Creato da Goethe_p il 28/08/2007
La Via Alkemica
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Tu la più bella sorte godrai .......
TESTAMENTO di GOETHE : -
Piega lo sguardo verso il di dentro,
colà ritrovi subito il centro,
che à generosi mai non fallì.
Ed il passato fermo avrai in mente,
e l’avvenire come presente,
ti sarà l’attimo Eternità.
Tu la più bella sorte godrai,
perché delle anime alte potrai,
quel ch’in loro s’agita, chiaro fermar.
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Post n°14 pubblicato il 17 Novembre 2007 da Goethe_p
Tradizione ermetica e scienza moderna La fede nel progresso contro il principio di autorità ‘La scoperta dell’ermetismo è stato il contributo più importante che la storiografia degli ultimi cinquanta anni ha apportato alla conoscenza della cultura umanistica e rinascimentale’. L’ermetismo era divenuto, una moda, cui si sono ispirati innumerevoli libri, tanto di alto che di basso livello. Fin dalla sua rinascita grazie all’opera di Gemisto Pletone, Bessarione e Ficino l’ermetismo venne giudicato, a seconda dei punti di vista, minaccia per la filosofia e teologia delle scuole, strutturalmente legate alla dottrina di Aristotele, o, viceversa, alternativa liberatoria contro una scienza assolutamente priva di attinenza con le cose reali. Fondamentalmente erano chiamate a confrontarsi sulle questioni riguardanti i confini della rivelazione e della scienza due prospettive diametralmente opposte e con diversi metodi di lavoro; venivano coinvolti nella discussione concetti come esperienza e autorità, ragione e ‘lumen naturale’ e, soprattutto, il concetto stesso di Natura. È probabilmente proprio in questo contesto che l’ermetismo ha offerto il suo più rilevante contributo alla formazione del pensiero moderno. La cosiddetta ‘rivoluzione scientifica’ – e su questo si è oggi tutti concordi – non è infatti scaturita dall’ermetismo, ma non sarebbe certo stata possibile senza la lunga e corrosiva opera di smantellamento, da parte di ermetici e paracelsisti soprattutto del centro Europa, di una scienza costruita sulle dottrine di Aristotele e Galeno ormai di ostacolo ad ogni possibile passo avanti. Mentre i conservatori di tutta Europa, cattolici o protestanti che fossero, dichiaravano impossibile qualunque passo avanti della scienza e consideravano la filosofia peripatetica rispondente addirittura all’ordine divino ‘Ordo Dei est Philosophia quae docetur in Gymnasiis, Scholis et Academiis [...] Dei donum est medicina dogmatica et aliae artes scientiaeque’ (Andrea Libavio, 1615) gli ermetici e i paracelsisti non si stancavano di lottare per la libertà della ricerca: ‘Libertatem humani ingenii, Naturae Lumen, discernendi judicandique facultatem, homines hominibus eripere non debent, desiit enim Monarchia Graecorum’ (Oswald Croll, 1608) e di credere nelle potenzialità dell’ingegno umano: Aetas posterior priori amplius erudiendae lavoravit, et ipsae scientiae cum ingeniis crescunt; neque dubium, plura adhuc delitescere in Sapientiae et Naturae thesauris occlusa, sagacium hominum conatibus eruenda, quam quae nostris sensibus sunt pervia (Ibidem). Poiché l’unico dio saggio e misericordioso in questi ultimi tempi ha riversato sull’umanità la sua misericordia e bontà con tanta dovizia, da permetterci di conseguire una conoscenza sempre maggiore e perfetta di suo figlio Gesú Cristo e della Natura, possiamo vantarci a buon diritto di vivere in un tempo felice, in cui Egli non solo ha rivelato quella metà del mondo fino ad ora a noi sconosciuta e celata e ci ha fatto conoscere molte meravigliose opere e creature della Natura mai viste prima, ma ha anche fatto nascere uomini di grande sapienza, che potrebbero in parte rinnovare e condurre a perfezione tutte le arti, ora contaminate e imperfette, cosicché l’uomo possa finalmente comprendere la sua nobiltà e perché sia chiamato microcosmus e quanto la sua conoscenza si estenda sulla natura (Fama Fraternitatis RC, 1614). Marchese Del SANGRO |
Post n°13 pubblicato il 17 Novembre 2007 da Goethe_p
