criminale Sacra Corona Unita. Le assicuro che questo fatto non è di conoscenza di questa Ambasciata e che qualsiasi informazione in questo senso sia stata fornita alle Autorità di giustizia Brasiliana insieme alle Autorità giudiziarie Italiane. In relazione al punto che chiede chiarimento rispetto a qualsiasi restrizione di entrata o uscita dei cittadini in Italia, bisogna evidenziare che l'Autorità che emise il Passaporto in Italia non è giudiziaria e eventuali investigazioni non implicano necessariamente l'applicazione di restrizioni. In relazione alla fuga dal Canada del Signor Paolo Quaranta posso garantire che questa informazione non esiste. Il documento firmato dal Adido Civil di questa Ambasciata contenente informazioni sui suddetti, potranno far parte degli atti del procedimento penale solo mediante una richiesta di Rogatoria Internazionale presentata dall'Autorità giudiziaria brasiliana nell'ambito del Trattato di cooperazione giudiziaria in materia penale in vigore tra Italia e il Brasile. Certo di aver risposto alle domande in questione, le invio distinti saluti Primo Consigliere ALBERTO COLELLA |
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Post n°1 pubblicato il 09 Luglio 2007 da lillianotta
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Inviato da: stuntman2
il 14/07/2007 alle 17:24
Inviato da: lillianotta
il 10/07/2007 alle 10:23