TheMasterplan

Sabato, con voi, sono stato bene.
Siamo usciti tardi quasi destinati ad una serata iniziata e già finita.
Ma con voi tre nulla è mai lasciato al caso. Finiamo sempre col fare ciò che ci piace.
Andarsi a sistemare con la macchina in un luogo ampio, immenso, misconosciuto e spopolato.
Accendere lo stereo e lasciare che Liam Gallagher canti le sue note di gola, poi tirare fuori una chitarra come fosse lo stendardo di un'enorme casa reale. La nostra.
Sentirci un po' star anche se solo per una mezza serata ripetendo le stesse note che quel tizio in radio canta certamente molto meglio di noi.
E sperare che quel momento non finisca mai, che finita una canzone ne possa cominciare sempre un'altra. E tra una strofa e l'altra tirare un calcio ad un pallone che finisce lontano, lontano rotolando come spinto da una forza suprema senza il rischio che finisca sotto una macchina o in un fossato.
Solo un po' più in là.
Chiarendo le cose che non vanno tra di noi.
Cercando di capire il perché delle bugie della gente.
Poi saziarsi di tutto ciò...Perché stancarsi per noi non esiste...E rimetterci in macchina per l'ultima fondamentale tappa.
Il pub. Quel pub. Dove siamo cresciuti, ingrassati. Dove abbiamo riso infinitamente o tenuto i musi lunghi per colpa dei problemi. Dove abbiamo esultato per le vittorie del calcio. Dove tutte le ragazze che sono state con noi sono entrate almeno una volta.
E accorgersi che è l'unico angolo del mondo in cui è tutto sempre uguale. A parte i prezzi.
Ma anche quello passa in secondo piano.
Parlare, parlare...E ancora parlare.
Farsi delle ragioni e confrontarle. Confidarsi e dirsele in faccia.
Poi uscire di lì.
Farsi avvolgere dalla serata fresca di fine Estate.
Rimettersi in macchina e tornare a casa.
Appoggiarsi sul letto e pensare che quella appena passata è stata una grande serata.
Piccole grandi cose che non muoiono mai.

Vi voglio bene, raga.