Blog
Un blog creato da lillianotta il 07/07/2007

TRAPPOLA BRASILIANA

DETENUTI ITALIANI IN BRASILE

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2025 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

 

IL SILENZIO "IMPOSTO" AGLI INNOCENTI

Il calvario di sei italiani arrestati a Natal/RN Brasile il 02 novembre 2005 non terminerà fino alla loro morte, perchè ammazzare degli esseri umani o metterli in condizione di togliersi la vita è la stessa cosa.

La visita consolare è stata vietata dal Direttore del Carcere di massima sicurezza di Natal! Presi provvedimenti? Certo, sono stati trasferiti non si sa ancora dove a migliaia di chilometri di distanza da Natal lontano da chi può accudirli, lontano dai loro avvocati difensori che stanno preparando l'appello ad una sentenza raccapricciante risultato di un PROCESSO FARSA, lontano dalle istituzioni italiane affinchè non si riesca a denunciare la loro "REALE" condizione.......

Moriranno, noi non li rivedremo mai più e non è una ipotesi ma una certezza.... abbiamo bisogno di aiuto e  se non lo volete fare per "paura di incidenti diplomatici" allora mi rivolgo a DIO  affinchè possa portare un pò di pietà nelle menti e nei cuori delle persone che hanno il POTERE DI TOGLIERE SPERANZA E VITA non solo a sei esseri umani ma anche alle loro famiglie, a chi li ama, pietà per chi da solo cerca di combattere contro le ingiustizie volute...............

disperatamente giuliana giovene

 
 
 

BRASILE: ITALIANI DETENUTI; MAMMA, MIO FIGLIO SI LASCIA MORIRE - BARI- 13/06/2007

Post n°5 pubblicato il 14 Luglio 2007 da lillianotta
 

«Sono una mamma che chiede aiuto per il proprio figlio che ha deciso di lasciarsi morire in carcere dove continua a subire una serie di ingiustizie dalle istituzioni giudiziarie brasiliane». Comincia così la lettera-appello che Saletta Aversa, mamma di Giuseppe Ammirabile, uno dei sei italiani detenuti in Brasile, ha scritto alle autorità brasiliane e italiane per chiedere aiuto. I sei italiani, tre dei quali sono in sciopero della fame da ieri, sono stati arrestati nel novembre 2005 e condannati a pene comprese tra i 56 anni e i sette anni di reclusione per traffico internazionale di donne e prostituzione. Sulla loro vicenda, dopo la denuncia di un difensore, la commissione interamericana dei diritti dell'uomo ha aperto un fascicolo per verificare le condizioni di detenzione. I detenuti in sciopero della fame sono il napoletano Salvatore Borrelli, di 48 anni, Giuseppe Ammirabile, di 43, di Mola di Bari, e Simone De Rossi, di 31, di Venezia. Gli altri tre detenuti sono Paolo Quaranta, di 56, Vito Francesco Ferrante, di 43, e Paolo Balzano, di 47, tutti di Mola di Bari. «Mio figlio - prosegue la donna - è stato condannato ingiustamente (alla pena di 56 anni di reclusione, ndr) a passare il resto della sua vita in carcere». «Ho raggiunto i 78 anni di età - conclude - e immagino quello che sta passando, rinchiuso ingiustamente in carcere e trattato come una bestia da macello»: tutto ciò spezza il cuore «ad una mamma vecchia, disperata e impotente come me. Vi prego salvatelo».

 
 
 

se si impedisce la visita CONSOLARE in un carcere cosa si fa?

Ancora abusi, ancora cattiverie..... Oggi il Console Italiano Massimiliano Lagi si è recato a Natal/RN Brasile a far visita a due dei sei italiani arrestati il 2 novembre 2005 il Direttore del Carcere di Massima Sicurezza di Alcaçuz non gli ha permesso di incontrare i nostri due connazionali!!!! Tenendo ben presente che il Signor Vito Francesco Ferrante condannato a 17 anni di reclusione è autorizzato dal Giudice Federale di Natal Mario Azevedo Jumbo a ricevere la visita della sua compagna e di suo figlio SOLO una volta al mese e il suo connazionale Paolo Quaranta per decisione dello stesso Giudice non riceve la visita neanche del suo Avvocato difensore (dopo aver subito un intervento chirurgico il 12 giugno 2007 e riportato in cella lo stesso giorno ancora sotto anestesia), il mio orribile pensiero è: MA SONO ANCORA VIVI? Lo sapremo forse venerdì 13 luglio SE il direttore autorizzerà la visita del Console!