La filosofia ermetica Rivelazione cristiana o pagana eresia? Già a partire dall’antichità Ermete Trismegisto è considerato un antichissimo saggio, per lo più di origine egiziana, i cui scritti custodiscono la vera conoscenza riguardo all’origine del mondo, una conoscenza che resta valida anche dopo la rivelazione cristiana. Mentre per tutta l’antichità Ermete resta onnipresente negli ambienti di lingua greca, la sua filosofia scompare dal panorama dell’occidente latino. Le sue dottrine prendono, al contrario, sempre più piede nel mondo arabo, tanto che i sabei di Harran riconoscono dichiaratamente nei suoi scritti un a religione del Libro (intesa a contrastare la pressione dell’Islam). Il sapere ermetico si diffonde nel mondo islamico medievale e gli scritti ermetici si moltiplicano. Ermete il filosofo approda in Europa in abiti arabi e autore di opere astrologiche, alchemiche e magiche. In latino sopravvive, quasi per miracolo, solo l’Asclepius, che tra il XII e il XV secolo esercita però ancora un forte influsso sulla filosofia e sulla mistica. La filosofia ermetica prorompe però in occidente, non ultimo, grazie alla caduta di Costantinopoli. Bessarione fa portare in occidente gli scritti che costituiscono l’eredità collettiva della cultura greca – tra questi anche gli scritti ermetici. Due codici contenti il Corpus Hermeticum intraprendono il loro viaggio alla volta di Firenze. Uno di essi è destinato a Bessarione, dell’altro entra in possesso Cosimo de’ Medici, che lo affida a Ficino perché lo traduca. Nel 1563 la traduzione del Ficino è conclusa. Qualche mese più tardi è pronta anche la versione in volgare del Benci. Nel 1569 viene stampato a Roma l’Asclepius. Nel 1571 vede la luce a Treviso l’editio princeps del Pimander. Da quel momento in poi le edizioni si susseguono una dopo l’altra, e a Venezia in particolare. L’effetto onda causato dal diffondersi degli scritti ermetici nella cultura occidentale assume le dimensioni di un fenomeno che possiamo dire epocale. L’Europa, l’occidente cristiano si trova improvvisamente confrontato con una seconda rivelazione divina, antica quanto la Bibbia e più chiara ancora della Bibbia. Per alcuni questa seconda rivelazione costituisce una conferma delle verità scritturali. Per menti più acute il Corpus Hermeticum costituisce invece un fertile terreno per speculazioni filosofiche e teologiche di più ampio respiro, non sempre conciliabili con la tradizione cristiana. Un esempio classico è quello di Giordano Bruno, che definì ‘religione’ la magia divina degli egizi: ‘la buona religione andata in declino quando il cristianesimo la distrusse, la mise al bando con le sue leggi, e la rimpiazzò con il culto delle cose morte, con assurdi riti, con una condotta poco morale e con una guerra senza fine.’ Giordano BRUNO |
Post n°12 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da Goethe_p
LA TAVOLA DI SMERALDO Questo è vero senza menzogna, certo e verissimo. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica per adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di ogni telesma, di tutto il mondo è qui. La sua forza è intera se essa è convertita in terra Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria Egli sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida Così è stato creato il mondo Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui È perciò che sono stato chiamato Ermete Trimegisto, possedendo le tre parti della Filosofia del mondo intero Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato. SMARAGDINA HERMETIS TABULA Verum sine mendacio , certum et verissimum Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius ad perpetranda miracola Rei Unius. Et sicut omnes res fuerunt Uno, meditatione Unius: sic omnes res natae fuerunt ab hac Una re adaptatione. Pater eius est Sol, mater eius Luna. Portavit illud ventus in ventre suo. Nutrix eius terra est. Pater omnis telesmi totius mundi est hic. Vis eius integra est, si versa fuerit in terram. Separabis terram ab igne, subtile a spisso, suaviter cum magno ingenio. Ascendit a terra in coelum, iterumque descendit in terram, et recipit vim superiorum et inferiorum. Sic habes gloriam totius mundi. Ideo fugiet a te omnis obscuritas. Hic est totius fortitudinis fortitudo fortis, quia vincet omnem rem subtilem; omnemque solidam penetrabit: SIC MUNDUS CREATUS EST. Hinc erunt adaptationes mirabiles, quarum modus hic est. Itaque vocatus sum Hermes Trismegistus, habens tres partes philosophiae totius mundi. Completum est quod dixi de operatione solis. |
