Perché mai il Battesimo di Magdi Allam avrebbe dovuto essere un fatto solo privato?
Forse perché, come dicono molti, in questo modo avrebbe gettato benzina sul fuoco dei rapporti già tesi tra lui e l’Islam, o tra noi e l’Islam?
Probabilmente se fosse il tipo da preoccuparsi di queste cose si sarebbe risparmiato tempo fa dallo schierarsi contro la parte fondamentalista dell’Islam , avrebbe evitato di scrivere libri che condannano apertamente la jihad e il terrorismo, o magari esaltano Israele come unica culla di democrazia in un medio oriente di regimi più o meno fondati sulla Sharia.
Forse avrebbe evitato di esporsi in prima persona contro un mondo che ti condanna a morte solo per una parola e si sarebbe limitato al biasimo approssimativo e relativistico che tanto piace a certa nostra italietta .
Se non altro, si sarebbe risparmiato l’obbligo e la noia di dover vivere sotto scorta.
Ma magdi Allam aveva rinunciato da tempo al quieto vivere con la magnifica presunzione di migliorarlo quel dialogo, o quanto meno di divenire messo e “traduttore” di fatti che la nostra società ottusa e buonista continua a considerare poco più che folclore.
Con il suo Battesimo Allam, ha confermato nuovamente questa sua capacità di interpretare per noi ciò che la nostra società bendata non vuole vedere .
Rendendo pubblica la sua conversione(certamente dettata da un suo cammino personale che non sta a noi giudicare né conoscere)ha messo in risalto due fatti che molti, nelle diatribe di questi giorni hanno preferito ignorare.
Prima cosa, il Battesimo è un atto pubblico, attraverso il quale si presenta alla comunità dei fedeli un nuovo membro che, neonato o adulto che sia, qualsiasi ceto, colore o provenienza abbia diventa fratello di tutti gli altri battezzati di quella comunità e del mondo!
Seconda, magnifica cosa, Il Pontefice ha battezzato Magdi Allam il musulmano convertito.
E non per necessità mediatiche, ma per dire un universalmente comprensibile no alla Sharia, una legge fatta da uomini, in cui il corano è poco più che pretesto e che impedisce la conversione ad altri riti.
Perché non tutti lo sanno, ma Magdi Allam e Benedetto XVI ce lo hanno voluto ricordare, se questo Battesimo fosse avvenuto in Siria piuttosto che nello Yemen o in Arabia Saudita il battezzato avrebbe avuto la pena di morte, l’officiante la galera a vita.
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