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Domenica di Maggio...che caldo fa

Post n°46 pubblicato il 25 Maggio 2007 da Privilege_bg
 
Foto di Privilege_bg

La giornata è di quelle spettacolari : un sole sfavillante e risplendente nel cielo azzurro e terso, nitido come dopo un vigoroso temporale di metà Agosto, così pulito da riuscire a vedere l’intero arco delle Alpi Occidentali persino da quì in Bergamo. Svetta in lontananza il Monte Rosa, tanto mastodontico e chiaramente delineato da sembrare una di quelle montagne dietro casa; sorprendente! E’ solo fine Maggio ma la temperatura rovente indica un’anormalità climatica preoccupante; sembra di essere già nel pieno delle ferie estive e l’estate metereologica è ancora ben distante. Scruto la gente che circola e mi è facile notare ragazze che girano oramai perfettamente adattate all’insolito periodo climatico, con delle gonnelline mozzafiato tanto corte ed aderenti dal non risparmiare l’osservatore da una fulgida immaginazione, magliettine filiformi ampiamente scoperte che mettono in risalto le forme armoniose, ragazzi in costume e a torso nudo, con il viso oscurato da ingombranti occhiali da sole all’ultima moda e gli immancabili infradito ai piedi. Mi chiedo se può esere questa una domenica di fine Maggio, o se piuttosto io sia vittima di un sogno troppo profondo delle vacanze tanto agognate. Cerco del refrigerio ed un modo per sfruttare questo magico folle week end di estate anticipata, prendo l’auto, la carico della mia borsa riempita del salviettone, ciabatte e bottiglia d’acqua gelata, e mi dirigo verso il parco dell’Oasi Verde, vicino al fiume Serio.

Nei dintorni non si trova neppure un buco per parcheggiare la macchina, segno tangibile di quanta gente abbia avuto la mia stessa idea in questa domenica di caldo abnorme.

Giro un po’, neppure troppo, e trovo finalmente un posto persino all’ombra, che fortuna! Parcheggio, e col sorriso smaliante sulle labbra mi incammino verso il parco dell’Oasi, immerso nel verde accogliente prato antistante il fiume.

Colpo d’occhio iniziale e sembra di essere a Rimini a ferragosto; mi sorprendo di tante presenze e cerco un fazzoletto di terreno libero, per poter stendere il mio salviettone.

Sono tutti intenti a prendere il sole; qualche temerario prova ad abbozzare due tiri a pallavolo, ma è troppo faticoso sotto questo sole cocente. Girano certi fisicini femminili da brivido, frutto di mesi di sudore in palestra allo scopo di arrivare perfette alla prima prova costume, e l’occhio si perde furtivamente nella profonda e silenziosa contemplazione, nascosto dalle scure lenti degli occhiali.

Trovato il mio posto, mi colloco tra un paio di giovincelli intenti a giocare a carte sopra una coperta piena zeppa di lattine di birra, ed un gruppo di incantevoli ragazze immerse in un profondo bagno di sole; mi sorridono, ricambio con gentilezza e saluto con la mano aperta, oltre che con la voce squillante, una mi strizza l’occhio ed io resto sorpreso ed attonito : è un’occasione da non farsi sfuggire oppure trattasi della mia prova costume talmente fallita da far provare ilarità alla gente? La domanda è destinata a restare irrisposta, non me ne curo e da vero uomo tutto d’un pezzo mi sdraio e mi metto gli auricolari saldamente attaccati al mio lettore mp3, così non sentirò alcun disturbo esterno.

Afferro un tubetto senza curarmi troppo di cosa sia e mi spalmo doverosamente la crema da sole un po’ dappertutto per proteggermi a dovere dai raggi solari, mi metto a prendere il sole ed alzo il volume della musica. Ogni canzone mi ricorda un momento particolare della mia vita, un posto, un luogo preciso, una serie di avvenimenti, un incontro, una sensazione particolare, e tutto si dipinge nella mia mente con colori e rumori di un tempo.

Questa musica, unita al sole ed al clima generoso e spettacolare, mi manda su di giri, inizia a farmi sognare; vorrei essere d’innanzi al mare, su una spiaggia fine, chiara ed interminabile, col fruscio delle onde a coccolare i miei pensieri, con l’acqua limpida a rinfrescare il bollore della giornata; vorrei trovarmi tra tante risate divertenti, in compagnia di amici, a sorseggiare una birra gelata sotto un fresco gazebo da mare, immerso nel profumo della salsedine mischiato a quello, dolce ed inconfondibile, delle creme da sole che impregnano l’aria. Ma infondo infondo, che differenza fa? L’importante è stare bene, noh?!? Ed in questo momento sto proprio bene, in una situazione che reputo davvero rilassante e distesa.

Cosa c’è che non va allora, vi chiederete voi? Semplice : nel ritornare a casa, mi sono accorto d’essermi ustionato come fossi stato sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro! Ahi che male, ohi che dolore, soffro come un cane! E la crema da sole? Elementare Watson : barattoli strani e molto simili, contenenti sostanze completamente diverse…ricordatevi sempre, amiche ed amici : mai scambiare la protezione solare con un profumato olio di cocco che serve, invece, ad ammorbidire la pelle! Adesso sono un peperone vivente.

 
 
 
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