Post n°11 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da Goethe_p
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Post n°10 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da Goethe_p
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Post n°9 pubblicato il 16 Settembre 2007 da Goethe_p
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Post n°8 pubblicato il 14 Settembre 2007 da Goethe_p
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Post n°6 pubblicato il 04 Settembre 2007 da Goethe_p
Già a partire dall’antichità Ermete Trismegisto è considerato un antichissimo saggio, per lo più di origine egiziana, i cui scritti custodiscono la vera conoscenza riguardo all’origine del mondo, una conoscenza che resta valida anche dopo la rivelazione cristiana. Mentre per tutta l’antichità Ermete resta onnipresente negli ambienti di lingua greca, la sua filosofia scompare dal panorama dell’occidente latino. Le sue dottrine prendono, al contrario, sempre più piede nel mondo arabo, tanto che i sabei di Harran riconoscono dichiaratamente nei suoi scritti un a religione del Libro (intesa a contrastare la pressione dell’Islam). Il sapere ermetico si diffonde nel mondo islamico medievale e gli scritti ermetici si moltiplicano. Ermete il filosofo approda in Europa in abiti arabi e autore di opere astrologiche, alchemiche e magiche. In latino sopravvive, quasi per miracolo, solo l’Asclepius, che tra il XII e il XV secolo esercita però ancora un forte influsso sulla filosofia e sulla mistica. La filosofia ermetica prorompe però in occidente, non ultimo, grazie alla caduta di Costantinopoli. Bessarione fa portare in occidente gli scritti che costituiscono l’eredità collettiva della cultura greca – tra questi anche gli scritti ermetici. Due codici contenti il Corpus Hermeticum intraprendono il loro viaggio alla volta di Firenze. Uno di essi è destinato a Bessarione, dell’altro entra in possesso Cosimo de’ Medici, che lo affida a Ficino perché lo traduca. Nel 1563 la traduzione del Ficino è conclusa. Qualche mese più tardi è pronta anche la versione in volgare del Benci. Nel 1569 viene stampato a Roma l’Asclepius. Nel 1571 vede la luce a Treviso l’editio princeps del Pimander. Da quel momento in poi le edizioni si susseguono una dopo l’altra, e a Venezia in particolare. L’effetto onda causato dal diffondersi degli scritti ermetici nella cultura occidentale assume le dimensioni di un fenomeno che possiamo dire epocale. L’Europa, l’occidente cristiano si trova improvvisamente confrontato con una seconda rivelazione divina, antica quanto la Bibbia e più chiara ancora della Bibbia. Per alcuni questa seconda rivelazione costituisce una conferma delle verità scritturali. Per menti più acute il Corpus Hermeticum costituisce invece un fertile terreno per speculazioni filosofiche e teologiche di più ampio respiro, non sempre conciliabili con la tradizione cristiana. Un esempio classico è quello di Giordano Bruno, che definì ‘religione’ la magia divina degli egizi: ‘la buona religione andata in declino quando il cristianesimo la distrusse, la mise al bando con le sue leggi, e la rimpiazzò con il culto delle cose morte, con assurdi riti, con una condotta poco morale e con una guerra senza fine.’ ERMETE TRISMEGISTO Converti e cambia la natura e, troverai ciò che cerchi. |
Post n°5 pubblicato il 02 Settembre 2007 da Goethe_p
Liberamente tratto e tradotto da The Synthesist – Journal of Psychosintesis (www.willparfitt.com) Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’amore, sarei un bronzo che risuona, od uno squillante cembalo. SOLVENTE UNIVERSALE |
Post n°4 pubblicato il 01 Settembre 2007 da Goethe_p
Un prologo esoterico SEPHIROT |
Inviato da: Goethe_p
il 19/11/2007 alle 03:14
Inviato da: ladypat2007
il 19/11/2007 alle 01:39
Inviato da: Goethe_p
il 16/10/2007 alle 02:55
Inviato da: acciuga67
il 16/10/2007 alle 02:47
Inviato da: Goethe_p
il 12/10/2007 alle 10:36