Le motivazioni per la mancata visita consolare fornitemi dal segretario personale dell'Ambasciatore Benedetti della Farnesina riguardano la mancanza di personale nel carcere idoneo a tutelare la salvaguardia del Console!

OK. E' sempre la stessa motivazione......

aiuto

 

 
 
 

AMBASCIATA D'ITALIA - BRASILIA

Foto di lillianotta

questa è la comunicazione dell'Ambasciata Italiana fornita all'avvocato difensore dei sei italiani arrestati a Natal/RN Brasile datata 6 marzo 2006:

Egregio Dott. Marinho,

     Le rispondiamo alla sua lettera del 21 febbraio inerente all'arresto dei cittadini italiani Giuseppe Ammirabile, Paolo Quaranta, Salvatore Borrelli, Paolo Balzano e Simone de Rossi, attualmente detenuti in Batal.

     La lettera inviata a questa Ambasciata contiene  situazioni importanti nel'ambito delle attribuzioni concesse a questa Rappresentante diplomatica, vorrei chiarire alcuni punti.

     Nella prima domanda si discute l'esistenza nella Giustizia Italiana di documenti che attestano il riconoscimento che i suddetti sono membridell'organizzazione criminale Sacra Corona Unita. Le assicuro che questo fatto non è di conoscenza di questa Ambasciata e che qualsiasi informazione in questo senso sia stata fornita alle Autorità di giustizia Brasiliana insieme alle Autorità giudiziarie Italiane.

     In relazione al punto che chiede chiarimento rispetto a qualsiasi restrizione di entrata o uscita dei cittadini in Italia, bisogna evidenziare che l'Autorità che emise il Passaporto in Italia non è giudiziaria e eventuali investigazioni non implicano necessariamente l'applicazione di restrizioni.

     In relazione alla fuga dal Canada del Signor Paolo Quaranta posso garantire che questa informazione non esiste.

     Il documento firmato dal Adido Civil di questa Ambasciata contenente informazioni sui suddetti, potranno far parte degli atti del procedimento penale solo mediante una richiesta di Rogatoria Internazionale presentata dall'Autorità giudiziaria brasiliana nell'ambito del Trattato di cooperazione giudiziaria in materia penale in vigore tra Italia e il Brasile.

     Certo di aver risposto alle domande in questione, le invio distinti saluti

                                                     Primo Consigliere

                                                   ALBERTO COLELLA

 
 
 

Post N° 1

La farnesina promette di intervenire nel caso dei 6 italiani detenuti in Brasile e condannati, ognuno, a quasi 57 anni di carcere in un processo farsa.
di Giovanni Caporaso
  

Dopo venti mesi ed una manifestazione di protesta con una trentina di partecipanti, parenti e amici dei 6 detenuti in Brasile, alcuni ultra ottantenni, la segreteria del Vice Ministro degli Esteri, Senatore Danieli, responsabile del settore Italiani nel Mondo e il Direttore Generale della Dgit IV, Ambsciatore Benedetti hanno concesso un'udienza a due portavoce dei parenti dei sei italiani arrestati a Natal il 2 novembre 2005  ed hanno promesso di aiutare i sei malcapitati e fare in modo che venga fuori la verità. 

"Siamo fiduciosi" dicono la moglie di Giuseppe Ammirabile e il fratello di Salvatore Borrelli entrambi condannati a circa 57 anni di reclusione. Aspetteremo con ansia i "fatti" che seguiranno alle promesse, e ci auguriamo che qualcosa si muova nel più breve tempo possibile!!!!".
Giuseppe Ammirabile, Salvatore Borrelli e Simone de Rossi hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame perchè, anche loro, fiduciosi di una svolta. "Adesso siamo sicuri che ritorneremo a casa vivi e per quanto possibile sani, dato che le istituzioni italiane sanno della nostra innocenza e finalmente ci difenderanno", hanno commentato i detenuti, sottolineando: "Dobbiamo avere fiducia nella giustizia per lo meno quella italiana". Alla protesta erano presenti i genitori e i parenti di Giuseppe Ammirabile, Paolo Quaranta, Salvatore Borrelli, Simone de Rossi e Paolo Balzano. Si spera in un intervento a breve termine della Farnesina ed una nota di censura all'Ambasciatore italiano in Brasile Michele Valensise che sin dall'inizio non ha dato il giusto peso alle continue violazioni dei diritti umani di cittadini italiani in Brasile.
 

 

 

 

 

 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

scaccobisbufimonopolieugenia.morittuhvfcdglaf.projectprizzi5domenicogaudiusoavv.ornellaromitorupert_1950moltostressatog.pinzi1977ony_78Pointbreaak75Francys1075kilimangiaro5
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963